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Autore: Aurelia major    12/01/2009    4 recensioni
Quello che segue è l’arrogarsi spontaneo, doveroso ci fa notare colei (colui? Come preferisce essere chiamata?.... va bene, mi faccio gli affari miei , non si alteri… per favore basta con le parolacce!) che avverte il sacrosanto diritto di replica nei confronti di alcuni commenti lasciati riguardo alle sue ultime vicissitudini…
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte,

oggi, incredibile ma vero, non sono qui per contestare le solite vostre polemiche.

Sebbene, ovviamente, le abbiate fatte persino a strascico dell’ultimo capitolo delle mie sfigate avventure.

Come se poi non fosse finita come volevate, nevvero?

Ad ogni modo signore, se levo una volta ancora alta e possente la mia suadente voce, è per replicare agli interrogativi rimasti insoluti. In quanto, pare, che molte di voi si stiano tuttora chiedendo che razza di fine abbiano fatto tutta quella gente che è stata  coprotagonista a margine della mia splendente figura.

L’Autrice infatti, non paga d’avermi condannata vita natural durante ad essere il giocattolo sessuale di quell’allupata di Michiru, non s’è affatto peritata di prendersene la briga.

Così la rogna di narrarvi come i comprimari abbiano proseguito il lor cammino, tocca a me.

Chiarisco inoltre che se questa postilla giunge tanto tardi rispetto alla fine di quel mattone di “Ipotesi per un ritratto a colori”, più noto ormai come “Ipotesi… accidenti a te quanto l’hai fatta lunga, sia col titolo che con la vicenda”, è dovuto principalmente al fatto che quella non mi lascia respiro. Tant’è, se adesso riesco è solo perché l’ho sbronzata ben bene ed è di là che dorme beata.

Russando tra l’altro, alla faccia della femminilità eterea. Ah, come vorrei che i suoi ammiratori potessero vederla adesso!

Vabbé, facciamola corta.

Quindi, come nella migliore tradizione cinematografica, mentre i titoli di coda scorrono, ecco a voi la carrellata di quanti, in rigoroso ordine di apparizione, si sono affastellati in questa sciagurata vicenda.

E vai col liscio:

 

 

Ayako Kobayashi

 

Dopo la fine del liceo  Aya si è sposata con un immigrato italiano. Più precisamente con un rampate mobiliere di Cantù venuto nelle terre del Sol Levante per vendere il suo prodotto. Insieme hanno aperto un mobilificio i cui articoli ricalcano dichiaratamente l’Italian style. Il nome della ditta? Che razza di domanda idiota, Ayazzone ovviamente!

 

 

Elsa Grey

 

Elsa ha continuato a correre e mietere successi, finché l’inevitabile non è accaduto: le si sono consumati i piedi e ha dovuto appendere gli scarpini al chiodo. Tra l’altro, con tutto il suo sforzarsi,  non è mai riuscita a superare i miei record e la cosa ancora le rode. Non è cambiata molto neppure nel resto, anche se, essendo stata scambiata più volte per una Big Bubble gigante per via dei capelli, nel frattempo ha cambiato tintura.

 

Il Coach di nuoto

 

Dopo l’abbandono di Michiru è rimasto talmente sconvolto che, per la delusione, ha vagato per giorni di bettola in bettola. L’alcol però gli ha portato consiglio, infatti, folgorato da un’idea, ha cominciato a prendere d’assalto i negozi d’articoli sportivi e nautici. Il suo scopo? Eliminare del tutto qualsiasi accrocchio  galleggiante, boe, gavitelli, braccioli, addirittura i modelli di salvagente con la paperella davanti. Perché? E’ presto detto, questo sabotaggio su vasta scala, secondo lui, gli avrebbe consentito di trovare più facilmente la degna erede della sua nuotatrice provetta e chi non lo era, beh, poteva tranquillamente affogare! No fa una grinza, peccato che dopo il pestaggio ricevuto dai negozianti imbufaliti abbia deciso di cambiare lavoro.  

 

L’insegnante di Violino

Questo invece persiste nell’angariare fanciulle e rampolli dell’alta borghesia. Ad ogni modo anche per lui la mancanza di Michiru è un vuoto incolmabile e per questo continua a seguirne con interesse la carriera. Fonti sicure riferiscono che dia in escandescenze isteriche, e distrugga un violino a testate, ogniqualvolta assiste ad un’esibizione in tv della sua allieva più famosa e ne denoti un errore. Per quanto risibile possa essere l’imperfezione.

Non oso immaginare cosa sia potuto accadere nel periodo in cui io e Michi siamo state ai ferri corti, giacché in quella fase, per sua stessa ammissione, la sua resa musicale è stata un vero schifo. Probabilmente il maestro, a furia di sfasciare strumenti, avrà seriamente rischiato la bancarotta.

 

Il medico scolastico

 

Si è dato alla veterinaria.

Leggenda narra che, dopo una crisi esistenziale culminata col pensiero ultimo che  siccome fin lì aveva prestato assistenza ad un branco di galline, e in qualche caso anche a qualche scrofa, per non parlare di quegli oranghi del corpo docenti, tanto valeva darsi al mondo animale del tutto. Da anni è partito alla volta della jungla malese, impegnato nella difficilissima missione di fare clisteri alla tigre omonima. Ora i casi sono due, o la tigre è veramente estinta e lui ancora la cerca, oppure è viva e vegeta e se l’è magnato. Tant’è che non se ne hanno più notizie.

Lo ricordiamo con tanto affetto.

 

 

La Vicepreside

 

La Direttrice è finita in manicomio.

E non solo, è l’habitué più assidua della macchina per l’elettroshock. Sembra che le piaccia proprio. Meglio, così mi sento meno in colpa.

In effetti il primo esaurimento nervoso lo ebbe per colpa delle ripetute insistenze della stampa a mio riguardo. Dopodiché, consumata dal logorante sospetto se io fossi un maschietto o una femminuccia, e dei conseguenti interrogativi su cosa avessi combinato all’interno del suo gineceo, l’inossidabile donna ha perso del tutto la testa. Per poi essere vittima d’una crisi d’identità che l’ha portata prima all’abuso di stupefacenti. E oltre al danno la beffa, pare che i sanitari la braccarono mentre era intenta a leccare il dorso di una rana.

 

Hitomi

 

Hitomi è ancora il mio pappone… ehm, volevo dire la mia factotum, il mio confessionale, l’ancora di salvezza che mi regge nelle burrasche della vita, nonché la risolutrice di ogni  rogna le presenti, a qualsiasi ora del giorno e della notte.

O mi ama o la pago bene. Naturalmente, visto quanto sopra, non si è sposata.

Lei stessa asserisce convinta che per stare appresso a me non ha tempo di fare altro. Ma non datele retta, lo dice solo per giustificare i suoi maneggi amorosi. E per carità mi sta bene pure che mi usi come pretesto con la famiglia, così la piantano di trattarla come la zitellona di casa, ma si sappia, e che lo sappiano tutti: Hitomi, per sedare il suo bisogno d’affetto e di contatti umani, un nobile francesismo per descrivere ben altre situazioni, ha un harem permanente in città,  come pure un fidanzato in ogni porto!

Esattamente come i marinai.

 

Sachiko Kaiou

 

Mia suocera… eh!

La madre di Michiru seguita ad intrallazzare in campo musicale e non solo, visto che voleva appioppare prima un tenore, grasso come un cetaceo, e poi un suonatore di bassotuba, con la bocca a culo di gallina, quali papabili mariti per la sua leggiadra figliola. Per fortuna la mia docile fidanzata le ha molto leggiadramente, e altrettanto amabilmente, fatto il gesto dell’ombrello e mandata a cagare. Dopodiché ne è seguito un discorso molto chiaro, e crudo, sulla natura della nostra relazione. Naturalmente tutto questo prima che mammina mi capitasse a tiro, purtroppo. Ora non insiste più nel trovarle marito e sembra  mi abbia accettata, anche perché in caso contrario l’accettavo io… con un’accetta!

 

Koji Kaiou

 

Mio suocero invece ancora non mi ha accolta in seno alla famiglia, ed è meglio ve l’assicuro. Giacché, maniaco e laido com’è, come è niente mi avrebbe fatto una mano morta appena saputo che ero una donna.

Ad ogni modo non mi curo della sua indifferenza, lui almeno, a differenza della ex moglie, non rompe i coglioni, impegnato com’è a fare soldi a palate. Il suo ultimo business sono degli snack gelato, dei ghiaccioli studiati apposta per il mercato dei concertisti, infatti li ho visti vendere perlopiù nelle scuole di musica e nei foyer degli auditorium e teatri. E vi assicuro che i Polar-Sachiko hanno un successo strepitoso sia come articolo mangereccio che come bambolina voodoo!

Io nel congelatore ne ho un’intera cassa…

 

L’amante del signor Kaiou

 

E’ diventata la seconda moglie di mio suocero e si tiene le corna che lui via, via le fa. Del resto, chi la fa l’aspetti. Ad ogni modo si è assicurata la pagnotta in virtù della figlia che i due hanno scodellato. Michiru impazzisce per la sua sorellina, io molto meno e non solo perché ho paura di ritrovarmela sulla croste in un prossimo futuro, ma anche perché ne ho visto una foto… e posso assicurarvi che quello sgorbio urlante della familiare propensione alla bellezza acquatica e alla grazia marina, non ha preso nulla. Sì, Suka, un nome che è tutto un programma, ha ereditato non le fattezze da sirena, bensì quelle del capitone!  

 

Setsuna Meiou

 

Suna, la mia migliore amica, la compagna dell’adolescenza triste, è diventata una ricercatrice scientifica. Il che vuol dire che è chiusa perennemente in un gabinetto tecnologico (che non è un cesso laser, badate) da svariati miliardi di yen a progettare e studiare di tutto: dalla cura per i tumori, alla progettazione di astronavi che possano funzionare in un ipotetico altro sistema solare. Cosa che non le impedisce però d’impiegarsi profittevolmente nella composizione di romanze in antico dialetto di Edo, e persino nella creazione di una linea di moda per i tecnici da laboratorio.

Continuiamo a frequentarci naturalmente, viene spesso a casa nostra e ancora appiana le questioni tra me e la mia metà. Infatti l’ultima volta le ho chiesto di clonarmi, allo scopo d’appagare lo straripante bisogno di maternità di Michiru.

Mi ha replicato che una sciagura simile non riesce neppure ad immaginarsela,sebbene abbia risposto che ci penserà. Per ora non può, infatti è troppo impegnata ad assemblare, come il mostro di Frankenstein, l’uomo dei suoi sogni.

Pezzo per pezzo. 

 

Ame Tenou

 

Quanto a mamma, francamente non saprei davvero dirvi dove sia attualmente… ogni tanto si fa vedere, ha persino conosciuto Michiru e, come segno di benevolenza ed approvazione nei suoi riguardi, le ha attaccato i pidocchi e pure qualche zecca.

Dopodiché l’ha stordita con un cannone dalle proporzioni esagerate e, mentre lei dava i numeri, noi de abbiamo potuto parlare indisturbate.

Tutto sommato Ame è abbastanza soddisfatta di me, anche se un po’ delusa dal fatto che non fossi l’ultima reincarnazione di Buddha. Però, mi ha detto una volta saputo del mio fitto palmares amoroso, ci sei andata vicina figlia mia.

Sei proprio una buddhana!

Ha concluso prima di scomparire per altri dieci anni.

 

I coniugi Meiou

 

I miei cari tutori legali stanno bene e sono sereni, benché abbiano lasciato le rispettive e rispettabili carriere. Incredibile ma vero, ora girano il mondo con il circo dei freaks.

La colpa è della loro bambina, la quale, causando un disastro nucleare mentre dava luogo ad un esperimento genetico in cucina, ha leggermente modificato le strutture del loro dna.

E, posto che la tesi del dottorato di Setsuna è stata un successo, bisogna anche dire che

sua madre ne è uscita trasformata nella donna barbuta e il padre è regredito a 25 cm d’altezza. Lui è più carino di lei, ma sembra un nano da giardino.

Ad ogni modo sono molto felici, le mandano cartoline ricordo da ogni dove, e pensano addirittura di adottare una scimmietta per compensarne la mancanza.

 

 

Il signor Yamamay

 

Dopo la rescissione del mio contratto le cose a Yamamay-san non sono andate troppo bene. Sarà che ha fatto tutta una serie d’investimenti sbagliati, sarà che i perizomi non si vendono più come un tempo, sta di fatto che è appunto finito in mutande.

Per molto tempo i creditori gli hanno dato la caccia, fortunatamente però sua figlia è riuscita a tenerli a bada per un tempo sufficiente, come non mi è stato affatto difficile immaginarlo. Così, appena pronto, il vulcanico creatore di lingerie è tornato sulla breccia inventandosi un nuovo modello di slip. L’avete già provata Samara la mutanda che separa?

 

Shanaya Yamamay

 

Per quanto riguarda Perizoma–san, l’intraprendente donzella è diventata prima etoile all’operà di Tokyo. E zompettando, zompettando, anche un’insegnante di danza molto qualificata. Michiru insiste nell’asserire che, più che insegnante, si dovrebbe qualificare come una nave scuola. Ma si sa, la mia ragazza esagera sempre.  

Vero è che, dopo averla scaricata di brutto, Shanaya ha tentato prima di bollire Ligea nella pentola per la zuppa e successivamente di ammazzare lei a coltellate. Ma probabilmente avrà visto troppe volte Attrazione Fatale…  Comunque, dopo il tentato omicidio, e soprattutto dopo che m’ha menato di brutto, s’è calmata, tanto che ha avuto solo 8 divorzi fin’ora. Attualmente è relazionata col direttore di uno studio contabile, il quale inizialmente doveva tenerle solo il computo esatto degli amanti.

Afferma d’essere felice, me l’ha proprio detto l’altra sera, durante una delle sue solite telefonate oscene.    

 

Yo Tanaka

 

Questo sì che ha fatto una brutta fine, e temo me lo porterò sulla coscienza finché campo…

Yo, dopo la famigerata notte sull’Albatros, non  stato più lo stesso. E’ tanto si è cagato addosso in quell’occasione che, con l’ausilio della chirurgia plastica, ha cambiato sesso ed identità. Ora si fa chiamare Loretta, anche se non tutto il male viene per nuocere. Infatti ha scoperto la sua vocazione segreta e ha affrontato e superato brillantemente le durissime selezioni della scuola per geishe a Kyoto. E non solo, si fa mantenere pure da uno yakuza molto potente che ricicla denaro sporco.

Cosa si può volere di più dalla vita?

 

Sid

 

Questa è un’altra che manco si sa mai dove sta…

Oggi fa da a perpetua al Dalai Lama, domani sta attraversando la steppa kazaka sui trampoli, dopodomani è in Alaska a difendere le foche, prossimamente a capo di una  carovana di Tuareg del deserto… ma è il suo bello e a me piace così.

Di tanto in tanto ci ritroviamo ancora nella penisola di Izu, ché la catapecchia costruita con le nostre manine è tanto mia, quanto sua. Anzi, l’ultima volta che ci siamo viste ha cominciato a raccontarmi della sua vita prima del mio avvento, è stata proprio una serata speciale quella. Ma se volete saperne di più (e qui faccio pubblicità occulta a quella rompicoglioni dell’Autrice) non vi resta che seguirne le gesta tramite la Fanfiction  Andante… io un’occhiata gliela darei, non per altro eh, ma sappiate che ogni tanto compaio pure io!

 

Beh, è tutto care amiche spettatrici.

Penso che ogni curiosità sia stata soddisfatta, in caso contrario, non posso fare di più. Anche perché temo proprio che la sbornia  di Michiru si sia esaurita e che pure stasera mi tocchi.

Bien, vi saluto, a presto!

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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