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Autore: FantasyReader97    26/06/2015    1 recensioni
Dal testo:
"Io ero sua, lui era mio, due anime che vivono con il medesimo battito e con unica meta l'altro"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'THE SEQUEL '
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-BUONGIORNO RAGAZZI E BENVENUTI AL PRIMO ALLENAMENTO DELL’ANNO-. Ginevra Weasley era davanti a noi in groppa alla scopa.
-OGGI CI SARO’ IO AD ALLENARVI E VI MOSTRERO’ QUALCHE TRUCCHETTO CHE IN PARTITA POTREBBE RISULTARE UTILE- mentre parlava ci guardò tutti negli occhi e quando incontrò i miei mi inviò uno sguardo d’intesa.
-MA BANDO ALLE CIANCE, TUTTI IN SELLA E COMINCIAMO-.
L’allenamento fu davvero faticoso, ci fece provare diverse tecniche di volo tra cui il “tornado volante”, non ve la sto a spiegare perché il solo ricordo mi fa venire voglia di vomitare.
Ecco che cosa feci, verso la metà dell’allenamento, arrivai negli spogliatoi appena in tempo per rigettare il pranzo. Mi sciacquai la faccia, che strano, non mi era mai successo di stare così male durante un allenamento. Non me ne preoccupai oltre, mi bagnai ancora un po’ e ritornai in campo.
Non erano passati neanche 20 minuti che mi ritrovai di nuovo in bagno. Mamma mi raggiunse e attraverso lo specchio vidi l’apprensione nei suoi occhi.
-LILY, TESORO, VA TUTTO BENE?- chiese preoccupata.
-SI MAMMA STO BENE, FORSE DEVO SOLO RIABITUARMI A VOLARE- non volevo che fosse preoccupata per me ma credevo che con il mio tono di voce non avrei convinto proprio nessuno.
-SI SARA’ QUELLO- si avvicinò e mi mise una mano sulla fronte –NON HAI LA FEBBRE, BUON SEGNO, MA SI, AVRAI RAGIONE TU, SALIRE SU UNA  SCOPA DOPO UN PO’ DI TEMPO CHE NON SI VOLA PUO’ ESSERE TRAUMATICO-.
Neanche lei sembrava convinta dalla sua stessa tesi, probabilmente il suo istinto di mamma gli intimava di lasciar perdere.
-DIREI CHE PER OGGI E’ MEGLIO CHE LA FINISCI QUI, VAI PURE A CAMBIARTI LILY. DIRO’ AGLI ALTRI CHE NON TI SEI SENTITA BENE E CHE TI HO AUTORIZZATA A FERMARTI-
-OK MAMMA, CI VEDIAMO STASERA A CENA- detto questo mi voltai e tornai vicino al lavandino per bagnarmi ancora un po’ gli occhi.
-A STASERA TESORO- si girò e chiuse la porta del bagno per darmi un po’ di privacy.
Gli spogliatoi erano molto semplici: a destra c’erano le porte che conducevano ai bagni separati, al centro una fila di armadietti dove lasciavamo i vestiti infine a sinistra c’erano delle panchine di quercia.
Dopo essermi seduta su una di esse sollevai le gambe intorpidite e le appoggiai sul legno, lo stesso feci poi con il busto e la testa. Cercai di rilassarmi.
Cosa stava succedendo? Perché ero stata così male?
Quei pensieri non sopravvissero a lungo, infatti, dopo pochi minuti mi travolse una grande stanchezza, non feci nemmeno in tempo a capirlo che mi addormentai.
 
-LILY, LILY?- qualcuno mi stava chiamando ma ero ancora troppo intontita dal sonno, quando aprii gli occhi ci misi qualche secondo a mettere a fuoco il volto davanti a me.
-LILY, VA TUTTO BENE? SONO DRAGONE, LILY?-.
Arthur Connor per tutti conosciuto con il soprannome di Dragone per via del suo tatuaggio sulla schiena. Era la rappresentazione di drago in procinto di sputare fuoco, con le fauci spalancate, la lingua biforcuta che schiocca a contatto con l’aria e gli occhi rossi , maligni e determinati. Nonostante quel tatuaggio facesse parecchia paura Arthur nella realtà era un buontempone serio ma allo stesso tempo con la battuta pronta per quando ce n’era bisogno.
-SI, SI, VA TUTTO BENE … MI SONO APPISOLATA … CHE ORE SONO?-
-E’ QUASI ORA DI CENA, ABBIAMO SOLO 10 MINUTI PER CAMBIARCI, SCUSA SE TE LO CHIEDO MA CHE CI FAI QUI? TUA MADRE AVEVA DETTO CHE ERI TORNATA AL CASTELLO PERCHE’ NON STAVI BENE-.
Cosa? Era tardissimo, non ci potevo credere avevo mancato l’appuntamento con Scorpius. Quasi non risposi alla domanda che mi aveva rivolto Dragone. Era troppo tardi per Merlino!
-GRAZIE PER AVERMI SVEGLIATA DRAGONE, ERO TANTO STANCA QUINDI SONO CROLLATA SULLA PANCHINA, SCUSA MA DEVO ANDARE, CI VEDIAMO A CENA-.
Mi cambiai alla velocità della luce, scappai dallo spogliatoio e corsi fino alla Sala Grande. Quando entrai mi sedetti vicino all’ingresso nel tavolo dei Grifondoro.
Aprii il libro “Cura alle Creature Magiche” e dentro ci trovai almeno una dozzina di biglietti.
-LILY IO SONO QUI, TI ASPETTO- o – LILY PERCHE’ NON RISPONDI AI MIEI MESSAGGI?- sembravano una scala d’emozioni che finiva con la rabbia – ORA BASTA SE NON ARRIVI ENTRO 5 MINUTI IO ME NE VADO-.
Mi salirono le lacrime ma le ricacciai, non era da me piangere per un motivo così stupido. Mi voltai verso il tavolo dei Serpeverde cercandolo con lo sguardo. Quando lo trovai non vidi rabbia nei suoi occhi, anzi, esprimevano paura. Con un gesto della mano gli indicai il libro incantato, lui capì al volo e velocemente tirò fuori carta e penna.
Pochi secondi dopo un bigliettino comparì magicamente nel mio libro.
-LILY FINALMENTE, MI HAI FATTO PREOCCUPARE, E’ TUTTO OK?- presi anche io carta e penna e gli risposi.
-SI TUTTO OK, OGGI L’ALLENAMENTO E’ STATO PARTICOLARMENTE DURO COSI’ QUANDO SONO ANDATA NEGLI SPOGLIATOI MI SONO ADDORMENTATA- non volevo raccontargli del mio malore tanto era stato un momento passeggero, una casualità, perché farlo preoccupare inutilmente.
-AHAHA DORMIGLIONA! NON IMPORTA PER OGGI, TRANQUILLA, CHE NE DIRESTI DI VEDERCI STASERA ALLA TORRE D’ASTRONOMIA?-.
Quel giorno il cielo era stato limpido e soleggiato sarebbe stato bello vedere le stelle.
-VA BENE SCORP, CI VEDIAMO ALLA TORRE A MEZZANOTTE- scritto questo ritirai carta e penna e chiusi il libro.
In quel momento mi accorsi del vociferare generale, la sala era gremita rispetto a qualche minuto prima. Subito dopo l'entrata dei professori la McGranitt augurò a tutti una buona cena e sul tavolo comparvero piatti traboccanti di cibi delizioso.
Sarà stato lo stomaco vuoto o lo sforzo dovuto all’allenamento, fatto sta che quella sera avevo una fame da lupi.
Linda e Rose si sedettero accanto a me e parlavano ancora della festa, come al solito quella più eccitata per questo tipo di eventi era mia cugina.
-LILY DEVI VEDERE IL VESTITO CHE HO DISEGNATO PER LA FESTA. SARA’ FAVOLOSO, HO ANCHE AVUTO QUALCHE IDEA PER IL TUO. GUARDA!-. Mi posò vicino al piatto dei bozzetti di un vestito rosso fuoco impreziosito da particolari pietruzze color nero pece.
-ROSE E’ BELLISSIMO, PER CERTE COSE HAI DAVVERO UN TALENTO- è vero, mia cugina è sempre stata un genio nel campo della moda, peccato che tranne me e la zia Fleur nessuno in famiglia, a quei tempi, appoggiasse veramente la sua passione.
-DAVVERO ROSE DOVRESTI APRIRE UNA BOUTIQUE-
Linda è sempre stata una persona molto gentile, alta, con gli occhi azzurri e i capelli nero corvino. Aveva la stessa età di Rose ma abbiamo legato fin dall’inizio. Sono contenta che Albus si sia innamorato di una persona così bella nell’animo.
-GRAZIE RAGAZZE MA SAPETE COSA NE’ PENSA LE MIA FAMIGLIA. MISERIACCIA. MIA MADRE VUOLE VEDERMI RICOPRIRE UN INCARICO IMPORTANTE AL MINISTERO-
-SI MA ROSE HAI MAI PROVATO A PARLARE CON I TUOI DAVVERO?-.
Linda aveva fatto centro con questa domanda ma Rose non ebbe il tempo di rispondere che il fratello Hugo s’intromise parlando per lei.
-NO, PERCHE’ LEI E’ UNA POVERA PISCIASOTTO- disse ridendo a crepapelle.
-ZITTO LENTICCHIA, COME TI PERMETTI DI CHIAMARMI IN  QUESTO MODO- Rose chiamava spesso suo fratello così per via delle sue lentiggini che erano tante persino per gli standard degli Weasley. Ritornando a mia cugina, Hugo non aveva tutti i torti, la ragazza non voleva fare niente per deludere i genitori e poi, vorrei vedere chi riuscirebbe ad essere all’altezza di due dei salvatori del mondo magico. Certe volte la pressione su Rose era davvero troppa e purtroppo io questo lo comprendevo benissimo.
-SCUSA ROSE, NON VOLEVO OFFENDERTI- rispose il ragazzo mestamente. D’altro canto la rossa sapeva davvero farsi rispettare da suo fratello e non c’era occasione in cui non gli faceva abbassare la cresta.
-VA BENE HUGO NON C’E’ PROBLEMA, ORA SCAPPA, PRIMA CHE CAMBI IDEA. LENTICCHIA- lo disse con il sorriso sulle labbra, quei due sotto sotto si volevano davvero bene. Hugo si voltò e tornò dai suoi amici seduti qualche posto più in la.
-BUONASERA A TUTTI- Albus comparve alle mie spalle con un sorriso raggiante pieno di novità.
-DICCI AL CHE TI SUCCEDE? HAI LO STESSO SORRISO GRANDISSIMO CHE AVEVI IL GIORNO CHE TI HANNO REGALATO IL LIBRO SULLA STORIA DI HOGWARTS- è così ve lo giuro –ILLUMINACI-
-ALLORA, STAVO ANDANDO A TROVARE PAPA’ NEL SUO UFFICIO QUANDO HO ORIGLIATO LA SUA CONVERSAZIONE CON LO ZIO RON, SEMBRA CHE QUEST’ANNO ALCUNI STUDENTI DI HOGWARTS PARTECIPERANNO AL TORNEO MONDIALE DI DUELLO MAGICO- Si, stava sorridendo come quel giorno.
-NON CI POSSO CREDERE!- dissi fingendomi incredula.
-SI E’ PROPRIO COSI’-
-ALBUS SEVERUS POTTER TU HAI DELBERATAMENTE ORIGLIATO LA CONVERSAZIONE DI DUE INSEGNANTI INFRANGENDO VOLONTARIAMENTE LE REGOLE?- replicai scioccata mettendomi teatralmente una mano sulla bocca.
-NO, CIOE’, VOLEVO DIRE SI, MA NON MI HAI ASCOLTATO! E’ FORSE LA COMPETIZIONE PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO DELLA MAGIA- ci schiarimmo tutt’insieme la voce –OK, OK, SECONDA SOLO AL QUIDDICH-. Per quanto noi Potter questo sport ce lo abbiamo nel sangue Al aveva deciso che per lui non sarebbe andata così. Immaginatevi lo shock di mio padre e, soprattutto dello zio Ron.
Ok, ora potete smetterla di ridere.
-SEMBRA UNA COSA MOLTO IMPORTANTE – Linda andò in soccorso di Albus.
-E LO E’! NON VEDO L’ORA CHE APRINO LE ISCRIZIONI PER I COLLOQUI-.
Albus era davvero felice ed io mi sentivo proprio uno straccio, come avrei fatto a spiegarglielo? Dovevo provarci non potevo illuderlo inutilmente.
-ALBUS NON CI SARA’ NESSUNA ISCRIZIONE, NE’ COLLOQUIO- lo dissi di getto senza se e ma, lo dovevo fare per mio fratello.
-PAPA’ QUALCHE GIORNO FA MI HA ESPOSTO IL SUO PROGETTO DI PARTECIPAZIONE AL DUELLO MONDIALE, IL FATTO E’ QUESTO, LUI E LA MCGRANITT HANNO GIA’ DECISO I PARTECIPANTI, UNO PER CASA- vidi la scintilla di speranza nei suoi occhi diventare sempre più fiebile.
-E PER RAPPRESENTARE GRIFONDORO HANNO SCELTO ME- alla fine si spense.
-PERCHE’?- la rabbia era palpabile –PERCHE’ TUTTE LE VOLTE VENGO SURCLASSATO DAI MIEI FRATELLI, PRIMA ERA JAMES, ORA TU, IO NON POSSO VIVERE LA MIA INTERA ESISTENZA ALL’OMBRA DI VOI DUE!- non urlò, parlò con voce calma ma il gelo che trasmetteva mi fece rabbrividire. Detto questo si alzò e se né andò.
-LILY PERCHE’ NON CE LO HAI DETTO PRIMA- Rose ruppe quel silenzio imbarazzante.
-VOLEVO DIRVELO MA MIO PADRE MI AVEVA CONSIGLIATO DI NON FARLO- il che era vero e poi perché dovevo giustificarmi non è che lo avevo scelto io.
-CERTO CHE SI E’ DAVVERO ARRABBIATO, FORSE, DEVO INSEGUIRLO, PARLARE CON LUI …-
-LINDA CALMATI SE CONOSCO MIO FRATELLO SO CHE PROBABILMENTE VUOLE STARE DA SOLO- speravo di averla convinta
-ADESSO IL MIO CONSIGLIO E’ MANGIARE PRIMA CHE SI RAFFREDDI, TRANQUILLI, GLI PASSERA’- presi il piatto e mi servii delle buonissime patate arrosto. Cenammo in silenzio ma non mi turbò più di tanto, ero troppo distratta dal cibo, forse ve l’ho già detto ma quella sera avevo davvero una fame da lupi.


SPAZIO AUTRICE:
Per prima cosa scusatemi davvero per questo ritardo purtroppo ieri non mi è stato possibile inserire il capitolo ma per farmi perdonare questo è un po' più lungo rispetto agli altri.
Questa volta non lascio imput ma spero lo stesso che qualche domanda vi sorga spontanea e non fatevi problemi perchè rispondo volentieri. Finalmente gli eventi cominciano a mettersi in moto, un pezzo per volta, ma tutto acquisirà un senso o una direzione. Prima o poi.
Non mi resta altro che augurarvi buona settimana, invitarvi a recensire questo capitolo e a leggere il prossimo.
Come sempre.
Fantasyreader97
 
   
 
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