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Autore: nana13    07/07/2015    3 recensioni
Erano ancora in acqua, uno di fronte all'altra. Luke non parlava, Gwen a malapena riusciva a tenere lo sguardo fisso su di lui, senza cedere e guardare verso il basso.
«Come mai sei così?» le chiese, dopo un lungo momento di silenzio. «Cioè, non è che uno dei tuoi genitori è un pesce, vero?».
C'era innocenza nella sua voce, un'innocenza che la fece ridere. «No» disse, con voce così bassa che Luke dovette avvicinarsi per sentire. «Sono stata maledetta».
Genere: Comico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

Ashton e Luke si stavano riposando sulla spiaggia, il giorno dopo i loro amici li avrebbero raggiunti e finalmente si sarebbero goduti la vacanza della loro vita tutti insieme.
Sognavano quel momento fin da quando erano più piccoli, volevano assolutamente fare una vacanza di gruppo di quelle belle e meritate, così lavorarono fino a che non raggrupparono abbastanza soldi e poi scelsero quando partire. Erano tutti d'accordo a partire insieme, ma Calum e Michael - i loro amici - avevano avuto un imprevisto con non si sa cosa e così per non disfare i piani, si erano messi d'accordo nel raggiungerli qualche giorno dopo.
Mentre si godevano il sole dell'Australia, che in quel posto sembrava essere diverso rispetto a dove abitavano loro, pensarono a quanto fosse rilassante quel piccolo paese. Nelle recensioni avevano letto che era accogliente quanto strano, e fino a lì ne avevano assolutamente avuto la conferma. Alloggiavano nel piccolo hotel vicino alla spiaggia, le camere erano sempre pulitissime e ogni sera quando tornavano in stanza, trovavano sempre un muffin al cioccolato sul tavolo.
«Voglio fare un sacco di surf in queste vacanze» disse Luke, spalmandosi la crema solare. Era bianco come una mozzarella, e voleva assolutamente abbronzarsi senza scottarsi.
«Ma tu non sai farlo» ribattè Ashton, ridendo. «E' un luogo comune degli australiani».
«Beh ma posso sempre provarci» rispose il biondo, grattandosi la testa imbarazzato. Voleva imparare a surfare fin da quando era un bambino ma chissà come non aveva mai iniziato un corso o preso un insegnante.
Il mare quella mattina era piuttosto calmo, non c'erano molte onde in vista, se non quelle piccole e inutili che facevano saltare dalla gioia i bambini.
Entrambi erano d'accordo che dopo il pranzo, si sarebbero andati a fare una nuotata più lontano, vicino agli scogli che dividevano quella parte di spiaggia, con un'altra. Mentre facevano un giro del paese avevano appurato che il mare lì era più limpido e vicino agli scogli c'erano molti più pesci, inoltre, era una zona completamente vuota.
«Non abbiamo ancora conosciuto nessuno del posto» disse Ashton all'amico, che a causa dell'enorme quantità di crema che si era messo era più bianco di prima.
«C'è tempo, amico. Siamo qui solo da due giorni» rispose quest'ultimo, che era intento a conoscere gente tanto quanto l'amico. «Daranno qualche festa, in tutti i posti danno feste».
«Da quando ti piacciono le feste, Luke?» fece Ashton, ridacchiando e ricordandosi perfettamente che l'amico viveva benissimo anche senza immischiarsi in mezzo a centinaia di persone.
«Non mi piacciono» disse infatti, serio. «Ma non conoscere nessuno in vacanza non è affatto divertente. Bisogna espandere gli orizzonti».
Ashton rise, ma non poté fare altro che dare ragione all'amico.
«Ho sete» fece ancora Luke, toccandosi la lingua con un dito. «Persino la lingua è secca».
Si alzò per vedere se c'era un chiosco o un bar dove poter andare ad abbeverarsi, anche perché bere l'acqua del mare come gli aveva gentilmente consigliato Ashton non sembrava un'idea geniale. «Vuoi venire con me?» gli chiese, sapendo già però che nulla l'avrebbe smosso da quella posizione di perenne lucertolismo. Ashton amava stare al sole.
«E alzarmi da questa sofficissima sabbia, dove il sole mi bacia come se fossi il più bello tra i belli?» rispose. «Nemmeno per idea, fratello».
Luke alzò gli occhi al cielo, prese il portafoglio dalla tasca dello zaino e si incamminò verso il chioschetto, che non distava molto da dov'erano posti i due ragazzi, ma che comunque richiedeva qualche minuto di cammino sulla sabbia bollente.
Quando finalmente arrivò, sedersi su una di quelle sedie di paglia gli sembrò la cosa più piacevole dell'intero universo. «Una cola ghiacciata» disse al barista, che aprì una lattina e la versò in un bicchiere con del ghiaccio, per poi passarlo a Luke.
Mentre sorseggiava la sua bevanda fredda, si diede un'occhiata in giro. Ciò che lo colpì maggiormente furono due ragazzi seduti nelle sedie di fronte alla sua, che ridevano e scherzavano insieme. Che bella coppia, pensò Luke.
La ragazza aveva dei lunghi capelli neri, che man mano che arrivavano alle punte si schiarivano sempre di più, fino a risultare di un color acquamarina acceso. Luke non le vedeva gli occhi, poichè portava gli occhiali da sole, ma era sicuro che fossero di un blu così profondo da far invidia all'oceano stesso. Non sapeva bene perché aveva avuto quel presentimento, ma sapeva che era così e basta. Quando si tolse gli occhiali, il ragazzo appurò che effettivamente ci aveva visto giusto, inoltre notò un piccolo anellino al sopracciglio e non riuscì a trattenersi dal giocherellare con il piercing che aveva sul labbro.
Il ragazzo invece sembrava un dio greco, aveva i capelli castani, un po' scompigliati, che gli ricadevano sul viso perfettamente proporzionato. Anche lui aveva gli occhi chiari, non azzurri come quelli della sua ragazza, ma più su una tonalità di verde. La vista del fisico del ragazzo mise Luke un pochino a disagio, poiché le braccia spesse e le spalle larghe erano una cosa più da Ashton che da lui, che invece era destinato ad essere uno stecchino.
Dopo averli osservati per bene, Luke diede un'altra occhiata intorno, per poi ritornare sul suo bicchiere di coca cola e finirlo.
Prima di tornare dall'amico, alzò nuovamente gli occhi verso la coppia che aveva visto prima e notò che la ragazza dai capelli neri lo stava fissando incuriosita. Era intento a sorriderle, ma non voleva creare scompiglio, così pagò la bibita e tornò verso Ashton, che era nella stessa ed identica posizione in cui l'aveva lasciato.
«Noto che il tuo colorito si sta scurendo» disse Luke, una volta che si fu di nuovo sdraiato sul suo asciugamano.
«Davvero?» gli chiese l'amico con sguardo sognante. Ovviamente sapeva che Luke gli avrebbe risposto di no, per poi mettersi a ridere. Era tipico.
E invece Luke disse: «Si! Mentre ti alzavi ti si è abbassato un po' il costume e si nota la striscetta bianca in contrasto».
«Figo!» rispose. «Perché ci hai messo tanto per una bibita?» domandò a Luke.
Quest'ultimo alzò le spalle. «L'ho bevuta lì, mi sono guardato un po' intorno e poi sono tornato» disse.
Ashton fece una delle sue tipiche facce maliziose che potevano significare solo "Hai abbordato qualcuna?" e Luke scosse la testa. «Era con il suo fidanzato» aggiunse, anche se non sapeva se quel ragazzo fosse realmente o no il suo ragazzo. Aveva notato una sorta di legame tra loro e lo aveva presupposto, ma non c'era sicurezza.
«Allora c'era una ragazza» commentò Ashton ancora più malizioso.
Luke arrossì leggermente, un po' accaldato. «Si, c'era una ragazza» disse «ma non la descriverei esattamente come una principessina, ecco» concluse, raccontando all'amico com'era fatta quella ragazza misteriosa e il suo presentimento sul colore dei suoi occhi.
«Forse è questo posto che ci fa avere le visioni» disse Ashton, ridacchiando.
 
Gwen era in spiaggia insieme a Jordan, avevano deciso di andare là fin dalla mattina, in modo che, in caso avesse avuto bisogno dell'acqua, poteva ricorrere velocemente al mare. Il fatto che si vergognasse a trasformarsi davanti agli altri, era dovuto alla grande quantità di persone che la guardavano come se fosse un mostro.
«A cosa pensi?» le chiese Jordan, mentre i due erano seduti al chioschetto della spiaggia. Il chiosco era praticamente l'unico posto in cui si poteva trovare un po' di ombra e i due ragazzi avevano passato quasi tutta la mattina seduti su quelle sedie di paglia tanto comode. «Al ragazzo biondo di prima?» aggiunse e Gwen fece un sorriso misto tra il malizioso e lo stupito.
«Non l'ho mai visto da queste parti» disse, pensando agli occhi blu del ragazzo. Erano così limpidi che quasi ci si poteva specchiare.
Non era molto frequente che qualcuno andasse in vacanza proprio in quel posto, di solito i turisti sceglievano le mete più popolate e non i paesini in cui non c'era alcuna attrazione per i ragazzi.
«Sarà in vacanza» disse Jordan, dando voce ai pensieri di Gwen. O si era trasferito da poco o semplicemente si era preso una vacanza. «Ti ha guardata per un bel po'» continuò poi il ragazzo, «Avrà sicuramente pensato che io fossi il tuo ragazzo e non ti è venuto a parlare».
Gwen mise su una faccia un po' rattristata, avrà pensato che io fossi il tuo ragazzo, si ritrovò a pensare lei, già, magari fosse vero. Non era mai stata una ragazza che esternava i suoi sentimenti facilmente, ma ciò che provava per Jordan le era così chiaro che il rifiuto da parte del ragazzo, dopo tutto quello che era successo tra loro, non aveva fatto altro che abbassarle l'autostima da 0.5 a -50.
Era innamorata di lui in sostanza da sempre, non si ricordava un momento in cui non fosse stata innamorata di lui. Quando una sera i due si ritrovarono, Gwen aveva deciso che dopo aver bevuto un po', gli avrebbe detto tutto.
Ovviamente Jordan aveva bevuto più che un po', così i due si erano ritrovati a fare cose di cui sicuramente si sarebbero pentiti, o almeno uno di loro. La mattina seguente, il ragazzo si ritrovò sdraiato senza vestiti, abbracciato alla sua migliore amica, anche lei senza vestiti e decise per entrambi che quello che era successo doveva rimanere solo un ricordo e che era meglio per loro se fossero rimasti solo amici. Gwen acconsentì alla cosa, non gli aveva detto ciò che provava e che lei non era ubriaca, ma più che lucida e consenziente. Jordan era il suo unico amico, non poteva perdere anche lui. Così misero da parte l'avvenuto e tornarono a comportarsi normalmente.
«Io la tua ragazza?» fece lei, con una vena leggermente sarcastica. «Sarebbe come stare con mio fratello» e rise, in modo così falso che si vergognava di se stessa. Era così banale innamorarsi del proprio migliore amico, eppure le era successo.
«D'accordo» fece lui, alzandosi dalla sedia. «Opto per cercarlo e presentarci».
«Non ora dai» disse lei, avevano un sacco di tempo per cercare il biondo. «Andiamo a farci un bagno».
«Devi trasformarti?» le chiese lui, un po' a bassa voce. Non voleva farsi sentire, sapeva quanto Gwen ci stesse male.
Lei scosse la testa. «Voglio semplicemente godermi lo splendido mare che c'è oggi» disse.
«Va bene allora» disse Jordan. «Chi è arriva ultimo è un pesce lesso!».
I due ragazzi presero a correre l'uno accanto all'altra, fino a tuffarsi in acqua insieme. Mentre si schizzavano, Gwen pensò al ragazzo biondo del chiosco: aveva sentito una strana sensazione quando lui l'aveva guardata. Non avrebbe saputo spiegarlo a parole, perchè lei stessa non sapeva cosa fosse. Di una cosa era sicura però, era una sensazione positiva. 


Buonsalve :)

Ciao a tutti sono FaviJ benvenuti in un nuovo video!
Ebbene no, sto scherzando, non sono favij (fortunatamente aggiungerei AHAHAHAHA). 
Comunque, here i am con un nuovo chapter del mio super new esperimento. 
Ho deciso che aggiornerò ogni sabato e mercoledì. 
E dunque voi penserete "ma oggi è martedì!" ebbene care sorelle, avete anche ragione.
Domani non avrei potuto aggiornare, perchè first of all e meno importante of all ho i corsi di recupero di fisica, then c'è il mercato, poi devo andare a mangiare da mia nonna, poi devo andare a fare allenamento e poi dormirò like non ci fosse un tomorrow fino al giorno dopo. Dunque aggiorno oggi e poi sabato. 

In questo capitolo, c'è un primo accenno all'incontro tra i nostri amati personaggi. 
Sto tirando un po' per le lunghe il momento in cui si incontreranno davvero e parleranno, perchè ho in mente una cosa precisa e se non seguo la scaletta (immaginaria, obvs) mi sballo e non ci capisco più nulla. 

Volevo ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite/seguite, siete stati più di quanto potessi credere. Quindi grazie mille, mi fate molto felice :3

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, oh voi che siete giunti qui. 
Tanti bacini, Nia. 
  
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