Tornando a casa non facevo altro che pensarci,mia mamma guidava tranquilla la sua
elegante Audi e sembrava molto felice! Non immagino cosa possa aver provato il giorno
in cui finì all'ospedale, deve essere stato un brutto colpo. Mio padre è stato con me solo
per alcuni giorni, sono divorziati, quindi quando ha del tempo da dedicarmi vi viene
a trovare, non è male come compagnia, anche se la maggior parte del tempo è
incollato al suo telefono. " Mamma mi puoi lasciare qui? ho detto a Stacey che sarei
passata da casa sua". La casa di Stacey me la ricordavo bene, aveva alti soffitti e tutto
bianco, un pò troppo moderna forse per uno spirito così classico come il suo.
Era seduta perfettamente diritta sulla poltrona della scrivania, i lunghi capelli ricadevano
morbidi di un biondo ancora più intenso e emanava il solito profumo di cannella e fiori.
"Oh finalmente ti sei fatta viva eh? ero in pensiero per te", sbuffò alzandosi dalla sedia
per venirmi ad abbracciare. "mi dispiace per il ritardo ma il dottor Summers mi ha strizzata
il cervello" scoppiammo a ridere e scoprì che questo non me lo ricordavo, non ricordavo
l'ultima volta in cui avevo riso con lei, se era stato per una battuta o per un vecchio film.
Ci accomodammo sul suo ampio letto tutto rosa, era una stanza delle barbie ma senza
troppe pretese. " allora El sicura di star bene? non hai una bella cera", in effetti non
ero tanto sicura di star bene, ma con lei potevo confidarmi "Ho fatto un sogno la
scorsa notte e credo di aver avuto uno strano ricordo oggi riguardante il ragazzo del
sogno", lei non disse niente, annuì mentre parlavo e le raccontavo i dettagli. "El ma
se non lo conosci perchè pensi di essertelo dimenticato? forse non vi siete mai incontrati
davvero, ci hai pensato?" ero un pò incerta sul suo ragionamento, avevo avuto un
ricordo nitido, non potevo averci solo fantasticato su! " Credo che sia stato un bel sogno,
magari è come dici tu, non è nessuno", "Giusto El, non ci pensare, non ti fa bene".
Nella mia mente però qualcosa mi diceva che questo quadro stonasse un pò, che
lei mi nascondesse qualcosa, che non potevo fidarmi davvero, ma forse era solo una
sensazione. Nonostante tutto il pomeriggio passo in modo allegro e spassoso, stare
in sua compagnia mi rendeva felice,però era già tardi e dovevo tornare a casa per aiutare la mamma con la cena.
A casa la mamma aveva già preparato tutto " Dobbiamo festeggiare la tua totale guarigione tesoro, viene a tavola, ho preparato il tuo piatto preferito".
Il mio piatto preferito era il pollo al churry con patatine fritte, una cosa banale in effetti ora che ci penso. Cenai con gusto e la mamma non faceva altro che sorridere, andava tutto bene e sarebbe andato ancora meglio.
Nella mia stanza c'era freddo, avevo sbadatamente lasciato la finestra aperta e l'aria
autunnale si faceva sentire già pungente, avrei tanto voluto sapere se i sogni e le
mie immaginazioni facevamo parte di una realtà che non ricordavo ancora.
Sarebbe stato deludente scoprire che era solo frutto della mia mente per cercare di
dimenticare il brutto incidente, c'era qualcosa tra quel ragazzo e me!
Per oggi ero troppo stanca per pensarci ancora, così mi avvicinai al letto, ma sbadatamente
inciampai su un libro che avevo poggiato a terra chissà quando.
Il libro incriminato era Cime Tempestose, un classico, ma perchè era sul pavimento
mi risultava un mistero, così lo poggia sul comodino e su allora che notai un particolare.
A metà libro usciva un pezzetto di foglio, lo tirai, era un foglietto piccolo di un verde
pallido a forma di fiore, sul biglietto c'era qualcosa scritto a matita " Sei il sogno di una vita" firmato C, chi è C? e che ci faceva questo biglietto nel mio vecchio libro scolastico?
qualcuno non mi aveva detto tutta la verità ed intendevo scoprirla!