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Autore: Noe98_    24/06/2015    4 recensioni
"Liam Payne? Gesù, Zayn, da quando peschi in acque pericolose?" disse Finch con uno sguardo di disapprovazione. Louis prese la gomma che stava masticando tra due dita e la tirò fino a formare una lunga striscia. "Respingerlo significa solo peggiorare le cose. Non è abituato ai rifiuti."
"E cosa dovrei fare? Andare a letto con lui?"
Louis scrollò le spalle. "Risparmieresti tempo."
Uno splendido disastro, Il mio disastro sei tu e Un disastro è per sempre versione Ziam e Larry.
Travis/Liam Abby/Zayn Shepley/Harry America/Louis
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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L'ultimo Ballo



Poco prima che il sole spuntasse all'orizzonte, io e Louis lasciammo in silenzio l'appartamento. Con mio grande sollievo, durante il tragitto verso la Morgan non aprimmo bocca. Non avevo voglia di parlare né di pensare. Volevo solo cancellare le ultime dodici ore. Quando entrammo nella mia stanza, vidi che il letto di Nick era vuoto. 
<< Posso fermarmi un po'? Mi servirebbe il ferro da stiro >>, disse Louis.
<< Lou, sto bene. Va' a lezione. >>
<< Non stai bene. Non voglio lasciarti solo in questo momento. >>
<< È l'unica cosa che desidero. >>
Fece per ribattere ma sospirò. Non sarebbe riuscito a farmi cambiare idea. << Torno a vedere come stai dopo lezione. Riposa un po'. >>
Annuii e chiusi la porta a chiave. Il letto cigolò quando mi ci buttai sopra sbuffando. Avevo creduto di essere importante per Liam, che lui avesse bisogno di me, ma in quel momento mi sentivo come il giocattolo tutto nuovo e luccicante di cui aveva parlato Zac. Voleva dimostrargli che ero ancora suo. Suo.
<< Io non sono di nessuno >>, dissi alla stanza vuota. 

 
POV LIAM
"Lui ci sarà."
"Andarci sarebbe un errore."
"Sarebbe imbarazzante."
"Lui ci sarà. E se qualcuno gli chiede di ballare?"
"Non vuole vedermi. "
"Magari mi ubriaco e lo faccio incazzare."
"Magari si ubriaca e mi fa incazzare."
"Non dovrei andarci."
"Devo andarci. Lui ci sarà."
Elencavo mentalmente i pro e i contro dell'idea di andare alla festa di San Valentino, ma arrivavo sempre alla stessa conclusione: dovevo vedere Zayn ed era là che l'avrei trovato. 
Harry si stava preparando nella sua stanza. Non mi parlava quasi da quando lui e Louis erano tornati insieme, in parte perché se ne stavano rintanati in camera a recuperare il tempo perduto, in parte perché mi riteneva responsabile delle cinque settimane che avevano trascorso separati. 
Ero contento che si fossero riconciliati; se non avesse voluto tornare da lui, forse Harry non me l'avrebbe mai perdonato.
<< Vado a prendere Lou alla Morgan. >> Fece lui entrando nella mia stanza. Ero seduto sul letto con solo i pantaloni, incerto sul da farsi. 
Annuii. << Zayn va sempre alla festa? >>
<< Sì con Finch. >>
Abbozzai un mezzo sorriso. 
Harry osservò le pareti e annuì. << Hai rimesso le foto. >>
Alzai lo sguardo e assentii. << Non lo so, non mi sembrava giusto tenerle in fondo a un cassetto. >>
<< Penso che ci vedremo dopo. >>
<< Ehi, Haz? >>
<< Sì? >>, rispose senza voltarsi.
<< Mi dispiace davvero tanto, cugino. >>
Lui sospirò. << Lo so. >>
Non appena fu uscito andai in cucina e mi versai l'ultimo whisky. Il liquido ambrato rimase immobile nel bicchiere, pronto a darmi conforto.
Lo buttai giù e chiusi gli occhi. << 'Fanculo >>, esclami.


 
XXX
L'intera casa era tappezzata di rosa e rosso: al soffitto erano appese decorazioni un po' ordinarie e il pavimento era coperto di glitter. Il subwoofer rimbombava in tutto l'edificio, coprendo le risate e il brusio costante della conversazione.
Faticai a farmi strada in cerca di Harry, Louis, Finch o Zayn. Ma soprattutto di Zayn. Non era in cucina né nelle altre stanze. Perciò scesi di sotto e rimasi senza fiato quando lo vidi. 
Aveva le braccia al collo di Finch e lui si muoveva goffo, seguendo la canzone.
Mi avvicinai e prima che mi rendessi conto di quello che facevo o pensassi alle conseguenze, mi ritrovai a pochi centimetri da loro.
<< Posso, Finch? >>
Zayn s'immobilizzò e mi guardò stupito. 
Finch guardò prima me e poi lui. << Certo. >>
Attirai a me Zayn e feci un passo. Continuò a ballare, ma mantenne il più possibile le distanze. << Pensavo che non saresti venuto. >>
<< Non ne avevo l'intenzione, ma ho saputo che c'eri tu. Non avevo scelta. >>
Mi aspettavo che se ne andasse da un momento all'altro e ogni minuto in più che restava tra le mie braccia mi pareva un miracolo. << Sei splendido, Pidge. >>
<< Non farlo. >>
<< Non fare cosa? Non dirti che sei splendido? >>
<< Solo... non farlo. >>
<< Non lo penso. >>
<< Grazie >>, replicò seccamente. 
<< No... tu sei splendido. Questo lo penso davvero. Mi riferivo a quello che ho detto in camera. Non ho intenzione di mentire, sono stato contento di rovinarti l'appuntamento con Zac... >>
<< Non era un appuntamento, Liam, stavamo solo mangiando. Adesso grazie a te non mi parla. >>
<< Ho sentito. Mi dispiace. >>
<< No, non è vero. >>
<< Hai... hai ragione >>, risposi balbettando quando vidi la sua aria impaziente. << Ma... quella non è stata l'unica ragione per cui ti ho portato all'incontro. TI volevo là con me, Pidge. Tu sei il mio portafortuna. >>
<< Io non sono un bel niente >>, ribatté guardandomi male. Aggrottai le sopracciglia e smisi di ballare. << Tu sei tutto per me. >> 
Lui strinse le labbra, ma il suo sguardo si addolcì. 
<< Non mi odi sul serio... no? >> domandai. 
Si girò dall'altra parte aumentando ancora la distanza tra noi. << A volte vorrei. Renderebbe tutto più semplice. >>
<< Allora cosa ti fa incazzare di più? Quello che ho fatto per farmi odiare, o il fatto che non riesci a odiarmi? >>
A quelle parole si arrabbiò di nuovo. Mi superò con uno spintone e corse su per le scale fino in cucina. Rimasi solo in mezzo alla pista, esterrefatto e disgustato di me stesso, perché ero riuscito in qualche modo a riaccendere l'odio che provava per me.


 
XXX
Un'ora dopo di birre e discorsi noiosi con i mie compagni e le loro fidanzate, guardai Zayn sperando di incrociare il suo sguardo. Mi stava fissando, ma distolse subito gli occhi. Louis sembrava impegnato a tirarlo su di morale, poi Finch gli toccò il braccio. Aveva chiaramente intenzione di andare. 
Lui finì in fretta il resto della birra e lo prese per mano. 
Fece due passi e si bloccò di colpo quando dalle scale si diffuse la stessa canzone che avevamo ballato alla sua festa di compleanno. 
Dal suo sguardo capii che anche per lui il ricordo di quella canzone era doloroso. 
Teneva ancora a me, era chiaro. 
Uno dei miei compagni, Brad gli chiese di ballare e, per quanto intuissi che Brad si fosse accorto della sua aria afflitta e volesse solo rallegrarlo, mi allarmai. Lo raggiunsi nel momento stesso in cui scuoteva la testa in senso di rifiuto e aprii la mia stupida bocca prima di riflettere. 
<< Balla con me. >>
Louis, Harry, e Finch lo fissarono ansiosi, in attesa della sua risposta. 
<< Lasciami in pace, Liam. >>
<< Pigeon... >>
<< No. >>
Guardò Brad e si sforzò di sorridere. << Ci ho ripensato, Brad. >>
Barcollai all'indietro come se mi avessero dato un bugno al ventre e mi sentii sopraffare da un'ondata di rabbia, di gelosia e di tristezza. 
<< Un brindisi! >> gridai salendo su una sedia e afferrando nel contempo la birra di qualcuno. << Ai coglioni! >> esclamai indicando Brad. << E ai ragazzi che ti spezzano il cuore. >> Feci un cenno in direzione di Zayn. 
<< E all'orrore indescrivibile che provi quando perdi il tuo migliore amico perché sei stato così stupido da innamorarti di lui. >>
Nella stanza cadde il silenzio, tranne per la musica che arrivava dallo scantinato.
Il rapido gesto di Zayn attirò la mia attenzione: prese per mano Brad e lo portò di sotto a ballare. 
Saltai giù dalla sedia e mi avviai verso il seminterrato ma Harry mi bloccò. << Fermo. Può solo finire male. >>
<< E che importa se finisce? >> Lo superai con uno spintone e scesi le scale.
Avanzai tra e coppie che danzavano e mi fermai accanto a loro. << Ora tocca a me. >>
<< No, non tocca a te! >> rispose Zayn chinando la testa per l'imbarazzo. 
Trafissi Brad con lo sguardo. << Se non ti allontani dal mio ragazzo, ti taglio la gola. Proprio qui in pista. >>
Brad sembrò indeciso e fissò nervoso prima me, poi lui. << Mi dispiace, Zayn >>, disse infine. 
<< Quello che adesso provo per te, Zayn... ricorda moltissimo l'odio. >>
<< Balla con me >>, lo supplicai cercando di stare in equilibrio. 
La canzone cambiò e lui si avvicinò a David, il compagno della Sig Tau che più detestavo. David lo prese per i fianchi e gli premette il bacino sul sedere. Anziché sentirmi geloso, fui sopraffatto dal senso di colpa. Si era ridotto così per causa mia.
Mi avvicinai e mi chinai, lo presi per le gambe e me lo caricai in spalla dando una spinta a David che finì per terra.


 
POV ZAYN
<< Mettimi giù! >> gridai tempestandogli la schiena di pugni. 
<< Non lascerò che ti cacci in situazioni imbarazzanti a causa mia >>, grugnì facendo le scale a due a due. 
<< E questo non è imbarazzante? Liam! >>
<< Harry! Donnie è fuori? >> chiese schivando i miei colpi.
<< Uh... sì? >> rispose.
<< Mettilo giù! >> intimò Louis avanzando verso di noi. 
<< Louis, non startene lì! Aiutami! >>
Lui scoppiò a ridere. << Siete ridicoli. >>
Mi rabbuiai all'istante, sconvolto e arrabbiato all'idea che lo trovasse divertente.
Liam si diresse alla porta e io lo guardai furioso. << Mettimi giù, maledizione! >>
Lui aprì la portiera di un'auto, mi gettò sul sedile posteriore e si infilò accanto a me. << Donnie, sei tu quello che non beve stasera? >>
<< Sì >>, rispose lui, gettandomi occhiate nervose. 
<< Ho bisogno che ci porti a casa mia. >>
<< Liam... non credo... >>
Liam parlò con voce controllata ma minacciosa. << Fallo, Donnie, o ti riempo di pugni, lo giuro su  Dio. >>
Donnie mise in moto e io mi avventai sulla maniglia. << Non vengo a casa tua! >>
Liam mi afferrò per un polso, poi per l'altro e io mi chinai per mordergli il braccio. Lui chiuse gli occhi e si lasciò sfuggire un basso grugnito quando i miei denti gli affondarono nella carne. 
<< Fai pure, Pidge. Sono stanco delle tue stronzate. >>
<< Le mie stronzate? Fammi scendere da questa cazzo di macchina! >>
<< Io ti amo, maledizione! Non andrai da nessuna parte finché non ti sarà passata la sbronza e non avremo chiarito le cose! >>


 
XXX
Quando l'auto si fermò Liam mi trascinò fuori per un braccio, mi caricò di nuovo in spalla e mi portò su per le scale. << Notte, Donnie. >>
Faticò ad aprire la porta mentre scalciavo e mi agitavo. 
<< Dacci un taglio, Pidge, altrimenti cadremo giù per le scale! >>
Alla fine ci riuscì e si avviò a grandi passai verso la stanza di Harry. 
<< Mettimi giù! >>
<< Bene >>, rispose gettandomi sul letto di Harry. << Dormici sopra. Parleremo domani mattina. >>
<< Non puoi dirmi cosa devo fare, Liam! Io non ti appartengo! >>
Nell'istante che impiegò a girarsi, la sua faccia si contorse per la rabbia. Si avvicinò, piantò le mani sul letto e accostò il viso al mio.
<< Be', io sì! >> quando urlò, le vene del collo si tesero. Incrociai il suo sguardo, deciso a non battere ciglio. << Io ti appartengo >>, sussurrò mentre la rabbia svaniva e si accorgeva di quanto fossimo vicini. 
Prima che mi venisse in mente una ragione per non farlo, gli afferrai il viso e gli stampai un bacio sulle labbra. Lui mi prese senza indugio tra le braccia, mi portò in camera sua e ci buttammo sul letto. 
Gli sfilai la maglietta e armeggiai al buio con la fibbia della cintura. Liam la aprì con uno strattone e se la tolse gettandola per terra. Mi strappò la camicia e mi tolse i pantaloni, poi mi baciò gemendo a contatto con le mie labbra. Con pochi, rapidi movimenti si liberò dei miei e dei suoi boxer. Si sdraiò sopra di me e io lo afferrai per le natiche, ma si irrigidì.
<< Siamo ubriachi >>, disse con il respiro affannoso. 
<< Ti prego. >> Gli strinsi i fianchi con le gambe. Liam era deciso a tornare con me e non avevo intenzione di oppormi all'inevitabile, perciò ero più che disposta a passare la notte aggrovigliato nelle sue lenzuola. 
<< Non va bene >>, dichiarò. 
Era sopra di me, con la fronte premuta contro la mia. Sperai fosse un'obbiezione poco convinta, di poterlo convincere che si stava sbagliando.
<< Ti voglio. >>
<< Devo sentirtelo dire >>, affermò.
<< Dirò qualsiasi cosa tu voglia. >> 
<< Allora d' che mi appartieni. Di' che mi rivuoi. Non lo faccio se non stiamo insieme. >>
<< Non siamo mai stati separati, no? >> ammisi sperando che potesse bastare. 
Liam scosse la testa,sfiorandomi le labbra con le sue.
<< Devo sentirtelo dire. Sapere che sei mio. >>
<< Sono tuo dall'istante in cui ci siamo conosciuti. >>
Incurvai un angolo della bocca mentre mi accarezzava il volto, poi mi sfiorò le labbra con un tenero bacio. Lo attirai a me e non oppose resistenza. I suoi muscoli si contrassero e trattenni il fiato quando mi penetrò. 
<< Dillo ancora. >>
<< Sono tuo. Non voglio più stare lontano da te >>, sussurrai. 
<< Promettimelo >>, disse gemendo.
<< Ti amo. Ti amerò per sempre. >>
 
XXX
Liam mi svegliò coprendomi di baci. Mi sentivo la testa annebbiata e pesante per tutto quello che avevo bevuto, ma ricordavo ogni dettaglio dell'ora passata prima di addormentarmi. Due labbra morbide mi tempestarono di baci ogni centimetro della mano, del braccio e del collo. Quando arrivò alle labbra, sorrisi. 
<< Buongiorno >>, dissi parlando quasi a contatto con la sua bocca. 
Lui non rispose, continuò a baciarmi. Mi strinse con le sue braccia forti e sprofondò il viso nel mio collo. 
<< Sei silenzioso, stamattina. Coso mi sono perso? >>
<< Non volevo svegliarti. Perché non torni a dormire? >>
Mi appoggiai sul cuscino e gli sollevai il mento. Aveva gli occhi arrossati e la pelle tutt'intorno chiazzata di rosso. 
<< Che ti prende? È successo qualcosa? Louis? >> 
All'ultima domanda mi misi a sedere. Anche quando vide la paura nei mie occhi, non cambiò espressione. 
<< No... Louis sta bene. Lui e Harry sono rientrati verso le quattro, sono ancora a letto. È presto, torniamo a dormire. >>
Passai al vaglio tutte le possibili ragioni di quel comportamento. Lo strinsi a me, timoroso di far domande. << Hai dormito? >>
<< Non... sono riuscito. Non ho voluto. >>
Lo baciai sulla fronte. << Di qualsiasi cosa si tratti, la affronteremo, d'accordo? Perché non dormi un po'? Ne parleremo più tardi. >>
Lui alzò di scatto la testa e mi scrutò. << La affronteremo? Che vuoi dire? >>
<< Non so cosa stia accadendo, ma sono qui. >>
<< Nel senso che resti? Con me? >>
<< Sì. Pensavo che ne avessimo parlato ieri sera. >>
<< Sì >>, annuì, in tono più sicuro. 
Osservai la stanza cercando di riflettere. Le pareti non erano più spoglie come quando ci eravamo conosciuti. Erano tappezzate dei ninnoli comprati nei luoghi in cui eravamo stati e l'intonaco era disseminato di cornici nere contenenti foto mie, sue, di Toto e dei nostri amici. 
Lo guardai sospettoso. << Pensavi che mi sarei svegliato incazzato con te, vero? Che me ne sarei andato? >>
Liam alzò le spalle, fingendo malamente quell'indifferenza che un tempo gli riusciva tanto spontanea. << Non sarebbe la prima volta. >>
<< Per questo sei così agitato? Sei rimasto in piedi tutta la notte temendo quello che sarebbe successo quando mi fossi svegliato? >>
Lui faticò a trovare le parole. << Non volevo che ieri sera andasse così. Ero un po' ubriaco, ti ho seguito alla festa come uno stalker del cazzo, poi ti ho trascinato qui contro la tua volontà e poi... abbiamo... >> 
<< Fatto il miglior sesso della mia vita? >> sorrisi stringendogli la mano. 
Scoppiò a ridere e a poco a poco la tensione sul suo viso svanì. << Quindi va tutto bene? >>
Lo baciai e gli accarezzai il volto con tenerezza. << Si, stupidone. L'ho promesso, no? Ti ho detto tutto quello che volevi sentire, stiamo di nuovo insieme e ancora non sei felice? >>
Lui si sciolse in un sorriso.
<< Liam smettila. Io ti amo. >>
Gli comparve allora la fossetta sulla guancia. << Ti amo così tanto, cazzo >>, disse scuotendo la testa. 
Nota D'autore: 
Ciaooo a tutti caramelline *^*
Questa volta c'è solo un capitolo
mi dispiace ma proprio non ce l'ho 

fatta a scrivere il capitolo 20. 
Come avete potuto notare ho modificato 
il rating da rosso a arancione perché
mi sembrava più giusto così. 
Spero che il capitolo vi piaccia. 
Grazie a chi è passato a leggere e chi ha recensito. 
Ci vediamo mercoledì prossimo con il capitolo 20! 
Un bacio. 
HazzaLou20
 
 
 
 
 
 
  
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