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Autore: Millyloveharrypottermanno    30/06/2015    0 recensioni
Eloise rimase muta ,cercando di metabolizzare quello che quel tizio col mantello e che diceva di essere suo padre le aveva appena detto.
Era una maga.
Era seconda in linea in successione di un regno che seppur sentiva di appartenere non conosceva.
Era l' ultima speranza per quella terra. Aveva sempre sognato di vivere fantastiche avventure come i personaggi dei suoi libri. Ma ora aveva paura.
Octavian esigeva troppo da lei..
Come poteva essere una specie di eroina se non sapeva praticare la magia? Ma come poteva essere una maga allora? Qualcosa non tornava.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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~Eloise rimase muta ,cercando di metabolizzare quello che quel tizio col mantello e che diceva di essere suo padre le aveva appena detto.
Era una maga.
Era seconda in linea in successione di un regno che seppur sentiva di appartenere non conosceva.
Era l' ultima speranza per quella terra. Aveva sempre sognato di vivere fantastiche avventure come i personaggi dei suoi libri. Ma ora aveva paura.
Octavian esigeva troppo da lei..
Come poteva essere una specie di eroina se non sapeva praticare la magia? Ma come poteva essere una maga allora? Qualcosa non tornava.
Prese un altro biscotto e a disagio chiese risposte ai suoi dubbi. - Sei mia figlia,hai grandi poteri riesco a vederlo. É stata la tua aura a portarmi qui. Ho avvertito un brivido,poi il mio bracciale si é colorato. Indossi il bracciale nuziale di tua madre,quel bracciale lega chi li indossi . Pensavo, Edgara che l' avessi bruciato per non essere trovata ma invece no, l' hai conservato e Eloise indossandolo mi ha accesso la speranza di trovarti.
Ho capito subito Eloise che eri mia figlia dall' aura che irradi...e dai lineamenti del tuo viso identici a quelli di mia madre.-riveló Octavian osservando l' orologio nervosamente.
-Non riuscivo a separarmene Octavian quel bracciale é simbolo della nostra unione..allora lo conservai.
É stato difficile prendere la decisione di lasciare Akiliumsalmen ..ma era una decisione che per il bene di Eloise dovevo prendere. TUO fratello ha sempre temuto la nascita di un nipotino.. Che cosa avrebbe Fatto a Eloise?Sarebbe cresciuta in eterno pericolo di morte e non potevo permetterlo.
OCTAVIAN ti prego comprendimi in nome di quello che c'è stato fra noi.-disse Edgara inginocchiandosi al marito ,stringendogli le mani con gli occhi ormai lucidi. -Non é passato giorno senza che io mi chiedessi se veramente avessi fatto la cosa giusta. Ti ho pensato 365 giorni su 365 .Manon potevo tornare da te.. Perché significava tornare sui mie passi- continuò alzandosi.
 Potevi semplicemente parlarmene! MAGARI saremmo fuggiti insieme.
Ma Tu no!Hai scelto tutto da sola cm se la cosa non mi appartenesse.
Come se Eloise non fosse mia figlia!-tuonò lui infervorendosi sempre di più alzandosi anche lui..
Ora Edgara e Octavian erano l' uno di fronte all' altro.-..Avresti escluso a priori l' ipotesi di vivere nel mondo dei COMUNI!» disse alzando la voce..ormai sempre più vicina a lui. -Come fai ad esserne certa? PER mia figlia avrei fatto qualsiasi cosa perfino abitare tra i COMUNI!!Sarei stato pronto a tutto!!!-disse anche lui quasi urlando -Basta! -urlò Marlienne frapponendosi fra i due -Lasciate stare per un attimo il passato e concentratevi su VOSTRA Figlia -e andò ad aprire la porta al conte dracula e a una streghetta che chiedevano dolcetti mormorando qualcosa tra i denti
 - Marly, ha ragione,Il passato é passato .Pensiamo al presente?!- propose l' uomo
-Mi sembra un ottima idea. Ehm scusami Octavian per le mie scelte. Anzi Scusatemi - disse lei rivolgendosi anche alla figlia che ancora aspettava risposte .
-Se non hai mai capito di essere una strega é perché ti ho bloccato i poteri. Ma penso che ormai il sigillo si possa annullare.-dichiarò facendo roteare le dita della mano destra verso il petto della figlia pronunciando una frase in una lingua arcaica ma stranamente comprensibile.
-Ciò che una volta fu bloccato che ora sia sbloccato-
Eloise adesso si sentiva veramente potente. Sentiva che con quel vestito e coi poteri finalmente sbloccati avrebbe potuto fare ogni cosa. E poi quel rompiscatole Di Octavian la portò bruscamente alla realtà.
E si ricordò improvvisamente il motivo per cui quei poteri le erano stati restituiti.
 -Quando si parte?- domandò cercando di nascondere la paura che l'attanagliava sempre più.
Perché le parole che si erano detti ora avevano assunto un significato più reale.
Non era un gioco essere una maga e per di più principessa,bisognava essere responsabili e lei era solo una ragazzina che aveva voglia di provare i suoi poteri,di mettersi in gioco.
Octavian rispose sicuro e sonoro-Entro la mezzanotte prima che il portale si chiuda.-
-Ma non è pronta- ribatté amara e preoccupata Edgara
- Octavian ha ragione Edgara.Dovete partire ora. OGNI ATTIMO è prezioso , chissà quante creature in questo momento stanno morendo o vengono perseguitate. L'aggiornerete lungo il camino ma sbrigatevi- disse Marlieene con una certa fretta nella voce
 - Eloise il bracciale. Restituiscimi il bracciale- le ordinò mamma con una certa urgenza nella voce-Mamma vado a casa a prendere alcune cose. Cerca di donare a Eloise  un aspetto meno riconoscibile...- la implorò con gli occhi lucidi .
Si sentiva sciocca per aver nascosto la sua vera natura a sua figlia. Provava rabbia per se stessa per non averle neanche insegnato le formule basi della magia. Adesso Eloise doveva affrontare il Re senza aver un minimo di conoscenze magiche. Maledetta sventatezza!
Marlieene cercava il mantello che avrebbe prestato alla nipote in soffitta mentre Octavian le insegnava una semplice formula di levitazione . Edgara arrivò venti minuti dopo ,con indosso un lungo mantello nero ,una scopa in una mano e nell'altra un borsone
-Son pronta.- disse con voce tremante entrando in soggiorno
-Bene,vedo che la nonna ha recuperato il suo vecchio mantello-osservò cercando di smorzare la tensione
-forza andate!Octavian dov'é hai detto che hai messo la tua scopa?-chiese Marlieenne squadrando dall'alto verso il basso l' uomo
-Nn l'ho detto.L 'ho parcheggiata in cortile-
-In cortile?? OCTAVIAN i Comuni non parcheggiano le scope! SI Spostano in auto! Che diamine penseranno?-
-É Halloween non si faranno problemi- intervenne Edgara in sua difesa
-ANDIAMO?!-disse lui cercando di non ridere.
ERANO le undici e mezza. Mancava poco alla mezzanotte.
Il cielo era un mantello nero quando montarono sopra le scope
-Attenti ai Comuni!
Attenti al vento...
Attenti alla strada... e...-
-Marlieenne, tranquilla andrà tutto bene- la tranquilizzó Octavian ,legando il borsone intorno alla scopa
-Nonna,tu non vieni? -le chiese la ragazza preoccupata
-Devo sistemare alcune cose e poi vengo .Buon viaggio principessa!-
Volarono per mezz'ora ,a una velocità da mozzare il fiato. Sfioravano le stelle e due o tre volte.. attraversarono le nuvole. Erano soffici come la bambagia, vellutate, leggere e misteriose. A Eloise sarebbe piaciuto godersi meglio quel volo ma non potevano rallentare la velocità e così osservava tutto dall'alto meravigliata di come le case,le scuole,le piscine apparissero  piccine come le formiche ,pensando a come poverette queste si sentissero di fronte all'immensità .- Eloise. Guarda.
Ascolta il mare. Vedi? Improvvisamente è agitato-. la distolse Octavian dai suoi pensieri
 -Stiamo arrivando?-Le chiese la ragazza scrutando l'oceano Atlantico sotto di loro,che pian pianino appariva sempre più vicino.
-Siamo già arrivanti.-dichiarò Edgara con una nota di panico nella voce.
-Finché sarai con me non succederà niente. -Le promise Octavian,fermandosi vicino alla scopa delle donne.
- Octavian ,ho rinnegato il  mio mondo. Ho rinnegato perfino la mia identità di moglie, di strega e  di principessa. E Adesso dopo sedici anni sto tornando alla mia vera vita... - rivelò Edgara fermandosi anche lei.
Erano a pochi passi dal vortice ,che da secoli risucchia i "Comuni,"immobili a parlare mentre Eloise era sempre preoccupata e curiosa a col tempo su ciò che l'aspettava …
E poi furono disturbati da una voce femminile e secca-Mi volete spiegare il motivo per cui sostate davanti al portale anziché attraversarlo? Ma Diamine,non avete visto l'orologio? É quasi mezzanotte! Sbrigatevi!-berciò.
Marlieenne cavalcava una scopa forse troppo vecchia con affianco tre valige strapiene che fluttuavano nel cielo infinito,volando poi in picchiata verso "l'allegra famiglia"
-knojia debrado mognus maiucus-
"portale del mondo magico ...rivelati"
Era questo l'arcaico significato della frase che Octavian aveva pronunciato per raggiungere il mondo magico.
Il portale si era rivelato essere una botola di ferro ormai arrugginito. LA Comitiva la varcò e furono catapultati verso il fondale oceanico. -Adesso possiamo scendere dalla scopa Eloise - . Le disse la madre.
-Mamma,perché la botola ci sta scaraventando verso il fondale?? DOVE CASPITA é questo mondo?-
 -Guarda Eloise ci sono le sirene e i tritoni!- esclamó Octavian indicandoli con la mano ,nel vetro freddo della bocca della botola. -È ..incredibile- disse lei estasiata.
Tritoni e sirenette con cartelle,con tatuaggi,con le code colorate,a fantasia,coi brillantini,con gli strass,con gli emochion, sirene incinte,tritoni avvocati,insegnanti...netturbini...
- Wow ,sono come noi!Solo che hanno la coda e le branchie. Papà ma come cambiano lo stile delle loro code?-.chiese sempre più stupita senza neanche rendersi conto di averlo chiamato per la prima volta "papà".
-È uno dei loro poteri ,non solo incantatrici o incantatori ma anche dei Stilisti ,Ma non come i "Comuni",loro non hanno bisogno di carta e calamaio ,di forbici e aghi. A loro basta la fantasia... e un semplice delicato tocco alla coda per creare e per cambiare" abito"-
-Sembra forte! ANCHE io vorrei essere una sirena...- espresse lei di getto
E poi la botola si fermo dinnanzi a un castello di conchiglie e coralli.
-Hai davanti a te il Castello reale di Mashly ,mia nipote- disse la nonna con orgoglio.
-Tieni, mastica velocemente, e non parlare finché non saremmo dentro.-le ordinò la madre, porgendole una caramella di alga blu incartata di carta di sabbia come le aveva svelato Octavian.."Ti aiuta a respirare in acqua ma solo per pochissimo tempo" aveva aggiunto masticandola sonoramente.
 Mashly ,accolse gli ospiti con calore e affetto -Oh,cara zia,cara cugina quanto tempo è passato dall'ultima volta che ci siamo viste?!Ricordo che dovevate varcare il portale...per fuggire da questo mondo... dopo che tu Edgara l'hai rinnegato. Da quando ve ne siete andati la condizione delle creature magiche é solo peggiorata,Neshive è solo accecato dal potere è un pessimo sovrano. Ultimamente mi ha anche minacciata!Vuole estendere la sua egemonia nel mio regno ma non ci riuscirà. L'unica sovrana qui sono io!>Disse tutto d'un fiato.
-Siamo tornate appunto per ripristinare la situazione. Mia figlia Eloise è seconda in linea di successione reale.. -
-Bene,Edgara ,sono felice di sapere che esiste una speranza per le creature magiche.
Immagino che vorrete andare a Akilimsalem.Sapete già la strada. Arrivederci parenti.-
   
 
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