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Autore: OcchidiNiall    25/06/2015    9 recensioni
"Vorrei aiutarti a smetterla, tutto questo non ti porterà a nulla di buono" disse lui, avvicinandosi a lei con fare protettivo.
Lexy vide nei suoi occhi paura e pura preoccupazione, non ne era ancora convinta ma forse, per la prima volta, qualcuno si stava interessando a lei.
"Nessuno mi ha mai aiutata..." constatò, "e per la cronaca, non voglio essere aiutata da te, poi..." disse puntigliosa, facendo ricredere il ragazzo sul suo conto.
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Coppia: Het
Entrate, non ve ne pentirete! :)
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Problem



'Disaster pt. 2'



Il ragazzo continuò a fissare Lexy, senza spicciare una parola, niente di simile. Passò lo sguardò dalla ragazza ai suoi anfibi neri, per poi tornare con lo sguardo sul medaglione. Gli sembrò impossibile, quella donna non poteva essere loro madre e loro, non potevano essere fratelli. Tutto l'amore che provava Michael per Lexy quindi, stava svanendo pian piano poichè loro due, insieme, non potevano avere un futuro come coppia.
"Michael...?" provò a richiamarlo, ricevendo finalmente una risposta.
"Lexy io e te..." deglutì, cercando di digerire il boccone amaro, "siamo... fratelli"
A primo impatto Lexy ridacchiò, toccando con il palmo della sua mano le guance e la fronte di Michael. Pensava stesse scherzando o che avesse la febbre. Era una stupidaggine, pensò subito. Non appena però, lo sguardo di Michael si fece molto piu' serio e un po piu' spaventato, capì che ciò che diceva allora, era vero.
"Ma... come può essere una cosa del genere, Mike?" continuò, "tu... insomma... lei... è tua madre?"
"Sì..." aggiunse, "la sogno ogni notte... lei mi ha detto di parlarti..." continuò ancora, "e poi... io la conoscevo, Lexy. Era una donna dolcissima... solo che poi, papà la rinchiuse in un ospedale psichiatrico perchè era pazza, lei... non ragionava. Cercò di tenermi con sé, ma purtroppo non glielo permisero. Poi, proprio in quell'ospedale si scoprì che Iris, nostra mamma, era incinta, a quell'età io ero un ragazzino di diciotto anni, lavoravo e avevo conosciuto i miei attuali migliori amici, che ne potevo sapere di come si accudiva una bambina e... così, l'hanno affidata ad Elizabeth, nostra..."
"...nonna"
A Lexy questa volta venne da piangere, non sapeva davvero che cosa stava succedendo nella sua vita. Aveva finalmente trovato un componente della sua famiglia, anche se ci era andata a letto. Ripensò al corpo caldo di Michael contro il suo e poi le venne il disgusto: non poteva essere. Per non parlare poi, che era arrabbiata con sua nonna, le aveva sempre detto che sua madre l'aveva abbandonata quando invece, la storia era un'altra. Evidentemente lo scopo di Iris era di far diventare anche la sua seconda genita pazza, proprio come lei.
"Mike... io..." deglutì, cercando di confessargli che anche lei, da pochi anni a questa parte, faceva dei sogni che la riguardavano, "lei mi perseguita nei sogni, e non sto scherzando. E' sempre lì pronta a prendermi in giro e a dirmi che sono inutile... è anche per quello che io... mi autolesiono. E' orribile sentir dire da tua madre quelle parole, ti giuro. Ti senti come una stupida che nella sua vita non è mai riuscita a combinare nulla..."
Michael scosse il capo e la chiuse tra le sue braccia, baciandole il capo e sussurrandole un "andrà tutto bene".
Erano entrambi decisi a ricostruire il loro rapporto, ricominciando però, da zero. Certo, per Michael sarebbe stato orribile vederla tra le braccia di qualcun'altro, ma doveva farcela perchè d'altronde lei era sua sorella e non poteva fare nient'altro.
Sospirò, "quindi...-"
"Lexy" la bloccò immediatamente, "non ne parliamo piu', io... ho bisogno di pensarci. Noi... abbiamo sbagliato e... devo allontanarmi per un po, ok?" continuò, prendendole il viso fra le mani, "non ti abbandonerò, è l'unica cosa che voglio evitare, te lo prometto piccola mia. Sei... importante ed io e te rimarremo insieme, per sempre"
Lexy sorrise con le lacrime agli occhi, non potè crederci. Doveva ancora realizzare il tutto, il medaglione, Michael come suo fratello, e la loro madre che interveniva ogni notte nei loro sogni. Era davvero felice di averlo come fratello, perchè alla fine lei si sentiva al sicuro con lui, sapeva che ogni cosa che avrebbe fatto - sia brutta che non - sarebbe rimasto per sempre al suo fianco. Sospirò e l'abbracciò ancora, soffocando le ultime lacrime.
"Ti voglio bene" sussurrò la ragazza.
Il ragazzo dai capelli neri abbassò lo sguardo sulla schiena di Lexy e deglutì, realizzando che quella situazione non sarebbe stata affatto facile.









"Oh ma finalmente!" esclamò Ashton, rivolgendo la sua attenzione al suo migliore amico.
"Hai per caso visto Lexy?" aggiunse preoccupato, "sono due giorni che la chiamo! Non viene neanche a lavoro"
Michael fissò esausto il riccio di fronte a lui, aveva degli occhi colmi di tristezza che proprio non riusciva a nascondere. Il suo sorriso non esisteva piu'. Certo, era felice di avere Lexy come sorella, ma... ormai lui ne era innamorato, non poteva davvero starsene buono e tranquillo e fare la parte da "bravo fratello".
"Ehi, tutto... bene, amico?" chiese Ashton, posandogli una mano sulla spalla.
Mike annuì e salì di sopra, per tornarsene nella sua camera. Non salutò nessuno, né Calum che era intento a cucinare la cena e ne tanto meno Luke, che canticchiava nel bagno mentre si guardava allo specchio. La sua vita non aveva senso ora come ora. Si sentiva... stupido e orribile. Era andato a letto con sua sorella. Ma chi diamine di persona ragionevole era?, pensò. Sospirò e prese il quaderno dove scriveva le sue canzoni. Aprì la pagina in cui stava cominciando a scriverne una nuova e le diede il titolo: She looks so perfect.





Caro diario,
ho scoperto proprio quest'oggi che Michael è mio fratello. Mi sento... stupida. Sono andata a letto con lui, capisci? E la cosa che non riesco a togliermi dalla testa sono proprio le immagini in cui... ci abbracciamo e ci baciamo, addormentandoci insieme, accanto. Sento che abbiamo fatto un'emerita cazzata, ma d'altronde noi cosa ne sapevamo? Non eravamo al corrente che io e Michael ci saremmo ritrovati, un giorno. Voglio cercare di risolvere questa cosa, non voglio che Mikey si allontani da me. Ho bisogno di parlare con il mio Ashton, lui è l'unico che puo' capirmi.
Ora vado, spero di riuscirmi ad alzare domani.


Lexy.








Il giorno dopo, il riccio si recò come al suo solito a lavoro, aprì il negozio e ci si fiondò dentro, sedendosi alla cassa e accendendo il pc per registrarne poi la vendite. Guardandosi attorno, riconobbe che Lexy infondo, aveva fatto davvero un buon lavoro. Quelle vetrine splendevano per quanto erano lucide. A dire la verità, gli mancava. Lexy era diventata ormai troppo importante per lui e, non sentirla per due giorni, aveva fatto nascere in lui un senso di dispiacere che non riusciva proprio a colmare. Aveva bisogno di abbracciarla per sentire il profumo che la sua pelle emanava. Ogni volta che le sue enormi braccia erano attorno al corpo minuto di Lexy, si sentiva felice perchè in quell'istante aveva il suo piccolo mondo tra le braccia, pronto per difenderla da tutto e tutti. La porta si spalancò, facendo intravedere la ragazza che, appena vide Ashton, sorrise.
"Lexy!" esclamò, buttandosi subito dalla sedia e correndole incontro, "ti ho cercata tante volte, mi ero preoccupato!"
"Io... ho avuto da fare, ecco"
Lui scosse il capo e si fiondò su di lei, abbracciandola e tuffando il suo naso tra i capelli della ragazza.
"Mi sei mancata tanto..." confessò, guardandola poi negli occhi.
Non sapeva davvero come comportarsi, aveva espresso qualcosa di cui era sicuro al cento per cento, solo che purtroppo, non era certo di cosa avrebbe risposto Lexy.
Sorrise, "anche tu..."







Passarono due settimane dall'incontro con Michael, Lexy era finalmente riuscita ad accettare la cosa e a controllare i suoi sentimenti, specie perchè aveva capito che - fortunatamente - non era innamorata. Michael d'altronde, era sparito dalla circolazione, Ashton aveva anche provato a parlargli, solo che, insieme a Luke e a Calum, non aveva avuto risposta da parte di Michael. Era tornato quello di un tempo, il ragazzo chiuso e misterioso che aveva lasciato. La sua camera ormai era la sua casa, scriveva canzoni e poi la melodia, canticchiando e mangiando qualche schifezza. Secondo Luke aveva anche creato un piccolo "cesso" portatile, così da non dover uscire dalla sua camera.
"Lexy, tu sai cos'ha?" chiese Calum, sospirando e addentando un pezzo di pizza.
"Io..." respirò, "sì... io so cos'abbiamo"
"Cosa c'entri tu?" domandò d'impatto il biondo, deglutendo la coca cola e posando i suoi brillanti sulla ragazza.
"Abbiamo fatto una scoperta e... lui ha detto di volerci pensare per un po..." aggiunse, "mi dispiace, ma... non posso dirvi altro"
"Cos'è, avete capito che non potete stare insieme?" chiese di getto Luke, facendo strozzare - con della pizza - Ashton.
"Oh porca... Irwin, stai bene?" continuò, portandogli un po di birra, "bevi questa!"
"Ma no, idiota! Prendi dell'acqua!" esclamò Calum, "corri!"
"N-no, v-vado io!" si propose Lexy, correndo in cucina e trovando Michael che, silenziosamente, prendeva dei pacchetti di patatine per portarseli all'interno della sua stanza.
"Mike..." sussurrò non appena lo vide.






CHIEDO ANCORA VENIA.


Ragazze, davvero perdonatemi. Lo so che ormai, sono le uniche parole che riesco a scrivere ma non riesco piu' ad aggiornare in tempo e come si deve! *respiro*
Devo studiare per recuperare delle materie - inglese - e ho bisogno di un po di tempo, poi esco con le mie amiche, e bla bla. Fra poco dovrò andare anche ai corsi di recupero... spero solo di riuscirla a concludere!
Scusate, davvero.
Detto ciò, scrivetemi che ne pensate, mentre io faccio i salti mortali per aggiornare l'altra fanfiction!


Baci, Chiara x
  
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