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Autore: Vallellata    07/07/2015    2 recensioni
Salve!
Questa fanfiction racconta le disavventure di Hyoga che, nel tentativo di dichiararsi alla persona che gli piace, ne combinerà di cotte e di crude.
Ma chi sarà questo ragazzo fortunato?
(Avviso: I Gold Saint sono tutti tornati in vita ed è ambientata dopo la sconfitta di Hades)
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Phoenix Ikki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era appena finita una riunione dove tutti i Bronze Saint erano stati convocati.
Lady Isabel aveva una questione importante di cui discorrere con i suoi cavalieri, perciò li aveva chiamati all'ultimo minuto e li aveva riuniti nella grandissima villa dei Tulle.
Tutti avevano un’aria calma, compreso Ikki, che era stranamente presente.
L’ordine del giorno era il momentaneo trasferimento proprio di questo cavaliere a casa del fratello e del motivo che lo aveva spinto a farlo.
-Degli Specter mi hanno attaccato e ho dovuto far saltare la mia copertura per proteggere le persone che mi stavano attorno.- affermò, Ikki in modo piuttosto diretto.
-Specter? Ma non li avevamo uccisi tutti? - chiese Shiryu abbastanza preoccupato.
-Evidentemente, come abbiamo riportato in vita i Gold Saint, anche alcuni di loro sono tornati. Niente però ci porta a pensare ad un ritorno di Hades, per cui non dobbiamo temere. Per il momento- disse, concludendo così il suo dialogo con gli altri ed uscendosene dalla stanza. Non aveva più niente da fare con loro.
Gli altri lo guardarono andarsene, ormai abituati a questo suo atteggiamento, ma non mancarono le critiche del cavaliere di Pegasus, che indispettito, gli diede anche del maleducato.
Infine il cavaliere dai capelli castani volse lo sguardo verso il moro e gli sorrise leggermente, vedendolo pensieroso.
-Shiryu, non tormentarti inutilmente. Basteranno un paio di “Pegasus Ryusei Ken” per rimandarli nell’Ade con la coda tra le gambe. - urlò Seiya con entusiasmo.
-Non sono gli Specter a preoccuparmi, Seiya. Penso che il “ritorno” di Ikki causerà un po’ di problemi alla pace appena istauratasi tra noi-
Il cavaliere di Pegasus guardò stranito Dragone, non capendo cosa volesse dire. Poi volse lo sguardo verso Hyoga.
-Ehy, amico, tutto bene? Ti vedo un po’ giù di corda.-
Il biondo, come se fosse appena caduto dalle nuvole, scosse la testa. –No, Seiya, sto bene. E’ solo che ultimamente faccio le ore un po’ piccole.- mentì spudoratamente, sapendo benissimo che Seiya gli avrebbe creduto senza troppi problemi.
Quest’ultimo, poi volse lo sguardo verso il moro e gli fece segno di rimanere insieme a lui, dopo la riunione.
-Adesso possiamo riprendere?-  chiese gentilmente Saori, sorridendo ai propri cavalieri, che non poterono far altro che fare un cenno affermativo con la testa.


-Shiryu non ce la faccio!- Aveva esordito il biondo, non appena tutti se ne furono andati e loro si erano rintanati in uno dei salotti secondari della residenza Tulle.
Sirio si era messo seduto elegantemente sulla poltrona, pronto ad ascoltare ciò che l’amico aveva da dire, mentre l’altro stava in piedi, appoggiato al muro davanti al proprio interlocutore.
-Devo andare a dichiararmi, non posso più nascondere i miei sentimenti. E poi ora, devo ammetterlo, ho paura.-
-Paura di che cosa?- gli chiese il moro, sentendosi un po’ lo psicologo della situazione. Non che gli dispiacesse, anzi.
Se avesse avuto i mezzi e le possibilità per farlo, avrebbe intrapreso quella carriera.
-Ho paura che il fratello me lo porti via e che si dichiari prima di me.- affermò sconsolato.
-Hyoga, sono fratelli, si vogliono bene ma devi credermi quando ti dico che il loro rapporto non va oltre ad un legame profondo di fratellanza.-
-Lo so che la mia paura è infondata, però sento che devo comunque fare qualcosa, se non altro per essere in pace con me stesso.-
Il cavaliere del cigno sembrava così teso e agitato che, per empatia, anche il povero interlocutore cominciò un po’ a preoccuparsi per lui.
-Senti, Shiryu, sai che non ti chiederei aiuto se non ne avessi davvero bisogno, per cui, potresti darmi qualche consiglio?-
Non dovette nemmeno pregarlo che l’altro acconsentì, con un cenno del capo.
-Bene, come posso dichiararmi, allora? Tu hai esperienza, perché suppongo che tu abbia fatto una dichiarazione a Shun Rei prima di fidanzarti con lei. -
Il cavaliere dai lunghi capelli neri rimase in silenzio per qualche minuto, pensando bene che cosa dirgli e riportando alla mente quei ricordi che ormai sembravano lontanissimi.
 -Amico mio, la mia dichiarazione non è stata nulla di particolare. E’ bastato uno sguardo e ci siamo capiti, senza nemmeno dirci una sola parola.
I nostri cuori hanno cominciato a parlare senza che nessun suono fuoriuscisse dalla nostra bocca.-
Il ragazzo dai capelli biondi sospirò.
-Non penso che sarebbe molto utile stare zitto. Conoscendo il mio “amato”, non credo che capirebbe i miei silenzi. E’ una persona molto intelligente, non ci sono dubbi, ma in questo genere di cose non è molto intuitivo.-
-Ne sono consapevole.- affermò, grattandosi il mento, cercando di farsi venire qualche idea.
Proprio in quel momento, però, la porta della camera, fino a quel momento chiusa, si aprì con un gran rumore e da dietro di questa apparì il viso spensierato e allegro del cavaliere di Pegasus.
Ovviamente aveva origliato quasi tutto ciò che gli altri due si erano detti.
Questo, senza nemmeno scusarsi per l’interruzione o per la sua eccessiva invadenza e curiosità, si avvicino al cavaliere del cigno, sorridendo.
-Se ti serve un aiuto in amore puoi chiedere a me! Sono riuscito a conquistare ben tre ragazze e sono attualmente fidanzato con un cavaliere.- affermò, vantandosi un pochino delle sue imprese amorose.
Il ragazzo dai capelli biondi non se lo fece ripetere due volte e, dimenticatosi completamente della presenza del cavaliere del dragone, prese per le spalle il castano e lo cominciò a scuotere avanti ed indietro.
-Dimmi: Come posso dichiararmi?-
-A tua madre? Sarà un po’ difficile. Beh, magari se scendi negli inferi e corrompi il traghettatore…-
-Ma cosa stai dicendo?- lo bloccò prontamente Shiryu –Lui non vuole dichiararsi a sua madre! E’ riuscito, dopo quattordici anni, a superare il complesso di Edipo.-
-Grazie.- affermò il cigno con un tono abbastanza alterato e con uno sguardo omicida.
-Oh, capisco! Allora tu intendi dichiararti a lui?- Seiya rise leggermente. –Allora, sai cosa devi fare? Andare sotto casa sua e cantargli una bella serenata.-
-Sicuro che funzionerà?- gli domandò il compagno perplesso.
-Certamente! E’ un metodo infallibile! Pensa: Perfino Aioria è stato così toccato dalla mia canzone che non ha potuto non accettare di uscire con me.- affermò il cavaliere di Pegasus fiero di sé, battendosi una mano sul petto.
-Veramente ha detto di sì perché eri stonato e non ne poteva più starti ad ascoltare.- puntualizzò Shiryu, facendo arrossire Seiya fino alla punta delle orecchie.
-Ssht. Questi sono solo dettagli- affermò il ragazzo dai capelli castani, rimettendosi poi a guardare l’amico innamorato.
-Allora, cosa farai? Ci proverai?-
Il biondo non rispose ma si vedeva quanto l’idea non lo convincesse.
Allora Shiryu, deciso, si alzò dalla sua postazione e, dopo essersi avvicinato all’altro, gli poggiò le mani sulle spalle.
-Se mi permetti di darti un parere, l’idea di Seiya non è così male. Tu hai una bella voce e sai cantare molto bene, per cui basta che trovi la canzone adatta…-
-E TI CADRA’ AI PIEDI- lo interruppe il ragazzo dai capelli castani con molto entusiasmo.
-Se lo dici tu…- sospirò.
-Amico, non è un obbligo. Se te la senti, fallo, in caso contrario siamo ancora in tempo per trovare un’alternativa-
-Non ti preoccupare, Shiryu, farò come mi avete suggerito. L’unica cosa che devo fare è trovare una canzone.-
-Aspetta, forse ho un’idea!- il ragazzo dai capelli castani si mise a frugare nella propria tasca fino a che non estrasse un foglietto, che successivamente gli passò. –Questi sono il titolo e il testo di una canzone che ho sentito in un locale.
A me non è piaciuta molto, ma ha fatto urlare molte ragazze che invocavano il nome di questi cantanti come se fossero degli dei discesi sulla Terra. Penso che anche lui li apprezzerà-
Il biondo guardò il testo, girandosi il foglietto tra le mani.
-Potrebbe andare. Andrò in un negozio di dischi per prendere la base o farmi consigliare un arrangiamento per la chitarra.-
-Good luck!- disse Seiya in un inglese con un accento così nipponico che fece scoppiare a ridere gli altri due.
-Grazie. Poi domani vi faccio sapere come è andata!- disse prendendo la propria giacca e lasciando la sala.
A quel punto Shiryu si girò verso l’altro ragazzo rimasto nella stanza.
-Ma tu hai davvero capito a chi vuole dichiararsi?- alzò il sopracciglio un po’ sospettoso.
-Certo! Conoscendolo, lui potrebbe innamorarsi soltanto di quella persona.-

Il ragazzo dai capelli biondi entrò nel negozio di dischi, venendo subito assalito da una luce verde che proveniva da uno degli stand pubblicitari.
Subito si diresse da una impiegata del negozio, che si dimostrò molto gentile e disponibile, portandolo nel luogo dove erano esposti i dischi da lui cercati.
-Questo è il disco, che contiene non solo la canzone che lei sta cercando, ma anche la base.
In alternativa, qui sotto, c’è questo fascicolo, dove è riportato il testo e lo spartito.-
Detto questo la signorina si congedò, sorridendo al ragazzo e tornando ai suoi impegni.
Hyoga allora prese in mano il disco e se lo girò tra le mani, guardando la copertina e poi i vari titoli delle canzoni, finché non sentì una manina tremante che gli tirava leggermente la manica della felpa.
A quel punto spostò lo sguardo verso quella figura e vide due ragazze liceali, una castana con le lentiggini più indietro e una biondina piuttosto bassa più vicino.
-Posso fare qualcosa per voi?- chiese, sfoggiando un leggero sorriso, che fece arrossire moltissimo la più piccola delle due.
-Ecco… io, cioè.. noi… volevamo sapere se… anche tu eri un loro fan.- disse indicando la copertina e allo stesso tempo, mettendosi l’altra manina sulla bocca e il naso, per nascondere l’imbarazzo, accentuando così i suoi enormi occhioni marroni.
-No, mi dispiace. Un mio amico mi ha consigliato una delle canzoni da cantare come serenata alla persona che mi piace.- Ammise, leggermente in imbarazzo.
La castana a quel punto tirò un urlo da fangirl e con un tono sognante disse: -Quanto vorrei che anche il mio principe azzurro venisse a cantarmi quella canzone per dichiararsi.-
La biondina, un po’ abbattuta, ma allo stesso tempo felice, sorrise al ragazzo: -T-ti auguro buona fortuna. Però…secondo me, sarebbe meglio che tu.- prese in mano il libro con gli spartiti e glielo porse. – prendessi questo. Se suoni e canti contemporaneamente, l’atmosfera è completamente diversa. E' più romantica.
O…Ovviamente non devi per forza seguire il mio consiglio… cioè…-
Il ragazzo rise leggermente, intenerito dall’imbarazzo e dalla dolcezza della ragazzina.
-Grazie per il consiglio.- disse, mettendo giù il cd e prendendo lo spartito.
-Mi raccomando, neh! Se quella persona ti scaricasse, sappi che casa mia è sempre pronta ad accoglierti.- disse la castana, ammiccando, prima di andarsene, prendendo la biondina per mano e trascinandola via.


-Punto di vista: Ikki-
Era una bella serata, il blu del cielo aveva ancora una tinta così chiara da sembrare ancora giorno e una leggera brezza rendeva piacevole la calda temperatura estiva.
Io e mio fratello Shun, cavaliere di Andromeda, ci eravamo fermati insieme ad osservare le stelle, intavolando così una discussione.
-Allora, Nii-san, rimarrai ancora un po’ con me, prima di sparire come al solito?- mi chiese con un tono di voce vivace, ma che celava molta malinconia al suo interno.
Sapevo quanto non gli piacesse che io me ne andassi, per ricomparire soltanto quando era in pericolo, ma non ci potevo fare niente.
Per difenderlo dai miei nemici ero pronto anche a stargli lontano per anni, perché non volevo che qualcuno attentasse alla sua vita.
Sì, lui era un cavaliere di Atena, ma era altrettanto vero che disdegnava la violenza e che il suo animo sensibile gli permetteva di usare le sue doti unicamente a scopo difensivo.
-Fino a quando non troverò una nuova sistemazione sarò obbligato a rimanere qui.-
Gli occhi di mio fratello si illuminarono a tal punto da sembrare luminosi come le stelle che brillavano in quel momento nel cielo e, senza alcun preavviso, mi abbracciò, affondando il viso nel mio petto.
-Tu non immagini quanto io sia felice in questo momento.-
Il mio lato da fratello maggiore, quasi sempre assopito, riemerse e nel giro di qualche secondo, mi ritrovai ad accarezzargli i capelli, trasmettendogli quell'affetto che non gli dimostravo da troppo tempo.
Dopo qualche minuto sciolsi l’abbraccio e, a quel punto, mio fratello con occhi speranzosi mi chiese
-Perché non rimani con noi? Lady Isabel è sempre in pericolo e tu sei superiore anche a Seiya.-
Io rimasi in silenzio per qualche istante, non sapendo nemmeno che cosa rispondergli di preciso.
Io ero Phoenix, un cavaliere di Atena, ma contemporaneamente ero Ikki, una persona stufa di ricevere comandi e che desidera essere libera da ogni vincolo.
-Shun...- provai a cominciare la frase, ma il mio interlocutore si era già perso a guardare in basso. Mi sporsi a mia volta dalla finestra, per vedere chi fosse.
-Hyoga!- urlò mio fratello, sbracciandosi così tanto da rischiare di cadere.
-Buona sera Shun.- lo salutò a sua volta il biondo. -anche a te, Ikki- aggiunse spostando lo sguardo verso di me, facendomi un cenno con la mano. Io annuii, salutando a mia volta un po’ svogliatamente.
Mio fratello non aveva detto che aspettava visite. Che fosse una sopresa?
-Che cosa ci fai qui a quest’ora?- gli domandò Andromeda confuso, ma allo stesso tempo felice come una Pasqua.
Io intanto mi soffermai ad osservare come fosse vestito, non che in realtà mi interessasse molto o che avesse importanza.
Aveva chiodo nero da cui poteva vedersi una maglietta azzurra, pantaloni di pelle e anfibi scuri.
Tra le mani, invece, teneva una chitarra classica nera, con alcuni adesivi argentati che riflettevano la luce del lampione.
-Io sono venuto qui per cantare una canzone.-
“Fantastico, proprio oggi dovevo beccarmi qualcuno che doveva dichiararsi e fare la serenata a mio fratello.”
Stavo per girare i tacchi ed andarmene, quando la mano di mio fratello mi bloccò il braccio e con occhi supplici mi implorava di restare.
Sbuffai sonoramente, appoggiandomi nuovamente al davanzale.
Il viso di Hyoga sembrava essersi rattristato nel frattempo.
Che volesse più pubblico durante la serenata al fratello minore?
“Mah. Chi lo capirà mai.”
A quel punto il biondo mise entrambe le mani sullo strumento musicale e cominciò a strimpellare lo strumento.
Quella base, quel ritmo perché mi erano così familiari?
"Ditemi che non sta per cantare davvero QUELLA canzone" pensai tra me e me, non sapendo se la cosa migliore da fare in quel momento fosse uccidere il cantante improvvisato con una serie infinita di “Ali della Fenice” o starsene zitto e subire in silenzio. Lo sguardo di mio fratello era, intanto, perso, nella contemplazione del biondo, che proprio in quel preciso istante aveva cominciato a cantare.
“Baby you light up my world like nobody else,
The way that you flip your hair gets me overwhelmed,
But when you smile at the ground it ain't hard to tell, You don't know, Oh, oh, You don't know you're beautiful.

 
"Mannaggia a te, russo!" Pensai rimpiangendo la perdita dei cinque sensi per mano di Shaka.
Non c’era che dire, il cavaliere del cigno cantava bene, ma la canzone proprio non potevo sentirla.
Provai a tapparmi le orecchie ma fu inutile.
Neanche la musica di Sorrento o quella di Mime erano così fastidiose come quella!
Non trovando alternative, presi Shun sotto il braccio, sollevandolo da terra e con un gesto veloce chiusi le finestre, andandomene in un'altra stanza.
-Nii-san, ma io volevo continuare a sentirlo- pigolò per poi ammutolirsi quando vide il mio sguardo omicida.
-E poi mi chiedi come mai io non voglia restare con loro- commentai, infine, prendendo il telefono in mano e componendo un numero.


Angolo di Vallellata (Mizaku); 
Salve bella gente, questa è la prima fanfiction su Saint Seiya che scrivo perciò non massacratemi, per favore.
Vi ringrazio moltissimo per aver letto il capitolo e, se scorgete degli errori, di segnalarmeli anche in privato.
Spero di terminare di scrivere il capitolo seguente prima di settimana prossima, :3
Stay awesome!
Ps: A me non piacciono gli One Direction.
 
  
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