Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: BlueberryFields    01/07/2015    1 recensioni
Elizabeth è una ragazza italiana che si è trasferita a Londra da due mesi. I suoi occhioni verdi dicono tutto di lei. Si è promessa di non amare più per il resto della sua vita. Chissà se l'incontro con un ragazzo biondo, dagli occhi di ghiaccio e dallo sguardo affascinante riusciranno a farle cambiare idea?
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Ti ha baciata e lasciata così? >>

<< Sì,decisamente senza parole >>

<< Che stile >> esclama Stanley. Emily gli lancia un’occhiataccia.

<< Ma tu non dovresti essere all’università? Sei sempre qui >> gli dice lui. Emily e Stanley sono complici che vivono una storia d’amore odio.

<< Jamie non dovrebbe essere a lavoro? >> domanda lei.

<< No, per fortuna, ha da fare un servizio fotografico per non so quale rivista >>

<< Chissà quante modelle avrà intorno >> 

<< E chissà i modelli >> dice Stanley sottovoce. Io e Emily scoppiamo a ridere.

<< Non mi state aiutando così e comunque non so che fare >>

<< Cioè, convivi Jamie Campbell Bower da un mese, ci passi tutti i giorni della settimana, ti ha dedicato una canzone davanti a milioni di persone, ti ha baciato e tu non sai che fare? Oh, Liz, non farmelo spiegare a gesti >> 

Stanley ride e io la rimprovero.

<< Emily, Jamie ed io siamo solo colleghi, avrà fatto così con tutte le ragazze che si è portato a letto >>

<< Ma Liz ti poteva portare a letto ieri sera e non l’ha fatto, questo già è una dimostrazione >>

<< Emily non dovresti essere all’università? >> 

<< Basta trovare giustificazioni o deviare argomento. A lui piaci, eccome se gli piaci. Non è vero Stanley? >>

<< Tesoro, forse dovresti ascoltare la tua amica qui che non ha sempre torto. >>

 

 

Ho passato l’intera giornata a lavorare in studio cercando di non pensare a quel bacio. Sono le 8 di sera ed esco da lavoro tornando a casa a piedi. Piove ma non m’importa. Io e Jamie giravamo spesso sotto la pioggia. 

<< Sei mai stata a Brighton? >>

<< No >>

<< Ti ci porterò, ho una casa sulla spiaggia >> disse lui. Stavamo camminando per Notting Hill. Gli avevo chiesto di portarmici da tempo. Avevo sognato quel quartiere da una vita ma fino a quel momento l’avevo visto solamente in foto.

<< Qui >> disse indicando una libreria dai muri color celeste << è dove s’incontrarono per la prima volta i personaggi di Hugh Grant e Julia Roberts >>

La mia esaltazione era al massimo. Ero innamorata di quella storia d’amore. In una calda s’era d’estate italiana io e mia madre decidemmo di vedere qualche film e lei mi propose Notting Hill e ne rimasi innamorata. 

<< Storie d’amore così non esistono e neanche uomini così >> dico sbuffando. 

<< Hey, guarda che potrei essere un perfetto personaggio alla Hugh Grant, ricordati che sono un attore >> gli lancio un’occhiata e scoppio a ridere.

<< Non ti ci vedo, sei il tipico ragazzo da una nottata e via e da “sono figo solo io, ti conquisto solamente con uno sguardo” >> dico imitando la sua voce  lasciandomelo alle spalle mentre fotografo qualunque cosa io veda. 

Il mio sogno viene interrotto dal rumore della porta che si apre. 

<< Jamie, sei tu? >> domando mentre mi siedo. E’ tutto buio e un po dal sonno un po’ dalla stanchezza non riesco a vedere nulla.

<< Jamie ? >> Nessuno risponde. 

Avrò sognato anche questo. Penso tra me e me. Mi alzo dal divano e vado in cucina per prendere un bicchiere d’acqua. Quando accendo la luce una figura compare davanti a me.

<< Ma che sei matto? Mi hai fatto prendere un colpo >> urlo. Avrei riconosciuto quella figura lontano mille miglia.

<< E’ l’effetto che faccio a molte >>

<< Hai il coraggio di fare pure il cretino, Bower >> 

<< Bower? Ahia, cosa ho fatto di male? >>

<< Niente >> dico aprendo il frigorifero. 

Bugiarda. Penso

<< Com’è andata? >>  cambio argomento

<< Solita solfa, solite domande e solite risposte >>

<< Capito >> Mi siedo su uno sgabello e accendo l’ipad. 

<< Com’è andata a lavoro senza di me? Hai tirato matite e dato da matto anche oggi? >>

Rido.

<< Non c’era il mio bersaglio preferito >> lo sento ridere. Apre la porta della sua stanza. Dopo aver trafficato per un po’ in bagno torna in cucina.

<< Ho dimenticato l’acqua >> si è cambiato. Indossa il pigiama. Apre il frigorifero prende una bottiglia e ritorna in camera.

<< Buona notte >> mi dice. 

Dopo neanche un minuto riapre la porta e questa volta è senza maglia. 

<< Sai, mi è presa un’improvvisa fame >> 

<< Jamie, oh Dio, ti prego >> scoppio a ridere. E’ completamente nudo e l’unica cosa che copre le sue parti intime è una scatola di Corn Flakes che sta tenendo.

<< Ne vuoi uno? >> dice. Ho le mani davanti agli occhi. 

<< Non ho tutta questa fame >>  

<< Peccato, buona notte >> 

Sento la porta riaprirsi. Sono di spalle.

<< Cosa vuoi di nuovo Jamie? >> Non mi risponde. Sento il respiro sul mio collo.

<< Te >> sussurra al mio orecchio. Un brivido pervade la mia schiena. Mi giro e non faccio in tempo a controbattere che le sue labbra sono sulle mie. Mi bacia lentamente come se volesse assaporare ogni singolo momento. Mi prende per la vita e mi appoggia sull’isola di marmo in mezzo alla cucina. Si avvicina a mi e sento la sua eccitazione. 

<< Cazzo! >> esclama Jamie. La suoneria del telefono ci riporta sulla terra.

<< E’ Mark, il mio agente >> Jamie risponde e io mi butto sul divano. 

Penso di morire. Dio, Liz ma che stai facendo?! 

Jamie rimane a parlare al telefono per un po’ e il morbido cuscino del suo divano mi concilia un sonno profondo. 

<< Liz, alzati che ti porto a dormire >>

<> sbuffo ancora ad occhi chiusi.

<< Già, sei svenuta come una bambina, devi prenderti una pausa >>

<< Me la prenderò su un’isola delle Maldive finito il lavoro >> Vedo Jamie sorridermi. Si è seduto vicino a me. 

<< Vuoi dormire qui ? >> mi domanda e io annuisco. Vedo un po’ di delusione nei suoi occhi. 

<< Allora buona notte >> sta per alzarsi quando lo fermo. 

<< Jamie, rimani qui con me ? >> Non risponde, mi sorride e si mette disteso vicino a me. Mi abbraccia e mi sposta su di sè abbracciandomi. Infilo la testa nell’incavo del suo collo. 

<< Stai bene? >> gli chiedo

<< Con te sto da Dio >>  Mi da un bacio sulla tempia e crolliamo abbracciati. 

 

 

Se stai leggendo questo biglietto è perché purtroppo non sono arrivato in tempo per svegliarti . Sono andato a comprare il caffè . 

P.S: so che sarai arrabbiatissima perché ti ho spento la sveglia ma DOVEVI      dormire. 

Jamie xx 

Sono sotto la doccia da più di dieci minuti. Esco e con la mano pulisco lo specchio appannato dal vapore dell’acqua bollente. 

<< Cazzo, ho dimenticato i vestiti  >> Esco e in quel momento Jamie entra in casa.

Mi guarda meravigliato chiudendo la porta con un piede.

<< Vuoi girare per casa così oggi? >> domanda indicandomi. Ho indosso solo un asciugamano. 

<< Ti piacerebbe >> gli dico mentre mi vado a cambiare. Mi asciugo i capelli e finito, trovo la cucina piena di cibo.

<< Hai cucinato tu? >> chiedo a Jamie. 

<< Chef Jamie suona bene no?! >> 

Mi siedo addentando un pancake preparato da lui.

<< È buonissimo >>

<< Grazie. Non sei arrabbiata perché non ti ho svegliato vero? >> Guardo l’orologio che indica le 11.00

<< Stranamente no >>

<< Allora dormiremo tutte le notti insieme >> dice compiaciuto. 

 

 

<< Da piccolo pensavano che tu fossi una bambina? Veramente? >> gli domando ridendo. Stiamo camminando per Hyde Park da un po’.

<< Che c’è di male? Indossavo i pantaloni da donna e avevo i capelli lunghi >> Scoppio a ridere.

<< Non ci posso credere, quindi potrei pensare che tu sia gay e che ti piaccia Stanley >> lui mi lancia un’occhiata.

<< Io sono segretamente innamorato di Stanley perché lui ti ha assunta ed è grazie a lui che ho conosciuto te >> dice volgendo lo sguardo verso di me. 

Sento le mie guance prendere fuoco.

La domenica la passavamo così da quando mi ero trasferita a casa sua. Jamie mi portava in giro per la città. Parlavamo molto e alla fine ci ritrovavamo a cenare nel solito pub. 

<< Io ero un maschiaccio >>

<< Sul serio? >> domanda Jamie come sbalordito dalla mia affermazione con un boccone di hamburger in bocca.

<< Avevo i capelli corti, giocavo a calcio e non piangevo come una femminuccia se mi sbucciavo le ginocchia >>

<< Non ci credo, cioè hai frignato come una bambina per un po’ di pioggia e per delle ginocchia sbucciate niente? >>

<< Niente >> gli sorrido. Siamo seduti davanti alla vetrata del pub e delle persone dall’esterno iniziano ad indicarci ma non ci facciamo caso. Appena usciamo una folla di fotografi ci assale. 

<< Jamie, una foto >> urla qualcuno

<< Chi è lei? Jamie, una foto >>

<< Vieni >> dice prendendomi per mano. M’infila il cappuccio della felpa e iniziamo a camminare velocemente verso non so dove. I fotografi ci inseguono. Sono accecata dai flash delle macchinette. Jamie mi sta letteralmente trascinando dietro di se. Molte persone si fermano in mezzo alla strada per guardarci. Il cielo è nuvoloso e le gocce che prima cadevano leggere iniziano a farsi più forte creando un vero e proprio acquazzone.

<< Corri >> mi urla e faccio quello che mi dice. Inizio a correre più veloce che posso seguendo il suo passo. Riusciamo ad arrivare davanti casa sani e salvi.

<< Dove sono? >> gli domando

<< Penso che li abbiamo seminati >> Scoppio a ridere ripensando a cosa fosse successo. 

Saliamo e Jamie apre la porta. Vado ad accendere le luci quando mi ferma.

<< No, vedranno dove abito se accendiamo le luci. Vieni, ho delle candele >> 

Mi indica dove trovarle e le accendiamo sistemandole in qualunque “buco” libero. L’atmosfera si sta facendo troppo romantica. 

<< Vado a farmi una doccia >> dico e inciampo su qualcosa a terra ma Jamie, che è davanti a me, riesce a prendermi e il mio viso è così vicino al suo da poter sentire il suo respiro sulla mia bocca.

<< Grazie >> dico deglutendo. I suoi occhi sono fissi sulle mie labbra. Sposta la sua mano sulla mia vita stringendomi a se e mi bacia. Porto le mie mani al suo collo e Jami mi prende in braccio e avvinghio le mie gambe al suo corpo e continuandoci a baciare  mi porta in camera sua. Non facciamo in tempo ad entrare  che la mia maglietta è già volata da qualche parte sul pavimento e con lei anche i pantaloni di lui. Dopo neanche tre secondi siamo nel letto. Jamie mi bacia nell’incavo del collo e mi sfila i jeans. Continuo a baciarlo e ci ritroviamo nudi, sento la sua eccitazione sul mio interno coscia. Non m’importa se siamo bagnati, non m’importa se ho freddo o se mi ero promessa di non cedermi a lui ma sono lì e mi sento bene ed è l’unica cosa che voglio ora. 

Mi entra dentro e lo sento ansimare. Mi bacia dolcemente sulla fronte, sul naso, sulla guancia e poi sulla bocca. Perdo il conto del tempo e dei baci che ci diamo. Non riesco a pensare a nulla se non a quanto sia bello fare l’amore con lui. Lo vedo sorridere e baciarmi mentre si abbandona al piacere ed io insieme a lui. 



MA AVETE VISTO QUANTE FOTO STA PUBBLICANDO LILY COLLINS DI LEI E JAMIE INSIEME? Cioè sono dhlkhlldflhslfdlds *-* , ogni volta che ne vedo una i miei occhi diventano due cuori enormi. Sono una grandissima fan di Jamily e penso di essere innamorata di loro come coppia sono troppo carini e dolci e...ok mi sta salendo il diabete. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Mi scuso in anticipo se pubblicherò in ritardo il prossimo capitolo ma sono in fase (MALEDETTA) "sessione estiva". Ringrazio Lady MildredMr_Mrs_Mellark per le loro recensioni <3 
A presto 

-BlueberryFields 
   
 
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