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Autore: 50shadesofLOTS_Always    28/06/2015    1 recensioni
La vita può cambiare in un attimo. In una sola notte. Per sempre. Come ritrovare allora la gioia di vivere e quella sensazione di amare e sentirsi amati? Alle volte,basta una tavolozza di colori,una paio di punte da ballo ed un ragazzo dagli occhi nocciola...
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Un amore piú forte del Destino'
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La mattinata ha assunto temperatura glaciali. Io e Marco non ci siamo rivolti la parola e la cosa mi ha sorprendentemente rammaricata. Non é da lui non prestarmi un minimo di attenzione. Tiberio non é stato molto di compagnia,visto che era impegnato a fare il latin-lover con Irene,che nel suo incanto,ci é cascata con entrambe le scarpe. Le ore di scuola sembravano interminabili,ma per fortuna,la campanela si é decisa a suonare. Prendo il motorino e mi dirigo direttamente a danza,dopo aver fatto una breve sosta in un forno,dove ho arraffato un panino per pranzo e un bombolone per merenda. Mi ci vorranno zuccheri dopo tre ore di danza. Entro nello spogliatoio con discrezione,salutando Irene con un sorriso << Ehy! - esordisce raggiante - Temevo che non venissi >> << Mi sono fermata a prendere qualcosa per mangiare,avevo fame... >> mi giustifico posando la sacca sulla panca lignea. Lei comincia a blaterare su Tiberio e la cosa mi diverte. Lui che conquista una ragazza in sole poche ore e mentre lei era brilla con due soli semplici drink. Sospiro e continuo ad ascoltarla mentre mi cambio per la lezione. Quando entriamo in sala,Rossella sta' già provando la propria coreografia con altre due ragazze sotto lo sguardo di Andrea,che mi saluta con un cenno della mano << Ciao... >>. Mi volto e vedo Marco,che sfortunatamente per la mia parte irrazionale,indossa un paio di pantaloni,dei calzini neri ed una maglietta a maniche corte che mette bene in vista le sue braccia allenate << Ciao >> dico con un lieve sorriso << Volevo chiederti scusa per stamattina. Ti ho evitato e non lo meritavi >>. Lo scruto attentamente,leggermente divertita dalla sua smorfia frustrata << Temevi di buscarne da Tiberio?! >> lo sfotto,osservando come il suo viso cambi espressione. Si morde l'interno della guancia,forse per evitare di mandarmi a quel paese << Ti diverti a prendermi in giro... >> mormora in un tono irritato con un cipiglio di divertimento. Trattengo una risata mentre lo guardo negli occhi,ora di un intenso color nocciola. 

Mentre mi scaldo,Rossella mi si avvicina col suo solito comportamento da Miss Puzza-Sotto-Il-Naso. I suoi capelli neri raccolti come consuetudine in una coda di cavallo,ondeggiano ad ogni suo passo. Mi guarda dall'alto in basso coi suoi occhi scuri. Ora mi ha stufata. Mollo la presa sul piede ed abbasso la gamba << C'é qualche problema? >> chiedo cercando di mantenere la calma. Sono le persone come lei che mi fanno saltare i nervi << Il mio é semplice stupore - risponde con noncuranza - Stupore nei confronti della scelta di Andrea >> << Ti dico una cosa,Rossella - dico calcando il suo nome,facendolo sembrare quasi un insulto - Non basta avere un bel faccino per ballare bene. Cresci,un pochino! >>. Lei si zittisce immediatamente e prima che possa controbattere, Andrea mi chiama. Mi avvicino a lui << Potresti provare il passo a due per favore? >> domanda con un sorriso. Ha l'aria stanca,probabilmente é qui da stamani. Annuisco << Ci manca da montare solo gli ultimi due otto >> lo avverto mentre Marco mi si avvicina << Va bene >>. Mi sistemo all'angolo della sala aspettando il mio turno. Osservo Marco muoversi con eleganza prima di voltarsi verso di me. Sembra un altro ragazzo. I suoi occhi inchiodano i miei e mi invitano silenziosamente a far vedere cosa sappiamo fare. Seguendo la musica,prendo la rincorsa. Uno,due,tre passi. Mi aggrappo alla sua spalla sinistra mentre l'altro suo braccio mi avvolge la vita,sollevandomi e trattenendomi al suo fianco mentre mi fa' volteggiare. La sensazione di averlo cosí vicino,le sue mani sui miei fianchi mi fanno rabbrividire piacevolemente. Mi posa a terra con leggerezza mentre arrivo sulla mezza punta. Developè. Afferro la sua mano mentre vado in arabesque. Seguiamo i passi,che ormai vengono spontanei come se li conoscessimo da sempre. Sento gli occhi di Rossella addosso,ma non m'importa molto. Gli giro intorno con dei tourné-relevé fino ad arrivargli a pochi centimentri dal suo volto. Poso le mani sul suo petto per fermarmi mentre le altre ragazze in sala applaudono timidamente. Sento sotto i palmi della mani il suo cuore battere all'impazzata,in contemporanea col mio. Mi perdo per un attimo nei suoi occhi mentre il tempo sembra dilatarsi. La stanza svanisce e restiamo soli,nella nostra dimensione privata. Scorgo però qualcosa nel suo sguardo. Assomiglia al dolore,ma non riesco a capirlo fino in fondo. É la stessa sfumatura che ho colto ieri sera,durante la passeggiata dopo il pub. Mi sorride impertinente come al solito,nascondendo quel dolore criptico mentre Andrea scoppia brutalmente la nostra bolla,per poi spiegarci l'ultima parte dela coreografia.

****

Esco dagli spogliatoi distrutta. Sono stanchissima e l'unica cosa che vorrei adesso é una bella doccia. Mi dirigo ai parcheggi dove ho lasciato il motorino,avvolgendomi il foulard attorno al collo per evitare di prendere un malanno. Prendo le chiavi dalla sacca senza trovarle,quando delle voci adirate attraggono la mia attenzione. Mi volto ed in fondo al parcheggio,vedo Marco accanto al suo motorino e Rossella che gli sta' accanto. Il volto dalla pelle diafana ora é paonazzo,rendendole le guance più purpuree del normale. Mi avvicino di soppiatto, nascondendomi dietro a delle vetture fingendo di cercare qualcosa in terra << Cos'era quel sorriso?! >> chiede lei su tutte le furie. Marco le rivolge uno sguardo gelido,ma non freddo come le sue stesse parole << Esci dalla mia vita,ma soprattutto non darle fastidio >>. Lei lo guarda,sollevando entrambe le sopracciglia << Oh,sei diventato il suo principe azzurro adesso! Ti sei sbattutto anche lei?! >>. Improvvisamente,Marco si irrigidisce ed assume un atteggiamento calmo. Troppo calmo. Tiberio lo fa' spesso quando la rabbia gli annebbia il cervello. E non é un buon segno. La afferra per il colletto del giubbotto griffato << Te lo dirò solo un'altra volta: io non ti amo! Va bene?! Tu non sei niente per me. Niente >>. La sua voce é pericolosamente bassa e sa' di minaccia. La mascella tesa lascia intuire che stia stringendo i denti,come se trattenendosi stesse compiendo uno sforzo disumano. Allenta la presa mentre solleva il sellino dello scooter per prendere il casco << Ma che ti succede? Non sei piú lo stesso... >> mormora Rossella,giocando con una ciocca dei suoi capelli. Marco le scaccia via la mano con uno schiaffo << Non é un mio problema >> sibila velenoso prima di mettersi il casco ed andarsene. Prendo le mie chiavi,metto in moto il motorino e lo seguo.

   
 
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