Serie TV > The 100
Segui la storia  |       
Autore: Dimea    23/06/2015    5 recensioni
Clarke ha appena perso il suo migliore amico in un incidente. insieme a sua madre, si trasferisce a Detroit, nella speranza di ricominciare.
"La vecchia Mustang grigia si ferma davanti al viale della Ford High School.
Sospiri salutando tua madre, soffermandoti un secondo sullo striscione giallo e blu che recita " Bentornati Trojans!", prima di scendere dall'auto.
Attorno a te, gruppetti di ragazzi si ritrovano e salutano. Tu passi avanti, varcando la soglia della scuola e camminando per i corridoi costeggiati dagli armadietti color senape.
-250... 251... 252, Eccolo!- Lasci scivolare le dita sul lucchetto, facendolo scattare.
Svuoti lo zaino nell'armadietto, in silenzio.
Non hai molta voglia di festeggiare nonostante sia una delle settimane migliori a scuola.
-Ciao- una voce limpida dietro alla porta dell'armadietto, ti richiama dai tuoi pensieri.
Con un tonfo metallico chiudi l'anta, ritrovandoti davanti ad una ragazza poco più piccola di te, ad occhio e croce dovrebbe essere del secondo anno. Indossa un abitino striminzito in denim, con una giacca di jeans smanicata.
-Il mio nome è Ottavia Blake. Devi essere nuova, non ci siamo mai incontrate.- "

[Attenzione: AU! Highschool; Bellarke]
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
XI
Hurricane


Oh
We where born to get together,
born to get together
[...]
"Oh Don't you dare look back
Just keep your eyes on me"
I said "You're holding back"
She said "Shut up and dance with me"
This woman is my destiny
She said, ooh, "Shut up and dance with me"

[Walk the moon - Shut Up and dance]





Chi poteva essere a quest'ora? Nemmeno Octavia era mai arrivata a tanto, insomma si era presentata da te ad orari improponibili ma mai oltre le ventidue.
Scrollando le spalle, ti avvii alla porta, fai scattare la serratura ed apri piano l'uscio.
Ti aspetti di vedere i tuoi amici urlare "sorpresa", ma nulla.
La scena è deserta, non passa nemmeno Snowball, il gatto dei vicini.
L'aria fredda della notte , penetra la felpa facendoti rabbrividire, mentre cerchi di scrutare nell'oscurità.
Non vedi nessuno in quel fazzoletto di prato davanti al porticato, eppure il campanello l'hai sentito forte e chiaro.

Concludi pensando che potrebbe essere stato una bravata di un ragazzino.
Stai per chiudere la porta, ma qualcosa attira la tua attenzione,un dettaglio che non avevi notato prima, guardando ad altezza uomo.
Una fila di lumini scende seguendo gli scalini bianchi, creando una piccola scia luminosa. Osservi per un istante le fiammelle tremolanti, guardandoti attorno alla ricerca dell'artefice di quella scia, prima di seguire la via indicata fino ad un vaso in terracotta. Analizzi l'oggetto, trovando una lettera legata ad un ramo della pianta di rose.
Provi a guardarti intorno, ma non ci sono altri sentieri luminosi, quindi con calma rientri in casa, chiudendo la porta.
-Chi era?- chiede tua madre curiosa. Non sai cosa rispondere, ti limiti a sventolare la lettera.  -Aprila, cosa aspetti!-
Alzi un sopracciglio. Come è possibile che tua madre sia più eccitata di te all'idea di aprire quella missiva?
Senza fiatare ti avvii in cucina per prendere un coltello dal cassetto e  facendo attenzione apri la busta lasciando scivolare tra le dita tre fogli ben piegati, prima di aprire il primo.
Stranamente, non è stata scritta a mano, ma stampata su una delicata carta lilla.
Tra le prime righe, quasi come avvertenza, dice di leggerla in camera.
Segui le indicazioni, che proseguono dicendoti di  aprir la finestra, di sederti sul letto e cominciare la lettura della seconda lettera.


Quando ti ho vista la prima volta, con i tuoi occhi di ghiaccio ed il tuo sorriso di scherno, il mio mondo si è capovolto.

Sei piombata nella mia vita, nello stesso modo in cui sono entrato nella tua, violentemente. Come un uragano.

Perchè è questo quello che sei. Un uragano biondo, pieno di vita. Riesci a trascinare tutti nella tua direzione.

Non mi hai dato il tempo di respirare, ed ogni giorno di più, aumentavano le tue raffiche.

Non sono mai stato in grado di trattare con le ragazze, generalmente erano loro a cercarmi, mentre tu scappavi.

Ti allontanavi da me e mi rispondevi con la stessa moneta.

Mi sono avvicinato lentamente, facendomi accettare ogni giorno da te, ed in breve tempo siamo diventati amici.

Ho cercato di aiutarti in tutto, mentre tu aiutavi me.  E non l'hai fatto solo a scuola, l'hai fatto nella vita.

Mi hai ricordato chi ero e cosa volevo. Mi hai spronato ad inseguire i miei sogni, a sognare in grande, ad essere chi volevo.

Ti vedevo tra gli spalti durante le partite.

Mi davi la carica. Vincevo per te, solo per vederti sorridere.

Poi, Boyne Falls...  Ho provato in tutti i modi a non cedere al tuo sorriso, al tuo sguardo gelido, ma non ci sono riuscito.

Non te l'ho mai detto quanto eri splendida con quegli occhiali. 

Quanto sei splendida con gli occhiali.

Adoravo restare a guardarti respirare, coperta dal lenzuolo. Riuscivo a vedere la tua fragilità, quella che nascondi sotto quella spessa corazza.

Non sono riuscito a dirti nulla, quando nel corridoio mi hai urlato contro. Ti ho lasciata andare, da idiota, senza proferire una parola.

Ti ho guardato, mentre Raven ti trascinava via, senza fermarti. 

Mi sono ricordato di quella volta che mio padre decise di andarsene di casa... mi era sembrato di sentire mia madre.

Sono rimasto impietrito, ma questo non vuol dire che non tenga a te.

Se c'è una cosa che ho capito di te, è che sei bella come Elena o Giulietta, ma non hai bisogno di Paride o Romeo.

Tu sei forte, anche se non lo dai a vedere.

Sei come me, ma sei migliore... perchè non sei me.

Se i tuoi sentimenti sono gli stessi di Aprile dillo ora. Il mio affetto ed i miei desideri sono immutati. Ma una Tua parola mi farà tacere per sempre. Se invece i Tuoi sentimenti fossero cambiati devo dirtelo… Mi hai stregato anima e corpo.

Ho bisogno di te Clarke Griffin.

P.s. Auguri Principessa.

Finisci la lettera, con le lacrime agli occhi e le mani che tremano.
Ti senti un'idiota completa per non aver capito prima i suoi blocchi emotivi e per quella scenata di gelosia.
Cerchi di realizzare quello che ti sta accadendo attorno, hai quasi paura che il tempo si sia fermato.
Pic Pic...
Senti il rubinetto gocciolare, nel bagno accanto. Non ci sono altri suoni.
Pic Pic...
Ma il vostro rubinetto non ha mai perso...
Ti volti verso la finestra appena in tempo per vedere un sassolino sbattere contro il vetro. Scatti in piedi e ti avvicini per aprirla.
Sotto il davanzale il buio. Per un attimo temi di esserti immaginata tutto, ma il suono di una chitarra ti richiama al giardino dietro la casa.
Senti un tuffo al cuore ed il tuo sorriso allargarsi.
La sua voce, quella che hai sentito in macchina, sul pullman, quella che ogni tanto canticchiava per te. La riconosceresti tra mille...

When I was younger / i saw my daddy cry / and cursed the wind / He broken his own heart / And I watched/ As he tried to re-assemble it
And my momma swore/ that she would never let herself/ forget/ And that was the day that i promised/ I'd never sing of love /If it does not exist
But Darlin', You are the only exception / But, you are the only exception / But, you are the only exception /You are the  only exception

Improvvisamente delle luci sul prato si accendono. Devono essere delle lucine, come quelle degli alberi di Natale, piccole e splendenti.
Non ti rendi conto, alla prima occhiata di ciò che compongono.
Con una mano ti copri la bocca, mentre tua madre urla dalle tromba delle scale - Se non gli dici sì, glielo dico io!-
Prom?
Oddio, lo sta facendo davvero?
Bellamy Blake è sotto la tua finestra e ti sta invitando al ballo, ma soprattutto ti sta chiedendo un'altra possibilità.
Questo è il più bel regalo che potessi sperare.
Corri giù dalle scale, rischiando di cadere più volte. Sai perfettamente di non essere presentabile, anzi sei in uno stato pietoso.
Indossi ancora quella terrificante felpa, sopra ad un paio di leggings.
Ma ora ti importa solo di correre da lui.
Apri la porta, fendendo l'aria gelida con la tua corsa disperata.
Volti l'angolo, e lui è lì, con la sua faccia da schiaffi e quel sorriso sghembo stampato in volto.
-Allora Principessa, mi concede l'onore di accompagnarla al ballo?- sorride
-Dio mio, Bellamy Blake!- Gli salti in braccio ridendo come una bambina -sì, sì, sì e ancora sì!
E le sue labbra sono sulle tue. Quanto ti era mancata la sua bocca, il suo sapore.
-Buon compleanno Clarke.- sussurra a fior di labbra.


Continua...

Bene bene, siamo agli sgoccioli!!!
Mancano due capitoli e l'epilogo... vi sentite carichi?
Io soffro tantissimo. Quando chiuderò questa fanfiction penso ne scriverò un'altra su di loro.
Fatemi sapere cosa ne pensate, ricordatevi che i commenti sono sempre ben accetti.
La canzone che canta Bell è Only Exception dei Paramore, mentre la citazione nella lettera è tratta dalla dichiarazione finale di Mr Darcy ad Elizabeth Bennet, in orgoglio e pregiudizio di Jane Austen.

Grazie a tutti
Ci leggiamo presto
Dimea



   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The 100 / Vai alla pagina dell'autore: Dimea