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Autore: PiccolaBlack    18/01/2009    3 recensioni
Quel semplice gesto, ha scatenato in te un'intensa e agghiacciante disperazione.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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il peso di un abbraccio Il peso di un abbraccio.

Mentre tra le mani stringi un abbondante bicchiere di alcool- non sai nemmeno cosa sia di  preciso- ti chiedi perchè lo fai. Ti chiedi perchè sei disposta a fare di tutto, pur di estraniarti da te stessa; anche affogare nella più totale incoscienza. Sei lì, in una piccola sala, a scambiarti auguri con gente di cui ricordi a malapena il nome. Sei lì, che bevi, che ridi senza motivo, sparando stronzate colossali.
Ma tu non lo sai, o meglio, non te ne rendi conto. Ti reggi appena in piedi, figuriamoci mettere in fila due-tre parole che abbiano un senso. Ma questo ti piace. Ti fa sentire leggera, senza alcun pensiero, per una volta. Per una fottutissima volta in vita tua. Ma all'improvviso percepisci delle braccia, che ti afferrano prontamente la vita, per non lasciarti cadere rovinosamente a terra, e poi stringerti forte, quasi in un abbraccio protettivo.
Ti dimeni tra quelle braccia, perchè tu non vuoi, non vuoi che stringano, non vuoi che ti facciano sentire al sicuro; perchè non lo sei.
Non lo sarai mai, finchè non riuscirai a difenderti da te stessa. Da quella parte di te, che riuscirà sempre a tenerti prigioniera di quella insopportabile malinconia.
Malinconia che ti ha raggiunta anche nel momento di incosapevolezza. Che è riuscita ad insinuarsi nei tuoi pensieri, per poi esplodere in un fiume inarrestabile di lacrime, e parole senza significato.
Quel semplice gesto, ha scatenato in te un'intensa e agghiacciante disperazione.
Vorresti piegarti, sotto quell'immenso e immotivato dolore che avverti; ma ci sono quella maledette braccia, che ti sostengono e te lo impediscono. Allora urli, dicendogli di lasciarti, che lui non sa niente, che non ha alcun diritto di non farti crollare e di assistere al tuo patetico tormento.
Non hai bisogno di quell'abbraccio, perchè poi, domani, non sopporteresti il vuoto lasciato dall'ennesimo abbandono.

  
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