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Autore: mik wicked    27/06/2015    2 recensioni
Tessa è una ragazza.. particolare. Molti la definirebbero una disagiata, alcuni un po' psicopatica, ma sa essere anche simpatica, davvero. Non ama particolarmente lo shopping, non veste alla moda, ma non è nemmeno una sfigata totale. Quando vuole passa anche inosservata, soprattutto a scuola, ma quando è insieme con le sue poche amiche tira fuori la sua personalità nascosta. Sono pochi quelli che possono dire di conoscerla veramente, ma è questo suo essere così diverso a renderla unica nel suo genere. Se in positivo o negativo è ancora da vedere..
Sarà il nuovo arrivato nelle sua scuola che comincerà a notarla e a tirarla fuori allo scoperto. Ma Tessa non è abituata agli intrusi, e armata di una mente contorta e un umorismo strabico (sì, ho detto veramente strabico.) renderà le cose piuttosto difficili e intriganti.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Guarda questa ape piccola e brutta. Fa il miele. Io sono una persona di aspetto gradevole e tutto quello che so fare è un po’ di cerume nelle orecchie -


CAPITOLO TRE


Insopportabile. Era insopportabile all’inverosimile.
Erano passate appena due settimane dall’arrivo del nuovo arrivato e sembrava che fosse scoppiata la Terza Guerra Mondiale. Da una parte c’era il gruppo delle oche che mi lanciava saette ovunque andassi e dall’altra c’era il nuovo coglione che non perdeva nessuna occasione per attaccare briga con me. Tutto questo per il discorso che gli avevo fatto la prima volta! Ma si può? Se avessi saputo che esistevano ragazzi così permalosi non gli avrei mai rivolto la parola. Nemmeno io quando avevo il ciclo e le ovaie girate ero così bisbetica Santi Lumi!
“Feber, vuoi renderci partecipi delle tue congetture? A quanto pare la mia lezione è troppo noiosa per lei”
La voce gracchiante della prof di storia distrasse tutti da quello che facevano e questo mi portò, purtroppo, al centro dell’attenzione. Come se non bastasse il ghigno di quella sguattera di Cinzia e l’occhiata simile di Lucas m’irritò parecchio.
“Allora Feber?”
Riportai l’attenzione su quella donnetta che doveva avere meno di cinquant’anni, ma che vestita così sembrava mia nonna quando andava la domenica mattina in chiesa. Mi aveva chiesto qualcosa.. il problema era cosa.
“..Può ripetere la domanda?”
La mia richiesta produsse uno scoppio di risate in generale ma mica era colpa mia se mi ero distratta, dimenticandomi così cosa aveva chiesto cavolo.
“Silenzio! E lei signorina, oggi le metterò solo una nota, ma la prossima volta la mando dal preside!”
Feci una smorfia, ma rimasi zitta. Una nota mi sembrava troppo esagerato, infondo non lo facevo apposta a essere smemorata e di gente distratta ce n’era a palate, perché cazzo doveva beccare proprio me?!
“Ben le sta!”
Quel mormorio sghignazzato (non sono sicura che esistano i mormorii sghignazzati, ma questa è la descrizione che gli si addice meglio a quella sottospecie di mugolio) proveniva dall’altra parte della classe, ma riuscì lo stesso a sentirlo. Non ci voleva di certo un genio a capire che la fonte era Cinzia, la quale a quanto pare si era creata un bel pubblico con cui diffamarmi.
Si poteva denunciare una compagna di classe per diffamazione progressiva? O non esiste proprio una cosa del genere? Perché in questo caso è assolutamente necessaria una petizione per risolvere la questione. Forse Greenpeace..
Purtroppo le mie considerazioni furono interrotte da un nuovo scoppio di risa mal celato, che però la cara professoressa sembrava non sentire proprio. Allora ce l’aveva veramente con me quella stronza!
Fatto sta che la cosa cominciava a farmi incazzare seriamente.
Chiariamo subito una cosa, io non sono una persona violenta, o almeno non lo dimostro in modo palese, ma quando alcune cose mi disturbano e continuavano a ripetersi.. beh in quel caso difficilmente riuscivo a trattenere il mio istinto omicida.
“Tess.. calmati, non fare scenate” sussurrò piano Terri per non farsi sentire.
“Giuro che li uccido tutti, uno per volta, e sarò così cruenta che in confronto a me American Horror Story sembrerà una serie per bambini” sibilai.
La mia minaccia invece di preoccuparla la fece ridere. Probabilmente era dovuto al paragone che avevo usato, però ero seria al riguardo. Certa gente mi stava altamente sul cazzo e se sopportarli era difficile, figuriamoci stare a sentirli mentre producevano gorgoglii vomitevoli che dovevano assomigliare a delle risate.
Stupidi scimpanzé mal evoluti, aspettate solo che io trovi il momento giusto e vi sterminerò tutti fino a lasciare delle luride briciole al vostro posto.
“Allora Feber, ancora persa nelle tue congetture? A cosa stai pensando questa volta, altri pezzi di manzo?”
La lezione era appena finita e davanti a me Lucas stava scimmiottando la voce della vacca di storia. Altre prese per il culo insomma e questo voleva dire solo una cosa: più incazzatura. Da notare, poi, che al giorno d’oggi solo i bambini facevano il verso agli altri, quindi ditemi voi con che gente devo condividere l’aria..
“Ma no, probabilmente era occupata a pensare a cosa da nerd con le sue compagne”
“O a fantasticare su ragazzi con cui probabilmente non potrà mai stare!”
Altre risate. Ridevano e continuavano, come se non avessero altro da fare quelle stupide puttanelle. Non mi ritenevo una sfigata, ma continuare a sentire polemiche da quelle che si ritenevano delle belle ragazze era qualcosa che andava oltre alla mia concezione di “ammissibile”.
A questo punto una persona normale sarebbe scoppiata come una bomba a orologeria sparando cattiverie per seppellire vive queste galline che dell’intelligenza non vedevano neanche l’ombra.
 Io invece me ne stavo lì a guardarle, mentre un sorriso cominciava a comparirmi sul volto finché non divenne un ghigno enorme. Non fraintendetemi, se volessi sarei capacissima di stendere delle cretine a suon di parole, ma mi ero appena ricordata che ora c’era la lezione di motoria e questo voleva dire.. pallavolo.
Probabilmente il re dei coglioni davanti a me mi stava prendendo per una disagiata di livelli apocalittici ( e come dargli torto del resto), ma in mente avevo un piano ben preciso. Forse non potevo diventare un’assassina seriale (non volevo distruggere quel poco di reputazione che avevo, sempre se ne avevo mai avuta una), ma si da il caso che io sia molto brava negli sport.
It’s time for the war (la mia cultura si sta espandendo a livelli internazionali, incredibile!).
Ride bene chi ride per ultimo bambocci.
Mi cambiai a tempo record in spogliatoio per poi dirigermi in palestra. Ora si che le cose si faranno interessanti.
“Tessa, stai gongolando in un modo terrificante!”
“Gongolando? Chi, io? Non so di cosa parli” risposi con una voce angelica per poi scoppiare a ridere come una psicopatica.
Forse lo ero davvero. Non angelica, per quello ci vorrebbero come minimo una decina di esorcismi, cure psichiatriche e bagni nell’acqua santa. Mi riferivo piuttosto alla psicopatica, ma solo un po’ eh. Una volta i miei avevano persino provato a mandarmi da una psicologa, ma avevo così paura che mi trovasse qualche malattia mentale che feci di tutto per boicottare la cosa. E se ve lo state chiedendo ( mi riferisco a voi, voci immaginarie della mia testa cui ho assegnato l’immagine di diversi porcellini svolazzanti ricoperti di nutella), sì, il mio piano funzionò. D'altronde è difficile andare dalla psicologa con entrambe le gambe rotte (non era quello il piano originale, ma l’importante è il fine, non i mezzi!).
“Bene ragazzi, dividetevi in due squadre e cominciate a giocare”
Al cenno del prof mi diressi verso la prima metà del campo seguita da Kayla e Terri e dagli altri compagni di classe che solitamente erano in squadra con me. Fortuna vuole che il principino Lucas e le gondole fossero insieme nell’altra squadra. Tale era la mia felicità che sghignazzai come uno scoiattolo e abbracciai Terri, solo così sarei riuscita a trattenermi dallo saltare come un canguro.
“Tess riprenditi! Abbiamo capito cosa vuoi fare, ma di questo passo invece di giocare morirai affogata dalla tua saliva! Nemmeno il mio cane sbava così tanto!”
Ah, la sua dolcezza. Era come un fulmine a ciel sereno, ma la adoravo lo stesso. Le diedi un bacio insalivato sulla guancia e poi scappai via ridendo mentre lei mi mandava addosso imprecazioni che di sicuro erano peggiori dell’ Avada Kedavra di Voldemort.
“Cominciate ragazzi!”
Fu a quel punto che diventai una sorta d’indemoniata.
Uccidili, uccidili, uccidiliiii
Con quel dolce ritornello cominciai a correre a destra e a sinistra recuperando tutte le palle che potevano cadere nel mio campo. Ma la parte più bella arrivò quando cominciai a schiacciare.
Dio, mi sentivo Hercules durante le sue dodici fatiche. Più attaccavo e più mi esaltavo. Schiacciate a destra, schiacciate a sinistra, l’importante era fare fuori il nemico!
“Feber!”
“Prof!” gridai di rimando.
“Hai intenzione di uccidere i tuoi compagni?”
“Sìì”
Mi lanciò un’occhiata così incandescente che fui costretta a borbottare un “no” poco convinto.
Anche se quel dolce ometto mi adorava, purtroppo era costretto a limitare la mia furia omicida (non penso che l’assicurazione della scuola possa permettersi troppe spese).
Così con uno sbuffo cercai di “limitare” la forza. Che tristezza, proprio ora che ci avevo preso gusto uff. Quando però mi ritrovai sotto rete con Lucas-il-re-dei-coglioni non riuscì a fare a meno dal lanciargli un’occhiata beffarda.
“Beh Feber, sei una ragazza piena di sorprese non c’è che dire. Forse dovrei cambiare idea su di te mh” disse guardandomi in modo.. strano. Come se fossi un topo da laboratorio e lui lo scienziato pazzo. Quelli che venivano rinchiusi in gabbia piccolissime, riempiti di sostanze strane, imbottiti di chimici e poi gettati nell’immondizia alla fine dell’esperimento.
“Io non voglio essere il tuo topo!” sbottai disgustata da quell’immagine.
“Ma che..”
Ecco, solo dopo aver notato lo sguardo stralunato di tutti i presenti capì di aver appena detto un’enorme cazzata..
Se qualche volta riuscissi a dividere la bocca dai pensieri mi risparmierei un casino di problemi.
 
ANGOLO AUTRICE:
Ed eccomi qua col terzo capitolo! Spero vi piaccia :)
 
   
 
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