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Autore: Red The Redeemer    18/01/2009    1 recensioni
Un ragazzo dai poteri sovrannaturali viene scelto dai suoi simili per salvare il suo popolo da una minaccia..molto bello, pubblicato sul mio blog dove ha riscosso un modesto successo. Ve lo raccomando, anche se è ancora in fase di stesura.Lasciate una recensione, di modo che capisca se il capitolo va modificato, così grazie a voi Moon Eclipse migliorerà sempre più!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Red era finalmente felice. Strano per una persona come lui, dato che non sorrideva mai per felicità ma solo ed esclusivamente per sarcasmo o per ironia. Eppure, provò una sensazione di felicità soverchiante dopo essersi sentito vibrare nella tasca lo scarabeo che gli aveva mandato Wicked. Aveva trovato la reincarnazione,il suo obbiettivo, la sua missione, il suo destino. Imboccò il corridoio che conduceva alla sua stanza e rise sonoramente ( un suono a lui stranamente nuovo ) quando vide le facce terrorizzate dei ragazzi che gli avevano dato del vampiro,mentre giravano l'angolo. - Incredibile quanto siano andati vicini...- sogghignò - ...alla fine delle loro misere vite - aggiunse sempre fra sè. Aprì la porta della stanza con le chiavi e si sedette sul letto incrociando le gambe,entrando in quello stato di meditazione profonda che tanto amava. Spesso quelli come lui la preferivano al comune sonno. Pensò a quella sera. A quello che avrebbe fatto. A come lo avrebbe fatto. E soprattutto,pensò a chi l'avrebbe fatto. Quella Fanny era sempre stata la sospettata numero uno,sempre,dal primo momento che l'aveva annusata aveva capito che in lei c'era un qualcosa di strano. Ma non riusciva a capire cosa,fino a quella sera. La meditazione gli provocò un flashback di quello che era successo quella notte: Era entrato nella camera di Fanny senza sforzo,aprendo la porta come se fosse aperta,nonostante avessero installato una serratura strana e veramente resistente, che però cadde a terra senza fare alcun rumore, perché il ragazzo aveva prontamente afferrato l’oggetto prima che toccasse il pavimento. Aveva velocemente frugato fra le sue cose al pianterreno,astenendosi dal salire le scale e curiosare anche lì per il rischio di svegliare gli abitanti della camera. Quasi non gli prese un colpo quando girandosi trovò Kate,la compagna di stanza di Fanny,a testa in giù appesa ad un trave,che lo guardava storto scuotendo la testa e mostrando i denti. In un attimo, Red si era trovato sollevato in aria da Kate,che era ancora appesa alla trave. - TU! Orribile most..- si fermò, perchè Kate stava stringendo sempre di più, soffocandolo. Lo guardò e disse: - Povero il nostro Red...credi che non ti abbia sentito entrare, luridissimo ibrido?! Come ti permetti di svegliarmi nel cuore della notte? E modera i termini con me.. brutto bastardo - sibilò arrabbiata mentre stringeva le dita attorno al collo di Red, che cominciava a diventare blu. Chissà perchè,Red sorrise, e con uno sforzo immane, raccolte le ultime riserve d’aria nei suoi polmoni, parlò. - Vorrebbe vossignoria posarmi a terra,in modo che possa riempirla di botte come si deve,allorchè poi io possa donarle infine uno stampo delle mie nocche sulla sua dentatura da testa di cane? - la schernì pesantemente Red. Kate sembrò colpita a morte e aprì la bocca in un “oh” di indiganzione,tuttavia lo posò a terra,gettandolo via come un giocattolo rotto. Red atterrò senza un suono sulle mani e con un salto mortale si rimise in piedi. - Sospettavo anche di te.. il modo in cui stai vicino a lei tradisce il fatto che la vuoi proteggere...- - Stai zitto,e piuttosto dimmi perchè sei venuto qui - chiese lei scendendo dalla trave - Forse per ucciderla? Patetico.. con o senza la reincarnazione abbiamo vinto - Chiarì Kate, sorridendo maligna. Era interdetta. Red aveva abbassato la testa e taceva. Mosse qualche passo verso Kate,che intimorita dai modi di fare di chi aveva davanti fece un passo indietro. Red alzò la testa di scatto e colpì Kate allo stomaco con tutta la forza che aveva in corpo. Kate,impreparata a questo attacco improvviso,incassò il colpo e boccheggiò. - Questo - disse Red - fino a che non ho compiuto la mia missione - - Inutile...perchè perdi ore di sonno per una missione che non puoi compiere? – Red mosse qualche passo verso la finestra dalla quale si scorgevano le stelle. Dopo un attimo di silenzio, riprese: - Per amore – - Cosa? – Kate sembrava attonita, come se avesse scoperto che la crosta terrestre era sostenuta da una squadra di gnometti vestiti di rosso. - Amore – scandì Red – Già, voi non lo potete provare – - Nessuno ha detto questo – disse Kate con il broncio. - Senti, Kate..- cominciò ancora Red – io non sto portando a termine questa missione per me o per il mio popolo. Lo faccio per qualcuno che non immagini nemmeno. - Posso saperlo? – Red fece spallucce, e sempre guardando fuori disse: - Naive Badeliss – Kate spalancò la bocca come qualche minuto prima. Era incredula. - Ma tu, chi sei? – - Sono Red, il salvatore della mia razza nonché marito di Naive Badeliss – - Menti – - Assolutamente no – - Oh si che menti.. non può essere che uno come te.. - PUO ESSERE ECCOME. Ne sono la prova. Ma sono stanco. - Non puoi nemmeno dormire – fece notare Kate. - Nessuno di noi dorme,lo sai bene.- - Mmm – annuì brevemente - Ho solo bisogno di riposare. Lasciami qui,non farò del male a nessuno - Kate sembrò esitare. Data l’indecisione di Kate, Red aggiunse: - Sono una creatura della notte,come posso mentire? - - Su questo devo darti atto - Disse Kate. - E sia - Annuì - ma sai bene che non POSSO dormire,quindi ti guarderò tutta la notte..- Red senza dire niente si tolse il cappotto e il cappello e si raggomitolò sul tavolo,dormicchiando, e sussurrando un ringraziamento impercettibile. Il Flashback finì. Red guardò che ora era. Erano le dieci. Gettò un occhiata al calendario appeso al muro e sorrise ancora, felice e compiaciuto. Si rimise cappello e cappotto e uscì dal dormitorio guardando il cielo. Era il momento. Volse lo sguardo davanti a sè e sorrise per l'ennesima volta guardando dritto negli occhi Fanny,che avanzava con alcuni ragazzi. - Si comincia - Si annunciò fra sè.
  
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