Serie TV > Dr. House - Medical Division
Segui la storia  |       
Autore: Sunshiner    17/01/2009    0 recensioni
Ci sono dettagli che condizionano il futuro delle persone. La vita di un uomo si sdoppia a un incrocio, di notte, mentre la sua moto corre nella pioggia. Accelerare o frenare? Sono dettagli, ma uno o l'altro portano su due diverse strade. N.B. Ho approfondito la tematica di Genius has side effects, di cui troverete degli stralci inseriti in questa storia.
Genere: Drammatico, Suspence, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, James Wilson, Lisa Cuddy
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

– ...Se non che non abbiamo trovato nulla a casa del paziente. – Il team entrò nello studio. Foreman e Taub stavano relazionando sull’ispezione.

– Vive fuori casa per la maggior parte dell’anno, e comunque abita nella campagna attorno a Princeton. Possiede un innocuo computer portatile e una televisione a cristalli liquidi. Niente che possa giustificare l’avvelenamento da radiazioni. –

– Eppure presenta tutti i sintomi dell’avvelenamento da onde corte e si è aggiunto l’effetto termico – Kutner teneva alla propria diagnosi.

– Saranno stati i monitor a catodo della cabina di pilotaggio –

– Ma siamo nel 2009, non è possibile che li usino ancora –

– Inutile rimodernare la flotta, aspettano che quella attuale finisca di essere distrutta da Al Qaeda. Curatelo. – House si alzò ed uscì lentamente. Il team discuteva.

– Che ha da stamattina? Sembra che qualcosa lo tormenti –

– Dovremmo chiederci cos’altro lo tormenta, allora. E’ peggio del solito –

– Non è convinto della diagnosi –

– Oppure sta male –

– Taub, da quando lo conosci l’hai mai visto stare bene? –

– Non intendevo dolore fisico –


Il primario di Diagnostica bussò alla porta del primario di Oncologia.

– Buongiorno Jimmy. Ti va di fare due buche prima del cocktail party della moglie del primario di Chirurgia estetica? –

– Buongiorno House. Cosa posso fare per te, dopo aver finito di parlare con il mio paziente? –

– Potremmo andare insieme al green e... –

– Ci vediamo tra mezz’ora, House, nella saletta dei medici –

E così Wilson non aveva tempo. Peccato, sarebbe stata la prima volta che raccontava un sogno a qualcuno. Era così turbato da quell’incubo notturno. C’erano stati attimi in cui ancora sentiva il rombo della moto nelle orecchie e quel brivido strano da qualche parte dietro lo sterno. Secondi irreali in cui si sentiva stranamente trasportato su quella strada, al buio, sotto la pioggia. Era così da quando si era svegliato quella mattina.

E la cosa peggiore era che quella sensazione di incompiuto, di non detto, si riacutizzava ogni volta che vedeva lei. Lei che tratteneva la cartella, lei nell’ascensore, lei nel corridoio dell’ala Carnegie.

Con il caso risolto, non aveva altro a cui pensare che quella visione notturna di se stesso che faceva qualcosa per rimediare alla propria infelicità. E questo era qualcosa in cui non era per nulla esperto. Andare da Cuddy. Per dirle cosa, poi? Solo in un sogno generato dal liquore e dal Vicodin la sua mente aveva potuto concepire una tale assurdità. Si era lasciato turbare da un sogno. Che idiota. Meglio non aver neanche parlato con Wilson.

Queste riflessioni l’avevano portato di fronte alla stanza del suo paziente.

– Salve. Lei ha un avvelenamento da radiazioni elettromagnetiche –

– Salve. Lei non ci crede –

– No. Cosa non ha detto alla mia squadra? –

– Niente, ho detto loro tutto quello che mi hanno chiesto! Sono un copilota di American Airlines, volo sulle tratte nazionali da sempre, il che significa circa dieci anni. Vivo solo nei sobborghi di Princeton: con il mio lavoro non è facile avere dei legami stabili e poi non sono il tipo di persona portata alla socialità. I miei sono morti in un incidente poco dopo il mio brevetto, il mio cibo preferito è la pizza, ascolto i Pink Floyd e non ho animali domestici. Cos’altro vuole sapere? –

House osservava il suo paziente. L’eritema sul viso era notevolmente peggiorato, i capelli restavano sul cuscino, aveva l’aria stravolta. Sembravano radiazioni.

Eppure.

– Da quanto tempo soffre di astenia? –

– Non lo so, non mi sono mai abituato al jet lag, mi danno fastidio anche i fusi orari di poche ore –

– Vola da circa dieci anni, giusto? E ha sempre avvertito il jet lag? –

– Credo...di sì, io... – l’uomo si interruppe. Si portò le braccia al petto e si contorceva per il dolore acuto.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: Sunshiner