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Autore: Aandyy    30/06/2015    2 recensioni
seguito di DI NUOVO INSIEME.
dal prologo:
-ormai ho preso la mia decisione, e tu devi accettarla senza fare polemiche, come tutti gli altri- concluse, con tono che non ammetteva repliche, e puntando il suo sguardo di ghiaccio in quello della ragazza.
-come desidera,… capitano- sputò la ragazza, come se fosse un insulto...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SECONDO CAPITOLO
 
 
 
 
 
 
 
 
Sulla Thousand Sunny erano giorni che regnava il caos.
Francky ed Usop ammergiavano con vari attrezzi per la manutensione della nave, seguiti da Chopper, creando un piacevole sottofondo di risate, risate che però innervosivano Nami, già parecchio sotto pressione per la ricerca, ancora senza alcun risultato, della Moby Dick.
Zoro e Sanji, quando non erano impegnati ad allenarsi con le spade o a cucinare preparando stuzzichini e delizie per Nami e Robin, battibeccavano per una cosa o l’altra, aumentanto sempre più il nervosismo di Nami.
Robin, seduta all’aparto con un libro a farle compagnia ed a poca distanza Brook che strimpellava una nuova sonata, accompagnata dalla sua voce.
L’unico che sembrava estraniato da tutto era Rufy.
Seduto sulla prua, lo sguardo rivolto all’oceano, immerso nei suoi pensieri.
Sapeva del sacrificio chiesto alla sua ciurma, soprattutto a Nami, ma nel profondo sentiva che doveva trovare Ace, per poi cercare Liv insieme.
 
 
 
 
 
-proprio non capisco cosa vuole nostro padere!- sbraitò Ace, mentre rientrava nella sua cabina, dopo essere stato per l’ennesima volta dal padre.
-dice che se sono da solo non mi lascierà mai andare, poi gli chiodo di lasciarmi andare con la seconda flotta, ma non vuole coinvolgerre i suoi uomini in questa storia, di cui è convinto dovrei restarne fuori pure io- continuò a lamentarsi con un Marco che, esasperato anche lui, non sapeva proprio cosa inventarsi per convincere il padre a lasciar andare Ace.
Capiva la preoccupazione del primo a lasciare da solo un membro della sua ciurma, a maggior ragione se questi fosse proprio Ace, ma quest’ultimo non voleva demordere.
Marco non riusciva a capire perché tanta preoccupazione, ma non aveva mai visto così agitato l’amico, neanche quando il fratello si era trovato in pericolo, mentre adesso fremeva dall’impazienza di partire.
-Ace agitandoti ed innercosendoti non concluderai niente- cercò di calmarlo.
-deve pur esserci un modo!- sbotto frustrato. Ace non riusciva più a ragionare dopo l’ulteriore no del padre, e più passavano i giorni, più la sua agitazione aumentava.
In tutto ciò il pensiero sempre fisso su Liv.
 
 
 
 
 
 
 
Due settimane.
Tanto era trascorso da quando la notizia di Law, come nuovo membro della Flotta dei 7, era stata rilasciata.
Ace stava lentamente iniziando a perdere le speranze per una sua partenza, mentre Rufy finalmene dopo giorni di viaggi, fermandosi su ogni isola sotto il controllo di Barbabianca, per chiedere informazioni, avevano finalmente ottenuto ciò che volevano.
Solo poche ore, e Rufy avrebbe finalmente rivisto suo fratello.
 
 
 
 
 
Ace dopo aver cacciato Marco dalla propria cabina, aveva ceduto alla stanchezza, procuratagli dallo stress degli ultimi giorni, abbandonandosi finalmente al sonno.
Strano come lui, che mai aveva avuto problemi col sonno, adesso trovava difficile chiudere gli occhi, rilassarsi e stringersi tra le braccia di morfeo.
Strano come ogni volta che le palpebre si abbassavano, l’unica cosa che riusciva a vedere fosse Liv.
Quando erano bambini, spensierati e sempre allegri, o quando l’aveva vista in mezzo a tutti quei pirati a Marineford, prima di perdere i sensi, ma di gran lunga i ricordi che più lo tormentavano erano gli ultimi giorni passati insieme, quell’unico bacio.
Era sprofondato in un sonno così profondo, per quanto tormentato, che neanche il trambusto proveniente dal ponte fu in grado di svegliarlo.
 
 
 
 
 
 
 
-Marco devo parlare con Ace!- Rufy e la sua ciurma ancora non ci credevano che finalmente avevano raggiunto la Moby Dick.
Il giovane capitano non aveva perso tempo, senza chiedere di Barbabianca, aveva fermato la prima faccia conosciuta, chiedendo frettolosamente del fratello.
-Rufy cosa ci fai qui?- chiese perplesso Marco, non aspettandosi un incontro con il fratello di Ace, per giunta ritrovandolo così frettoloso ed impaziente.
-ho bisogno di Ace è urgente!- continuò imperterrito Rufy.
-che sta succedendo qui?- Marco e Rufy erano così inmersi nel loro scambio di battute da non accorgersi dell’arrivo di Barbabianca sul ponte.
Entrambi si voltarono verso il nuovo arrivato, la ciurma di cappello di paglia rimase affascinata dalla maestosità del celebre Edward Newgate Barbabianca,forse il più forte e temuto tra i quattro imperatori.
Rufy, che già avevaavuto l’onere di combattere e conoscere il capitano della Moby Dick, non perse tempo con le formalità, ed armato con la sua solita schiettezza, si rivolse all’uomo.
-Ace deve venire con me- dichiarò con calma e convinzione, non era una richiesta, sapeva bene che anche il fratello era inquieto per gli ultimi eventi, ed era più che convinto di non trovare obbiezioni da parte di Barbabianca.
Convinzioni che però furono smentite in un batter d’occhio.
-non lascerò che uno dei miei comandandi lasci la mia nave per seguire un’altra ciurma- rispose lapidario Newgate –men che meno per andarsi ad immischiare nelle faccende di uno dei sette-
 
 
 
Mentre Barbabianca e Rufy dibattevano sul ponte, Marco sgattaiolò sottocoperta, dirigendosi di tutta fretta, verso la cabina di Ace.
Giunto alla porta, non si fece problemi a spalancarla, facendo irruzione all’interno della stanza, catapultandosi sul corpo addormentato di Ace.
-Ace svegliati! Accidenti apri gli occhi!- iniziò a chiamarlo a gran voce, squotendolo per un braccio, sperando di svegliarlo senza perdere troppo tempo.
Ace dopo qualche altro richiamo e scossone, finalmente decise di aprire gli occhi, non molto felice di quell’irruzione che, dopo giorni di insonnia, aveva interrotto il suo sonno.
-accidenti Marco che vuoi? Lasciami dormire in santa pace!- sbraito scrollandosi di dosso il compagno di ciurma.
-maledizione Ace alzati, sul ponte c’è tuo fratello che sta discutendo con nostro padre!-
A quelle parole, fu come ricevere una secchiata di acqua gelida, Ace scattò come una molla, talmente veloce che Marco, preso in controtempo, fu sbalzato a terra, mentre Ace come una furia si accingeva a correre verso il ponte della nava, da dove sentiva distintamente la voce del padre e del fratello discutere.
 
 
 
 
-ma è importante! Dobbiamo trovarla prima che gli succeda qualcosa!- continuava a gridare Rufy.
-ho già sbagliato in passato, rischiando di perderlo, non lascerò che accada di nuovo!-ribattè Barbabianca.
Ormai gli animi erano ben scaldati da ambo le parti. Nami e Robin cercavano di mettere un freno al loro capitano, prima che combinasse uno dei suoi guai, e scatenare l’ira di Barbabianca non era nei loro piani, ma proprio non voleva cedere.
-Rufy che ci fai qui?-
L’arrivo di Ace sul ponte smorzò un po’ la tensione, attirando gli sguardi su di lui, evitando l’imminente risposta del fratello verso il padre, ormai al lmite della sopportazione.
-hai saputo pure tu di Liv? Non possiamo stare con le mani in mano!- il più piccolo tra i due non perse tempo in giri di parole, arrivando dritto al sodo, provocando un ghigno di vittoria nel maggiore.
Ace sapeva che anche il fratello non sarebbe stato fermo ad osservare, mentre Liv con Trafalgar si immischiavno con feccia come la Flotta dei sette, ed ora che se lo ritrovava di fronte, vedeva limpido il modo per salpare ed andare alla ricerca di Liv.
-sapevo che anche tu non saresti stato convinto di questa storia- iniziò Ace –sono giorni che cerco un modo per salpare e cercare Liv, tu sai qualcosa?- continuò speranzoso di ricevere nuove notizie.
-no, non so nulla, quando abbiamo saputo della notizia eravamo ancora a Sabaody con Rayleigh e neanche lui sembrava molto convinto-
Ace rimase un po’ deluso, sperava che il fratello avesse più informazioni, ma questo non smorzò la sua speranza di partire con lui, non ebbe modo di rispondere, che Rufy continuò.
-sono qui per chiederti di unirti a me e cercare Liv, insieme riusciremo a trovarla!-
Il ghigno di Ace si allargò, sempre più fiducioso.
I due fratelli infatti si girarono verso Barbabianca, impassibile come sempre, consapevole che l’arrivo di Rufy aveva solo aumentato la vogli in Ace di partire, ma determinato più che mai a non cedere, o almeno non tanto facilmente.
A prendere parola fu Ace –padre, adesso non hai più scusanti, posso partire con mio fratello e la sua ciurma, non sarò solo e non rischierò la vita di nessuno della tua ciurma- asserì con una nuova luce negli occhi.
Barbabianca tremò internamente guardando lo sguardo di Ace, riconoscendo al suo interno la stessa forza e determinazione di quando, anni prima, gli aveva chiesto di cercare Marshall D. Teach e vendicare Satch, lo stesso sguardo che sapeva, non si sarebbe spento fino a quanto non avrebbe ottenuto il suo scopo.
 
 
 
 
 
 
 
Nel frattempo, sull’isola Zo.
-sei sicuro che sia una buona idea lasciarli da soli?- chiese la ragazza, mentre al seguito del suo capitano, si inccamminavano verso il sottomarino.
-Liv ultimamente metti un po’ troppo spesso in dubbio le mie decisioni- ribbattè il ragazzo.
-non lo farei se le tue decisioni non fossero così assurde- rispose con lo stesso tono asciutto del capitano.
-stiamo andando su di un’isola che non esiste su nessuna carca nautica, meno siamo più possibilità di riuscita abbiamo, è già tanto che vieni anche tu-
-come se ti dispiacesse la mia presenza- lo punzecchiò la ragazza, ottenendo in risposta uno dei soliti ghigni di Law.
Quest’ultimo era consapevole che per quella missione, non avrebbe voluto nessun’altro al suo fianco se non Liv.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE: piccola nota, volevo informarvi che la storia narrerà le vicende di Punk Hazard a grandi linee, ma ovviamente non sarà fedele all’anime, per ovvi motivi quali la presenza di Liv ed Ace nella storia, in più sono ancora indecisa se far succedere qualcosa tra Liv e Trafalgar, o lasciare il loro rapporto a quello tra capitano e vice, senza nessun intrallazzo, voi cosa suggerite? Dopo questo piccolo avviso, ringrazio ancora una volta chi legge la storia, soprattutto chi la mette tra le seguite, prefrite o ricordate, ed ovviamente ringrazio chi perde un po’ di tempo per lasciare un suo pensiero e recensire.
Spero che continuiate a seguire la storia e di non annoiarvi o deludervi.
Per chi vorrà ci vedremo al prossimo capitolo!
  
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