Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Bebess    22/06/2015    2 recensioni
Sana e Heric si sono lasciati con una promessa: "Se prenderai la cintura nera sappi che anch'io vorrei parlarti."
Ma che fine avrà fatto questa frase? Heric sarà riuscito a prendere la cintura? E tutto quello che hanno passato, sarà rimasto solo un dolce ricordo?
Dedicata a Tiziano Ferro, il mio idolo.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Rei Sagami/Robby, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 
Cap. 21




‘Ciao Heric, senti mi dispiace molto per quello che è successo ieri. Ho sbagliato, ho sbagliato tutto.  A volte succede che si è così presi dall istinto che non capisci più niente e fai solo cazzate. Non avrei dovuto darti quel bacio, perché lo so,ciò che provo per te non è ricambiato. Sono sempre stata una ragazza considerata maschiaccio e ti sembrerà strano ma prima d’incontrarti non mi sono mai innamorata di nessun ragazzo.  Ma di te lo sono e sai perché? Perché tu sei una persona diversa dalle altre, sei veramente unico nel tuo genere e tutte quelle caratteristiche che possono essere considerate dagli altri dei difetti io le amo. Amo tutto di te. Ti sembrerò una cogliona lo so. Ho iniziato il messaggio dicendoti che mi dispiace per il bacio e ora ti sto dicendo perché mi piaci, sono la contraddizione in persona. Vorrei tanto che quegli occhi color oro misterioso guardassero solo me, ma so che non è così.
Insomma, volevo dirti che ho deciso di abbandonare la scuola e di partire. So già che me ne pentirò perché il Karate è tutto per me ma non posso sopportare l’idea di vederti tutti i giorni senza averti. Ciao.’
 
Quello che Giusy mi aveva scritto era alquanto strano. Perché abbandonare il Karate per me? Era così forte il sentimento che provava?
-Io non capisco che razza di problemi hanno le ragazze e cosa ci vedono in me.-
Mi dispiaceva non chiamarla ma in quel momento, non so per quale motivo, avevo solamente voglia di Taiyaki  per cui decisi di andare al market vicino a comprare qualche scatola.
Nonostante la situazione con Giusy, non avevo nessun senso di colpa ma anzi l’unica cosa che occupava la mia mente era il viso di Sana. Probabilmente sbagliavo a pensare continuamente a lei, perché sicuramente Giusy mi avrebbe reso più felice ma il cuore non ne voleva sentire.
Arrivai a prendere la scatoletta dove erano conservati due Taiyaki e andai subito verso la cassa.
Dopo aver pagato vidi con la coda dell occhio una faccia familiare a qualche metro di distanza da me.
-Giusy!-
Lei alzò gli occhi nascosti un po’ dal berretto che aveva in testa e quando mi vide arrossì completamente.
-H-Heric! Ma che ci fai qua?-
-Dovrei farti la stessa domanda.- Mi avvicinai. –Visto che nel messaggio mi hai scritto che eri partita.- Ripresi.
-B-beh… Parto fra qualche giorno…- Abbassò lo sguardo.
-Stai mentendo.-
-Ma che dici?-
-Guarda che non sono uno stupido e non mi faccio di certo prendere per il culo da te.-
-Ma che hai? Perché sei così scontroso con me?-
-Non sono scontroso è che odio le prese in giro.-
-Senti… Aspettami fuori intanto che pago questi così ne parliamo.-
Dopo qualche secondo la vidi uscire con una busta marrone in mano mentre io mangiavo i miei Taiyaki.
-Allora, come stai?-
-Benissimo. Ma vorrei andare a casa, ho sonno.-
-Senti non so per quale assurdo motivo tu ce l’abbia con me ma se è così dovrebbe essere il contrario. Eppure io ti sto trattando gentilmente. Ti ha fatto così schifo essere stato baciato da me?-
-Cazzo Giusy! Sei una bambina. Pensi proprio che io ce l’abbia con te per questo?-
-E allora per cosa scusami? Parla per una volta, mica posso fantasticare e inventarmi le cose!-
-Sì, forse hai ragione un po’ mi ha dato fastidio quello che è successo ma non è questo il problema centrale. Sono incazzato perché ho visto la ragazza che mi piace e come al solito non abbiamo risolto niente ma non posso parlartene perché non siamo più amici. Non possiamo esserlo se tu sei innamorata di me.-
-Sì… hai ragione… Sono una stupida e sono anche infantile. E hai ragione anche sul fatto che ti ho mentito, perché non parto per davvero e non ho abbandonato la scuola. Mi odierai perché ti ho detto una bugia ma volevo solo vedere qual era la tua reazione. Ma come al solito sei un tipo incomprensibile e non capisco se te ne frega davvero qualcosa di me o no. Sei un rebus…-
-Io non devo dimostrare nulla.-
-Ok, mi hai già dato una risposta…- Disse versando improvisamente qualche lacrima.
Dopo un po’ che aveva pronunciato la frase vidi che iniziò a camminare via da me. Ma non la fermai.
 
POV Sana
 
-Robby, vado a fare una passeggiata! Con questo sole non ne vale la pena stare chiusi in albergo.-
-Va bene Sana, stai attenta.-
Lasciai l’albergo e mi trovai davanti lo splendido Duomo di Firenze. Quanto mi piaceva quella città, dire che era stupenda non bastava. Cominciai a sognare ad occhi aperti quando sentii una voce fastidiosa da dietro.
-Ma che bella donzelletta!-
-Ciao Thomas.-
-Come mai da queste parti?-
-Forse perché devo recitare in un film, proprio come te?-
-Ah sì? Pensavo che eri rimasta lì dall’altra parte del mondo.-
­-No invece ci sono e purtroppo anche tu!-
-Mamma mia che acidità! Certo che se continui a fare così nessuno ti verrà mai dietro. Già sei un cesso.-
-Che cooosa? Ma perché tu ti credi bello?- Urlai infuriata cercando di colpirlo con il mio martello. A salvarci, anzi a salvare lui fu Charles che apparve proprio in quel momento.
-Sanaa! Che sta succedendo?-
-L-lasciami Charles! Devo strappargli i capelli a quell antipatico!-Dissi mentre il mio amico cercava di bloccarmi con le mani.
-Si può sapere cosa gli hai fatto? Ma perché non ti fai gli affari tuoi?-
-Hei, qui se c’è qualcuno che deve farsi gli affari suoi sei proprio tu! Che sei il suo avvocato difensore?- Rispose a tono Thomas.
-Ma perché non te ne vai? Non ti caga nessuno e stai antipatico a tutti! L’unica cosa che sai fare è importunare me e Rossana!-
-Dai Charles basta ora!- Intervenni io.
-Per tua informazione non me ne vado perché faccio il tuo stesso lavoro. E comunque a te non ti vedo proprio, deficiente.-
-Deficiente a chi?!-
-Chaarlees fermoo!- Mi misi in mezzo a entrambi cercando di fermarli ma senza nessun risultato.
-Hei, che sta succedendo qua?- Era la voce di un poliziotto.
-Cazzo che palle. Questo qui era in giro per il centro e l’avevo già beccato.-
-Allora, qualcuno mi risponde?-
-Ehm, sì io signore! Eheh vede, non è successo nulla di grave… I miei amici stavano scherzando! Beh forse lei vedendolo da fuori ha pensato che se le stessero dando invece tutt’altro, loro scherzano sempre così! Anzi a volte è anche peggio, può schizzare sangue da tutte le parti mentre adesso no! Eheheh…-
-Sana ma cosa dici? Così hai peggiorato solo la situazione!- Disse a bassa voce Charles.
-Ah sì? I tuoi amici scherzano così? Allora non li dispiacerà se continuano a scherzare mentre vengono a fare un giretto con me.-
-Perché scusi? Ok stavamo litigando è vero, ma non è stato niente di grave e ci stavamo fermando.- Parlò Thomas.
-Il fatto è che non mi piace la tua faccia,mi sai di delinquente. Perciò fatti beccare un’altra volta in una situazione spiacevole che ti porto con me sul serio.- Disse dileguandosi.
-Scusami Thomas, ma che significa un’altra volta?- Chiesi io quando vidi che il poliziotto se ne era andato.
-L’altro giorno per poco non mi beccava con l’erba. Ero entrato in un tabacchino per comprare le sigarette e c’era pure lui e ha sentito il puzzo di canna ma per fortuna me la sono scampata.-
-E come hai fatto?-
-Semplice, gli ho detto che non l’avevo fumata io ma ero insieme a degli amici che la fumavano. Ci ha creduto perché non  me l’ha trovata in tasca anche se evidentemente non sa fare bene il suo lavoro. Solo un coglione può credere a ste cazzate. Comunque, penso che si sia ricordato di me visto quello che mi ha detto.-
-Ecco perché non mi piaci. Ti canni e ho già detto tutto.- Disse Charles.
-Vedi quanto sei ignorante, non c’entra niente il fatto che fumo qualche canna con il fatto di avere questo carattere. Ce l’avrei anche se non fumassi niente.-
-Senti a me non me ne frega niente di cosa ti fumi, per me sei già fumato di tuo! Adios.- Dissi.
-Dai aspetta, scusa per prima…-
-Mmh… va bene ti perdono, ma solo per questa volta!-
-Dovresti essere meno permalosa e accettare la realtà.-
-Thoooomaaaas! Scappa ti conviene!- Iniziai a rincorrerlo ma la suoneria del telefono mi fece fermare.
-Non cantare vittoria sai! Rispondo al cellulare e poi vedi!- Dissi. –Sì pronto?-
<>
-Sì sono io, chi parla?-
<>
“G-Giusy? Oddio sì, ora mi ricordo… ma cosa vorrà da me? Perché vuole parlarmi?”
-Ehm… ok. Posso chiamarti fra qualche minuto? Sistemo una cosa e ti richiamo.-
<>
Che cosa vorrà da me?


Angolo autrice, chi vuole se lo legga.
Hola chicas! E' da un po' che non aggiornavo, devo dire che questo capitolo è un po' 'in sospeso'. Il fatto è che come al solito ho finito di scrivere tardi e il sonno si fa sentire. Ora che è iniziata l'estate aggiornerò più presto! c:
un besos





 
 



 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Bebess