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Autore: Sweetyeol    27/06/2015    1 recensioni
Quando la boy band più famosa del mondo incontra la boy band più famosa della Corea.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ma io boh! (bel modo di iniziare) Sono davvero mortificata, avevo promesso di aggiornare a giugno, sì ma non a fine mese.Mi dispiace essere così lenta ma a volte non so proprio cosa scrivere.. e poi ho un altro account che deve rimanere più attivo di questo... per forza ahah! Va bien, bando alle ciance.. Quindi ecco il terzo capitolo, da qui si vede meglio il carattere di ognuno e le loro interazioni. Spero vi piaccia e, non siate tirchi, fatemelo sapere con una recensione, anche piccol piccola.. Gli Exo ne sarebbero felici^^
Ehm.. ok! Ci vediamo "presto" per il prossimo capitolo^^


3^ Capitolo

"Allora ragazzi, ascoltatemi bene..." disse Zayn mentre si infilava la giacca.

Tutti i ragazzi erano nel corridoio, chi scherzava in coreano, chi si scattava continuamente selfie, ma non appena sentirono Zayn chiamarli a raccolta, si ammutolirono immediatamente per ascoltare e cercare di capire cosa stesse per dire il ragazzo.

"Ricapitoliamo: voi siete dodici e noi siamo cinque. Per mostrarvi al meglio tutto ciò che la magnifica Londra ha da offrire ci divideremo in gruppi."

Suho, il leader, si era proclamato sin dal loro primo incontro in aeroporto il portavoce del gruppo. Forse la metà di loro non aveva capito neanche un'acca di quello che aveva detto Zayn, ma Suho, nonché leader premuroso, era anche estremamente insicuro, ansioso, indeciso e chi più ne ha più ne metta. Dopotutto sembrava anche il più responsabile. E infatti si fece avanti..

"Dividersi in gruppi?! Non mi sembra una buona idea... Non mi fido molto di loro- disse indicando il resto degli Exo -voi non li conoscete ma sono dei ragazzacci.. Sarebbero capaci di perdersi anche nel bagno del nostro dormitorio. Sono degli irresponsabili."
"Grazie eh! Il tuo affetto nei nostri confronti mi commuove." Il maknae, Sehun, interruppe il loro leader con una smorfia che, su quel volto apatico, gli conferiva un'espressione ancora più inquietante del solito.
Suho sospirò e alzò gli occhi al cielo. "Vuoi dire che non è vero? Non so voi ma io mi ricordo ancora cos'è successo la settimana in cui sono andato in India e vi ho lasciato soli.."
"Cos'è successo?" domandò Harry curioso.
Quei ragazzi gli sembravano tutti degli strani personaggi usciti da qualche sorta di strana commedia.
"È iniziato tutto con Sehun che aveva fame. E io dico, mangiarti un pacco di cracker era troppo mainstream? Il signorino qua presente ha avuto la brillante idea di mettersi ai fornelli per cucinarsi una scodella di ramen. Cavolo, dovevi solo mettere i noodles nel brodo caldo e farli cuocere lentamente, mi spieghi come hai fatto a dare fuoco all'appartamento intero? Non potevi aspettare che ritornasse Kyungsoo o che ne so andare in un ristorante forse?" domandò esasperato Suho rivolgendosi al maknae degli Exo.

Harry, Niall e Liam non poterono trattenersi dal rotolare sul pavimento dalle risate. Pensandoci bene neanche loro erano cuochi eccezionali, ma almeno sapevano cucinare un piatto di pasta... più o meno, ecco. Di sicuro senza dare fuoco all'intera casa.

"È per questo che non mi fido molto a separarmi dai miei membri, non oso pensare a cosa possa succedere lasciando Chanyeol, Baekhyun o Sehun liberi per Londra da soli" continuò poi il leader, beccandosi occhiatacce assassine dagli undici membri che erano rimasti zitti a sorbirsi l'ennesima predica.
"Suho - Hyung, sono stufo di questa storia. Può capitare a tutti di alzare la fiamma e dimenticarsi la pentola sul fuoco, persino ad un perfettino come te!" Sehun sbuffò seccato da quella storia ed incrociò le braccia. Ogni volta, ogni santissima volta, il leader non mancava di rimarcare il fatto che lui non potesse stare tranquillo più di cinque minuti senza combinare danni.
Sehun percepì la mano di Luhan stringergli leggermente un fianco. Quel gesto lo calmò. Luhan riusciva sempre a tranquillizzarlo, dal solito nervosismo pre - concerto all'ansia prima di registrare la performance per gli show musicali. Si voltò verso il suo compagno e gli sorrise leggermente come a dirgli 'tranquillo, sto bene' ed era consapevole che spesso, la maggior parte delle volte i suoi sorrisi erano inquietanti- a detta della fan: creepy, quasi come l'espressione di Kyungsoo quando è sorpreso.

Nonostante la sua espressione apatica, Sehun aveva molto da mostrare sotto sotto.. ma veramente sotto sotto. Non per niente aveva stretto un'amicizia particolare con Luhan. Luhan, considerato dalle loro fan, le Exo-L, il più Sassy Queen del gruppo. Quel nomignolo gli era stato affidato quando chiunque si era accorto, al loro debutto di tre anni fa, del suo sfoggio, con fare spavaldo, della sua ironia irriverente. E ciò spiega il perché di Sassy. Queen beh.. basta guardare una qualsiasi delle sue performance.
Malizioso? Sexy? Affascinante? Carismatico? Quatto domande, una risposta: Xiao Luhan.
Era talmente pieno di sé fuori da essere fragile dentro. Un'analogia strana ma persino Sehun stesso non sapeva spiegare il suo carattere. Non riusciva a trovare gli aggettivi adatti. Ma insieme andavano molto più che d'accordo, forse anche perché alla fine il loro carattere si somigliava un po'.

"Fatto sta che dobbiamo dividerci per forza. Non possiamo invadere Londra in una comitiva di ben diciassette persone. Voi non riuscireste a vedere niente, ci sarà solo caos e le fan ci beccheranno e, di conseguenza, ci pedineranno per tutta la città" sospirò Zayn.
Tao chiese qualcosa in coreano a Kris, il gigante spaventoso ma pieno di stile, che gli rispose traducendogli quello che Zayn aveva appena detto. In poco tempo l'espressione di Tao si stravolse, passando da sereno ad allarmato. Guardò attentamente a destra e a sinistra ed strinse la mano di Kris.
"Sasaeng? Sasaeng?" domandò preso dal panico.
Kris gli passò un braccio sulle spalle e lo avvicinò a sé in modo protettivo. "Tranquillo" gli sussurrò, poi si girò verso la boy-band inglese che aveva capito ben poco, o meglio, un bel niente.
"Cos'è sasaeng?" domandò Louis.
"Sono delle fan, se così si possono chiamare, che sono ossessionate dai loro idoli a tal punto da seguirli ovunque ed invadere la loro privacy" si fece avanti Kyungsoo, nel suo stage name D.O., in un inglese niente male.
"E perché Tao è così irrequieto?" domandò Liam preoccupato.
"Ecco.. anche noi siamo stati vittime del disagio delle sasaeng. Tao in particolare: una volta, quando gli Exo M erano in Cina, alcune sasaeng avevano installato dei microfoni nella stanza d'hotel di Tao registrando tutto, compreso lui che cantava sotto la doccia."

Gli One Direction rimasero senza parole. Certo, anche alcune delle loro fan erano esaltate ma non erano mai state talmente disagiate da arrivare a registrarli o spiarli.

"Ho capito.. Tao non preoccuparti, qua non ci sono questo genere di persone e, in ogni caso, siamo qui per proteggervi. Stai tranquillo e goditi la vacanza" disse Louis avvicinandosi a Tao e prendendogli le mani per rassicurarlo. Il cinese sembrò capirlo, infatti gli sorrise di rimando.
"Anzi, io sono il primo che ti proteggerà. Dato che ddobbiamo dividerci tu starai con me ed un altro membro" concluse Louis portandolo vicino a lui.
"Kris, per favore" sussurrò Tao, guardando Louis con sguardo implorante.
"Va bene, con noi viene anche Kris." Sentendo quelle parole, Kris sorrise leggermente e si avvicinò al gruppo di Tao e Louis.
"Io voglio stare con il genio della cucina. Kyungsoo, fatti avanti!" esclamò Niall con gli occhi a cuoricino, ricordando ancora il meraviglioso gusto della ciotola di ramem che aveva mangiato qualche mese prima dopo il loro concerto.
D.O. gli sorrise con gratitudine per averlo scelto e gli si avvicinò. Niall gli prese la mano per tenerlo ancora più vicino ma fu bloccato da Kai, il biondo ossigenato, che quasi si buttò su di lui mettendosi in mezzo tra loro due e prendendo D.O. per mano.
"Anch'io voglio venire con voi" sorrise a Niall, che lo etichettò come un sorriso più falso dei suoi capelli. Erano lì solo da due giorni ma, già a vedersi, tra Kai e Niall non scorreva buon sangue, proprio per niente.

"Harry, tocca a te" disse Niall strattonandolo per farlo avanzare verso gli Exo per scegliere. Harry passò in rassegna di tutti e otto i ragazzi rimasti. Si strofinò il mento tra l'indice e il pollice, pensieroso.
"Harry, sono già le dieci, ce la fai per l'ora di pranzo?" Louis lo prese in giro facendo ridacchiare gli altri ma Harry non ci trovava niente di divertente. Harry sbuffò.
"Il nano e il gigante."
"Chi?" domandarono tutti all'unisono.
"Chanyeol e Baekhyun" specificò indicandoli.
"Nano e gigante? Amico, tu mi stai già simpatico. Grazie." Fu Chanyeol il gigante a parlare e, con sorpresa di Harry, lo travolse in un abbraccio. Harry, imbarazzato, non disse niente; restò intrappolato nella morsa del coreano e aspettò il tanto agognato momento in cui l'altro si staccò permettendogli di respirare.
Harry non capiva.. perché quel gigante gli era grato così tanto? Poi si ricordò. All'aeroporto, Harry aveva intravisto le mani di Chanyeol e Baekhyun intrecciate tra loro e Baekhyun, il più grande, poggiava teneramente la testa sulla spalla del gigante. Allora il sospetto che Harry aveva percepito si stava ingigantendo ancora di più, ma decise di tenere la bocca chiusa.

"Il ragazzo che assomiglia ad un criceto, Occhi Dolci e il ballerino" scelse Zayn. La sua adorazione per Luhan era smisurata. Era troppo carino con quel visetto da bambino adorabile; dire che ci era rimasto male a scoprire che Luhan aveva 24 anni era un eufemismo. Ciò non toglieva il fatto che lo trovasse troppo carino. Gli Exo capirono subito chi fossero "il ragazzo che assomiglia ad un criceto" e "Occhi Dolci", infatti sia Xiumin che Luhan si avvicinarono a Zayn. Anche il ballerino si spostò verso di loro ma Zayn lo fermò.
"Non tu, voglio quello con la faccia da drogato, lui!" esclamò indicando un insonnolito Lay.
La facepalm di Sehun fu epica.
"M-ma come? I-io devo stare con Luhannie~" si lagnò il più piccolo ma venne ignorato da tutti, persino dal diretto interessato, Luhan, impegnato a scegliere con Xiumin tutti i posti fantastici da visitare quel giorno.
"Sehun, tu starai con me e Chen" sentenziò Suho andando da Liam. Sehun sbuffò.
"Sono convinto che lo avete fatto apposta per controllarmi ogni due minuti. Con altre dieci persone dovevo capitare con Suho?"
"E comunque tu- si rivolse a Zayn con uno sguardo indignato -con tutto il bene che voglio a Lay ma il vero ballerino del gruppo sono io."
Kai si schiarì la gola. Sehun subito cambiò discorso. "Beh, allora vogliamo andare? Non voglio stare per tutto il giorno nel corridoio dove chiunque ci riconoscerebbe."
"Allora si va. Pronti per visitare una delle città più belle al mondo?"

Dopo essersi incappucciati e resi irriconoscibili, il maxi gruppo si divise e, accompagnati dalle rispettive guide, gli Exo iniziarono il loro tour.

➿➿➿➿➿➿➿➿➿

"Direi di iniziare con il museo delle cere di Madame Tussaud" propose Louis.
"Io voglio andare da Gucci!"
"Ssh! State a sentire Galaxy-Fan, per Madame Tussaud si va per di qua!- Kris indicò un punto a caso -Prima dobbiamo superare il centro commerciale, poi svoltare a destra, continuare dritti fino alla rotatoria e girare a sinistra" concluse fiero.
"Kris, sei già stato a Londra?"
"Yes my beibe! Nel 2013 con Suho per gli Mtv EMA e con la mia famiglia per una vacanza nel lontano 2008."
"E sei sicuro che le indicazioni siano giuste? Louis tu che sei inglese dovresti sapere come arrivarci, no?" domandò Tao.
"No."
"Come no?"
"Precisamente io non sono di Londra e, di conseguenza, non mi sono mai messo a fare il turista da quando sono qui."
"Ah. Quindi non ci resta che seguire le precisissime indicazioni di Kris.."
"Temo di sì."
"Avanti ragazzi, per caso non vi fidate di me? Dubitate della mia spiegazione?" chiese quasi minaccioso.
"Chi? Noi? Non potremmo mai!" Tao e Louis alzarono le mani in segno di resa.
"Bravi. Allora incamminiamoci, la strada a piedi è lunga e si muore di caldo."


"Baekhyunnie vuoi leccare?" chiese Chanyeol, piazzandogli davanti il suo maxi cono gelato a quattro gusti, con un sorriso gigante.
"Yummy posso davvero? Sembra deliziosamente pieno di grassi e zuccheri ricoperti da doppio strato di cioccolato e pezzetti di noccioline! Magari una leccatina, solo una piccola~" Baekhyun squittì come un topo alla vista di un pezzo di formaggio. Si avvicinò e con la sua abile lingua ne leccò via una generosa quantità.
Harry, seduto dall'altra parte della panchina, era intento a gustare il suo gelato al lampone e a godersi il sole di quella bella giornata.
"Baekhyun, perché non hai comprato anche tu un cono gelato?" domandò.
Baekhyun sospirò e Chanyeol rispose per lui.
"Tra tre mesi abbiamo il comeback ciò equivale a: nuovo album in programma, allenamenti fino a notte fonda, passare tutto il giorno con il microfono in mano, pubblicizzare stupidi gadgets che la gente comprerà solo perché c'è la nostra faccia stampata sopra e infine, non meno importante e molto più odiata, la dieta. Dobbiamo essere al top nelle nostre performance anche a costo di saltare il pranzo e la cena per un'intera settimana."
Dopo quello il gelato quasi andò di traverso ad Harry. "Ma ora siete in vacanza. Un mese. Potete fare tutto quello che volete perché nessuno vi dirà niente."
"Non preoccuparti Harry, sei molto gentile ma il lavoro è lavoro quindi continuerò con la dieta anche a costo di rimanerci secco e tu Chanyeol, lurido bastardo tentatore, tieni quel concentrato di zuccheri fuori dalla mia vista prima che te lo spiaccichi in faccia."


"Allora ragazzi, avete un posto in mente che volete visitare?" domandò Niall guardando la cartina.
Kai lo osservò. "Avevi detto di essere un vero londinese e invece giri con la cartina.. dovresti sapere tu dove andare."
"Non ho detto di essere un vero londinese perché non lo sono affatto, Kai. Sono solo un po' più esperto di te e poi sì, mi porto la cartina perché non si sa mai." Niall mise una mano sul fianco e guardò con sdegno il ragazzo coreano davanti a sé. Era bellissimo, doveva ammetterlo, di sicuro il più bel ragazzo asiatico che avesse mai visto. Ma aveva un difetto : era tremendamente insopportabile. Lui voleva solo passare una bella giornata con Kyungsoo, ma purtroppo nel pacchetto era compreso anche Kai.
"Dai ragazzi, calmatevi! Niall non preoccuparti, troveremo qualcosa da fare. Anzi, vorrei davvero andare a visitare i mercati di Londra, come le colorate bancarelle dell'Old Spitalfields o quelle per i generi alimentari specializzati di Borough. Sono così eccitato all'idea di scoprire la tradizione londinese e soprattutto non vedo l'ora di imparare tante nuove ricette da sperimentare" disse Kyungsoo sognante.
Niall ridacchiò e lo abbracciò d'impulso.
Jongin li staccò con tutta la forza che aveva in corpo e si mise in mezzo.
"Bleah! Sembrate ad un appuntamento e sento come se fossi io il terzo incomodo."
"Sei libero di sentirti il terzo incomodo" rispose Niall beffardo e si avviò in una traversa per raggiungere il mercato dell'Old Spitalfields.


"Zayn, possiamo andare al museo delle cere? Non vedo l'ora di vedere la statua di Cristiano Ronaldo!"
"Va bene Luhan, tutto quello che vuoi! Dimmi un po', ti piace Ronaldo?" domandò Zayn particolarmente interessato.
"Se mi piace? Io lo AMO. Se non fossi così manly gli chiederei di uscire! È il mio giocatore preferito, il mio Sole, colui che illumina le mie giornate buie soltanto dando un calcio al pallone, è un dio, è-" Luhan fu interrotto dalla mano di Xiumin sbattuta sulla sua bocca poco gentilmente.
"Luhan sta' zitto, abbiamo capito il tuo spassionato amore per Cristiano Ronaldo e ti prometto che, se durante il viaggio starai zitto, ti farò una foto con la statua."
"Sìì, grazie Xiuminnie! Prometto di stare zitto, ma ti prego, fammi la foto! La posterò subito su instagram con il tag #RonAndLuBFF."
"Luhan..."
"Xiumin?"
"Sta' zitto."
"Ehm.. ok. Andiamo da Madame Tussaud allora" sorrise Zayn confuso, anche perché non aveva capito neanche una vocale del discorso tra Xiumin e Luhan. E forse, era meglio per lui che non avesse capito niente. A volte la cosa migliore è non sapere.
"Lay sbrigati, vieni!"


"E da questa parte potete ammirare una notevole quantità di opere d'arte di Van Gogh" spiegò la guida indicando oltre il cordoncino dorato. Suho sospirò estasiato.
"Wah~ È il momento cha attendevo da tutta la vita. Ho sempre sognato visitare la National Gallery di Londra. È un luogo immenso pieno di dipinti dell'Europa Occidentale dal XIII al XXI secolo. Guarda Jongdae, è o non un'opera d'arte?" Suho si avvicinò ad uno dei tanti quadri di Botticelli trascinandosi dietro Jongdae.
"Certo che è un'opera d'arte.. si trova in un museo d'arte" rispose Jongdae eloquente, alzando gli occhi al soffitto.
"Sehun-ah, vieni a vedere! Sehun, che stai facendo?"
Poco più in là, Sehun era fermo e assorto davanti al suo cellulare.
"Uh?" Alzò la testa dal cellulare e rivolse uno sguardo confuso al leader.
"Sehun per carità, basta messaggiare con Luhan!" disse Suho irritato.
"E cosa dovrei fare? Guardare con finta ammirazione questi stupidi quadri? Preferisco chattare con il mio Luhannie. Sono andati al museo delle cere! Aspetta che vi faccio vedere la foto che mi ha mandato!" Sehun avanzò per raggiungere Liam, Suho e Jongdae ma, preso a trovare la foto nella conversazione, non fece caso al cordoncino dorato che delimitava l'area e proseguì dritto finendo per inciamparci. Con sè travolse anche il prezioso vaso antico custodito nello spazio quadrato protetto dal cordone. Quel fracasso attirò l'attenzione di tutti e quando Suho vide il vaso oscillare, si fiondò per proteggerlo tra le sue braccia e impedirgli una caduta distruttiva; non si curò di schiacciare di peso il corpo di Sehun finito a terra sotto di lui.


➿➿➿➿➿➿➿➿➿

"Sbaglio o siamo già passati per questa strada?" domandò Kris, scrutando i palazzi vagamente familiari.
"Per una volta non ti sbagli, stiamo girando in tondo da quasi due ore ormai. Io sono stanco, ho fame, il sole mi sta sciogliendo, mi fanno male i piedi e ancora non siamo andati da nessun negozio di Gucci" si lagnò Tao. Louis gli diede una pacca di incoraggiamento alla spalla.
"Su, se non troviamo la strada entro dieci minuti andiamo dove vuoi tu- Louis sorrise a Tao, poi si rivolse a Kris -ma non avevi detto di conoscere la strada alla perfezione? In fondo ci avevi assicurato di esserci stato già due volte al museo."
"Veramente ho detto di essere stato a Londra due volte, in quel museo non ci sono mai andato."
"Ma allora quelle cazzo di indicazioni dove le hai prese?" sbottò Tao, asciugandosi la fronte imperlata di sudore con una salvietta.
"Da internet, ovvio!"
"Eh, ovvio."


"Baekhyun, ho paura!" Chanyeol si strinse ancora di più al braccio di Baekhyun che roteò gli occhi.
"Chanyeol siamo su una maledetta ruota panoramica, non sul giro della morte" rispose strattonandolo via ma l'altro si avvicinò a lui talmente tanto da sederglisi quasi addosso.
"Ma io ho paura di cadere giù. Per favore, non lasciarmi andare."
"Guarda fuori, oltre i finestrini, vedrai il meraviglioso panorama che nessun'altra routa panoramica di Seoul può offrirti, e poi sei qui con me, goditi il momento. Non pensavo che tu fossi così pauroso.. di solito quello è Luhan." L'espressione di Baekhyun sembrò addolcirsi e prese ad accarezzare i capelli rossicci di Chanyeol, giocando con le ciocche tra le sue dita affusolate.
Dall'altro lato della cabina sedeva Harry, che non aveva un espressione specifica.
D'altronde, per quanto fantastico potesse essere, il panorama della Londra vista dall'alto lo aveva visto così tante volte da conoscerlo a memoria; perciò era rimasto tutto il tempo a pensare a quei due di fronte a lui. Baekhyun e Chanyeol gli erano sembrati fin dall'inizio molto uniti ma ora lo erano fin troppo. Il modo in cui il più grande consolava Chanyeol lo faceva sentire strano, quasi geloso di quel rapporto. Lui e Louis uscivano spesso insieme, non molto tempo prima erano stati proprio su quella ruota panoramica, andavano a fare shopping insieme a Los Angeles, andavano ad allenarsi insieme e condividevano la stessa stanza d'hotel ogni volta che si trovavano all'estero durante il tour. Tutto ciò, però, sembrava così irrilevante rispetto alle attenzioni che si dedicavano quei due coreani, quasi come se lui non esistesse.


"Kyungsoo ti porto io le buste, se già molto stanco e questo caldo ti toglie le energie. Hai bisogno di una bottiglietta d'acqua? Di un gelato?" domandò Niall, apprensivo peggio di una mamma. Kyungsoo rise.
"Sei gentile a preoccuparti per me ma, davvero, sto bene così. Sono felice di aver trovato una confezione di ramen a buon prezzo e molti condimenti coreani. Io posso adattarmi ma non mi piace sentire le lamentele degli altri membri riguardo al cibo. Mi costringono a cucinare ogni volta che sono affamati ergo soprattutto dopo i concerti e gli allenamenti. Il più goloso è Kai. Mangia come un orso e mi chiede sempre di cucinargli quantità industriali di cibo, anche negli orari più improbabili." Niall e Kyungsoo ridacchiarono guardando Kai che camminava con altre buste in mano.
Quest'ultimo guardò Kyungsoo offeso.
"Beh, allora perdonami se adoro la tua cucina." Kai si voltò e continuò a camminare più veloce per seminarli.
"Aspetta, Kai!" chiamò a gran voce Kyungsoo, ma il ragazzo non si girò.


"Grande Sehun, ben fatto! Hai mandato a puttane il mio sogno. Adesso la prossima volta che vorrò venirci, dovrò travestirmi. Ci hai fatti cacciare a calci da uno dei musei più famosi del mondo. Fidati, hai superato te stesso." Il tono del leader era molto duro ma il suo sguardo lasciava trasparire la sua bontà e magnanimità d'animo che non sparivano neanche quando era furioso.
"Mi dispiace, sono stato troppo avventato e distratto, non succederà più." Sorprendentemente Sehun si scusò con tutti a capo chino, forse realmente pentito. Il leader sospirò.
"Va bene, ora andiamocene da qua. Voglio andare a mangiare qualcosa."
Al suono di un improvviso bip, Suho schioccò un'occhiataccia al maknae.
"Ancora messaggi, Sehun?"
"Scusa.. è da parte di Luhan.."
"Che novità" fischiettò Jongdae.
"No, questa volta è serio."


"Yaa! Chi ti credi di essere plebeo!? Ci sono prima io in fila, sparisci!"
Era una mezz'ora ormai che Luhan inveiva contro un ragazzo alto e vittima dell'acne giovanile. Zayn e Lay osservavano la scena e si limitavano a ridacchiare alle imprecazioni squallide di Luhan; Xiumin cercò di fermare il suo migliore amico più volte, ma l'altro sembrava essere deciso a riconquistare il suo posto nella fila per la foto con la statua di Cristiano Ronaldo. Zayn glielo aveva detto di non andare in bagno perché gli avrebbero rubato il posto ma no, a detta di Luhan, la cera a contatto con le mani non fa per niente bene, ovvio che fosse indispensabile andare in bagno ogni dieci minuti per disinfettarsi.

Dopo un'ora di battibecchi finalmente arrivò il turno di Luhan e Xiumin gli scattò una bella foto con il suo idolo.
"Ora possiamo andare via?" domandò Zayn.
"Sì, andiamocene. Non voglio avere nient'altro a che fare con quel maleducato" disse Luhan a braccia conserte.
Dopo essere usciti dal museo, i ragazzi passarono per alcune stradine isolate, delle scorciatoie consigliate da Zayn, per poi arrivare davanti all'edificio del McDonald's.
"Non vedo l'ora di mangiare un doppio cheeseburger!" esclamò Luhan esaltato.
"Anch'io!" concordò Zayn.
Entrambi erano arrivati sulla soglia dell'entrata quando furono chiamati da Xiumin con la faccia scura e il tono di voce che andava oltre la preoccupazione.
"Ragazzi, non c'è.. sparito... Lay è sparito."
   
 
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