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Autore: Cannellina    25/06/2015    0 recensioni
Sebastian si appuntò mentalmente di farla pagare a quella Barbie bionda che Thad si ritrovava come migliore amico, perché da lui era partita quella folle idea di partecipare al Lucca comics, per di più travestiti, e Thad non aveva fatto altro che assecondarlo, come era prevedibile.
La prima risposta di Sebastian era stata un categorico “no”, ma purtroppo per lui Thad aveva preso il vizio di ricattarlo con il sesso, minacciandolo di lasciarlo in astinenza per più di un mese, e questo per Sebastian era inammissibile.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era da un quarto d’ora che Thad esaminava attentamente i due peluche che aveva in mano per decidere quale dei due fosse il più degno di fare parte della sua collezione.

“Bas, e se poi ne scelgo uno e l’altro si arrabbia o si offende?” Chiese infine, stringendo al petto entrambi i peluche, per nulla intenzionato a staccarsi da uno dei due, e Sebastian capì che quella sarebbe stata una sfida persa in partenza.

“Thad, sarebbe il terzo peluche che compri, non ti sembra un po’ troppo? E poi se li prendessi tutti e due arriveresti a quota quattro, e sei sicuro che ci sia ancora spazio sul tuo letto?” Sebastian lo guardò e si massaggiò le tempie, maledicendo il momento nel quale Thad era riuscito a trascinarlo all’interno del “Paradiso dei nerd”.
Aveva anche dovuto fare attenzione affinchè Thad non inciampasse e finisse steso sul pavimento all’entrata, perché il suo ragazzo, troppo preso a fissare l’intera parete piena di peluche di pokèmon, non aveva fatto caso al gradino e se non ci fosse stato Sebastian dietro di lui, pronto a sorreggerlo, si sarebbe fatto di certo male.
Thad, che si era reso conto che forse quattro peluche erano troppi, ricominciò ad esaminare i due peluche, come se non avesse perso il precedente quarto d’ora a fare esattamente la stessa cosa.

“Allora.. quale preferisci?” Domandò infine cominciando a dondolarsi sui talloni, non smettendo però di osservare l’esemplare di Charmender che teneva nella mano destra e l’esemplare di Cyndaquil che teneva nella sinistra.
Sebastian osservò attentamente i due peluche, non capendo cosa Thad ci trovasse di tanto bello in quei cosi tutti rossi, e indicò distrattamente il pokèmon dal musino appuntito. “Prendi quello.” Affermò, vedendo il viso di Thad illuminarsi per aver finalmente preso una decisione. Il più basso tra i due annuì e corse a rimettere a posto il Charmender, per poi pagare il suo nuovo acquisto alla cassa e riporlo nello zaino, insieme a Eevee e Torchic.
Sebastian gli si avvicinò e cingendogli la vita con un braccio lo tirò a sé, stringendolo.

“Non credi di dovermi ringraziare per averti comprato l’ennesimo giocattolo?” Gli soffiò sulle labbra ghignando.
Thad per tutta risposta si limitò a sorridergli e dopo avergli lasciato un bacio sulle labbra e avergli circondato il collo con le braccia esclamò contento. “Grazie Bas, Pongo e Ghepy* saranno felici di vedere che cosa ho comprato!”
Sebastian sorrise, pronto a baciare un’altra volta Thad perché di lui non ne aveva mai abbastanza, ma si sentì subito due occhi addosso e uno sguardo penetrante che, se lui non fosse stato Sebastian Smythe, lo avrebbe messo in soggezione.
A malincuore si allontanò di poco da Thad, tenendo però ben salda la presa intorno ai suoi fianchi, mentre si fermava ad osservare Jeff con un ghigno vittorioso dipinto sul volto.
Il biondo li osservava da lontano, con le braccia conserte e le labbra contratte in una smorfia di disgusto.
Da quando erano scesi dal treno non aveva rivolto la parola né a Sebastian né a Thad, che ancora si vergognava per quello che era successo, perché probabilmente Nick gli aveva intimato di stare zitto o perché sapeva che se avesse cominciato a parlare sarebbe esploso anche contro Thad, con il quale non voleva litigare.

“Credi che sia ancora arrabbiato?” Sussurrò Thad appoggiando il volto contro il petto di Sebastian, anche se la risposta era piuttosto ovvia.
Sebastian infatti annuì sospirando e cominciando seriamente a non sopportare più le manie di protagonismo di Jeff, che così facendo faceva stare male il suo Thad.
E diamine, questo mandava in bestia Sebastian, che si sfilò lo zaino e tirò fuori il nuovo peluche che Thad aveva comprato.
Porgendolo al suo ragazzo gli sussurrò con dolcezza “Su, vai a farlo vedere a Sterling, vedrai che gli piacerà.”
Thad lo guardò spaesato, per poi portare lo sguardo su Jeff che a sua volta stava fissando, e cominciò a dondolarsi sui talloni, non sapendo cosa fare.
Non sapeva che cosa avrebbe potuto dirgli il suo amico e non avrebbe sopportato uno sguardo di ribrezzo o di rimprovero. Dopotutto anche lui con Nick faceva delle…cose, quindi perché lui non poteva farle con Sebastian?
Perché Jeff aveva questo odio incondizionato verso il suo ragazzo? “Forse sarebbe stato meglio aspettare che gli passi” pensò Thad, mordendosi il labbro inferiore e facendo un passo indietro.
Sebastian capendo il flusso dei suoi pensieri sciolse il loro abbraccio e incoraggiò Thad con una leggera pacca sulla schiena a muoversi in direzione del suo amico.

Thad cominciò a camminare e dopo aver dato un’ultima occhiata a Sebastian che li stava osservando, si fermò davanti a Jeff, stringendo al petto il suo peluche.
Alzò lo sguardo e accennando un sorriso balbettò un poco “V-vuoi vedere il mio nuovo peluche?”
Sebastian sperò vivamente che Jeff capisse che Thad non c’entrava nulla in tutto quello e che non gli fornisse altro materiale per odiarlo.
Il biondo, fortunatamente per lui, annuì ricambiando il sorriso del moro, probabilmente intenerito dall’atteggiamento infantile del suo migliore amico che avrebbe fatto sciogliere chiunque, mentre Thad allargava il suo sorriso e cominciava a sventolare il suo Cyndaquil sotto il naso di Jeff come se fosse un trofeo.
Jeff, dopo aver esaminato il nuovo acquisto di Harwood, diede segno di approvazione e allargò le braccia, invitando l’amico ad abbracciarlo.
Il più piccolo non se lo fece ripetere e si fiondò, con disappunto di Sebastian, tra le braccia del biondo che lo strinse forte a sé, lasciandogli un bacio tra i capelli.

Sebastian, che era rimasto ad osservare la scena, decise di non interromperli, perché anche se vedere Thad tra le braccia di qualcuno che non fosse lui lo infastidiva sapeva quanto il suo ragazzo amasse gesti come quello.
Si avvicinò ai due solo quando Thad, dopo minuti che parvero interminabili, decise di staccarsi da Jeff, tornando al fianco di Sebastian e stringendogli la mano.
Gli sorrise contento, sfoggiando il suo sorriso che Sebastian tanto amava, mentre il biondo cercava di trattenersi dal fare qualche acido commento.

“Andiamo a vedere la Japan town vero?” chiese Thad ad entrambi, una volta fuori dal negozio alla ricerca di Nick, che nel frattempo era andato a prendere da mangiare per tutti.
Sebastian annuì e sospirò, perché sapeva che Thad non avrebbe lasciato Lucca prima di aver visitato ogni singolo negozio della città, e Dio solo sapeva quanti peluche avrebbe potuto comprare prima di sera. Forse avrebbe dovuto portare una valigia, al posto dello zainetto che aveva scelto e che era già colmo di peluche di pokèmon.

Fortunatamente per lui, Thad durante la giornata si limitò a comprare solo dei portachiavi, che sicuramente avrebbe attaccato anche alle chiavi di Sebastian perché “così le avrebbero avute coordinate, Thad con Minun e Bas con Plusle”, e qualche maglietta che ritraeva Pikachu in varie pose imbarazzanti, ma che a Thad piacevano tanto.

“Mi porterai qui anche l’anno prossimo?” Aveva chiesto Thad prima di salire sul treno e sedersi sul sedile di fianco a quello del fidanzato.
Sebastian non aveva potuto dire di no a Thad, perché il solo ripensare alla giornata appena trascorsa, al perenne sorriso sulla sua bocca, alla sua emozione nel vedere tante cose che lo entusiasmavano tutte in una volta, alla sua allegria e alla sua felicità, erano la conferma che si, Bas poteva anche fare quello sforzo una volta all’anno per il suo ragazzo, se quello era il risultato.
Aveva passato tutto il viaggio in silenzio, perché Thad gli si era addormentato su una spalla, probabilmente stanco per tutte le scelte “importantissime” che aveva dovuto fare, e Jeff e Nick avevano deciso di sedersi poco più avanti, per avere qualche momento per loro e lasciare un po’ di intimità anche a Sebastian e Thad, con un po’ di disappunto di Jeff.


Una volta arrivati a destinazione, Sebastian si era voltato a guardare Thad ancora addormentato, con il viso premuto sulla sua spalle, gli occhi chiusi, la bocca appena socchiusa e i capelli scompigliati, perché sembrava che Thad avesse un rifiuto ad usare qualsiasi spazzola o pettine, tranne quando a pettinarlo non era Bas stesso.
“Thad, sveglia” sussurrò Sebastian, accarezzando la spalla del suo ragazzo.
“Thad” ripetè, ricevendo in risposta solo un mugolio e uno sbuffo.
Sebastian alzò gli occhi al cielo, sapendo che Thad non si sarebbe svegliato tanto facilmente.

Gli circondò la vita con le braccia e lo sollevò, tirandoselo al petto e facendo in modo che allacciasse le gambe intorno ai suoi fianchi.
Gli fece appoggiare la testa sulla sua spalla, contro la quale Thad strofinò il naso e sorrise, forse inconsciamente, e fece in modo che le braccia del più basso circondassero il suo collo.
Gli appoggiò le mani sulle cosce per tenerlo su e lo strinse a sé, stupendosi anche questa volta di quanto fosse leggero il suo ragazzo e di quanta facilità trovasse ogni volta nel sollevarlo.
“Come i bambini..” borbottò Sebastian, lasciando un bacio sulla fronte di Thad, che mugugnò in risposta e inspirò forte, nascondendo poi il viso nell’incavo del suo collo.

Forse Sebastian poteva anche abituarsi ad una vita del genere.
Forse poteva anche accettare di vestirsi in modo strano solo per fare contento Thad, di aver comprato un gatto solo perché quando aveva visto gli occhi dolci di Thad non aveva saputo dirgli di no, di alzarsi presto la mattina solo per vederlo dormire e preparargli il caffè, di tenerlo in braccio quando si addormentava e di sentirlo così piccolo tra le sue braccia, come se avesse bisogno di essere protetto da tutto il resto del mondo.
Forse poteva abituarsi ad una vita dove la costante presenza di Thad lo faceva sentire amato, ricambiato e completo.
Qualche tempo prima probabilmente non avrebbe creduto possibile una cosa del genere, si era sempre limitato ad avere amanti occasionali, perché le poche volte che si era innamorato di qualcuno era sempre stato deluso, o aveva deluso.
Si divertiva soprattutto a sedurre i ragazzi impegnati, perché adorava vederli cedere, per poi pentirsi subito dopo essere finiti a letto con lui. Era divertente per lui vedere quanto finte fossero le relazioni, quanto poco contasse l’amore che uno provava per l’altro, quanto fossero tutti pronti a tradire il proprio uomo con il primo ragazzo bellissimo che ci provava con loro.
Ma poi era arrivato Thad, con i suoi grandi occhi marroni, i suoi sorrisi, la sua dolcezza e un ragazzo che non aveva il coraggio di lasciare, perché troppo legato al passato e troppo timoroso del futuro.
Sebastian ci aveva provato anche con lui, credendo che in poco tempo anche Thad avrebbe tradito il suo ragazzo con lui, visto che le cose si erano già messe male per la coppia.
Thad, con grande stupore di Sebastian, era arrossito, aveva balbettato, aveva sorriso ma non aveva ceduto.
Era diventato una sorta di sfida per Sebastian, che aveva cercato in tutti i modi di farlo capitolare, non accorgendosi che nel frattempo stava cominciando ad innamorarsi di quel ragazzetto basso e infantile, con la passione per i pokèmon e per i gatti.
Come aveva fatto a non accorgersi che in così poco tempo Thad era riuscito ad entrargli nel cuore e nell’anima, diventando il suo centro del mondo?

Sebastian sorrise quando, dopo aver appoggiato delicatamente Thad sul letto, questo si era aggrappato alla manica della sua felpa e lo aveva tirato a sé, raggomitolandosi contro di lui e sospirando, beato.
Si, decisamente poteva abituarsi ad una vita del genere.

*Pongo è il gatto rosso dei Thadastian, mentre Ghepy è il loro husky

Note dell'autrice
Ehmmm forse ci ho messo un pochino tanto ad aggiornare D: ma non mi veniva in mente nulla, mi bloccavo sempre allo stesso punto e non sapevo più come continuare :/
Ecco qui il secondo ed ultimo capitolo comunque, forse ho reso Thad un po' troppo infantile ma è così che me lo immagino al Lucca comics.
Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate, ringrazio in anticipo chi recensirà!
Baci :*
  
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