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Autore: An13Uta    24/06/2015    0 recensioni
La fine della causa di guai di Piltover può solo rappresentare il ritorno delle tanto desiderate pace e felicità per tutti i suoi cittadini...meno uno.
Perché proprio una sola persona non può sopportare questa perdita?
Quando si unirà alla League of Legends,cosa potrà succedere?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caitlyn, Jinx, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE:
questo capitolo ha una struttura differente rispetto agli altri:è infatti un "what if?" nel quale Steampunk,anziché la figlia adottiva di Jinx,è nata come macchina.
Ho deciso di fare questo capitolo per la skin Cyborg Steampunk che ho trovato un po' di tempo fa.












-Finalmente...ora dovrebbe funzionare.-.

La ragazza aprì gli occhi marroni,innaturali,metallici.
Con un movimento meccanico si mise a sedere,con sempre la stessa espressione in viso.
Ruotò lentamente la testa e guardò fredda Viktor,prima di ruotare anche il resto del corpo e scendere dal tavolo di metallo su cui era stata sdraiata.
-t49 Attiva. Il Sistema Non Presenta Anomalie.-.
Chi avrebbe mai detto che quella ragazza,così vera,era in realtà una macchina?
-Perfetto. Uno dei miei più grandi lavori finalmente completo e,soprattutto,perfetto.-commentò Viktor, osservando la sua creazione.
Nessuno avrebbe mai e poi mai potuto dire che era un cyborg,tanto meno un golem.
Era un essere perfetto,senza emozioni,senza nessuna anomalia:l'immagine di ciò che l'araldo delle macchine desiderava fosse l'umanità.
t49 sembrava incurante di ciò che stava succedendo.
Non sembrava neppure vedere il suo creatore che le apriva il braccio per dare gli ultimi tocchi da maestro.
Semplicemente,la golem era indifferente a tutto finché non le veniva ordinato di fare qualcosa. E visto che era riuscito a fare la perfezione in laboratorio,Viktor non tardò a levarla dal torpore che l'avvolgeva per eliminare ciò che era superfluo a Runeterra.


Le forme di vita animali e umane.






Presto,a Zaun vennero segnalati diversi omicidi che non avevano nulla di connesso tra loro:persone strangolate, pugnalate,torturate,a cui era stato sparato.
Bambini e ragazzi erano le vittime più frequenti.
Erano ben pochi quelli capaci di dire anche solo una lettera prima di morire e ancora meno quelli lasciati vivi,così scossi da non proferire parola.




La donna cadde a terra,mentre i suoi due bambini piangevano dietro di lei. Senza nessuna fretta,t49 si avvicinava con la pistola in pugno,lo sguardo di ghiaccio con cui osservava indifferente quella scena pietosa.
Alzò l'arma e la puntò contro la zaunita.
-Ferma!-la implorò quella mentre faceva da scudo ai figli,-Ti prego,per l'amore dei miei bambini,fermati!-.
t49 non si mosse. Era come ghiacciata.
-Cosa È Amore?-chiese,con la sua voce meccanica.
Un bimbo,dietro la donna,mormorò qualcosa riguardo alle emozioni.
La golem sentì il suo sistema farsi instabile,la sua perfetta intelligenza artificiale venire meno.
-Non Capisco.-cominciò a ripetere,muovendosi in modo scoordinato,-Non Capisco. Non Capisco. Non Capisco. Non Capisco. Non Capisco...-.
Sbatté la testa metallica contro lo spigolo di un muro e si lasciò scivolare a terra,mentre gli occhi le si facevano bui.
Si era spenta.
Per la prima volta,il suo meccanismo aveva ceduto.





-Com'è possibile?-Viktor non riusciva a venirne a capo.
Girava e rigirava le sue carte,i suoi studi,borbottando:-Dove diavolo ho sbagliato? Era perfetta! Perfetta! Come è potuto accadere?-.
-Signore.-lo chiamò t49.
L'araldo delle macchine si voltò verso di lei.
-Cosa Sono Le Emozioni?-.
Viktor si sentì ribollire quel poco sangue che gli era rimasto.
-Perché te ne dovresti interessare?-sbraitò,-Sono inutili,le emozioni,e tu non devi curartene! Sei un robot,non ti servono emozioni!-.
La golem non batté ciglio. Prese le sue pistole e,senza fretta,gelida come sempre,se ne andò.
-Ti Rinnego Come Mio Inventore.-furono le sue ultime parole prima di sparire fuori dalla porta.




t49 somigliava ad una ragazza qualsiasi di una qualche gang di quelle che c'erano a Zaun.
Camminava senza curarsi di sapere dove andare.
Ma a differenza degli altri,non si guardava le spalle.
Un colpo improvviso le staccò il braccio sinistro.
Si voltò,vedendo Viktor,freddo,ma furente di rabbia,che apriva la sua terza mano per scaricarle contro il suo laser.
La golem gli puntò contro la pistola.
Poi,abbassò il braccio superstite.
Un buco le si era aperto lì dove ci doveva essere il cuore, attraversato da un fascio di luce rossa e corrosiva.
-Non Creerai Mai Un Mio Sostituto.-avvertì fissando Viktor negli occhi.
-Lo so.-replicò lui,-Ma le macchine sono perfette. E tu non lo sei. Non più.-.
Si voltò,mentre la sua golem si accasciava a terra,priva di un braccio e senza ormai speranza di poter ancora servire a qualcosa.
Quando l'inventore se ne andò,Ekko decise di uscire dall'ombra del vicolo in cui si era rifugiato. Si chinò su t49, prendendole la testa metallica tra le mani e provando a guardarla negli occhi freddi che stavano perdendo luce.
-Errore.-ripeteva,ininterrottamente,-Errore. Errore. Errore. Errore. Errore...-.
Il ragazzo le accarezzò i capelli scuri,unico elemento organico in tutta la macchina,sussurrandole:-Tranquilla, riuscirò a ripararti. Te lo prometto.-.
-Errore...-mormorò t49 prima di spegnersi.






La ragazza metallica aprì gli occhi.
Voltò la testa,incontrando quelli veri e color cioccolato di Ekko,il quale sorrise nel vederla operativa.
-Mi hai fatto prendere un colpo ieri.-sospirò,sollevato,-Meno male che sono riuscito a ripararti,eh?-.
La golem si mise a sedere,increspando per la prima volta le labbra in un sorriso:-Grazie. Dimmi Il Tuo Nome. Potrò Salvarlo Tra I Miei Dati.-.
Il ragazzo sorrise:-Io sono Ekko. Tu invece non hai un nome, giusto? Te ne troverò io uno. Vediamo...-squadrò la macchina da cima a fondo,per poi proporre:-Che ne dici di Steampunk?-.
-Nome Memorizzato.-recitò meccanicamente lei,poi, sorridendogli,si presentò:-Buongiorno Ekko. Io Sono Steampunk.-.
Il ragazzo batté le mani,contento:-Wow! Sei una forza!-.
Steampunk lo osservò un attimo ridere,poi guardò il suo braccio sinistro:era cibernetico,con nulla di umano.
Le piacque molto.
L'altro,leggermente rotto,era tenuto su da dello scotch.
-Ekko,Tu Mi Insegnerai A Provare Emozioni?-.
-Ci puoi scommettere.-.
-Grazie Mille.-.







Ekko non aveva mai visto la League of Legends. Da dentro, l'Istituto della guerra era ancora più imponente.
Steampunk non era così affascinata dalla struttura.
Guardava,dritto davanti a sé,una ragazza bionda con un abito bianco e una palla.
Anche se,più che una ragazza,era una macchina fatta a immagine di una ragazza.
Orianna osservava a sua volta quella golem così simile e diversa da lei,quasi il suo opposto.
Porse la mano:-Io Sono Orianna.-.
Ekko spinse leggermente il braccio destro di Steampunk:le relazioni con gli altri non erano proprio il suo forte.
La robot prese la mano metallica che le veniva porta:-Io Sono Steampunk.-.
-Sei La Mina Di Piltover.-.
-Sì. Ho Fatto Un Po' Di Casino Nel Mese In Cui Ci Sono Rimasta. Tu Vivi Lì.-.
-Esatto. Zaun È Il Luogo Da Dove Viene Anche Blitzcrank.-.
Steampunk lanciò uno sguardo veloce ad Ekko,onde assicurarsi fosse al suo fianco,e si lasciò scortare dalla signora degli ingranaggi.











Questa qui è la skin Cyborg Steampunk:



L'immagine non mi appartiene e mai mi apparterrà perché io non so disegnare.
   
 
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