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Autore: ladymia    06/07/2015    2 recensioni
Tutti ad Adelaide sapevano chi fossero i Bad Blood.
Magnacci? Errato.
Assassini? Riprova.
Ladri? Nemmeno questo.
Per i criminali, Dana e Luke avevano il sangue cattivo, maledetto.
«I Bad Blood sono tornati a quanto vedo» Brown si credeva simpatico quando affidava loro questo nomignolo che era diffuso tra i criminali, in realtà, era di poco gusto.
«Chi abbiamo qui, Brown?» Dana ignorò la battuta fuori luogo dell’ispettore, volendo andare subito al sodo.
L’ispettore sorrise «Guardate voi stessi, sono sicuro che la riconoscerete»
***
«La buona notizia è che ci sono impronte digitali ovunque» aggiunse l’ispettore.
«Con un colpa di fortuna prenderemo l’assassino» disse Ashton.
Dana e Luke non erano convinti.
«Di chi sono?» chiese Luke.
Ashton sospirò «Questa è la parte strana del fatto. Michael Clifford, diciannove anni, chitarrista, di Sydney»
I gemelli si pietrificarono.
«Cosa vuol dire di Sydney? Come pensate l’abbia uccisa? Con il teletrasporto?» urlò Luke.
Mini-long|M.C|
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita"
 
 
 
Tutto passa nella vita.
I momenti felici, quelli tristi, il dolore, la gioia.
Il tempo li porta con sé come se fossero detriti, è un mare in burrasca, nessuno lo può fermare.
Per Dana quei tre mesi a Sydney erano stati una rinascita, aveva scoperto tante cose nuove, cose che aveva sempre odiato. Non è vero che si nasce una volta sola, le persone rinascono e muoio ogni giorno. Quando una mattina ti svegli e realizzi che tutte le scelte che hai fatto nella tua vita sono state fatte solo per accontentare gli altri e non te stessa, capisci che è il momento di gettare via tutto quello che non ti permette risperare, allora è lì che rinasci, decidendo di resettare tutto ed iniziare un nuovo modo di essere te, se invece, decidi di continuare con tutto quello che ti fa male, muori ogni giorno, pezzo dopo pezzo.
Staccarsi da Luke non era stato facile, non rispondere più alle sue chiamate, non sentire la sua voce, non parlare più con lui, era stata la decisione più dura della sua vita. Dana quella decisione la riteneva inevitabile, aveva venticinque anni e doveva ancora imparare a vivere, aveva capito che nella vita sono le piccole cose che contano. Michael le aveva insegnato che bisognava mangiare la pizza con le mani e ruttare dopo aver bevuto la birra, non che fossero cose di cui andarne fiera, ma la facevano sentire finalmente una ragazza qualunque e non più una Badblood, non voleva più essere etichettata così, era brava nel suo lavoro e lo amava ancora, ma adesso, amava anche svegliarsi accanto a Michael la mattina, baciarlo e fare l’amore con lui.
Il primo mese si erano solo conosciuti, lui l’aveva portato al lavoro con sé, l’aveva portata al McDonald’s , in  discoteca, l’aveva portata al mare, le aveva fatto scoprire il mondo.
L’aveva portata pure in Nuova Zelanda, con la sua super velocità, proprio in Nuova Zelanda Michael si era accorto di essere, da sempre, innamorato di lei. Anche Dana se ne era accorta, ma aveva taciuto, perché uno come lui non si sarebbe mai messo con una come lei.
Dana era complicata, era fredda, non sarebbe mai riuscita a confessare i suoi sentimenti.
Ma Michael era forte, forte abbastanza per tenere in piedi entrambi. Lui sapeva che dietro quella corazza da militare c’era una ragazza un po’ persa, lui l’avrebbe tirata fuori, non aveva paura.
Quando Michael aveva confessato di amarla, quel pomeriggio tra una puntata di Teen Wolf e l’altra, non si aspettava per niente che lei gli dicesse anche io, anzi, si aspettava una scarpa in testa, come era solita tirargli ogni volta che le diceva di amarla per scherzo, ma Dana aveva abbassato la testa e gli aveva detto che non sarebbe stato facile amare una come lei, ma che nemmeno per lei sarebbe stato facile amare uno come lui. Poi lei lo aveva baciato ed avevano fatto l’amore tutta la notte.
Lei apparteneva a lui, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto lasciarlo, nonostante Michael avesse il doppio dei suoi anni, era nato nel ’63, aveva comunque l’aspetto di un ventenne, non ce l’avrebbe fatta a stare con lui per sempre, lei sarebbe invecchiata, sarebbe diventata brutta e Michael sarebbe sempre rimasto perfetto.
Ma Dana non era una di quelle ragazze spaventate dal futuro, non era di quelle avevano paura di fare qualcosa perché erano convinte che tanto durasse.
Dalla vita, Dana, aveva imparato soprattutto questo.  Bisogna sempre lottare, perché la vita non è gratis, nella vita tutto ha un prezzo, le cose non ti vengono dietro, devi alzarti e correre per acciuffarle, e non è detto che una volta prese saranno tue per sempre, devi lottare anche per mantenerle. Dana non avrebbe mollato Michael solo perché era spaventata di perderlo, tanto lo avrebbe perso comunque, non avrebbe avuto senso non averlo nemmeno un po’, meglio poco per niente.
Come tutte le mattine Dana stava sistemando casa, Michael dormiva, perché era arrivato da poco a casa dopo una notte di lavoro, quando il suono del computer la richiamò in soggiorno.
Una nuova email.
Luke Hemmings.

In realtà non avrei mai creduto che noi due finissimo così, io che ti mando messaggi e tu che non mi rispondi.
Sono cresciuto con la convinzione che niente ci avrebbe mai potuto spezzare ed, invece, guardaci.
Tu avevi me ed io avevo te, ma questo adesso non ti basta più?
Continuo a non capire, perché abbiamo litigato? Non so, lo abbiamo fatto? Perché io non riesco a capire, da un giorno all’altro hai smesso di rispondere ai messaggi, alle chiamate, ed io pensavo fossi presa dal caso, ma ieri sono a venuto a sapere, da Ashton, che stai con Michael.
Io non lo so Dana, cosa stai combinando? Ti stai drogando per caso? Stai con lo stesso ragazzo che avevi giurato di mettere in prigione ed io, io non ce la faccio Dana, ho troppe domande e tu non risponderai.
Se vuoi chiudere con me, va bene.
Ma tu sai quanto sia bella la verità, almeno rispetta la tua professione ed abbi le palle di dirmela!
E ci tengo a precisare che il DNA non si può cambiare, nemmeno il sangue , ed i ricordi, Dana, quelli non vanno via nemmeno se ci provi, non puoi cancellarmi dalla tua vita, perché siamo uguali ed abbiamo passato troppo assieme.
Michael ti avrà anche salvato la vita, sì, me ne sono ricordato, ma io sono il tuo cazzo di fratello gemello, ti ho aiutata così tante volte, come hai fatto tu con me, come hai potuto dimenticare tutto quello che abbiamo passato? Come hai potuto rinnegare il tuo stesso sangue!?
Sei una badblood, ficcatelo bene in quella cazzo di testa!
Hai reso la mia più grande paura realtà, perdere te è sempre stato così pauroso! Non posso credere di… averti persa.
 

Dana gettò un urlo di disperazione.
Sapeva che la decisione di vivere con Michael, le avrebbe fatto chiudere i conti con molte cose.
Ma chiudere con Luke non era nei suoi progetti, voleva solo allontanarsi un po’ da lui, perché doveva respirare di nuovo, doveva imparare a vivere anche senza di lui.
Ma Luke aveva ragione, lei lo aveva lasciato in asso, senza nessuna spiegazione, senza nessuna risposta, si era comportata esattamente come una di quelle persone che odiava tantissimo.
Doveva rimediare al danno commesso, ma era cosciente che doveva parlare anche con Michael, perché c’era in gioco anche la sua di verità.
 Non lo volle svegliare, avrebbe aspettato, due giorni in più o in meno non avrebbero cambiato le cose.
Quando Michael si svegliò erano le due e mezza del pomeriggio, presto, dato i suoi soliti orari. Quel giorno però si era puntato la sveglia, voleva passare un po’ di tempo con la sua ragazza. Entrando in soggiorno trovò la casa in perfetto ordine, segno che Dana aveva pulito, entrò in cucina dove la trovò concentrata nel sminuzzare attentamente la verdura, Michael sbuffò, nonostante fosse diventata un po’ come lui, non si era dimenticata il mangiare salutare.
«Buongiorno» le sussurrò all’orecchio.
Dana non si scompose, sapeva trattenere bene la sua paura, ma si trattenne anche perché era ancora troppo soprappensiero, la sua mente sarebbe esplosa a momenti.
«Va tutto bene?» chiese Michael, notando che Dana non la smetteva di sminuzzare quella maledetta carota.
 
Dana si girò «Luke mi ha mandato un email»
Il ragazzo non se lo fece ripetere un secondo in più e con la sua super velocità andò in soggiorno e in un altro secondo tornò, avendo già letto tutto. Dana non realizzava ancora l’utilità nel potere di Michael, era davvero spaventoso, ed ancora, dopo mesi, rimaneva sconvolta a fissare il vuoto.
«Saltami in collo Dana, andiamo ad Adelaide da tuo fratello»
Dana provò a ribattere ma fu interrotta «So che hai paura per me, ma lui è tuo fratello, non direbbe mai niente su di me, sapendo che mi vuoi bene»
Dana scosse la testa sorridendo «Io non ti voglio nessun bene! Ti amo, lo sai»
«Ti amo anche io, ma adesso andiamo»
 
***
 Michael era arrivato in cinque minuti ad Adelaide, precisamente davanti casa di Luke, fino a qualche mese prima anche di Dana.
Non era pronta per affrontarlo, si era fatta un discorso, ma seriamente, adesso aveva paura.
Guardò Michael e cercò la sua mano, assieme, si avvicinarono al campanello.
Luke urlò un “arrivo” e qualche secondo dopo aprì la porta.
La prima cosa che notò fu sua sorella, che lo guardava intensamente, poi notò la sua mano intrecciata ad un ragazzo, successivamente realizzò che quel ragazzo era Michael Clifford.
Non lo poteva accettare.
Non lo avrebbe mai accettato.
 Certi rapporti sono destinati a finire, si sa, soprattutto quando si è grandi, le promesse che si fanno da piccoli, non vengono rispettate. Il problema è che si cresce, quando siamo bambini non ci rendiamo conto del mondo in cui viviamo, promettiamo, come se le promesse fossero state fatte per essere mantenute, ma quando cresci ti rendi conto che le promesse sono fatte per essere spezzate, infrante, perché il mondo è fatto così.
Ma non era il caso di Luke e Dana.
Luke aveva proprio ragione in quella lettera; il sangue non si cancella.
Erano fratelli, tra di loro non poteva scorrere cattivo sangue, perché loro erano i “cattivo sangue”.
Separati, sì, ragazzi interessanti, uniti? Forze della natura.
Luke non aveva preso bene la vita soprannaturale di Michael, anche dopo averlo visto con i suoi stessi occhi, non poteva crederci, era dovuto giungere Ashton per convincerlo, Ashton che sapeva già tutto.
Alla fine, Luke ed Ashton si erano convinti, avrebbero chiesto il trasferimento a Sydney assieme a Dana ed avrebbero vissuto altre avventure, in tutto ciò, Michael avrebbe dato una mano illegalmente, anche se Luke continuava a non perdonargli di aver ucciso una ragazza, pazza o no, comunque umana ed indifesa.
Una nuova vita per i nostri protagonisti quindi.
Ma, una domanda, Calum Hood è vivo o è morto?
Il meglio deve ancora venire, o il peggio?

 
 
 

The END.

Sono in super ritardo lo so, ma ho avuto mille cose da fare, scusatemi.
Vorrei ringraziare tutte quelle persone che hanno messo la storia tra le seguite e le preferite, alle due ragazze che hanno recensito ogni singolo capitolo.
Vorrei fare un sequel, Dana e Michael ci saranno, ma vorrei dare spazio a Luke, oppure continuare con Dana e Mike.
Consigli?
 
Grazie, grazie, grazie <3
  
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