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Autore: itspaola    07/07/2015    0 recensioni
Niall Horan, uno tra i più bei ragazzi della scuola, si ritrova un giorno a scrivere lettere a una sua compagna di classe, Natalie. Lei ha un carattere chiuso e non ha amici, a parte la sua giovane madre. Non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi perché lei ha un segreto che non ha mai rivelato.
Ce la farà Niall ad abbattere il muro che si è creata Natalie e a farle confessare il suo segreto?
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All rights reserved 2015 © itspaola
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Hybrid







Niall Horan, diciotto anni, occhi azzurri e capelli biondi, aveva sempre avuto un cuore d'oro, si differenziava dalla brutta massa di bulli che vi erano nella sua scuola. Era per questo motivo che, anziché stuzzicare le persone deboli, o considerate "diverse" e "asociali" -solo perché non indossavano abiti firmati o non partecipavano alle feste super in organizzate dai più popolari- lui si inteneriva e cercava di instaurare una conversazione con ognuna di queste persone, perché era una persona solare, col sorriso sempre sulle labbra e voleva che anche le altre persone si sentissero bene come lui. Ma il più delle volte non ci era riuscito, proprio come era successo con Natalie. Era voluto davvero bene dai suoi due unici -e veri- amici, Louis e Liam che lui chiamava Double L per l'ironia del destino di avere entrambi un nome che cominciava per L, e idolatrato da alcune -molte- ragazze dell'Istituto.

 

Natalie Prince, diciotto anni anche lei, capelli rossi ed occhi verdi, frequentava la stessa classe di Niall ormai da cinque anni. I due non avevano mai parlato, perché Natalie respingeva qualsiasi persona provasse ad avvicinarsi. Lei pensava che fosse meglio così, ma in cuor suo sapeva che aveva bisogno di qualche amico o amica con cui passare i pomeriggi, uscire, parlare al telefono, scambiarsi qualche parere e confessare qualche segreto. Ma lei aveva solo la sua forte e giovane madre accanto a sé, Caroline. Quest'ultima aveva solo diciassette anni quando rimase incinta di Natalie e sola, perché un errore come lei, Natalie, il suo ragazzo non l'avrebbe voluto. Così si era ritrovata a crescere da sola quel piccolo fagottino, ed inevitabilmente erano cresciute insieme.

Natalie, crescendo, aveva coltivato la passione per il mare dal nulla, anche perché abitavano in una città caotica come Liverpool. Così, Caroline aveva deciso di cercare casa in una città vicina al mare, per fare contenta sua figlia ma anche se stessa. Brighton era la soluzione giusta!

Quando Natalie compì dieci anni successe quello che Caroline si aspettava succedesse: in fondo era successo pure a lei alla stessa età.

"Mamma, guarda!" le aveva indicato i suoi piedi. Caroline di conseguenza si portò entrambe le mani davanti la bocca e sgranò gli occhi.

"Piccola mia, ieri sera dove sei stata?" domandò allora la giovane donna. Era solita far uscire sua figlia da sola uno, perché si fidava e due, perché il posto in cui stavano era abbastanza tranquillo.

"Sono stata a mare, mamma. C'era la luna piena sai? Sono andata a fare il bagno e l'acqua era caldissima.." la piccola cominciò a raccontare , ma Caroline annuiva senza ascoltare in realtà sua figlia. Da quel giorno la donna cercò in tutti i modi di far mantenere il segreto a Natalie "Non lo devi dire a nessuno, okay? Me lo prometti?" la bambina annuì e così fu.

Adesso aveva diciotto anni e conviveva con quel segreto da otto anni. Era spesso tentata dal dirlo a qualcuno, ma poi si ripeteva che non poteva, che l'avrebbero presa per pazza e l'avrebbero rinchiusa dentro ad un manicomio. E lei non voleva. Non voleva allontanarsi da sua madre, unica sua migliore amica, dalla sua passione -il mare- e dal suo più grande diritto: la libertà.

Niall aveva spesso cercato di parlarle, anche solamente chiedendole i compiti per i giorni successivi. La risposta di Natalie era sempre la stessa "Non ho tempo, devo andare!". Il ragazzo non era solito insistere, non poteva di certo star simpatico a tutti, così pensava che Natalie non lo sopportasse. Aveva deciso quindi di provare a parlare con lei in un altro modo. Quindi un giorno si era ritrovato a scrivere una lettera per la ragazza. Adorava scrivere lettere, era amante di queste cose un po' all'antica.
 

Cara Natalie, aveva cominciato a scrivere, per poi cancellare subito.

Ciao Natalie,
non so esattamente perché ti sto scrivendo questa lettera, sento solo il bisogno di farlo e di farti sapere che ho un'immensa voglia di parlare con te, ma ho notato che non parli mai con nessuno. Così ho pensato che se non vuoi stare a sentire le mie parole -lo ammetto, spesso sono un po' logorroico- allora dovrai leggerle. Mi scuso per la grafia, lo so che non è delle migliori. Ma hey, sono un ragazzo, non avrò mai la scrittura bella come la tua, perché sì.. so che hai una bella scrittura! Ti piace scrivere? A me sì, tanto. 

Okay, non so perché sto parlando di scrittura. Sono un caso perso.
Mi piacerebbe ricevere una tua risposta e poter instaurare un rapporto di amicizia con te. Sembri una ragazza davvero interessante. 


A presto, baci x

 

Soddisfatto della sua piccola lettera, piegò il foglio in quattro parti e sorrise, aspettando il suono della campanella. Subito però, un pensiero gli balenò in mente e si diede dell'idiota. Non le aveva scritto dove poter lasciare la lettera in risposta. Così aprì di nuovo il foglio e aggiunse: Ps. Se avrai voglia di rispondere, lascia la tua lettera dietro la lavagna della tua aula, puoi stare tranquilla.. tanto nessuno guarderà lì dietro!

Poggiò la penna sul banco e richiuse il foglio.

"Mi spieghi che stai combinando?" il castano, Louis, si avvicinò all'amico, cercando di sbirciare.

"Niente!" rispose Niall, nascondendo il foglio dentro la tasca della sua felpa enorme. Louis annuì, evidentemente non convinto, però. La campanella suonò dopo poco più di cinque minuti e tutti si alzarono, tranne Niall.

"Hey, amico.."

"Louis, aspettami fuori, arrivo subito!". Così, mentre tutti si affrettavano ad uscire dall'aula, compresa Natalie, Niall invece si avvicinò al banco della ragazza e lasciò il foglio su di esso; tanto i bidelli non avrebbero pulito, come sempre.

 

-

 

Quando Natalie, l'indomani, entrò in classe si diresse in fretta verso il suo banco e alzò un sopracciglio quando notò uno strano foglio piegato su di esso. Magari qualcuno dei suoi compagni l'aveva poggiato lì per sbaglio. Scostò la sedia, buttò il suo zaino a terra e si sedette, prendendo in mano il foglio. Si guardò in torno aspettando che qualcuno le fregasse il foglio dalle mani perché di sua proprietà e poi lo aprì, vedendo l'indifferenza dei suoi compagni. Lesse quelle poche righe e corrucciò la fronte sorpresa, pensando a chi potesse essere stato a lasciarle quella lettera. Alzò lo sguardo e si guardò nuovamente intorno. Non ebbe il tempo di elaborare un ragionamento nella sua testa perché la professoressa di letteratura fece irruzione in classe, camminando dentro la sua gonna lunga e stretta e una giacchetta rosa. Ew, pensò Natalie, chiudendo il foglio e buttandolo dentro il suo zaino.

Avrebbe risposto per educazione, ma non avrebbe permesso, ancora una volta, a nessuno di avvicinarsi a lei. Nessuno doveva reputarla più di una compagna di classe perché era meglio così. Perché Natalie era consapevole del fatto che fosse una persona socievole e solare, ma non agli occhi degli altri. Sapeva che se avesse avvicinato qualcuno, si sarebbe affezionata e avrebbe confessato il suo segreto. E no, non poteva, l'aveva promesso a sua madre. Il suo segreto doveva rimanere al sicuro.









HOLAAAAAAAA.


Sono tornata qui, a postare su efp. E' passato un casino di tempo dall'ultima volta che l'ho fatto, ma ho voluto far finire i miei esami di maturità (che sono andati discretamente) e sono tornata qui per postare questa mia nuova storia su Niall, che tra l'altro sto postando anche su wattpad.
Se volete contattarmi, mi trovate su: 
- wattpad;
- twitter;
- facebook.

Un bacio e alla prossima, all the love

   
 
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