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Autore: cruelfeline    15/01/2009    5 recensioni
Dopo la battaglia con il Chimero dei sogni, Strawberry non riesce a smettere di pensare a Ghish, nonostante il suo amore per Mark. Cosa succederà, quando Ghish, ferito, si rivolge a lei per farsi curare, mettendo alla prova i veri sentimenti della ragazza? TRADOTTA DA BEBBE5
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell’autrice: Ciao a tutti. Eccomi qua con il secondo capitolo. Ci tengo a precisare che questa storia non è mia ma di un’autrice straniera, il cui nome è quello dell’account.  

Ho visto comunque che ha riscosso un certo successo e ne sono contenta perché, a mio parere, è una storia molto bella.

Ora che la sto traducendo poi, la sto capendo più a fondo, di quanto abbia fatto mentre la leggevo nella lingua originale.

Comunque, anche qui non può mancare:

 

L’ANGOLO DELLE RECENSIONI:

 

X CAOMEI: Scusa se non ti ho ringraziato nel capitolo precedente, ma il fatto è che li ho postati così in fretta, uno dietro l’altro, che non mi è venuto in mente di controllare le recensioni. Grazie 1000 e spero che la tua curiosità venga appagata.

 

X BILU_EMO: Grazie per i complimenti, ne ho veramente bisogno. Fare una traduzione è più difficile di quanto sembri, perché devo cercare di riportare l’esatto significato che l’autrice voleva dare a determinati punti e spesso non torna un granché. Spero che continui a seguirla e che ti possa soddisfare.

 

X ROBERTINA92: Beh, spero di non aver tardato troppo. Comunque, come ho detto nell’introduzione, la storia non è mia (vorrei che lo fosse). Spero che possa continuare a piacerti, sempre che la mia traduzione sia corrette.

 

X YURI5: Davvero hai ripreso a scrivere? Allora spero di leggere presto uno dei tuoi lavori. Ci tengo.

 

X ANY IKISY: Wow, ti è addirittura tornata la passione? Sarà contenta cruelfeline.

Spero che continuerai a seguirla e che la tua passione per questo fantastico personaggio non sparisca mai.

 

Bene, dopo questo piccolo intermezzo passiamo al capitolo ok?

Buona lettura

 

Capitolo 2

Come spesso accadeva quando aveva un incontro ravvicinato con Ghish, la mente di Strawberry si svuotò momentaneamente.

Tutti i pensieri volarono via, tutto, da cosa aveva mangiato a cena la sera prima a, e questo non poteva ammetterlo, specialmente con sé stessa, il suo amore per Mark.

Sparì tutto nelle braccia dell’oblio, quando quello sguardo dorato, così penetrante, così spaventosamente intenso, si fissò su di lei. Di solito, dopo questa eliminazione dei pensieri, la prima idea per cercare di riportarli con esitazione alla luce comprendeva qualcosa del tipo “Stai lontano da me fanatico pervertito!”

Mentre gli ingranaggi del suo cervello riprendevano lentamente a girare, Strawberry capì che quel giorno era diverso.

 

Sembra diverso. Ha ancora il suo sorrisetto, ma qualcosa non va, qualcosa manca, qualcosa non va…”

 

Dopo una rapida occhiata lanciata al corpo dell’alieno, lei trattenne bruscamente il respiro, ma non nello stesso modo imbarazzato, causato di solito dalla comparsa dell’alieno, bensì con orripilata sorpresa.

 

La maglietta era strappata dalla parte sinistra, dal colletto fino al petto;  tra i due bordi lacerati, poteva vedere il tremendo squarcio rosso di quella spaventosa ferita profonda che, lei sapeva, aveva guadagnato durante la recente battaglia contro il Cavaliere Blu.

 

“Sono già passate alcune settimane, no? Allora perché non si è…?”

 

Il verde scuro dei suoi capelli era illuminato da un sottile strato di ghiaccio e neve le ciocche di capelli, legate nei tipici codini erano irrigidite dal gelo.

Poteva vedere il ghiaccio sulle lunghe ciglia di lui.

 

Improvvisamente, si rese conto che il lieve tremore delle sue dita era solamente una conseguenza dei brividi che gli stavano tormentando il corpo.

 

Improvvisamente, vide che la sua pelle era più pallida del normale.

 

Si accorse che il suo respiro che si era stranamente arrestato, che la sua stessa presa sul suo mento non erano neanche la metà, di come erano di solito.

 

Tutto questo lo capì in un battito di ciglia, prima che riuscisse a muoversi di nuovo: arretrò liberandosi con uno strattone, con gli occhi sbarrati e la mano che andava istintivamente ad afferrare la spilla per la trasformazione, prima che si fermasse a metà strada.

 

“Cosa…. Cosa stai facendo qui Ghish?” cominciò, con la voce più dolce, rispetto al solito urlo di accusa con cui lei reagiva di solito. Le sue mani erano sospese sulla spilla; inghiottì cautamente, prima di continuare: “ Perché non sei con Pai?

E Tart? Non… non dovresti..”

 

La sua voce si rifiutava di servirla. Si morse le labbra, mentre pensieri contrastanti le giravano nella testa. Come avrebbe voluto che fosse tutto come al solito; come avrebbe voluto trasformarsi e costringerlo ad andarsene da lei, con le solite urla e le solite dichiarazioni di fedeltà nei confronti di Mark. Avrebbe persino voluto udire le possessive risposte di Ghish, persino le sue richieste ricattatrici per lei, qualsiasi cosa che facesse diventare la situazione normale.

 

Mentre l’alieno si posava lentamente sul balconcino, mentre i suoi occhi continuavano a fissare la ragazza che continuava ad arretrare, lei si accorse che i suoi desideri erano futili.

Erano stati completamente cancellati dal modo in cui lui si appoggiava al davanzale della finestra, dal modo in cui una spaventosa disperazione leniva i suoi occhi, dalla voce di Lory che la rimproverava dolcemente, guidandola verso il pensiero: “E’ ferito”

 

“Non mi prenderanno gattina. Strawberry…”

 

Alla ragazza venne improvvisamente che lui sarebbe potuto entrare comodamente dalla finestra; si allontanò per lasciargli tutto lo spazio di cui avrebbe avuto bisogno.

Questa idea si impossessò della sua mente, le sue dita accarezzarono la spilla, mentre la paura prendeva il comando, solo per venir meno velocemente, quando lei si accorse, con un’ondata di un orrore diverso, che lui non aveva la forza di sollevarsi oltre il bordo della finestra.

 

“Ghish…” l’alieno la interruppe bruscamente, con solo un’ombra del suo tipico sorrisetto a sollevargli le labbra, mormorò: “Non lo faranno. Profondo Bl…”

 

Con gli occhi perennemente sbarrati, le mani tremanti, Strawberry lo vide tossire violentemente, vide delle gocce scarlatte decorare la neve sul davanzale.

“Profondo Blu?” pensò agitatissima “Profondo Blu ha… Può aver fatto….?”

I suoi pensieri fluivano in frammenti pieni di panico, ma infine riuscì ad arrivare alla sua conclusione: poteva Profondo Blu averlo bandito? Strawberry non sapeva quasi nulla riguardo a quel misterioso essere che gli alieni sembravano seguire ma, considerando il rispetto con cui parlavano di lui, sembrava che fosse perfettamente capace di ordinare una cosa del genere. Se l’aveva fatto, se Pai e Tart stavano obbedendo, allora questo significava…..

 

“L’hai capito, Strawberry.” Sussurrò lui oltre le pungenti folate di vento, così dolcemente, così supplichevolmente, che la ragazza udì appena l’ultima sillaba uscire dalle sue labbra, prima che le ginocchia gli cedessero, che i suoi occhi si chiudessero di colpo, e che lui collassasse a terra.

 

La sua caduta sembrò durare un’eternità, o almeno questo sembrò a Strawberry, mentre guardava il suo corpo esanime. I suoi occhi seguirono la sua eterna discesa, lo fissavano in uno  stato di shock paralizzante, esattamente come quello dell’ultima volta quando lei, così presa dall’incredulità, l’aveva lasciato scivolare via dalla sua presa.

Improvvisamente quel momento le esplose vivido e forte nella mente attonita. Ed i momenti successivi scorsero ad una velocità tale che non sarebbe più riuscita a figurarsela. Inconsciamente, si ritrovò a piegarsi per metà fuori dalla finestra, le sue braccia circondarono la vita dell’alieno, nel chiaro intento di impedirgli di colpire il pavimento del balconcino.

 

Un secondo più tardi era riuscita in qualche modo ad issarsi e ad uscire fuori, sorreggendo sempre il corpo senza sensi di Ghish (Ed ecco a voi Wonderful woman ndBebbe5).

Si inginocchiò davanti a lui e, mentre il corpo dell’alieno le cadeva addosso, la sua testa si appoggiava sulla spalla di lei, la ragazza si accorse dov’era e cosa stava facendo. Più tardi, si sarebbe chiesta cosa l’aveva trattenuta dal lasciare cadere il corpo di lui lì senza pensarci due volte.

 

“Che sto facendo?” si chiese a voce bassissima, irrigidendosi quando un soffio di gelido vento le arrivò in risposta. Cosa stava facendo, esattamente? Abbassò lo sguardo sul suo nemico svenuto, osservandolo attentamente. Si morse le labbra con disperazione; per farla breve era ferito gravemente e quasi congelato.

 

“Non lo posso lasciare così, no?”

 

Di nuovo, il ricordo di quella battaglia, di lui che la risvegliava, delle sue suppliche le riempì la mente. Strawberry respirò profondamente, mentre la sua decisione si rafforzava. Non l’avrebbe lasciato, non così.

 

“Non posso, non quando è in questo stato”

 

La sua bocca assunse un’espressione determinata, lei si chinò ancora di più, riversando Ghish sulla schiena e tra le sue braccia, con quanta più cura possibile.

Temprandosi per quella che sarebbe stata un’ardua impresa, cominciò a sollevarlo, solo per rendersi conto di quanto leggero fosse.

 

Lentamente, cautamente, si riarrampicò nella sua stanza, aprendo completamente la finestra con la sua schiena, prima di farci passare l’alieno attraverso.

Il silenzio fu presto interrotto dal sospiro di sollievo di Strawberry, mentre scavalcava con una gamba il davanzale.

 

“E adesso?” si chiese, passando in rassegna la sua stanza e lasciando infine cadere il suo sguardo sul letto. Ad un momento di esitazione rispose con un: “E’ tutto quello che c’è”  mentre attraversava la stanza.

Lo stese cautamente, sempre pensando alla grossa ferita che, se ne accorse con orrore, stava appunto sanguinando.”Si deve essere riaperta..”

 

Strawberry andò a chiudere la finestra, poi tornò da Ghish che giaceva bocconi, osservandolo molto attentamente. Mentre lo faceva delle lacrime non richieste, non volute, ma inevitabili, le riempirono gli occhi.

 

Era così abituata a vederlo malizioso, vivace, crudele, rapido e scaltro, che era stata scioccata dal modo in cui era caduto diverse notti prima, dopo la distruzione del chimero dei sogni. Ora, nel vedere i bordi scoperti di quella ferita non guarita, i numerosi lividi che il Cavaliere Blu gli doveva aver lasciato, il vedere il modo in cui il suo corpo, che giaceva privo di sensi, continuava a tremare per il freddo (Per quanto è rimasto là fuori?), chinò la testa, in una sorta di vergogna che non riusciva a spiegarsi, ma che sapeva di meritarsi in qualche modo.

 

Non comprendeva quel nuovo sentimento, quella non voluta serie di dichiarazione sulla guerra da parte di Lory. Non voleva quelle complicazioni, quei suggerimenti. Voleva solo una divisione tra amici e nemici, ma mentre guardava il ragazzo davanti a lei, che una tale situazione le era giunta tra le braccia, da quando Mash aveva rivelato la presenza di Ghish. Ora, mentre scostava dolcemente con una mano le ciocche di capelli congelati dai suoi occhi, Strawberry prese una silenziosa decisione.

 

“Non ti lascerò morire”.

 

FINE DEL CAPITOLO.

 

Mhm, la storia comincia a prendere forma eh? Ben, spero che vi sia piaciuto.

Una cosa che non ho detto: se vi serve un po’ di ispirazione sul rapporto tra Ghish e Strawberry e siete stufi di cercarlo nell’anime, vi voglio consigliare un bellissimo film, in cui c’è una situazione simile: Labyrinth, con Jennifer Connelly e David Bowie.

E’ veramente bello, anche se può sembrare da bambini, specialmente le scene finali.

Ok, grazie a coloro che hanno letto e che continueranno a farlo e grazie a MewKimiko che ha messo la storia tra i preferiti.

A presto

Bacioni

Bebbe5  

 

 

 

  

 

  
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