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Autore: MaryMatrix    04/07/2015    4 recensioni
Natsu e Lucy stanno insieme e Natsu non perde occasione di ripetere alla sua stella che la ama. Ovviamente, a modo suo.
Giorno 1 - Wander - "Ti amo" nel pineto
Giorno 2 - Gratitude - "Ti amo" dopo un disastro
Giorno 3 - Transformation - "Ti amo" e Kariu no Hoko
Giorno 4 - Smoke - "Ti amo" e ti regalo il mio sogno
Giorno 5 - Need - "Ti amo" vs "Ti amo, ma"
Giorno 6 - Glory Days - "Ti amo" e Unison Meteora
Giorno 7 - Happy - "Ti amo" e sei con me
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giorno 3: Transformation

Ti amo e karyu no hoko

La grande parata annuale di Fairy Tail si stava avvicinando e tutta la Gilda lavorava con entusiasmo ai carri che quell’anno avrebbero sfilato per le strade di Magnolia.

Lucy era molto impegnata in quel periodo perché ci teneva particolarmente al “Carro dei Draghi”: era un carro su cui sarebbero stati Natsu, Wendy, Gajeel e Laxus e, a quanto pareva, anche lei; Natsu aveva infatti insistito molto per avere al proprio fianco la sua fidanzata e aveva rivolto al Master delle parole bellissime…

- Lucy deve sfilare con me, nonnetto! Lucy è il mio drago! -.

Il nonnetto sospirò.

- Lucy non è un drago, Natsu… -.

- Sì che lo è! È bella, è forte e soprattutto È TUTTA UN FUOCO! -.

… ripensandoci aveva iniziato con cose bellissime e poi era scaduto in un complimento alla Natsu che poteva essere frainteso senza troppi sforzi da tutto il resto del mondo. Comunque. Lucy si era sentita davvero amata in quel momento, orgogliosa del fatto che Natsu volesse sfilare pubblicamente con lei. Si era sentita importante, perché Natsu la reputava così forte da paragonarla a loro, i temibili Dragon Slayer.
Quindi voleva dare davvero il massimo e mostrare che lui non sbagliava a credere in lei, che, sì!, lei era un drago!
Per questo aveva elaborato un piano piuttosto complesso per il quale doveva allenarsi duramente e con costanza, sotto la supervisione di un Loki che all’inizio si era mostrato riluttante e aveva provato a dissuaderla: riteneva infatti che il tutto fosse troppo faticoso e rischioso e inoltre il tempo a disposizione non era decisamente a loro favore. Ma Lucy era stata irremovibile.
Così, la maga trascorreva ogni minuto libero che aveva meditando ed allenandosi.

Natsu era preoccupato: che Lucy stesse tramando qualcosa era palese anche ai suoi occhi, ma ogni suo tentativo di domandare qualcosa o, peggio, di intrufolarsi a casa sua si concludeva con scuse poco credibili o, peggio, con Lucy kick potenziati. L’allenamento almeno dava i suoi frutti.
Infine Natsu si era rassegnato e aveva ritenuto più saggio rispettare i segreti della sua compagna (aveva anche dissuaso gli altri dal porre domande per la loro incolumità), ipotizzando che tutto quell’allenamento fosse volto a dimagrire. Concluse dunque che la soluzione migliore sarebbe stata quella di portarle una torta per rassicurarla sul fatto che non era poi così grassa e che comunque la preferiva pesante piuttosto che assente e lontana da lui.

Finalmente il grande giorno della parata arrivò e tutti erano già pronti a disporsi sui rispettivi carri e Lucy li ammirò tutti, mentre procedeva verso il proprio. La parata sarebbe stata aperta da Cana, Wakaba e Macao su un carro che procedeva su due grosse botti rotolanti.
Li avrebbe seguiti Erza, che aveva creato, nessuno sapeva come, un’armatura titanica che assomigliava ad un robot: la “bestia” riusciva a camminare grazie alla magia di Erza, che durante la sfilata lo avrebbe guidato dall’alto della sua testa. Lucy non poté fare a meno di restare sbalordita davanti all’imponenza di quella creatura in titanio: era di un rosso smagliante e le luci, riflettendo sulla sua superficie, l’avrebbero fatta brillare.
Il carro successivo era quello dei fratelli Strauss: loro erano riusciti a trasferire al carro parte della loro magia, in modo che la parte superiore del carro, ben visibile a tutti, potesse diventare ora un micetto, ora un temibile demone, ora una… statua di pietra? Lucy rimase interdetta, ma poi sorrise: Evergreen ormai era fissa nel cuore di Elfman.
Dopo di loro Lucy osservò il carro di Juvia e Gray: Juvia aveva insistito un po’ per sfilare anche quell’anno insieme a lui e Gray aveva accettato senza nemmeno troppe preghiere per i suoi standard. Si trattava di un carro a tema natalizio: Juvia e Gray avevano creato insieme la neve del paesaggio che ricopriva l’intero carro e c’erano simpatici pupazzi di neve che indossavano tutte le sciarpe che Juvia aveva cucito per il suo amato Gra-sama.Lucy non poté fare a meno di pensare che il loro numero fosse inquietante.
Un po’ più indietro c’era una casetta di ghiaccio ricoperta di lucine natalizie, dal cui terrazzo al primo piano i due avrebbero salutato il pubblico. In più, su gentile concessione di Laki, la casa era dotata di una ruota di legno da mulino che girava su un ruscello che scorreva sul morbido manto innevato. Era un carro tutto sommato semplice, ma Lucy non poté fare a meno di trovarlo romantico.
Finalmente, il suo carro: quattro dragoni in cartapesta si ergevano dietro la pedana sulla quale sarebbero stati i Dragon Slayer. Dentro le gole dei quattro dragoni erano stati installati dei fuochi d’artificio che sarebbero stati attivati solamente a debita distanza dal carro di Gray, che li aveva minacciati tutti di morte nel caso in cui avessero osato sciogliere la sua casa di ghiaccio con “i loro giocattoli pirotecnici”.
Lucy sospirò, sapendo che, nel bene o nel male, la più grande sorpresa quella sera sarebbe stata proprio lei.

- Ehy, cosplayer! – la chiamò Gajeel. – Vuoi salire o pensi di restare lì a farti travolgere? -.

La maga si riscosse e si affrettò a salire sul carro. Wendy le rivolse un sorriso amichevole e le fece i complimenti per il bel vestito con le squame verdi che aveva indossato, Laxus la ignorò e Gajeel invece sogghignò.

- Con quel vestito volevi sembrare un drago? -.

- Lucy non ha bisogno di sembrare un drago. – asserì Natsu, convinto. – Lucy è un drago. -.

“Non immagini quanto” pensò Lucy, abbassando la testa.

- Ehy, Lu, tutto bene? -.

- Uh? – Lucy alzò lo sguardo su di lui. – Sì, certo. – sorrise per rassicurarlo.

La sfilata iniziò: Lucy sorrideva e salutava tutti, cercando, nel frattempo, di concentrarsi.

- Yo, Lucy! – Natsu la chiamò.

Intrecciò le loro mani, sollevandole in modo che tutti potessero vedere che stavano insieme.

Lucy, arrossì, felice e non poté fare a meno di ricambiare quel sorriso radioso e spontaneo che lui le riservava sempre e che le dava tutta la forza di cui aveva bisogno.
Con sicurezza fendette l’aria con la mano destra, rimasta libera. Il momento era arrivato.

- APRITI, PORTA DEL DRAGONE! – urlò a gran voce.

Non possedeva la chiave di quel portale, ma il fatto di possedere tutte quelle chiavi la rendeva forte abbastanza da riuscire, almeno in teoria, ad evocare un Spirito con cui non aveva alcun contratto. In particolare con un duro allenamento sarebbe stata in grado di fondere il proprio corpo con quello dello spirito.

- DRACO! – evocò.

Lucy si sarebbe trasformata in un drago.

I quattro Dragon Slayer e più o meno tutti gli altri guardarono ciò che stava accadendo a bocca aperta, sorpresi per quell’improvviso colpo di scena.

Dal corpo della ragazza si irradiava una forte luce tutto intorno e lei, travolta dalla forza di quella magia che ancora non padroneggiava, si sollevò in aria sfuggendo alla presa di Natsu.

- LUCY! LUCY! -.

Ma Lucy non lo sentiva.

All’improvviso apparve qualcosa che fece rabbrividire tutti i presenti: l’immagine di un enorme drago lucente come una stella apparve sovrastando il carro.

- Chi osa evocarmi senza possedere la mia chiave? CHI? – ruggì il drago, con una voce bassa e profonda che pareva provenire dalle viscere della Terra. – Chi disturba il riposo della costellazione del drago? Chi vuole prenderne le sembianze? -.

A quella domanda tutti capirono le intenzioni della ragazza e Natsu rimase a bocca aperta.

- Lucy… -.

Il Master corse verso il carro dei Dragon Slayer, mentre il Drago iniziava ad avvicinarsi alla maga degli Spiriti Stellari con aria poco raccomandabile.

Prima che Laxus potesse afferrare Natsu per impedirgli di fare qualcosa di stupido e che il Master potesse fare altrettanto, Natsu si frappose tra il Drago e la sua fidanzata, mentre il suo corpo andava a fuoco, i suoi muscoli si erano contratti e la sua espressione si era fatta aggressiva: lui si trovava molto più in basso, ma le sue fiamme danzavano minacciose davanti al muso dello Spirito.

- Non osare toccare Lucy. – sibilò furioso. – Non te lo permetterò. -.

Era stranamente calmo e concentrato, pronto all’attacco. Lo Spirito allora abbassò il proprio sguardo su di lui.

- Questa forza… - mormorò. – Igneel… -.

- È mio padre e non pronunciare il suo nome se non vuoi assaggiare le sue fiamme. -.

- Tu sei un giovane Dragon Slayer. – lo Spirito scoppiò in una risata grottesca. – Davvero vuoi affrontarmi? Speri di vincere? -.

- Lucy ti ha evocato perché voleva mostrarmi di essere forte e lei lo è davvero. Non le farai del male e io ti sconfiggerò. -.

Il drago tornò a guardare la giovane maga.

- Una ragazza così piccola e fragile… la nuora di Igneel. -.

A sorpresa il Drago ghignò.

- Immagino di non poterla distruggere. -.

Tutti tirarono un sospiro di sollievo e anche le fiamme di Natsu parvero calmarsi un po’.

- Dimmi come devo fare per salvarla. -.

- La magia che ha evocato è potente. – iniziò a spiegare lo Spirito. – Troppo potente ancora, per lei. L’unico modo per farla sopravvivere è farle portare a termine l’incantesimo che si era proposta: assumere le sembianze di un drago. In questo modo io sparirò e lei sarà salva. -.

A quel punto fu il Master ad intervenire.

- Capisco. –.

- Che cosa dobbiamo fare, Master? – la voce di Erza dalla bocca della creatura rossa suonò molto metallica.

- Oh, è semplice: nulla. – rispose il vecchietto.

- Come sarebbe nulla? – Natsu tornò ad agitarsi.

- Noi non possiamo fare nulla, ma tu puoi. Tu puoi donarle un po’ della tua essenza di Drago. Un po’ della tua magia. Ma solo per il momento, sono sicuro che Porlyusica riuscirà a trovare un modo per trasferirla di nuovo in te. -.

Natsu annuì, con un’espressione molto grave in volto.

- Happy! Andiamo da Lucy! -.

- Ahy, sir! – esclamò l’Exceed, afferrandolo.

- No, Natsu, aspet… - provò a richiamarlo inutilmente il vecchio.

Happy lo portò all’altezza di Lucy, proprio davanti a lei. Natsu si concentrò cercando di raccogliere quanto più potere possibile e le fiamme iniziarono a danzare intorno a lui. Le prese una mano e attirò la bionda a sé, abbracciandola forte.

- Non lasciarmi, Lucy. – la pregò sottovoce. – Ti darò la mia forza, la mia magia, tutto quello che vuoi, ma torna da me. -.

- Natsu… - era la voce di Lucy.

Natsu non sapeva da dove provenisse. Il corpo di Lucy era privo di sensi, ma era come se, da qualche parte in tutta quella luce, ci fosse il suo spirito.

- Natsu, sei tu? -.

- Lucy! Sono io. – confermò Natsu.

- Mi… dispiace. – la voce di Lucy tremava. - Io volevo solo… renderti orgoglioso. -.

- Io sono sempre orgoglioso di te. – sorrise Natsu. – Sei la mia compagna di vita, come potrei non esserlo? -.

- Io sono debole… -.

- Tu sei la più forte di tutte. Beh, eccetto Erza, ma lei è un caso a parte. – sorrise, sempre spontaneo, e Lucy non poté fare a meno di ricambiare quel sorriso.

- Mi tirerai fuori da qui? -.

- Puoi contarci, Lucy! – le assicurò Natsu, super positivo. – Tu pensa solo a resistere. Al resto penso io! – garantì.

Poi si rese conto di essere prigioniero di quel fascio di luce e realizzò di essere partito prima che gli spiegassero come fare a trasferire la magia da un corpo all’altro. Non poteva tornare indietro per chiedere quindi decise di rompere quell’incantesimo a modo suo: sconfiggendolo.

- Ti amo, ma perdonami Lucy. – mormorò.

- Perdonarti? Ma per cosa? – Lucy non capiva.

- Devo sconfiggerti. -.

- Co… cosa? -.

Prese un grosso respiro.

- KARYU NO… -.

- Asp… aspetta, Natsu! – esclamò Lucy, allibita.

Da sotto tutti videro che cosa stava per succedere e a tutti venne un colpo.

- No, Natsu! – urlò il vecchietto.

- Non fare il cretino, Salamander! – lo insultò Gajeel.

- NATSU! – esclamò Gray. – ICE MAKE: LANCE! – cercò di fermarlo inutilmente: le sue lance furono spezzate appena raggiunsero quella luce ormai accecante che si rafforzava a discapito dell’energia vitale della maga.

- NATSU… - la voce di Erza suonò omicida.

- Natsu-san… - la timida Wendy aveva la vocina flebile.

- HOKOOOOOO!!! -.

Lucy fu letteralmente travolta dalle fiamme di Natsu che debellarono l’incantesimo. Lo Spirito del Drago scomparve, Lucy fu sospinta molto più avanti e Mirajane dovette trasformarsi per volare e riuscire a riprenderla prima che si schiantasse al suolo. Ma quando tornò con Lucy in braccio la bella Mira sembrava imbarazzata.

- Lucy! – Natsu corse verso di lei. – Lu… -.

Si bloccò all’improvviso, senza sapere bene cosa dire.

- Sembra che Natsu sia riuscito nel suo intento. – annunciò Mirajane agli altri. – Le ha donato parte della sua magia… -.

Sollevò un piccolo draghetto verde e giallo pieno di squame, simile a un piccolo T-rex, che dormiva tranquillo tra le sue braccia.

- Oh, che carina! – esclamò Wendy.

- Un cucciolo di drago. – asserì Erza.

- Una draghetta! – Juvia le si avvicinò subito.

Il Master sospirò, rassegnato.

- Lo Spirito del Drago ha avuto pietà di lei e ha portato a termine l’incantesimo prima che Natsu la incenerisse: solo col suo Spirito avrebbe potuto sopravvivere a Natsu. – spiegò. – Domani andremo da Porlyusica per rompere definitivamente l’incantesimo. – poi si rivolse a Natsu. – Figlio scellerato! Che cosa pensavi di fare, eh? – gli urlò contro.

Natsu si portò una mano dietro la testa, sorridendo, come se non si rendesse conto dell’accaduto.

- Ecco… pensavo di poter rompere l’incantesimo con uno più forte. – minimizzò.

Il Master sospirò e non insistette oltre, sarebbe stato fiato sprecato.

Natsu prese la sua piccola draghetta dalle mani di Mirajane e l’abbracciò stretta.

- Sei carina anche così. – le sussurrò con voce dolce.

Come se avesse riconosciuto la sua voce, la draghetta Lucy aprì i grandi occhioni azzurri e guardò Natsu con un po’ di risentimento: provò a sputare fuoco, ma non bastò neppure per incenerire le punte dei capelli rosa del ragazzo. Davanti a quel tentativo e, soprattutto, davanti all’espressione contrariata della draghetta tutti scoppiarono a ridere.

- Complimenti, Salamander, la tua ragazza ha proprio un bel caratterino. – scherzò Gajeel.

- Certo che lo ha. – Natsu sorrise orgoglioso. - È Lucy. – chiarì, con tono ovvio. – Quindi adesso possiamo riprendere la parata con tutti e soprattutto con lei. -.

Sollevò Lucy in alto tenendola da sotto le corte zampe superiori.

- Lucy Dragon, la nostra mascotte -.

Tutti scoppiarono a ridere e Lucy a quelle parole provò a mordere il naso di Natsu, che la trattenne.

Poi la riabbassò fino a far toccare le loro fronti.

- … e la mia draghessa. -.

Fu così che gli abitanti di Magnolia assistettero ad uno spettacolo unico: un drago che arrossisce.

L’angolo dell’autrice

Ciao a tutti!!
Mi davate per dispersa e invece no! Sono solo in ritardo! Mi scuso davvero di aver maturato questo ritardo e credo che ormai la mia Nalu week scali di un giorno, a meno che non trovi il tempo di pubblicare due capitoli lo stesso giorno.

Ok, allora, veniamo ai ringraziamenti: ringrazio tanomax e Sayaka chan 94 per le loro recensioni (vi risponderò il prima possibile) e poi salamandergirl e NonSoCheNickNameMettere per avere inserito la storia tra le preferite e poi ringrazio anche Giulia_Cullen e OurladyofSorrow per aver inserito la storia tra le seguite.

Mi scuso anche perché forse sono andata un po’ “fuori tema”, nel senso che all’inizio avevo detto che sarebbe stata una raccolta di one shot leggere e questa mi sembra più “impegnativa” delle altre… spero che possiate apprezzarla ugualmente ^.^

Ah, dimenticavo... ho usato un nuovo programma per l'html: a me fa vedere tutto in modo corretto, ma se ci dovessero essere dei problemi ditemelo :)

Alla prossima!!

@matrix@

  
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