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Autore: Shiida the BlackLightning    28/06/2015    0 recensioni
Questa storia partecipa al Contest "The Ancient Tales"
"L'opus alchemicum per ottenere una Pietra Filosofale deve avvenire mediate tre procedimenti:
Nigredo o opera al nero, in cui la materia si dissolve, putrefacendosi.
Albedo o opera al bianco, durante la quale la sostanza si purifica, sublimandosi.
Rubedo o opera al rosso, che rappresenta lo stadio in cui si ricompone, fissandosi."
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Alchemist

 

 

" Oltre lo Specchio del Destino "

 

Questa storia partecipa al contest  

 

"The Anciente Tales"

http://freeforumzone.leonardo.it/d/11055156/The-Ancient-Tales-Contest-Fantasy-Pacchetti-Immagini-/discussione.aspx/1

 

 Pacchetto Classe:   Arancione

Pacchetto Situazione:   Behemot

 

 
Immagine XXX
 
By
 
http://sandara.deviantart.com/art/Mirror-341263627
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo primo

 

 

Non appena mise piede fuori dalla carrozza l’aria pesante di Noitorn Street le riempì i polmoni; densa di putridume e di un sentore di tabacco: esattamente come la ricordava. Si allentò il colletto della giacca scura prima di porgere una mano verso l’elegante uomo di mezza età ancora adagiato all’interno del cocchio.

<< Siamo dunque giunti a destinazione, presumo >> ostentò quello con palpabile sarcasmo prima di fare capolino fuori. Si strofinò il naso con il dorso della mano destra prima di scendere finalmente in strada premurandosi prima di accettare l’aiuto offertogli dalla ragazza di fronte a lui.

<< Suvvia, mia cara, non facciamo ulteriormente aspettare il nostro buon capitano >>

<< Si, maestro >>

La giovane lasciò che il gentiluomo le facesse strada verso le intersecate vie del quartiere. Noitorn Street non era ovviamente un luogo di villeggiatura o di qual si voglia interesse turistico; eppure, chiunque nella città di Boole lo conosceva, come “ Devil's Nest”. L'agglomerato di edifici ormai fatiscenti si estendeva a perdita d'occhio e le vie pullulavano di un'accozzaglia di baracche improvvisate. Il vociare dei suoi abitanti si era momentaneamente acquietato deformandosi in un ritmato eco di mormorii e sospiri timorosi proprio davanti ad un modesto casolare in rovina. Mentre la polizia era riuscita con evidente fatica ad allontanare curiosi dell'entrata, la ressa creata stentava ancora dissolvesi ed a riprendere la normale routine giornaliera. Un poliziotto, non appena scorse le loro figure al margine della folla, accorse notevolmente agitato per scortarli verso il portone verdastro del locale.

<< Carissimo capitano Ocklam, quale onore essere scelto nuovamente per assisterla nell'investigazione di efferati omicidi! >>

L'agente aggrottò la fronte infastidito più dalla persona in sè che dal commento ma sfoderò un sorriso di circostanza ingoiando l'ennesimo amaro boccone.

<< Beh, mister Kraul, non saprei come altresì sfruttare i suoi particolari servigi se non in casi come questo.. >>

<< Per la cronaca sono anche un eccellente oratore, nonché superbo intrattenitore alle feste >> rispose l'uomo prima di sistemarsi i capelli ed indossare un esotico cilindro adornato con una piuma di pavone. Il capitano sbuffò con irritazione varcando a passi svelti la porta dell'edificio e facendo cenno ai suoi subordinati di uscire e lasciarli soli. Il portone si chiuse dietro le spalle della ragazza con un cigolio sinistro allontanando definitivamente gli occhi dei curiosi dalla scena del crimine. Il salone era grande ma l'accozzamento di così tanti oggetti logori lasciavano poco spazio a disposizione per muoversi. C'erano suppellettili di tutti i tipi, accuratamente incastrati l'uno sull'altro in un intricato ed incomprensibile ordine che incorniciavano la stanza lasciando un unico passaggio al centro che conduceva fino ad un bancone improvvisato. La vittima giaceva proprio dietro quest'ultimo, ancora curva sulla scheggiata sedia di faggio chiaro, con il braccio destro disteso sula bancone ed il busto chino su di esso. La testa appoggiata sull'avambraccio era rivolta a sinistra: con gli occhi aperti, le orbite in fuori e la bocca distorta in un ghigno di atroce sofferenza.

<< Si chiamava Catherine Albergein, era la proprietaria di questa bottega in cui viveva sola; è stata trovata da un cliente che ha chiamato subito la polizia. L'incasso della mattina non è stato rubato, la porta che conduce al piano di sopra era chiusa a chiave dall'esterno quando siamo arrivati. Non vi è segno di scasso e tutte le finestre al piano di sopra erano chiuse.>>

<< Ora che il capitano ci ha informato sulla noiosa dinamica del ritrovamento del corpo passiamo a qualcosa di più interessante, prego mia cara, prima le signore... >> invitò Kraul facendo spazio alla giovane donna per vedere meglio il corpo. La ragazza si slacciò i bottoni argentati della giacca in religioso silenzio e la appese al manico di un ombrello che spuntava da una pila di oggetti sulla destra.

<< Donna, caucasica, di circa 40 anni, capelli grigi, un tempo biondi, deceduta da un paio d'ore... >> affermò lei prima di chinarsi sopra il bancone per osservarla meglio. << Non era di qui, doveva vivere a Noitorn Street da pochi anni, era di buona famiglia visto il bel viso per niente segnato dalla fame o dalla malattia.. >>

La giovane raggiunse il retro del bancone ponendosi dietro la vittima e con cura le scostò i capelli dal collo. << Strangolata, con qualcosa di molto sottile e anche resistente che le ha lasciato delle profonde ferite sulla pelle >>

<< Continua >> la spronò l'investigatore accendendosi un sigaro avviato che teneva nella tasca dei pantaloni.

<< Doveva conoscere l'assassino visto che è rimasta seduta e non è scappata, eppure doveva esserne spaventata viste le traccie di sudore sul colletto della camicia... In questo punto ha toccato il collo della vittima >> espose facendo segno ai suoi due spettatori di avvicinarsi << per disegnare questo >>

La scia densa di liquido scuro percorreva il tavolino seguendo macabre linee che andavano a comporre un meticoloso disegno.

<< Un pentacolo..? >>

<< Capitano, la sua conoscenza delle arti magiche mi stupisce! >> lo canzonò Kraul togliendosi il sigaro di bocca e spegnendolo al centro della stella disegnata con il sangue.

<< Basta giochetti, ditemi se si tratta di una specie di rito satanico o cos'altro?! >>

<< Ahimè, tutto sembra voler dirci che si tratta di un assassinio a sfondo rituale ma... é quello che la nostra vittima non voleva dirci che mi interessa... >>

Delicatamente girò la mano destra del cadavere rivolgendo il palmo verso l'alto, alzò la manica di seta chiara quando bastava per afferrare l'estremità del guanto che indossava.

<< Perché una bella donna dovrebbe tenere le mani nascoste? >>

La pelle non era deturpata, le dita erano delicate ed affusolate; solo un piccolo tatuaggio dalla forma curiosa le adornava polso.

<< Ma che diavolo è? >> ringhiò il poliziotto storcendo la testa per cambiare prospettiva e cercare di capire il significato del simbolo.

<< Un uroboro.. >> mormorò la ragazza facendo illuminare di eccitazione gli occhi dell'investigatore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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