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Autore: Lilly_Chan    06/07/2015    0 recensioni
Salve a tutti, sono Lilly_Chan. Questa che stò per presentarvi è la mia prima fanfiction ^^. Quindi scusatemi per eventuali errori vari. E se nella più pericolosa e famigerata organizzazione criminale conosciuta come Akatsuki presente nell'universo di Naruto,subentrassero delle nuove reclute?
Spero quindi che sia di vostro gradimento ^^
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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CAPITOLO 20: Hidan che hai combinato!!!
 
Erano le sette del mattino, tutti dormivano all’interno del nuovo covo, tutti tranne uno. Non riusciva più a trattenersi, quella ragazza lo intrigava, da quando l’aveva vista c’era, tuttora, qualcosa in lei che lo attraeva in una maniera che nemmeno lui riusciva a capire. I suoi capelli, i suoi occhi, il suo potere, la sua immortalità. Non aveva mai conosciuto nessuno che aveva la sua stessa immortalità, da sempre si era chiesto come avrebbe potuto passare la sua vita, lui invecchiava con una lentezza disumana, non avrebbe mai potuto passare la vita con una ragazza normale e ora che aveva la possibilità di avere una ragazza come lui non voleva farsela scappare.
Lei era lì, che dormiva beata accanto a lui, ad un tratto si gira nel sonno verso il suo volto e lui non ce la fa, l’istinto prende il sopravvento, la stringe a se e la bacia, con una mano la tiene stretta e con l’altra la palpa un po’ da per tutto.
Ovviamente lei si sveglia, la prima cosa è il ricordo, quel ricordo che le si ripresenta livido e chiaro nella mente, d’istinto urla e usa il suo potere, intanto lo graffia in pieno petto con gli artigli al posto delle mani, poi un un urlo agghiacciante lo stesso dello scontro dei giorni prima, con uno scatto esce fuori dal letto e corre fuori dalla stanza.
Nella stessa si svegliano di soprassalto Kakuzu e Mikoto, il primo, altamente incavolato, prende il compagno per il collo:
<< CHE LE HAI FATTO!!!>> gli urlò osservando i tre tagli sul petto dell’albino.
<< I-io…>> balbettava.
<< HIDAN CHE C**** HAI FATTO!!!>> continuava il contabile che voleva spiegazioni che ovviamente ottenne, prima che tutti gli altri arrivarono nella camera.
<< Fammi capire bene, te non ti sei più trattenuto e l’hai baciata e…non voglio continuare! MA TI SEMBRA IL MODO!!!>> sbraitò Konan.
<< Te non puoi sapere che cosa ha passato è ovvio che abbia reagito così!!!>> esclamarono Kumiko e Machi.
<< Ma perché che c**** ho fatto di male le ho toccato le tette e allora?>> continuava ad affermare l’albino.
Machi non riuscì a trattenersi e gli tirò un pugno che lo sbattè contro il muro poi Kumiko lo folgorò.
<< NON HAI UN BRICIOLO DI CERVELLO NÈ DI CUORE!!!>> urlò la ragazza dell’acqua.
La discussione sembrava andare di male in peggio, il che non faceva migliorare la situazione, così prese la parola Pain:
<< Adesso basta! Konan te, Machi e Kumiko andate a cercare Yumi e cercate di tranquillizzarla, Mikoto, Nanaka, Tobi, Itachi e Kakuzu preparate la colazione, mentre io, Deidara e Sasori pensiano ai letti zuppi di ieri>> decretò il capo.
<< E io capo?>> chiese Hidan.
<< TE pensa a trovare delle scuse dignitose per quella ragazza!!! E non ti farai vedere finché non le trovi!!!>>
<< Uff…ma ce ca*- lo sguardo omicida di Pain lo fece tacere-...certo capo>> e l’albino si diresse nella propria camera.
 
Nella palestra…
<< Ragazze è qui>> fece Konan.
<< Yumi…>> ma la ragazza in un angolo della stanza, il volto rivolto verso il muro, un paio di ali nere e squamose la avvolgevano, girò la testa nella direzione in cui proveniva la voce, l'iride degli occhi simile a quella dei rettili, il suo corpo però era quello di sempre.
<> affermò poi con una voce profonda e cupa alle amiche.
<< Yumi? Ma che...>>
<< Kayma >> continuò la bionda con la voce profonda.
<< Avete trovato un equilibrio?>> fece Konan.
<< Si, ma dopo quello che ha passato non voglio che provi altra sofferenza>> continuò il demone.
<< Oh, certo che no - approvarono le amiche - sta tranquilla, non glielo faremo incontrare o almeno finché non lo riterrà necessario lei, ora torna pure normale, solo in casi di estrema necessità puoi tornare qui ed assumere la forma che vuoi ok?>> le proposero.
<> continuò Machi.
<< Yumi deve venire a fare colazione>> così si congedò il demone e Yumi tornò normale, poi seguì le amiche in cucina, lì trovò tutti tranne Lui e ne fu felice.
 
Dopo la colazione Yumi si andò a sdraiare al bordo del divano nella sala, insieme ad alcuni dei ragazzi a vedere la tv, ma le ci vollero solo secondi per riconoscere quell’odore, era entrato nella stanza, si alzò, gli occhi furono quelli da demone, uno scatto e gli fu addosso; in quel momento l’albino pensò che nemmeno la sua immortalità lo avrebbe salvato. Solo quando riuscì a percepire il terrore negli occhi di lui, Yumi lasciò la stanza lasciando tutti basiti e fu così che si comportò per le future due settimane.
  
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