Ad un tratto tutto si fermò e il freddo li avvolse, con un tonfo i ragazzi caddero a terra, Harry si guardò intorno e vide in lontananza un castello coperto di neve, aveva lo stesso aspetto di Hogwarts, ma allo stesso tempo totalmente differente.
Hogwarts anche in inverno trasmetteva un senso di calore e di famiglia, mentre Durmstrang aveva un aspetto severo e oscuro.
Harry si alzò con fatica, lentamente si diresse verso Pansy e le tese la mano, la ragazza strinse subito, con piacere e sorpresa di Harry al quale sentendo il calore della stretta di Pansy  accelerò il cuore.
-Oculus claro- mormorò Pansy estraendo la bacchetta e puntandola contro il prescelto.
Harry tornò a vedere chiaramente visto che i suoi occhiali durante il viaggio si erano completamente appannati.
-Grazie mille- farfugliò Harry imbarazzato, non riuscendo a dire altro.
-Grazie a te Harry, se non mi avessi dato una mano sarei stata a terra tutto il giorno-  disse Pansy ridendo, non di Harry ma finalmente con Harry.
A pochi passi da loro c'erano Draco e Hermione, la quale nell'atteraggio era caduta proprio sul biondino.
-Se magari ti alzi Granger! Sai non sei quel che si dice una piuma, potresti rovinare il mio bel corpo!- scherzò Draco divertito.
-Come se ci fosse qualcosa da rovinare furetto narcisista! E poi stai insinuando che sono grassa?- urlò Hermione scattando in piedi rossa di rabbia nonostante la temperatura polare. Draco si alzò da terra e ghignando divertito, si avvicinò ad Hermione.
-Non sto dicendo che sei grassa, anzi ora che ti guardo bene ti trovo carina- disse Draco nell'orecchio a Hermione che poteva sentire il respiro caldo e lento del biondo sul collo.
Come se non avesse detto nulla poi Draco si allontanò da Hermione, che in quel momento si ritrovò a pensare due cose, la prima era dove diavolo fosse finito il vero Draco Malfoy e chi fosse quello che era riuscito a toglierli il respiro sussurrandogli due parole, la seconda era che controvoglia doveva ammettere che qualcosa da rovinare Draco ce l'aveva, era un ragazzo bellissimo e lei non lo aveva mai notato, con quell'ultimo pensiero si ritrovò ad arrossire come un pomodoro.
La scena dell'arrivo del quartetto fu vista anche da un altra figura che adesso si stava dirigendo verso di loro.
I ragazzi sentirono il rumore dei passi sulla neve e si voltarono verso la fonte di quel suono, un uomo sulla quarantina con capelli corti e neri, alto e muscoloso, vestito del rosso tipico di Durmstrang si stava avvicinando a loro con un'espressione sorridente della quale i ragazzi rimasero sorpresi.
-Sapete anche da queste parti sappiamo sorridere,comunque mi presento sono Olof Higger il preside della scuola se voleve seguirmi all'interno prima che vi congeliate vi faccio strada- disse il preside interpretando alla perfezione l'espressioni dei quattro studenti, i ragazzi annuirono e lo seguirono.
-Benvenuti a tutti e quattro ragazzi! Vi spiego come andranno le cose da adesso in poi, è stato allestito un dormitorio con sala comune riservato solo a voi quattro,vivrete lì dentro, uscirete da lì solo per seguire le lezioni, alle quali potrete partecipare visto che è stato posto un incantesimo di traduzione su ogni aula, studierete tutte le materie che avevate iniziato ad Hogwarts, avrete due materie nuove in aggiunta: arti oscure e poteri speciali.
Tutto chiaro?- disse il preside dopo averli fatti accomodare nel suo accogliente ufficio.
-Io non voglio studiare arti oscure!- disse Harry nervoso, questa idea non gli piaceva ma allo stesso tempo non vedeva l'ora di iniziare.
-Le arti oscure sono molto più potenti delle arti bianche e ti serviranno molto in combattimento- rispose il preside con un sorriso.
-Cosa si studia in poteri speciali?- chiese Hermione, come sempre curiosa e avida di sapere.
-In poteri speciali vi allenerete a coltivare i talenti che si passano per via ereditaria,come la levitazione, il serpentese e molti altri talenti.- disse il preside sorridendo quando vide gli sguardi degli studenti di fronte a lui farsi interessati.
-Sempre la solita fortunata Hermione tu non la devi seguire i tuoi genitori sono babbani- sbuffò Draco annoiato.
 Hermione non credeva alle proprie orecchie il furetto l'aveva chiamata per nome e la frase in generale era una semplice constatazione non sembrava dal suo tono che l'avesse pronunciata come un insulto.
-Parteciperà anche la signorina invece c'è la possibilità che abbia qualche potere indipendentemente dal suo stato di sangue, adesso vi porto nel vostro dormitorio per sistemarvi, seguitemi.- disse il preside con tono autoritario alzandosi dalla sedia.