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Autore: SusyToma    30/06/2015    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sophie e Julia arrivassero insieme all'hotel e Niklas scambiasse per errore Julia per sua sorella Sophie?
Un'alternativa alla storia della decima stagione.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Julia

Appena qualche giorno prima si sentiva col morale a terra, adesso invece sembrava che la vita le sorridesse Mentre salutava alcuni clienti che stavano entrando, Julia non poté che sorridere mentre ricordava la serata passata insieme a Niklas. Stare con lui era così magico, ogni momento acquistava nuovi significati. Avevano lavorato fino a tardi per decidere il menù alla perfezione. Si erano anche divertiti parecchio e aveva scoperto che Niklas aveva un grande senso dell’umorismo.
Era felice che tra loro si fosse rotto il ghiaccio, adesso che non c’era più l’ombra di un equivoco tra di loro, erano una coppia normale che si godeva la reciproca compagnia.
Coppia? Beh forse era presto per parlare di coppia anche se….
«Ehi Julia» - si accostò al suo fianco Sophie mettendosi sotto il suo braccio - «ti ho chiamata due volte non mi hai sentita?»
«Scusami ero sovrappensiero»
«Fammi indovinare centra il mio bel fratellone?».
Julia sorrise e un secondo dopo anche Sophie la imitava.
«Che bello sono così contenta, la mia migliore amica e mio fratello non potevo chiedere di meglio»
«Non correre troppo Sophie» - l’ammonì Julia - «abbiamo solo chiarito quel grosso equivoco sull’identità, ma è troppo presto per fare pensieri futuri»
«Giacché hai dato buca a me e tuo fratello per Monaco, io invece direi che non è affatto presto» obiettò Sophie
«Mi dispiace avervi dato buca ma sono certa che vi siate divertiti lo stesso»
«Ti perdono solo perché eri con lui» le strizzò l’occhio Sophie facendola sedere nel gazebo dell’albergo.
Quando si avvicinò un cameriere per ricevere le ordinazioni, Sophie disse subito.
«Una cioccolata calda per favore, anzi facciamo due».
Il cameriere annuì prima di andare via e Julia guardò la sua migliore amica crucciata.
«Adesso decidi anche per me?»
«Fa troppo freddo qui, con la temperatura cui eravamo abituate è meglio bere qualcosa di caldo» - spiegò Sophie - «piuttosto, più tardi Sebastian deve andare alla visita del medico che gli ha consigliato Niederbuhl. Non voleva andarci dicendo che stava bene, ma l’ho convinto»
«E’ un tale testardo a volte» - scosse la testa con disapprovazione Julia - «vuoi che vengo con te?»
«Sarebbe meglio, con due contro non avrà scampo» - rispose allegra Sophie - «le cure saranno un po’ lunghe penso che dovremmo stare qui più del previsto ed è necessario che si abitui»
«Io non so davvero come ringraziarti per quello che stai facendo per…»
«Non dirlo nemmeno» la interruppe Sophie ringraziando il cameriere che era tornato con due cioccolate.
Julia aspettò che si fosse allontanato per proseguire.
«Devo invece, quelle cure costano moltissimo e tu…»
«Sst» l’ammonì Sophie soffiando sulla sua cioccolata calda e Julia si arrese con un sorriso.
La sua amica aveva un grande cuore, si era riconciliata con la sua famiglia e ne aveva guadagnato era vero, ma l’aveva fatto solo perché voleva aiutare Sebastian e per quanto potesse eludere i complimenti, Julia gliene sarebbe stata sempre grata.
«Mio padre ovviamente è felice della notizia che resteremo» - cominciò a sorseggiare la sua cioccolata Sophie - «mi ha anche offerto di lavorare qui»
«E’ una bellissima notizia no? In questo modo potreste recuperare il tempo perso, hai pensato a cosa fare esattamente?»
«In realtà no, ma è bello sapere di avere qualcuno su cui contare»
«Si» rispose Julia allungando a stringerle la mano.
Se Sebastian era testardo, Sophie a volte era così cocciuta che Julia faticava a tenerli a bada. Alla sua migliore amica mancava la sua famiglia, anche se non voleva ammetterlo ed era bello che stesse lentamente ricucendo i rapporti con loro.
«Ciao ragazze».
Julia sentì il cuore balzarle in gola. Le succedeva ogni volta che Niklas era nei paraggi, il suo Principe era più bello che mai e quando le sorrideva poi era certa di non ricordare nemmeno come si facesse a respirare.
«Ciao fratellone» - rispose Sophie rivolgendole un’occhiata divertita - «Julia mi stava appunto dicendo quanto si è divertita con te ieri»
«Davvero?» - chiese Niklas con un sorriso mentre Julia lanciava un’occhiataccia all’amica
«Siediti non restare lì in piedi» - l’ammonì Sophie - «anche se sono certa che a Julia non dispiace osservarti».
Julia gli diede un calcio sotto il tavola facendola scoppiare a ridere mentre Niklas le guardava perplesse.
«E’ davvero… sorprendente vedervi tutte e due insieme sapete? No, non posso sedermi. Sono venuto per parlare con Julia, ti dispiace Sophie se te la rubo per qualche minuto?»
«Non osare dire una parola» rispose Julia prima che Sophie potesse aprire bocca.
Conoscendola, era certa che avrebbe detto altro per metterla in imbarazzo.
Si alzò lasciando la cioccolata intatta e rifiutandosi di guardarla mentre seguiva Niklas, il quale continuava a guardarla interdetto.
«Temo di essermi perso qualcosa»
«Adoro tua sorella ma delle volte la strozzerei con le mie mani»
«Faceva così anche da piccola» - ammise Niklas con un sorriso divertito per poi chiederle incuriosito - «davvero ti sei divertita ieri? Anch’io sai? Tanto».
Per evitare di diventare del colore del pomodoro, Julia evitò il suo sguardo chiedendo invece:
«Cosa volevi dirmi?»
«Si tratta della festa. Papà ha organizzato tutto nella sala rossa dell’albergo, la cena sarà pronta al momento giusto grazie ai tuoi utili suggerimenti»
«Sono più che suggerimenti sai? Ho cucinato anch’io» gli rammentò Julia
«Non direi cucinare quando mescoli qualcosa sul fuoco» la prese in giro Niklas e lei gli diede una spinta fingendosi offesa.
«Senza il mio contributo, non saresti nemmeno a metà strada»
«Forse sì» - cedette Niklas regalandola un sorriso che la fece sentire in pace col mondo intero - «se ti occupassi di controllare gli addobbi sarebbe l’ideale, mio padre è fissato con la storia che tu conosci i suoi gusti meglio di noi e non vuole sbagliare»
«Lo trovo un atteggiamento molto tenero»
«Vuole soltanto fare in modo di avere un figlio in più che lo ami» - sbottò Niklas - «non è così buono e gentile come si mostra con te e Sophie.»
Se per Sophie era stato difficile riavvicinarsi al padre, per Niklas sembrava ancora peggio. Julia cominciò a pensare che tutti gli Sthal avevano una gran testa dura.
«Forse…»
«Non parliamo di cui d’accordo?» - la interruppe Niklas e Julia annuì sapendo di non potere fare altro.
Lo vide fare un sospiro di sollievo e quando parlò la sua voce aveva abbandonato l’aria arrabbiata di poco prima.
«Volevo parlarti anche per un’altra cosa. Vorrei un consiglio per cosa regalare a Sophie. Mi accompagneresti più tardi a scegliere qualcosa?».
Si erano fermati davanti le scale dell’hotel, Julia sentì il suo cuore battere più forte.
Ripeteva a se stessa che non era un appuntamento, ma… loro due da soli! Stava per dirgli di corsa di si ma poi ricordò la promessa fatta a Sophie e sospirò.
«Temo di non poter venire. Ho promesso a Sophie che avrei accompagnato lei e Sebastian dal medico.»
Niklas sembrava dispiaciuto quanto lei per quella risposta anche se tentò di non farlo vedere.
«Capisco, vorrà dire che farò da solo. Adesso torno in cucina, ci vediamo alla festa»
«Niklas».
Lui si voltò quando aveva fatto appena un gradino e Julia quasi si perse nella profondità di quegli occhi chiari che non si sarebbe mai stancata di ammirare.
«Avrei un’idea per il regalo e se ti fa piacere, appena finisci il turno potremmo parlarne».
Aveva parlato tutto d’un fiato perché temeva che il coraggio le mancasse all’ultimo momento, a sorriso abbagliante che Niklas le riservò sentì di poter respirare di nuovo in modo normale.
«Sarebbe perfetto».

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