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Autore: A r o h a    29/06/2015    4 recensioni
La sports academy è un' accademia che forma tutti i giovani talenti dello sport.
calcio, basket, boxe, atletica e molto altro.
Cosa succederà ad alcuni ragazzi fra queste quattro mura? Sogni, amore, amicizia e divertimento!
Per scoprirlo leggete ^^
Genere: Generale, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sports Academy '
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  capitolo 22: preparativi in amore e per il festival 

 

 

 

 

 

 

Maggio era arrivato, e con lui anche una strana ondata di caldo repressivo.
È infatti questo è il mese più difficile per gli studenti, gli ultimi esami e lo studio continuo per recuperare tutte le materie in cui si va male. Fortunatamente quest'anno, per gli studenti del primo, le verifiche sono state messe nel cestino, perchè è ora di concentrarsi sul festival scolastico, tenuto per tradizione, ogni due anni.
-ragazzi, voglio che facciate del vostro meglio per organizzare un buon festival, datevi da fare e proponete le vostre idee, forza!- annunciò il prof con un sorrisone, verso gli studenti della 1 D.
-Potremmo organizzare degli stand gastronomici!- propose Alexia alzando la mano con foga.
-Brava Alexia, ottima idea!- rispose il prof prendendo appunti.
-prof mi scusi, ma i fondi per tutto questo quali sono?- domandò Eric perplesso.
-Abbiamo trovato dei fondi scolastici, ma in effetti non possiamo fare granché...come gli anni passati...-ammise l'uomo- ma ad ogni modo tutti i soldi che raccoglieremo andranno ai bisognosi!-
Tenma alzò la mano di scatto -Prof, prof ho un'idea!!- gridò -Potremmo organizzare una partita di calcio! Coinvolgeremo chiunque voglia partecipare e impartiremo lezioni a un costo economico!-
La classe si zittì di colpo, girandosi tutti a guardare il castano, che sorrideva radioso per la sua idea.
-Bravo signorino Tenma, la tua idea mi piace, ne parlerò con il consiglio scolastico – la campanella suonò in quel momento e l'uomo si alzò uscendo fuori dalla classe, lasciando gli studenti a pensare a qualche altra idea.
-E tu Francesco? Hai qualche idea?- chiese Tenma al suo compagno, mentre camminavano per il corridoio.
-Ecco...veramente no...-confessò grattandosi la testa imbarazzato.
-Francescoo!!- un urlo prolungato fece sussultare i due ragazzi.
-Emma cosa c'è?- chiese il chiamato.
-Ti va di partecipare alla mia bancarella?- rispose la ragazza con tono supplicante – ho intenzione di creare uno stand di cibo italiano, e ho pensato che dato che tu lo sei...-
-Ma si certo!- sorrise fieramente il ragazzo- Ovvio che ti aiuto!-
-Grazie mille, grazie!- esclamò la castana abbracciandolo- Vado subito ad avvertire Alexia e Frosty!-
-Non serve!- la testa corvina di Alexia fece capolino tra Tenma e Francesco -ti aiuterò anch'io con piacere, così potremmo unire la cucina americana con quella italiana!- propose raggiante.
-Anche io ci sto!- disse Frosty entrando nella conversazione- Stilerò una lista di cose da organizzare e comprare!-
-Ottimo!- concluse alla fine l'italiana – cerchiamo di dare il massimo!-
 

 

Il vento scompigliava i capelli bianchi di una ragazza, che si dondolava con fare sconsolato sulla ringhiera degli scalini dell'ingresso dell'istituto.
-Ame-chan! Che stai facendo qui?- domandò una ragazza avvicinandosi.
-Oh, Tsuboni...perchè non sei con gli altri ad aiutare a costruire le bancarelle?- chiese la bianca ignorando la domanda, e fermandosi nel ciondolare con le gambe.
-Sto facendo una pausa -rispose semplicemente la ragazza – e tu invece?-
-...pensavo...a Shindou...-confessò timidamente.
-e perche? Avete forse litigato?- insistette ancora la corvina.
-No...sai, non te l'ho detto...ma durante la missione io e lui...- lo sguardo di Tsuboni si illuminò - ...ci siamo baciati!-
-Wow davvero! Sono felice per te!- fece un sorrisone l'amica -ma...sai...anche io non ti ho detto una cosa...e cioè che...io e Eric ora siamo fidanzati!- arrossì poco.
-Finalmente bravissima Tsuboni-chan!!- esclamò Ame abbracciandola.
-Quindi anche voi ora state insieme?- azzardò Tsuboni, maliziosa. Ame scosse la testa -Non è così semplice...in realtà da quando ci siamo baciati...non gli ho più rivolto la parola...-
Tsuboni rimase a bocca aperta – Ma sono passate due settimane!- esclamò poi fuori di se.
Ame abbassò il capo sconsolata – si lo so...ma non ho avuto il coraggio di parlargli!- ammise con un sospiro.
-Bhe...credo che sia ora di fare qualcosa, perchè non lo inviti a fare un giro tra le bancarelle al festival?- propose la corvina.
-Ottima idea!- in due secondi Ame impugnò il cellulare e scrisse il messaggio:

Ti va di fare un giro insieme tra le bancarelle del

festival? Baci Ame.

 

E in due secondi ricevette la risposta: certo, con molto piacere!.
Con un sorriso rilesse mille volte quella risposta, già immaginandosi al suo fianco mentre camminavo mangiando dello zucchero filato. Sì, di sicuro quella sarebbe stata una favolosa giornata.
 

 

 

-Un po' più a sinistra...più su...ok, perfetto – intanto proprio al centro del parco, quattro ragazzi stavano allestendo la loro bancarella. Consisteva in un grosso bancone in legno, coperto dall'alto da un telone bianco, su cui sventolavano la bandiera italiana e americana, unite con un nastro nero.
Il tema della loro bancarella era infatti l'unire la cucina americana con quella italiana.
-Speriamo che la nostra idea frutti qualcosa...- commentò Alexia mentre sistemava sul banco il cartello colorato del menù.
-Sono sicura che avremo successo, le nostre ricette sono fantastiche!- incoraggiò Emma mentre aiutava Francesco a sistemare, per l'ennesima volta,
l'insegna.

-Io non dubito, ma non dimenticate che i soldi andranno per i bisognosi -ricordò Frosty sbucando da sotto il bancone con in mano uno strofinaccio.
-Intanto direi di farci pubblicità!- Emma prese una pila di volantini che divise, e diede ai suoi amici – spargeteli in giro!-
 

 

 

 

-Kumiko- chan! Concentrati!-
Il festival scolastico non è solo un occasione per gli studenti di creare una propria bancarella a tema, ma anche quello di mostrare le proprie qualità, divertendosi ovviamente, grazie al talent show.
Ed è proprio quello che stanno facendo Sakura e Kumiko in questo momento, o almeno ci stanno provando, perchè la corvina non sembra essere in se.
Hayato...perchè...perchè non riesco a non pensare a te...tu mi odi...ma io...
-Sveglia!!- Sakura le diede una manata sul viso, che fece gemere di dolore l'amica.
-Ma che ti prende Sakura?!- attaccò acida toccandosi il naso dolorante.
-C'è che io qui sto parlando da sola! Dobbiamo provare la coreografia, ma tu sembri da tutt'altra parte!-
-Mi dispiace...stavo solo pensando a ...-
-Quel ragazzo laggiù forse?- proprio alla base del palco infatti, Hayato stava cercando di conficcare con il martello, un chiodo in un asse di legno. Anche se il piccoletto di ferro non ne voleva sapere di entrare.
Kumiko sorrise alla scherzosa visione di Hayato falegname, ma poi il suo sguardo si fece malinconico.
Non riesco a non pensarci...l'anno sta per finire e io voglio...far pace con Hayato, a questo punto non mi importa se resteremo amici...voglio solo che...
-Che non mi odi! Voglio che non mi odi!-
-bene, so io un modo per riuscire a farvi fare pace!- disse Sakura maliziosa, mentre si strofinava le mani come un cattivo dei film.
L'amica era perplessa non poco -Che hai in mente?- chiese con titubanza.
-Continuiamo a ballare, e dopo vedrai...- con un risolino Sakura rimise la musica e riprese a danzare con Kumiko, la quale con passo incerto era ignaro di tutto.
-Saku-chan non capi...- la corvina non finì la frase che con una forte spinta, l'amica la fece cadere dal palco con una spinta.
Era come se tutto si muovesse a rallentatore, chiuse gli occhi pensando di ritrovarsi per terra, invece due braccia la strinsero.
-Stai bene?- domandò una voce a lei molto familiare.
Non ci credo...tra tutte le persone qui, dovevo cadere proprio tra le braccia di Hayato! Ma perchè...
-Stai bene Kumiko?- ripeté il castano.
-Si, grazie per avermi salvata...stavo provando la coreografia per il talent show e...- cercò una scusa imbarazzata – devo aver sbagliato un passo...-
Hayato la mise giù delicatamente -Tranquilla -sorrise. Per la prima volta Kumiko vide un sorriso sincero e bello come il sole, le sue guance presero fuoco e il suo stomaco fece una capriola.
-Bene ora devo...andare...- barcollando ancora intontita dal sorriso, la ragazza tornò sul palco, e il suo sguardo mutò all'improvviso.
-Sakura Nozaki!! Ora sei nei guai!- gridò saltando al collo della rosa – Come ti è venuto in mente di buttarmi giù dal palco!!-
Sakura scrollò le spalle con indifferenza- è la prima parte del mio piano...ora so che Hayato non ti odia, manca solo il tocco finale e voi due finirete insieme!- esclamò sorridente.
-tu...credi?...-
-certo! Con il mio piano non avrai di che preoccuparti!-

 

 

 

 

-Tsurugi!!- le grida di Benna si accalcavano nel corridoio, mentre correva dietro a il blu.
Dopo che gli aveva proposto di andare in Svezia, la ragazza non lo aveva lasciato un secondo.
Era troppo impaziente che lui dicesse di si, ma il fatto che ora gli stesse correndo dietro, non era molto incoraggiante.
-Aspettami Tsurugi! Devi rispondere alla mia proposta!- continuava a urlare inseguendolo.
-noo!Benna non ho ancora deciso!- ripeteva il ragazzo cercando di seminarla -Basta, lasciami in pace!-
Non capisco perchè si rifiuti...forse sono io troppo assillante...ma voglio davvero andare con lui...
-Ok!- Benna si fermò- Tsurugi io...voglio davvero andare con te! Ti prego pensaci bene!- esclamò mettendo le mani a coppa sulla bocca, per amplificare la
voce.

Anche il blu si fermò – d'accordo, ci penserò -sorrise girandosi e salutandola con la mano.
Benna aspettò finchè la sua immagine non scomparì dal corridoio, sorrise ancora mentre il suo cuore si accendeva di speranza. Fece per tornare indietro, quando udì una voce.
-Cosa ci fai qui?- era la voce di Cristal, indagatrice.
-Come non lo sai...da settembre io frequenterò questa scuola!- davanti a lei stava un ragazzo, dai capelli verde petrolio e gli occhi penetranti del medesimo colore.
-menti zanark! Non dovresti nemmeno farti rivedere qua, dopo quello che hai fatto alla gara!- ringhiò Cristal.
Benna strabuzzò gli occhi: Zanark...quel Zanark?



Angolo autrice:

Ciao a tutti, eccomi tornata con questo capitolo, che ammetto non mi piace granchè, spero di non avervi deluso.
Ormai manca davvero poco al finale di questa storia. Oggi comunque confermo che ci sarà un seguito ^^
Ad ogni modo recensite, e fatemi sapere se vi ammaginate come finirà tutto.
Baci a presto <3

Elisachan

   
 
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