-four.

Non avrebbe mai voluto dire quelle cose, non avrebbe voluto dire di no, ma Lauren aveva paura, un'immensa paura. Era successo tutto troppo in fretta. Come poteva cambiare da un giorno all'altro? non ci sarebbe mai riuscita data la sua scarsa positività. 

Camminava ma non sapeva con precisione dove stesse andando. La sua mente era troppo occupata a pentirsi di ciò che aveva fatto. Non si era fatta scappare una grande occasione, ma si era fatta scappare anche degli amici. Ma infondo c'era abituata, non aveva mai avuto veri amici, la maggior parte l'avevano abbandonata senza neanche una spiegazione logica .

Camminava e pensava. Poi bastò un secondo, bastò una voce a farla tornare alla realtà. Quella voce che aveva udito due giorni prima e che le metteva una grande paura. Quella voce era vicina a lei più che mai.

-Finalmente posso guardarti meglio- Al solo udito di quelle parole, Lauren rabbrividì.

Era di nuovo lui. Il ragazzo misterioso di cui non conosceva il nome, ed era proprio dietro di lei. Cautamente Lauren si girò e per la prima volta riuscì a guardare quei suoi occhi che parevano misteriosi. Erano scuri e inquietanti proprio come se li ricordava.

-Chi s-sei?- domandò Lauren tremando. Lui si avvicinò, forse aveva capito che lei aveva paura. Le posò una mano sulla spalla e a quel tocco lei rabbrividì, di nuovo. 

-Sta calma, non mordo mica...- doveva ammetterlo, aveva un timbro di voce altamente sensuale, ma non ostante ciò cercò di restare calma. Fece un profondo respiro e subito si tolse la mano del ragazzo dalla spalla. Lui accennò ad un sorriso e poi riprese a parlare.

-Mi avevano detto che fossi  in gamba, Lauren-

-Come conosci il mio nome?- urlò lei.

lui ghignò -So più di quanto tu pensi-

-Ti sta infastidendo Ian?- Un'altra voce si intromise nel discorso. Questa volta la voce era femminile. Lauren guardò la ragazza dalla lunga chioma bionda arrivare a passi lenti.

Aveva gli stessi lineamenti del ragazzo, che a detta sua si chiamava Ian, forse erano fratelli.

-Non preoccupari Michelle qui va tutto bene, stavamo solo... parlando- rispose squadrando Lauren.

La bionda, avanzò di nuovo a passi lenti verso Lauren. 

-Quindi tu saresti la famosa Jolly eh?- provò ad avvicinare le sue mani ai capelli di Lauren ma subito la fermò stringendole il polso.

-Si sono io, problemi?- non avrebbe dovuto dirlo poichè praticamente non era ancora entrata nei Guardiani ma si sentì il dovere di difenderli. Michelle accennò un sorriso.

-Che tipetta questa qui!- in quel momento Lauren si sentì una carica di rabbia trapassarle tutto il corpo.

-Ma chi ti credi di essere?- domandò decisa. Non aveva paura, no non ne aveva.

Michelle guardò il ragazzo dietro di lei e poi si girò e guardò fisso negli occhi Lauren.

-Penso che tu già sappia a chi apparteniamo e per cosa lottiamo- Si, lo sapeva bene. Lauren annuì. 

-Bene, mi chiamo Michelle Smith e lui è mio fratello Ian Smith- Lauren si fermò a guardare il ragazzo dietro Michelle. Ian. Doveva ammettere che era davvero bello, sarebbe stato capace di avere tutte le ragazze ai suoi piedi. Sicuramente non aveva la sua età, ne dimostrava tipo diciotto rispetto alla sorella che ne dimostrava sedici come lei. Poi ritornò a guardare la ragazza.

-Cosa volete?- urlò Lauren.

-Mi hanno detto che hai rifiutato di entrare nei Guardiani...- disse girandole intorno.

Lauren presa dalla rabbia e dalla frustazione rispose.

-Non credo siano affari tuoi le mie decisioni-.

Ian, stanco di ciò, intervenne: -Michelle adesso basta! Lasciala perdere, uno in meno da temere-

La rabbia di Lauren dopo quelle parole arrivò al culmine.

-Cosa credi? Che non sia un'avversaria da temere?- Ian la guardò. La guardò per molto tempo, come se stesse studiando tutti i particolari della ragazza. Poi abbassò la testa, si morse le labbra e rise. Cosa aveva da ridere? La stava prendendo in giro?  

Dopo la breve risatina che fece infuriare ancora di più Lauren, riprese a parlare: - Dico solo che saresti stata un'ottima nemica, andiamo Michelle abbiamo cose più importanti a cui pensare..- si girò di spalle e subito volò via e sua sorella fece lo stesso.

-Addio tesoro-

Lauren si sentiva tremendamente frustata. Erano degli arroganti e lei odiava gli arroganti. Eppure le ultime parole di Ian la spiazzarono. Cosa realmente pensava lui di lei? E lei di lui? erano domande difficili da rispondere, era successo tutto troppo in fretta ma in quel momento decise di lasciare perdere la testa e fare come il cuore le diceva. Girò i tacchi e ritornò nel luogo dove prima pensava che non sarebbe più tornata.

Gli arroganti vanno sconfitti. Devono essere sconfitti.

***

Cameron continuò a fissare il vuoto per molto tempo. Avevano perso la loro unica opportunità di vittoria. Si sentiva così stupido non era riuscito a portare a termine il suo lavoro, come poteva un ragazzo come lui portare avanti una Lega così importante. Aveva fallito, di nuovo.

- Cameron...- la dolce voce di Isabel lo riportò alla realtà.

-...adesso cosa facciamo?- disse cautamente.

Cameron alzò di poco lo sguardo. Cosa avrebbero potuto fare? Non lo sapeva nemmeno lui. Ma si fece coraggio e si alzò dal suo posto.

-Ascoltatemi, abbiamo perso la nostra unica opportunità per vincere. Ma questo non significa che dobbiamo abbatterci, riusciremo a vincere con la nostra sola forza di Guardiani. E se il Fato ci rinnegherà la vittoria noi sorrideremo perchè fieri di aver combattuto con spirito anche se ...-

Improvvisamente un rumore lo interruppe. Qualcuno era entrato. Il rumore dei passi si fece sempre più vicino quando alla fine entrò la loro fortuna. E con affanno disse.

-Ho deciso! Entrerò nella Lega dei Guardiani-.