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Autore: An13Uta    26/06/2015    2 recensioni
Raccolta di fic che sarete VOI a farmi fare!
Per capire meglio leggere l'explanetion
SO CHE VUOI LEGGERE L'EXPLANATION,NON MENTIRMI
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti, Utaite Vari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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WE WILL MEET AGAIN
(KuroTenchou,AU:Antica Roma)












-Schiavi! Schiavi d'oltremare!-.
La piccola Kuro ce la mise tutta,ma non riusciva proprio a vedere chi stesse parlando.
-Avanti,non siate timidi! Sono i migliori schiavi di tutta Roma!-.
Nulla da fare,erano troppi. Non riusciva proprio a vedere niente di niente.
-Eccovene un assaggio!-.
La tenda si spalancò,e Kuro venne spinta in avanti.
-Andiamo,Kuro! Dobbiamo prendercene uno per il tuo compleanno.-sorrise sua madre.
-Perché non prenderle un gioiello?-borbottò invece il patrigno,-Gli schiavi costano...-.
-Ne ha chiesto lei uno,ricordatelo.-.
-Tu sempre ad accontentarla!-.
Kuro squadrò tutti quelli che venivano mandati su quel piccolo palco di legno,ma non ce n'era uno che le andasse a genio. Erano tutti troppo alti,troppo diversi,troppo qualsiasi cosa.
-Ehi,non puoi uscire!-le parve di sentire.
Si focalizzò sulla tenta,mettendosi in punta di piedi per poter osservare meglio,e un ragazzino poco più grande di lei ne corse fuori e si sedette proprio alla fine della struttura di legno.
-Oh,er...questo ragazzo è Tenchou!-gridò l'imbonitore, lanciandogli uno sguardo che puzzava lontano un miglio di “Me lo mangio per cena”.
Kuro si portò vicino al rosso,che le sorrise.
-Quanti anni hai,tu?-.
-Quattordici. Tu invece,bambina?-.
-Sette! E voglio te come regalo perché li compio oggi!-.
Il ragazzino ampliò il sorriso,scese dal palco e si mise a seguire la piccola romana fino ai suoi genitori.
-Ne hai trovato uno che ti sta a genio?-.
-Sì mamma! Lui! E non ha prezzo,vedi? Non ce l'ha attaccato, quindi non ha prezzo!-.
Tenchou continuava a sorridere.
Il padrigno,invece,si avviò borbottando verso la loro villa, chiedendosi se gli schiavi avessero fatto il loro lavoro.









-Quindi hai capito? Quando batto le mani due volte,devi venire da me e chiamarmi padrona!-.
Tenchou annuì.
Kuro sorrise,facendolo accomodare sul letto della sua stanza e appoggiando il viso tra i palmi delle mani.
Il ragazzo,come aveva promesso,prese uno stilo e una tavoletta di cera,cominciando ad incidere una forma simile allo stivale di un cavaliere,ma dotato di tacco.
-Io vengo da qui,-raccontò,indicando l'odierna Puglia,-e i miei genitori mi hanno venduto per ricavare qualche aureo. Io poi sono il più gracile della famiglia. Per questo non sembro di essere della mia età.-.
In effetti,nonostante la differenza di sette anni,era alto appena uno o due centimetri di Kuro e pesava almeno la metà della giovane romana.
Kuro,seria durante tutto il racconto,increspò le labbra in un sorriso furbo.
-Tu potresti diventare un liberto*,sai?-fece.
Lui abbassò il capo:-Ma non so né leggere né scrivere...-.
-Facciamo così.-propose la bimba,porgendogli la mano,-Io ti insegno tutto quello che vuoi e tu mi insegni a comportarmi come un maschio!-.
Lo schiavo riacquistò la sua espressione allegra.
-E questa faccia non deve sparire mai più!-ordinò Kuro.
Poi entrambi scoppiarono a ridere.





La loro complicità,insieme al loro patto segreto,continuò per molto tempo.
Mentre la ragazza bionda si dondolava sui rami agile come la sua gatta nera,il rosso scriveva e faceva di conto con l'efficienza di un mercante esperto.
Spesso i due giovani andavano al mercato,più che altro per parlarsi in silenzio tramite gesti affettuosi e all'apparenza comuni,di poca importanza.
Un giorno,Tenchou si voltò e guardò verso il cielo.
-Uh? Che è successo?-gli chiese Kuro.
Lui aspettò un attimo a risponderle,abbassando lo sguardo verso di lei:-Credo che da lassù qualcuno mi abbia detto che sono una testina di vitello.-.
La ragazza non ce la fece e scoppiò a ridere.









-Ehi,che state facendo?-.
-Lascia perdere,quello schiavo non serve più.-.
Il patrigno tenne Kuro lontano da Tenchou,che veniva scortato via.
Lui si voltò,incrociando con le iridi azzurre quelle cremisi dell'amica.
Sorrise:-Tranquilla,sono sicuro che ci rincontreremo.
Se non ora,in un'altra vita.-.





















 
-Ai vostri ordini,regina.-.
La bionda monarca osservò incredula il maggiordomo che le sorrideva,cordiale.
-Tenchou!-.









EEEEEE già. Corto e con poca roba.
SORRYYYYYYYY
Maaaaaaa credo che abbiate capito la fine!
OVVEROOOOOOO Kuro e Tenchou si sono sì rincontrati,ma secoli dopo,e si sono reincarnati in...
Indizio:io PIANGO COME UNA FONTANA a sentire due certe canzoni di una certa saga strappalacrime con due certi gemelli come protagonisti :3
#RicordateviL'AUPlizzzzzz
#SSSOOOOOOORRYYYYYY#
                      An13Uta
   
 
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