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Autore: Gemad    29/06/2015    1 recensioni
"La luce dei raggi solari attraversa pigramente la finestra della camera di un giovane addormentato. Quando si fosse svegliato, da lì a poco, avrebbe realizzato che quel giorno era una data speciale, quella della partenza per Hogwarts."
Provate a pensare ai figli di Harry Potter e dei suoi amici, anzi, ai figli dei loro figli. Ci siete? Bene, ora aggiungete un pericolo incombente, un pericolo che per Harry e i suoi amici è impossibile affrontare. L'unica soluzione possibile per loro è comunicare con i pronipoti, sempre che riescano a trovare un modo per mettersi in contatto con loro.
Genere: Avventura, Azione, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 7


–Finalmente- disse James che occupava ai due i posti in mezzo alla lunga tavolata –Pensavo che non arrivassi più: ascoltami bene. I provini sono molto vicini, quindi ti conviene ordinare l’equipaggiamento adatto: intendo dire, ad esempio, una maglia di allenamento, un paio di guanti, in pelle di drago possibilmente, insieme soprattutto alla scopa. Ecco tieni- gli disse James passandogli un foglio.
–Che cos’è questo foglio?- gli chiese Jackson.
–Non è un foglio, è un modulo che, se lo compilerai in breve tempo, spedirò immediatamente agli “Accessori di prima qualità per il Quidditch” che mi farà avere la roba stasera stessa-.
Jackson ci pensò su, soprattutto per la somma di falci che avrebbe dovuto spendere, senza contrare sul fatto che non era sicuro del fatto che sarebbe riuscito a superare i provini. –Passami una penna- disse lui deciso.
–Così si fa amico!- gli disse contento il capitano della squadra di Quidditch che gli passò immediatamente una penna dalla tasca, come se avesse previsto che il giovane Potter avrebbe accettato la sua offerta.
–Tranquillo per il costo di tutta l’attrezzatura- gli disse Jonathan che lo affiancava alla sua sinistra –Dopo la riforma che il Ministero ha fatto nel Quidditch, spenderai molto meno-.
–Che vorresti dire?- chiese Andrew interessata mentre si versava del succo di zucca nel bicchiere.
–In pratica- rispose il rosso –Da molti anni, nel Congresso Internazionale del Quidditch, si è discusso della troppa attrezzatura che i giocatori portavano. Così, da quest’estate, hanno deciso di eliminare gli stivali, hanno accorciato le divise, mentre l’”armatura pettorale”, invece di indossarla sopra la divisa, la si deve indossare sotto la divisa-.
–Ma come faranno i giocatori a salvarsi se cadranno dalle scope senza un minimo di protezione?- chiese lei sconcertata.
–Tranquilla, hanno pensato anche a questo: in pratica, sul manto erboso, viene applicato un incantesimo che permette ai giocatori, nel caso cadano dalla propria scopa, di avere la sensazione di atterrare in un materasso morbido, così nessuno si romperà le ossa-.
–E che scopo avrebbe questa riforma?-.
–Innanzitutto, fanno risparmiare tutte le squadre del mondo, in modo tale che il bilancio di fine anno sia sempre verde e poi accelerano la velocità e lo spettacolo del gioco-.
Jackson, durante la conversazione dei suoi due amici, aveva già deciso di ordinare una maglietta di allenamento rossa ed un paio di guanti in pelle di drago color oro, mentre era ancora indeciso per la scopa.
–Ehi ragazzi, potreste darmi una mano per scegliere la scopa su cui volare?- chiese lui che non ne capiva nulla.
–Prendi la Comet Turbo- gli propose Eddie –E’ veloce e leggera-.
–Non stare ad ascoltarlo Jackson- s’intromise Gary che, in materia di statistiche su Quidditch, era certamente il migliore –Dice così solamente perché la provenienza di quella scopa è Bosniaca: piuttosto, scegli la Buster 40. Essa ha un design del manico incredibile, in più hanno incorporato ad esso peli di unicorno! La differenza con le altre scope sarà immensa. I fili della scopa, invece sono stati realizzati con i rami di un Platano Picchiatore! Prova ad immaginare la sua potenza ed aggressività!-.
–Vorrei tanto comprarla- disse Jackson interessato e convinto del fatto che il suggerimento dell’amico fosse il migliore –Ma costa troppo e non posso sperperare tutto il mio denaro: me ne serve una più economica-.
–A te la scelta amico: preferisco non immischiarmi in queste cose- gli disse Jonathan, così come James.
–Perché non scegli questa?- gli chiese Andrew indicando una scopa nella rivista che Jackson aveva sotto il naso quando tutti gli altri erano troppo occupati a mangiare, a conversare o ad adocchiare ragazze.
–Una Firebolt?- chiese stupito e perplesso della scelta dell’amica –Ma è uscita nel 1993!-.
–Sì, ma adesso ti spiego- disse lei sistemandosi i capelli –Questa scopa, ormai è vecchia e questo è vero. Però, siccome tu non segui alcun programma sportivo o leggi delle semplici riviste di tanto in tanto, qualche mese fa l’ex giocatore e capitano dei Cannoni di Chudley Joey Jenkins, ha rilasciato delle dichiarazioni nella quale afferma che la Firebolt è la scopa migliore della storia del Quidditch per svariati fattori: il primo è che nonostante la sua grandezza, vola veloce come un colibrì. Il secondo fattore è che ha un’aereodinamica che nessuna delle altre aziende che producono scope volanti è mai riuscita ad imitare. Mentre il terzo fattore, che sarebbe quello più importante secondo Jenkins, è il fatto che quella è una scopa è facile da smontare e rimontare-.
–E quindi?-.
–E quindi tu sei uno scemo!- disse lei ridendo all’incomprensione dell’amico –Non capisci che essendo facile da smontare e rimontare, allora si possono aggiungere pezzi che possano migliorare la scopa e tutti possono farlo. Potresti trovare persino ad Hogwarts quei pezzi che possano migliorare la Firebolt e quindi farla diventare più competitiva, più veloce, più aggressiva e più bella da vedere esteticamente di qualsiasi altra scopa!-.
–Wow- disse Jackson dopo aver fissato Andrew per parecchi secondi senza dire una parola.
–Non pensavo che fossi così tanto esperta in materia-.
–Credi che io non abbia mai giocato a Quidditch? O almeno, ci provavo- concluse con una risata.
Conosceva quella ragazza da diversi anni ma continuava a scoprire lati che erano ancora celati: tutto ciò era molto divertente ed interessante. Concluse di compilare il modulo e, dopo averlo consegnato a James, si apprestò a dirigersi verso il terzo piano assieme ai suoi amici.
–Grazie Andrew, spero che mi aiuterai siccome sei più esperta di me-.
–Tranquillo tesoro, possiamo farla anche domani sera; tanto c’è ancora un sacco di tempo prima dei provini-.
Erano arrivati al terzo piano ed entrarono nella stanza. Andrew, Gary e le sue amiche erano entrate per prime, ma fuori erano rimasti Jackson, Jonathan, Eddie e James assieme a Wilson Brolingbroke, Phil Summerby, Daniel Payne ed Anthony Paddock.
–Vi faremo la festa schifosi Grifoni!- disse Payne minaccioso.
–Davvero?- chiese Jonathan –Perché non ti avvicini un po’ di più schifosa Serpe?!-.
–Sono qui idiota!- gli disse Payne che si avvicinava a passo accelerato verso il Weasley.
–Fermo!- gli disse Jackson fermando l’amico.
–Che cosa vuoi Potter? Non hai il fegato?- s’intromise Paddock. –
Dopo la lezione- disse semplicemente e tutti compresero immediatamente quello che aveva detto e, dunque, entrarono in classe come se nulla fosse accaduto. Svariati Tassorosso, Corvonero, Grifondoro e Serpeverde si apprestavano ad aspettare che il professor Newton entrasse in classe. –Buongiorno- disse lui con un sorrisetto sul volto entrando nell’aula con la borsa nera in spalla.
A differenza degli altri insegnanti, che preferivano indossare vestiti molto eleganti e colorati, lui preferiva vestirsi semplice, con, solitamente, delle magliette unicolore (grigie, nere, rosse) e dei jeans normali. Molti lo criticavano, ma Jackson pensava che quell’uomo rappresentasse la semplicità dentro un mondo complesso; rappresentava la distinzione dalla massa e lui lo stimava molto.
Il professor Paciock era molto amico di Newton e solitamente si davano una mano l’un l’altro nelle valutazioni complessive degli studenti.
–Sono molto contento di rivedervi ragazzi. Ma sono anche molto contento del fatto che tutti voi abbiate passato i vostri G.U.F.O. che andavano dall’Oltre Ogni Previsione all’Eccezionale. Ma non perdiamoci in chiacchiere ed incominciamo la lezione perciò prendete il vostro libro “L’insieme degli Animali” a pagina dieci.
Oggi introdurremo il Graphorn: è una creatura magica che vive sulle montagne. È un grosso animale, dal pelo grigio-viola, gobbuto e dotato di due corna affilatissime, e che cammina su due zampe.
È un essere veramente aggressivo, infatti i Troll, che ne fanno loro cavalcature, ne escono malconci quando cercano di domarlo. Apprezzato nell'animale sono la pelle, più resistente di quella di Drago e che respinge quasi tutti gli incantesimi, ma soprattutto le corna, la cui polvere (costosa per via dell'approvvigionamento) viene usata nella preparazione di molte pozioni.
Inoltre, l'animale viene rappresentato sotto il numero runico del due, per via appunto delle corna-.
Il resto della lezione, procedeva nel migliore dei modi ma qualche Grifondoro incominciava, negli ultimi dieci minuti della lezione, a pensare a quello che sarebbe successo dopo. Jackson era pronto a fronteggiare i Serpeverde con le unghie e con i denti.
–Hai qualche diversivo nel caso ci trovassimo in difficoltà?- chiese il giovane Grifondoro a Jonathan.
–Tranquillo: adesso non esco mai senza Gas strozzante o Polvere Buiopesto nella tasca-.
–Ottimo-.
Aspettarono che la lezione terminasse e, dopo che la campanella suonasse e tutti si furono riversati nel corridoio, quattro Serpeverde contro quattro Grifondoro, incominciarono a guardarsi dritti negli occhi. Senza dire niente, senza parlare, senza esprimere alcuna parola, come se fossero due antiche armate composte da migliaia di uomini, si scontrarono come due onde che viaggiavano l’una contro l’altra.
Jackson aveva già incominciato a lottare contro con Payne, quello che più odiava, quello che più sentiva come suo nemico. Poteva intravedere e sentire, che attorno a loro, gli altri studenti, si erano messi a distanza di sicurezza attorno agli otto ragazzi che si azzuffavano in modo da formare un cerchio perfetto, come se fosse un’arena, come se fosse un Colosseo e loro i Gladiatori.
Pugno destro, pugno sinistro, ma poi sentì che Summerby lo aveva colpito con un gancio destro nella spalla mentre Jonathan, nel tentativo di soccorrerlo, lo aveva graffiato alla guancia. Comunque, alla fine, era riuscito a scrollargli il Serpeverde di dosso. James era a terra e Brolingbroke lo stava prendendo a pugni sul petto. Jackson, dunque, si avventò contro il ragazzo e, come in un placcaggio di rugby, lo prese e lo atterrò nel duro marmo del Castello, per poi incominciare a fargli la stessa cosa che lui aveva fatto al suo amico.
Gancio destro, gancio sinistro per poi rialzarsi e mollargli un calcio in piena pancia. Il calcio, fece intimidire il pubblico che continuò ad assistere alla scena: chi continuava a volere il sangue, chi voleva che la smettessero.
Jonathan e gli altri, adesso, erano riusciti a bloccare tutti e continuavano a prenderle nel sedere e nella testa.
Era chiaro che il vincitore era già designato dai fatti ma non avevano voglia di smetterla.
–Fatte qualcosa!- urlò una ragazza.
–Così li ammazzano!- disse la voce di Andrew che, però, Jackson non sentì.
In quel momento, un ragazzo intervenne dividendo tutti e otto! Insomma, un solo ragazzo, aveva fermato otto ragazzi che si pestavano a sangue! “Com’è possibile?” si chiese Jackson sorpreso ed estasiato. Guardò il ragazzo in faccia e vide che, sicuramente, non era Inglese; aveva degli occhi che sembravano a mandorla ed i tratti, però, non erano affatto da Giapponese.
Non l’aveva mai visto in sei anni di scuola ad Hogwarts, chissà se c’era sempre stato.
–Adesso basta!- disse lui con un urlo terrificante: faceva davvero paura. Quel volto con la mascella squadrata assieme a quella cresta sottile e color oro mischiato al nero, creava una sensazione di timore, paura ed inquietudine.
–Smettetela stupidi Grifondoro e Serpeverde! Creare scompiglio solo per il colore e lo Stemma della Casata! Mi fate venire il voltastomaco!-.
La parlata era perfettamente Inglese, ma allora com’erano possibili quei tratti Orientali? Vedeva che, tramite la camicia, il suo fisico era ben formato ma vedeva altri particolari per lui incredibili: le braccia sono interamente coperte da tatuaggi.
Sul braccio destro si susseguono motivi floreali dalla spalla al polso; sull’avambraccio, il volto di Buddha e più in alto una carpa. Sul dorso delle mani ha due coppie di dadi, due su una mano e due sull’altra: a sinistra i dadi rivelano due numeri diversi e questo tatuaggio è accompagnato dalla scritta “Hate to lose”; a destra invece la coppia di numeri è uguale, la frase cambia ed assume il significato opposto: “Love to win”.
Inoltre, prima che arrivasse il professor Newton e tutti si dispersero, facendo perdere le tracce di quel misterioso ragazzo, notò che sulla sua camicia notò lo stemma blu di Priscilla Corvonero.
–Andiamo Jackson- gli dissero Andrew e Jonathan che lo trascinarono dalla zona calda, siccome era rimasto fermo nel punto in cui il ragazzo lo aveva ripreso.
–Che cavolo ti è preso?- gli chiese Eddie quando raggiunsero la Scalinata Principale in piena trepidazione a causa di quello che era appena successo.
–Cosa intendi dire?- gli chiese Jackson.
–Non devi provare a fissare quel tipo è chiaro?-.
–Chi? Il Corvonero?-.
–Esatto!- disse lui preoccupato e sottovoce.
–E perché mai?-.
–Non hai idea di chi sia quel ragazzo vero?-. –No-.
–Andiamo in Sala Comune che te lo spiego per bene-.
–Aspettatemi- gli disse Andrew –Guardate come siete ridotti, meglio che vi curi queste ferite-.
Così, dopo aver imboccato il buco del ritratto, entrarono nella Sala Comune, ma preferirono risalire nelle stanze e, dopo che Gary e l’amica si occuparono delle loro ferite, Eddie si sedette vicino a Jackson ed incominciò a parlare.
–Forse non ti ho mai spiegato come sono riuscito ad entrare ad Hogwarts-.
–Pensavo che sei entrato come ogni normale Mago e Strega-.
–No, è tutto cambiato dalla Riforma che il Ministero ha approvato dopo la Guerra Magica: prima, nessuno straniero poteva frequentare una scuola di un altro Paese: doveva per forza iniziare e terminare i suoi studi nella scuola della propria Nazione. Dopo la Riforma, si approvò il fatto che gli stranieri potessero entrare in altre scuole al di fuori del loro Paese. Io, grazie al fatto che sono mezzo Inglese, sono riuscito a far chiudere un occhio agli ispettori durante gli esami di selezione-.
–Esami di selezione?-.
–Sì, tu non ne saprai niente perché sei un Inglese purissimo, ma gli stranieri fanno alcuni speciali esami al Ministero che constatano quanto sia forte il potere magico all’interno dei ragazzi e la loro abilità nella lingua del Paese in cui vogliono entrare-.
–E questo cosa centra con il ragazzo di Corvonero?- chiese Jackson che capiva ma non capiva allo stesso tempo.
–Quel ragazzo, si chiama Radja Nainggolan ed è mezzo Belga e mezzo Indonesiano: lui ha dei poteri incredibili ma è molto forte anche nei combattimenti. Ci ho parlato quando avevamo soltanto undici anni ed immagina quanto forte sia in questo momento a sedici anni! L’ho visto combattere con un ragazzo di tredici anni e lo ha steso in due secondi.
E adesso, ho visto persino i tatuaggi che aveva: la maggior parte erano difficili da comprendere, ma la Carpa era chiara come il sole: quel pesce, secondo le tradizioni Orientali, è simbolo della forza e del coraggio perché è l’unico pesce che riesca a risalire la corrente.
Si dice che gli dei hanno trasformato le carpe in Draghi e che gli abbiano donato l’immortalità!-.
–Accidenti- riuscì a dire a bocca aperta Jackson.
–Già: è meglio che non ti fai un nemico come lui, perché è un tipo che se vuole può essere pericoloso, molto pericoloso!- non aveva mai visto Eddie così serio da quando lo avevano beccato rubare il compito di Trasfigurazione al terzo anno.
–Come mai non l’ho mai visto?-.
–Secondo le voci di un mio amico di Corvonero, dice che sia arrivato quest’anno semplicemente per il fatto che hanno rimandato il suo giudizio e, a quanto pare, dopo tanti anni, abbia ottenuto il permesso di residenza ad Hogwarts-.
–Ne stanno succedendo di cose quest’anno- disse Jonathan che si controllava il volto pieno di lividi.
–E chissà che cosa vi aspetterà ancora- disse Andrew con il suo solito bel sorriso.





Angolo dell'autore: Dunque, spero che abbiate compreso quello che io volevo far intendere quando si parla di "Riforma nel Quidditch". Poi, in secondo punto, spero vivamente che il fatto che ho inserito un ragazzo uguale e spiccicato al giocatore della Roma "Radja Nainggolan", non vi faccia credere che io sia Romanista o qualche roba del genere e che non si possano creare dei disguidi a causa della fede calcistica! Perchè questo è un luogo di lettura e di FanFiction nella quale non devono assolutamente emergere questo tipo di problemi, spero! 
Comunque, se non sono riuscito a darvi un idea del volto, del fisico e dei tatuaggi del giovane Radja, basta che cerchiate una foto su Internet :) Voglio dire anche che ho deciso di inserire un personaggio come lui perchè avrà, chiaramente, un ruolo importante all'interno di questa FanFiction.
Spero che abbiate apprezzato anche le varie Riforme che ha instituito il Ministero quanto le ho apprezzate io nel momento in cui le ho pensate :)
Infine, vi auguro buona lettura e vi ringrazio ancora di aver letto la mia storia. 
RECENSITE, RECENSITE E RECENSITE! Per favore :)
Sopratutto perchè sono preoccupato che l'inserimento di Radja nella storia possa creare qualche fraintendimento e disguido.
   
 
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