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Autore: Julia Weasley    17/01/2009    5 recensioni
Un bel giorno, Teddy Lupin trova in soffitta il vecchio diario di sua nonna Andromeda e, incuriosito, comincia a leggerlo. Scoprirà la storia di Andromeda Black nel periodo di cui la Rowling non parla, dal primo anno a Hogwarts alla scelta che le cambierà per sempre la vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Famiglia Black, Sorelle Black, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Dimenticata

17 gennaio 1968

Caro diario,
ti basti sapere che oggi è venerdì diciassette. Non sono mai stata superstiziosa, ma a questo punto ho cambiato completamente idea. Da oggi la mia vita è ufficialmente rovinata.
Forse ti sembro troppo tragica? Quando sentirai cosa sto per dirti non la penserai così.

È una catastrofe…
Una tragedia…
I miei mi odieranno a vita…
No, mi uccideranno…
Se avranno un minimo di pietà...
O forse lo farò io stessa.

Mi sono innamorata di Ted.

Com’è possibile, vuoi sapere? Lo sapessi io…

Tutto è cominciato (anche se sarebbe giusto dire: tutto è finito) stamattina.
Camminando con Molly verso la Sala Grande, abbiamo visto Ted (solo ora mi rendo conto di quanto siano belli i suoi occhi azzurri come il cielo e i suoi capelli d’oro…come ho fatto a non accorgermene prima?). Comunque, stava uscendo dalla sala in compagnia di alcuni suoi amici e una ragazza, che è di un anno più piccola di noi. Quando mi ha vista, come al solito, si è limitato ad abbassare lo sguardo e andarsene.

“Chi era quella?” ho chiesto io, e ora mi rendo conto di essermi sforzata affinché non sembrassi troppo interessata.
“È Amelia Bones, un tipo simpatico” ha risposto Molly. “A quanto ho capito, sembra avere un debole per Ted”.
“Ah… E lui?”
“Non lo so. L’ultima volta che gli ho parlato a tu per tu ha detto che avrebbe fatto di tutto per dimenticarti…E a quanto vedo ci sta riuscendo…”
“Stanno insieme?” ho chiesto bruscamente.
“Ancora no…Però guarda, lei lo saluta dandogli un bacio sulla guancia… A proposito, devo raccontarti di Arthur! Sono quasi sicura che uno di questi giorni si dichiarerà! Tu che ne pensi?...  Andromeda, mi stai ascoltando?”
“Scusa, non mi sento bene. Vado in infermeria” ho esalato, con una voce che sembrava provenire dall’oltretomba.
“Ok, vuoi che ti accompa-?” ha chiesto Molly, ma io ero già sfrecciata via prima che potesse anche solo formulare la frase. Ovviamente non mi sono presentata in infermeria. Invece mi sono rinchiusa in un bagno e sono scoppiata a piangere, senza neanche rendermi conto del perché.

A quel punto ho iniziato un tormentato monologo interiore.

Perché sto piangendo?
Perché ci sono rimasta così male? In fondo io che cosa c’entro? Non è affar mio, no? E allora perché mi sento così strana, come se vedessi minacciato qualcosa di mio?
Nonostante i nostri rapporti ultimamente siano stati pessimi, Ted è ugualmente un mio amico, lo è da un sacco di tempo, ormai, ma è normale che stia reagendo così?
Ted è mio amico. Ted è mio…
Io ero al centro dei suoi pensieri, non quella Bones… E ora arriva lei, che me lo vuole portare via. Non riesco a sopportare il pensiero di vederlo sorridere in quel suo modo speciale a un’altra…
Ma che sto dicendo? No, non è possibile. Non sarò mica gelosa? Forse sto impazzendo. La devo smettere di pensare certe cose…

Mi c’è voluto poco per capire che era tutto reale. Sono già parecchi giorni che faccio dei sogni strani, e lui ne è sempre il protagonista indiscusso. Non faccio che svegliarmi con il cuore in gola, con la mano tesa verso quel viso che nel sogno mi era stato così vicino…
Non ho mai provato niente di simile. Non è come immaginavo. È una sensazione mille volte più potente di quanto avessi mai potuto pensare.
E, tanto per cambiare, sono arrivata tardi anche questa volta. Ormai lui mi ha dimenticata. Per Ted non esisto più.
È inutile cercare di rimediare, adesso. Anche se riuscissi ad essere di nuovo l’unica per lui, non potrei starci insieme lo stesso, e rischierei solo di farlo soffrire ancora.
Invidio quella ragazza. Darei qualsiasi cosa per essere al suo posto. Tuttavia non riesco a odiarla.
È una cosa che mi spaventa, ma sento di amarlo così tanto che potrei essere serena anche se si fidanzasse con lei, purché sia felice.
No, non sarei serena. Forse potrei smettere di disperarmi e cedere alla rassegnazione, ma non potrei mai essere contenta di vederlo con un’altra. Non sono così nobile d’animo. Lo vorrei tutto per me e basta.

Come vorrei poterglielo dire. Mi sento illuminare di un’emozione nuova tutte le volte che lo penso, ogni volta che lo guardo. È diventato il centro del mio mondo, l’unica ragione per cui esisto, la mia gioia e la mia disperazione.
Chissà se un giorno riuscirò a superare questa fissazione senza speranza. Da un lato lo voglio, dall’altro no. Ho paura che non mi ami, ma allo stesso tempo temo il contrario.
Aveva ragione lui: non so nemmeno io che cosa voglio. O forse vorrei soltanto che la mia famiglia fosse capace di accettare anche questo. Ma so che non succederà mai.

Sono destinata a precipitare in un baratro buio come la notte e di cui non riuscirò mai a toccare il fondo. Lui era la mia luce e ora che se n’è andato la mia vita sarà immersa nell’oscurità.

  
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