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Autore: percyjacksonbluelove    23/06/2015    4 recensioni
Nico ha sempre avuto una cotta per Percy. Dalla prima volta in cui gli aveva sorriso e aveva incrociato i suoi occhi con quelli verde acqua del più grande.
Ecco perché un giorno decide stupidamente di baciarlo, decide di affrontare la sua più grande paura: l'amore.
Ma non aveva mai immaginato che l'altro non si sarebbe staccato.
Tra litigi, intrighi e ex psicopatici, i due ragazzi proveranno a stare insieme, ma sarà difficile quando sembrerà che tutti l'universo voglia mettersi contro di loro.
[DAL TESTO]
Non sapevo cosa fare, se rispondere o stare immobile: una piccola parte di me diceva “perché no” ma sull'altra torreggiava Annabeth. Io avevo una ragazza, eravamo insieme da anni e ero abbastanza certo di provare qualcosa per lei, nonostante gli ultimi periodi.
E allora perché non mi staccai? Avrei dovuto ma non lo feci.
Non volevo.
...........................................................
“Starò bene, questa volta sarà diverso” ripetei a me stesso, girando l'angolo, solo per vedere Percy che baciava Annabeth con un sorriso.
“Starò bene” pensai di nuovo, mentre una lacrima silenziosa e solitaria mi scendeva lungo la guancia.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson, Percy/Nico
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.

Starò bene

 

Percy's p.o.v.

Nico si staccò da me e non mi guardò nemmeno negli occhi, si alzò e tornò semplicemente a cucinare come se nulla fosse accaduto. Io rimasi un attimo seduto, ancora sotto shock, e poi lo seguii: dovevo dirgli qualcosa, per fargli sapere che non ero arrabbiato o disgustato. Non volevo rovinare il nostro rapporto.

-Nico, possiamo parlarne?- chiesi dolcemente, avvicinandomi a lui.

-No.- disse, con voce cupa.

-Ti prego.- mormorai.

Lui sbatté la mano sul banco da cucina e si voltò verso di me, con un'espressione di pura esasperazione: -Cosa vuoi che ti dica? Nulla di quello che vorrei ti piacerebbe. E' stato solo un piccolo, insignificante errore di cui non riparleremo mai più.- disse, con la voce controllata come un automa.

-Non mi interessa se non mi piacerà, io voglio solo che tu mi dica la verità, qualunque essa sia.

-E va bene, Percy.- disse, sospirando: -Tu mi piaci. Tanto. Ma non te l'ho mai detto perché so che non ti cambierebbe niente. Mi fa star male? Sì. Vorrei che tu guardassi me nel modo in cui guardi Annabeth ovvero nel modo in cui io guardo te? Certo. Sappiamo entrambi, però, che non succederà mai perché io sono solo un ragazzino del cavolo mentre tu sei l'eroe del Campo. Quelli come te non si mettono con quelli come me, succede solo nei film.

Detto questo, si buttò a sedere sul pavimento. Io mi sedetti accanto a lui, non sapendo cos'altro fare: non avrei mai immaginato che io piacessi a Nico, anzi, fino a poco tempo prima pensavo mi odiasse. Avrei voluto dirgli qualcosa ma mi venivano in mente solo idee stupide.

-Non so cosa dire, sono sorpreso e... wow.

-Wow cosa?- mi chiese, sta volta più curioso che altro.

-Non lo so, mi hai colto di sorpresa.

-Beh, almeno non ti ha fatto proprio schifo.

-Non ho mai detto questo.- dissi, guardandolo negli occhi.

Riuscivo ancora a sentire il tocco delle sue labbra sulle mie e la confusione nella mia testa era ancora più... confusa. Non posso dire che mi ha fatto schifo ma non capivo nemmeno io cosa avevo provato. Sarei potuto essere confuso come Nico? E domanda più importante: provavo qualcosa per lui? Dentro di me sapevo che c'era un solo modo per rispondere a quel quesito ma non ero sicuro di essere disposto a mettere in discussione la mia vita per quello. Ma ero anche sicuro che se me ne fossi andato allora Nico non me l'avrebbe mai perdonato e non l'avrei fatto nemmeno io.

Mi avvicinai a lui, con il cuore che batteva così forte che sembrava voler uscire dal mio petto, fino a quando i nostri nasi quasi non si toccavano. Riesco a vedere che mi sta chiedendo cosa diavolo sto facendo ma non lo so nemmeno io. So solo che ho bisogno di risposte. Ero nervoso ma obbligai a me stesso a non distrarmi: non dovevo pensare alle conseguenze, a Annabeth... in quel momento c'eravamo solo io e lui in quella capanna.

Posai lentamente le mie labbra sulle sue: sul momento, ero incerto ma poi ignoriamo quella stupida vocina interiore e andai avanti. Le nostre bocche si muovevano con una sincronia perfetta, era come se fossero da sempre state fatte per quello. Non mi interessava se era un maschio, una femmina o un frigorifero, sapevo che era importante e che era la prima volta da anni che il mio cuore si fermava veramente per un bacio.

Dopo un po', mi staccai e aprii gli occhi, incontrando i suoi meravigliosi occhi castano scuro: -Percy, per gli dei, cosa cavolo...- balbettò Nico, che era diventato rosso come un pomodoro.

-Mi dispiace... io avevo bisogno di capire qualcosa.

-Cosa?

-Sono molto confuso, tra Annabeth, te...- mormorai.

-Io?- chiese, sorpreso.

-Ho sentito qualcosa, prima, mentre ci stavamo baciando e dovevo capire cosa esattamente.

-E l'hai capito?

-Forse ma ora basta parlare...- dissi avvicinandomi.

Lui mi mise una mano sul petto: -Credimi, ho sognato questo momento per tanto e preferirei farmi mangiare da Cerbero piuttosto che fermarti ma devo fare la cosa giusta. Sei sicuro?- mi chiese, guardandomi negli occhi con tristezza.

Io sorrisi e non gli riposi nemmeno, mi avvicinai a lui e lo baciai semplicemente: forse non era la cosa giusta da fare ma era quello che volevo, nonostante tutto il resto.

 

Nico's p.o.v.

Quando mi svegliai la mattina, il profumo di mare di Percy era in tutta la stanza. Lui era disteso al mio fianco, con gli occhi chiusi e completamente addormentato. Non fraintendetemi, non avevamo fatto niente di, diciamo... vietato ai minori, avevamo solo dormito. Con lui accanto era più facile addormentarmi, perché sapevo che se c'era lui non mi sarebbe successo nulla di male.

Di colpo, sentii dei colpi alla porta e Jason gridare: -Nico, sveglia!

Percy si svegliò e spalancò gli occhi ed io, non vedendo altre possibilità, gli diedi una spinta e lo buttai giù dal letto: -Nasconditi.- sussurrai, andando ad aprire.

-Nico, la lezione di greco antico comincia tra mezz'ora!- esclamò.

-Oh, sì, scusami. Mi vesto e arrivo, ci vediamo là.- dissi, sbrigativo.

-Hai mica visto Percy?- chiese.

-Io? No, perché dovrei? Sarà a farsi un bagno o qualcosa del genere.

-Oh, okay.- disse, andandosene.

Quando rientrai, Percy era seduto sul mio letto, massaggiandosi la testa: -Dei, il tuo pavimento è così duro.

-Preferivi che Jason ti vedesse?- gli ricordai: -Ora sistemati e vattene, prima che ti veda qualcuno.

-Nico, a proposito di ieri...

-Sì, farò finta che non sia mai successo.- dissi, dandogli una piccola spinta.

-No, ho solo bisogno di qualche giorno per schiarirmi le idee.- disse.

-Va bene: ho aspettato questo momento per anni, un paio di giorni non sono tanto.- dissi, con nonchalanché.

-Perfetto.- disse, dandomi una bacio a stampo e sorridendo.

-Comunque Annabeth ha ragione: mentre dormi sbavi.- esclamai.

Lui fece una faccia offesa e mi diede un pugno sulla spalla, ma senza togliere il sorriso: -Mi hai ricordato che devo parlare con lei..- disse.

-Auguri...- dissi, provando a immaginare la sua reazione.

-Vabbe, io vado. Ti conviene sbrigarti prima che Jason chiami un'arpia per trovarti...

-Non sarei sorpreso se lo facesse.- dissi.

Lui rise e uscì, controllando che non ci fosse nessuno. Io rimasi per un attimo a fissare la porta, assaporando quel momento di felicità: avevo sognato tanto quel momento e ora avevo paura di vedermelo sfuggire dalle dita.

Mi vestii e poi uscii, dirigendomi verso la capanna di Atena: -Amico, ma dov'eri?- esclamò Jason, appena mi vide.

-Ci ho messo un po' a... scegliere i vestiti.- balbettai.

-Oh, sì, capisco che sia difficile decidere quale sfumatura di nero indossare...

Per tutta la lezione, evitai lo sguardo di Annabeth, che faceva da insegnante: sapevo che non aveva idea di cosa fosse successo ma non mi era mai piaciuto mentire e avevo paura di farmi sfuggire qualcosa. Avevo visto molte volte la figlia di Atena esercitarsi con la spada e non volevo fare la fine di uno dei suoi poverini manichini.

-Cos'hai oggi?- mi chiese Jason, mentre stavamo uscendo dalla capanna.

-Niente... perché?

-E' tutta la mattina che sembri con la testa fra le nuvole: ho il sospetto che ci sia un ragazzo di mezzo.- disse, con un sorrisino degno di una denuncia per pedofilia.

Io distolsi lo sguardo, evitando di rispondergli, e lui si illuminò: -Lo sapevo! Chi è? Devi assolut...

-Jason, non ne voglio parlare. Non ancora.- lo bloccai subito.

-Okay.- disse: -Io voglio solo che tu stia bene.

-Starò bene.- risposi, voltandomi e avviandomi verso la lezione successiva.

“Starò bene, questa volta sarà diverso” ripetei a me stesso, girando l'angolo, solo per vedere Percy che baciava Annabeth con un sorriso.

“Starò bene” pensai di nuovo, mentre una lacrima silenziosa e solitaria mi scendeva lungo la guancia.

 

ANGOLOAUTRICE

Hola! Ho cercato di aggiornare al più presto e spero che questo capitolo vi sia piaciuto:)

Lo so che il finale fa un po' cliffangher ma non odiatemi<3

Ringrazio Ale_chan_23 e cianfri per aver recensito e tutti quelli che visualizzano, siete la mia gioia :3

LoveEmma

   
 
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