Il “Walton Institute for Gentlemen” era il suo luogo di redenzione e prigionia: si era convinto, con gli anni, di aver commesso nella sua vita passata dei peccati impronunciabili che gli erano valsi la reclusione forzata in uno dei collegi maschili più severi – e perciò noti – dell’intera Gran Bretagna. Non vi era nulla che non detestasse di quel luogo o della propria esistenza in generale: priva di libero arbitrio, costruita a tavolino in ogni minimo dettaglio. Egli, semplicemente, non viveva: esisteva e basta.
Ma se c’era una cosa che il destino sapeva fare bene era stupire.
E se comparisse un motivo per riprendere le redini della propria vita? E se quel motivo si trovasse proprio nell’istituto? E se quel motivo fosse un ragazzo?