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Autore: Yuiko_Furokawa    26/06/2015    1 recensioni
“Tutto bene?”
Kyaaaah!!!!
“S-sì..”
È stato amore a prima vista…
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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PARTE 3
Felicie si svegliò di soprassalto con i primi raggi del sole mattutino a mezzogiorno. Aprendo gli occhi faticosamente si ritrovò davanti una visione commovente: le persone, mosse dalla compassione nei suoi confronti, gli avevano lasciato ciotole ed ossi intorno alla cuccia. Si accorse che sopra ad alcuni di essi erano state incise delle dediche. Ne lesse qualcuna:
“Mi fai pena”
“Povero cane…”
“Ecco i sacchetti per raccogliere i tuoi bisogni. Abbine cura!”
“Broom broom!”

E molte altre ancora che esprimevano tutta l’attenzione mostrata dai ragazzi nei confronti del protagonista. Ovviamente non riuscì a fermare le lacrime, e cominciò a frignare.
Dopo un’ora Felicie riuscì a calmarsi e si avviò verso la sua classe.
“Oh, ho saltato tutte le ore di lezione mattutine… e vbb”
“FELICIEEEEEIEIIEIIIIIIEIEIEIEIIEIEEEEEE!!!!111!!1!!!!1!!1!11!!”
“OMG CATERINOOOOOOUOOOOOOUUUOHOHOHUOUOUOUOUOUOOOOOOOOOOOOUH!!!11!1!!111!!”
“Come stai?”
“Bene, perchè?”
“Pensavo che avessi fatto indigestione di ossa! Ho visto quante te ne hanno lasciate!”
“Oh, checcarino, but dont uorri, stobbene”
“Volliamo pranxxare inzieme?”
“Certo!!!!1!!!”
“Bene andiamo!”
I due, entusiasti di condividere insieme all’altro un momento così importante della vita di un giovane uomo, ovvero la consumazione del cibo, si diressero verso il kebabbaro della scuola.
“Allora, tu che prendi?” chiese Caterinoh.
“Nulla, sto a dieta”
“Ok, ordino io. We, kebbbbbbabbaro!”
“Cossa vuolle siniorea?”
“7 piadine con alici, peperoni, pomodori, filetto di manzo, aragosta, maionese, lisca di pesce, Carlo Conti, tovaglioli e gelato alla pesca”
“5 euri, grasie”
“Prego”
“Sembra che anche tu sia a dieta”
“Sì, sto cercando di contenermi per perdere qualche chilo. Sai, la prova costume…”
“Già, quella è tremenda… Oh! Sai che l’arcangelo Gabrilellè è super atletico?! È pieno di muscli!”
“Wooo, che bodi bilder!”
Felicie e Caterinoh continuarono a parlare del più e del meno divertendosi, fino a quando la fastidiosa campanella che segnava la fine della pausa pranzo non cominciò a diffondere nell’edificio scolastico la sua melodia.
*KACHUNK*
“Oh no, dobbiamo andere, Felicie”
“Che peccato :^(“
Il ragazzo cominciò ad andere verso l’entrata della scuola, ma Caterinoh lo fermò prendendolo per il braccio e costringendolo a girarsi per poi guardarlo indenzamente.
“Felicieeeieiiieee”
“CRA-CRATERINOH! ///”
“Noi…”
“N-NOI???”
“… Potremmo…”
“POTREMMOOOOO??????!?!??!?!!!”
“… Saltare le lezioni pomeridiane…”
“Oh, come se fosse una novità per me. Ovvio che possiamo!”
“Che bad boi”
“IHIHIHIHIH I know”
“Bene, ANDIAMO!”
“Sì, ma dove?”
“…”
“…?”
“…….”
“???”
“………………..”
“??????????”
“… Andiamo a casa mia? ////”
“… Oh…”
OMMIODDIO ME L’HA CHIESTO DAVVERO! C-C-COSA RISPONDO?!?! DOVREI ACCETTARE?????? COME POTREBBE ESSERE LA SUA CAMERA?????? MA SOPRATTUTTO, FAREMO SESSO????????????????? CHE MUTANDE DEVO INDOSSARE?!?!?!?! E CHE REGGISE- Ah, no, non sono una dddonna.
“E-E-E-EHM, OK”
HO-HO ACCETTATO!!!
“B-bene, da questa parte… ////”
“A-ARRIVO!!”
Così andarono a casa di lui. Una volta arrivati, li accolse la madre di Caterinoh, Umbertoh.
“OMG FIGLIO, HAI PORTATO A CASA UN ESSERE UMANO INVECE DI UN ANIMALE!!!” disse Umbertoh.
“Madre, plisu, non mi mettere in imbaraxxo…”
“Buonassssera signora madre di Caterinoh, io mi chiamo Felicie, sono un amico di suo figlio”
“OMG MIO FIGLIO HA AMICI!”
“Madre, stahp!”
“Vabbè, ora vi preparo i biscotti. Voi andate di sopra”
I due ragazzi salirono verso la camera del padrone di casa al piano superiore, entrambi molto imbarazzati. Infatti l’idea di rimanere soli in una stanza suscitava nella mente dei due giovani idee poco caste dettate dalla giovane età e dagli ormoni presenti nei loro corpi.
O MIO DIO TRA POCO FACCIO SESSOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pensava Felicie.
NO, CATERINOH, NON PENSARE ALLO GLAOI. FELICIE È SOLO UN AMICO
SOLO.
UN.
AMICO.

Pensava invece Caterinoh.
Appena aperta la porta, Felicie si ritrovò davanti ad uno scenario degno di uno zoo:
Animali. Animali EVERYWHERE.
“… Wow…”
“Oh, non fare caso a loro, ora li faccio uscire. TUTTI FUORI, BESTIE!”
*TAP TAP*
Oh, è così virile quando si impone sui suoi amici della foresta… ////
“Ehm… scusa se è un po’ in disordine, non aspettavo visite e con tutti loro dentro sicuramente la mia stanza non può rimanere sempre pulita…”
“No no, non ti preoccupare. Anzi, trovo che sia anche molto carina, con tutti questi peli e con tutte queste piume in giro!”
“A-ah, grazie…”
“…”
Accipicchia, sono troppo nervoso, non so che dire!
“… Vuoi sederti sul letto? Così ti faccio vedere… ehm… il mio… libro sui rinoceronti…” esclamò Caterinoh dopo molti attimi di silenzio pieno di tensione.
“O-oh sì, va bene!”
Così i due più o meno amici cominciarono a sfogliare il fantastico libro illustrato, sempre intrappolati in un clima imbarazzante. L’atmosfera fu interrotta dall’irruento arrivo della madre dell’occhialuto, che portava ai giovani delle cibarie con cui fare merenda. Ovviamente quest’intrusione portò solo un temporaneo sollievo, poiché, appena dopo che la donna se ne andò, i ragazzi tornarono al loro disagio, malgrado i continui tentativi di entrambi di sciogliere l’aura pesante che aleggiava nell’ambiente.
BASTA! NON NE POSSO PIÙ! ORA LO BUTTO SUL LETTO E COPULIAMO! SÌ, ORA LO FACCIO, LO FACCIO DAV-
“Ragazzi! Io devo andare a fare la spesa, ma già che ci sono faccio una vacanzetta alle terme con il mio amante per qualche giorno! CI VEDIAMOOOOOH!”
… ECCHECCAVOLO! STAVO QUASI PER RIUSCIRE AD ASSALIRE CATERINOH E QUELLA DANNATA DONNA È ENTRATA! MANNAGGIA A LEI! MANNAGGIA A GABRILELLÈ! MANNAG- Ah, no, aspetta, grazie alla sua partenza siamo completamente soli… BEATA QUELLA DONNA! Adesso… all’attacco!!!
“Senti Cateri-“
“Felicie, io-“
“…”
“…”
“Continua pure tu”
“No no, parla tu, Felicie”
“No, tu”
“Tu”
“Tu!”
“Tuuu!”
“TU!!!!”
“TUUUUUUU!”
“HO DETTO TU!”
“ANCHE IO L’HO DETTO, QUINDI-“
“Uff, vbb, parla tu e facciamola finita”
“Va… va bene… io…”
“Sì?”
“Volevo dirti che… che tu, beh, sei molto…”
Caterinoh, prima di continuare, prese un respiro profondo, rosso in viso quasi quanto lo era Felicie.
“… M-m-molto… ca… carino… e credo che… tu mi piaccia… e…”
COSA CHE COME PERCHÉ QUANDO-
HA DETTO CHE GLI PIACCIO! GLI PIACCIO IO! IOOOO! Beh, non c’è che dire, ha davvero buon gusto in fatto di uomini, ma IOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! WOOOOOOOOOOOOOOH!!!!!

Ma aspetta… io in effetti… ero innamorato di Valenteeno-senpai, e credo proprio di esserlo ancora… allora perché sono così Felicie di piacergli??

“Ehm… io… ecco…”
Non so cosa rispondergli… fino a poco fa i miei sentimenti erano più chiari, ma ora…
“N-non devi rispondermi subito, ti capisco! Sono stato molto impulsivo ed improvviso, ma vedi… tu sei sempre così solo, quindi ho pensato che fossi simile a me e che ti avrebbe fatto piacere la mia compagnia, come nel mio caso… quindi… vorrei che almeno cominciassimo a frequentarci, come amici ovviamente… e anche se tu non volessi non mi opporrei alla tua decisione… voglio solo che tu sia contento…”
… Lui… è sempre così gentile... così affettuoso… così altruista…
Forse… per lui potrei dimenticare Valenteeno-senpai… quindi…

Così Felicie, spinto dall’impeto del momento e dalle parole rassicuranti dell’altro, prese tra le mani il viso di Caterinoh, ed avvicinò il proprio al suo, facendo combaciare velocemente ed impacciatamente le loro labbra, gesto che imbarazzò moltissimo entrambi, ma ebbe anche l’effetto di scatenare un secondo bacio, e poi un altro ancora, fino a che i due più o meno innamorati non si stesero sul letto e passarono la notte a fare Hard Gliaoi.

Intanto, nella periferia di Washington, la madre di Caterinoh si godeva la vita tra uomini, aperitivi e balli scatenati, con ancora la lista della spesa in macchina, pronta per essere usata.
  
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