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Autore: misteryOo    05/07/2015    2 recensioni
-Non avrei mai pensato che sarebbe potuto accadere- disse Axl fissandosi le punte degli stivali.
-Doveva andare così- rispose Slash, cercando di liquidare il discorso.
-Immaginare che sia successo ad uno di noi, uno degli immortali Guns N' Roses, è sconvolgente-
-Piantala Axl! Non esiste più un "noi", i Guns sono morti e sepolti come Steven. Rassegnati- gridò Slash, per poi andarsene, voltando le spalle a quello che una volta era stato il suo migliore amico.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELL'AUTRICE: Allora, intanto chiedo umilmente perdono per l'indescrivibile ritardo. L' estate mi rende pigra e l'ispirazione ha deciso di andarsene in vacanza. Quindi ci ho messo un po' a partorire questo capitol(ett)o (che oltre tutto non mi piace nemmeno), ecco tutto. Poi volevo ringraziare chi commenta la mia storia e chi l'ha messa fra le seguite/preferite, spero che gradiate anche questo capitolo. 

Buona Lettura.

 

 

 

 

PARTE PRIMA. LA MORTE

 

CAPITOLO 4. IZZY E AXL

 

 

Quando Izzy ed Axl si rendono conto di essere semplicemente tessere di un puzzle

 

 

 

Aveva incominciato a piovere. 

Quel giorno di Novembre, al funerale di Steven Adler, pioveva. Axl e Izzy stavano seduti in macchina. La cerimonia con seguente sepoltura era stata rinviata di qualche ora, nella speranza che l'acquazzone cessasse. Sembrava proprio che qualcosa o qualcuno stesse concedendo ai due uomini più tempo da trascorrere assieme. 

-Pensi che smetterà di piovere?- Axl aveva tentato un banale e scontato approccio con Izzy. Ma Stradlin non era per niente stupido, e conosceva Axl meglio di chiunque altro.

Difatti, senza rispondergli girò il capo nella sua direzione e lo guardò negli occhi. -Cosa devi dirmi?- domandò schietto. Ma questa volta fu Axl a non rispondere. Con delicatezza sfiorò il volto dell'amico, ne tracciò il profilo come se cercasse di capire se fosse reale o meno. Non riusciva ancora a credere a quello che stava finalmente per fare. Con un'insicurezza che non era da lui gli si avvicinò quel tanto che bastava per poter respirare il suo profumo di tabacco, e lo baciò.

 

***

 

-Pensi che dovremmo andare da loro?- chiese Duff all'amico Slash, il quale lo ignorò totalmente. -Oh, sto parlando con te!- disse il biondo ossigenato schioccando le dita davanti al naso del chitarrista, per richiamare la sua attenzione. -Ci saluteremo dopo, non intendo muovere un muscolo, se hanno qualcosa da dirci si alzano e vengono qua, ma tanto non credo che lo faranno- affermò Slash sorridendo ed indicando la macchina di Izzy. -Sono troppo impegnati- sghignazzo concludendo la frase. Duff rimase a bocca aperta vedendo Axl che stampava sulla bocca di Isbell un lieve bacio. Ma poi sorrise come aveva fatto Hudson, perché dopo anni realizzò ciò che aveva sospettato per una vita intera. 

Si ricordò di quando si  svegliava alla mattina in uno dei tanti hotel durante uno degli innumerevoli tour e sistematicamente trovava Axl ed Izzy nello stesso letto, abbracciati. Ed ogni volta che ciò accadeva, Duff non poteva fare a meno di osservarli. Analizzare e scrutare il modo con cui Jeff stringeva a se il rosso, in un morsa talmente protettiva che risultava quasi commovente. Aveva sempre pensato, anzi, tutti avevano sempre pensato che fra i due ci fosse ben più che una forte amicizia. E in quel giorno di Novembre i pezzi del puzzle che erano stati incongruenti per più di vent'anni si unirono così, difronte a Slash e Duff, con un semplice e disinvolto bacio.

 

Izzy, che di quei pezzi ne faceva parte, si sentì, per la prima volta nell'arco della sua vita completo veramente.

 

***

 

"Ti prego non farmi domande. Quando le mie labbra si staccheranno dalle tue non guardarmi negli occhi, non riuscirei a sostenere il tuo sguardo. Spero che non te la prenderai. Mi dispiace, ma dovevo farlo. Ho passato anni a riflettere su noi due Jeffrey, e sono giunto alla conclusione che senza te è dura vivere. Quindici anni fa, prima che i Guns si sciogliessero, io mi temevo. Avevo paura di me stesso, e del sentimento che provavo nei tuoi confronti. Ne ero terrorizzato per il semplice motivo che non riuscivo ad etichettare questo mio sentimento. Non poteva essere amicizia, né amore fraterno. Era qualcosa che andava -è che va- ben oltre, come una forma evoluta dell'appartenersi. 

Per notti intere mi sono domandato come sarebbe stato sfiorare la tua sottile bocca, giocare con la tua lingua, mordere il tuo delicato labbro inferiore.  

Ed ora che ti ho baciato posso affermare che è stato proprio come l'avevo sempre immaginato nelle mie fantasie: indescrivibile. 

Io ti amo Jeffrey, e ti assicuro che questo sarà per sempre. Oltre i pregiudizi e la società. Perché finalmente l'ho capito, ed ora che possiedo questa consapevolezza sento di poter essere in pace con me stesso. E anche se non riuscirò mai a dirti tutto ciò, ti voglio ringraziare, ringraziare per tutto Izzy, sul serio."

 

 

 

 

 

 

  
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