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Autore: Radcliffe_PotterFan319    18/01/2009    3 recensioni
Melody ha tutto. Un ragazzo meraviglioso (che è un po' idiota), amici eccellenti (che sono gelosi di lei)e voti nella norma (cosa che sembra shockare tutti). Ma quando le cose cominciano a sfuggirle di mano, l'unica persona che l'aiuterà sarà anche l'unica persona che Melody non si è mai presa il tempo di conoscere: Sirius Black. Sirius/OC
Genere: Romantico, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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POMICIATA ALLA STAMBERGA STRILLANTE



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Melody fece una smorfia a Marissa mentre la oltrepassava in biblioteca durante la loro ora libera. Si assicurò di darle una gomitata che sembrasse involontaria ma che allo stesso tempo le facesse male . Marissà fissò solo Melody, gli occhi le lampeggiavano di rabbia e odio mentre guardava Melody che si ritirava dietro una fila di libri, guardando i titoli con la testa piegata da un lato per vedere meglio.

Marissa la seguì, camminando silenziosamente di fianco agli scaffali. Melody la ignorò solo, non volendo ascoltare niente di ciò che le voleva dire o fare. Le mani erano già in tasca, avvolte attorno al manico della sua bacchetta.

"Quindi," iniziò Marissa, comportandosi come se stesse guardando un libro, "Tu e Sirius, eh?"

Melody continuò ad ignorarla. Qualsiasi cosa avesse detto a Marissa sarebbe stata distorta. La cosa migliore da fare era parlare il meno possibile e fuggire. Comunque, Melody avrebbe fallito il compito se non avesse trovato questo libro. Appena il libro fosse stato tra le sue mani, Melody decise che se ne sarebbe andata immediatamente.

"Ehilà, troia, sto parlando con te," la aggredì Marissa, sembrando irritata. Melody continuò solo a percorrere la corsia e a cercare il suo libro. Poi Marissa spinse bruscamente Melody, facendola inciampare indietro di alcuni passi, sorpresa, "Non mi ignorare o mi assicurerò che tu perda il tuo piccolo appuntamento."

Mancavano tre giorni alla prima gita a Hogsmeade. Tre giorni, Melody continuava costantemente ad auto-ricordarselo, al primo "appuntamento" tra lei e Sirius. Tre giorni che sembravano impiegare una vita a passare. Melody si era scordata quanto era irritante sapere che la gente ne parlasse. Quanto era imbarazzante entrare in una stanza e rendersi conto che solo alcuni secondi prima avevano  smesso di sparlare di te. Sembrava, sentiva Melody, come se non si fosse goduta la sua improvvisa impopolarità. Era stata libera da voci e menzogne per un mese e mezzo e non sembrava nemmeno.

Melody e Sirius erano il tema dei pettegolezzi nella scuola, ovviamente. Ovunque Melody andasse, c'era qualcuno che ne stava discutendo. E di solito criticava. C'erano voci che dicevano che Melody aveva usato una pozione d'amore per fare in modo che Sirius le chiedesse di uscire. Poi c'era chi pensava che lui e Melody continuassero a vedersi da mesi in segreto. E poi ancora, molti a scuola ritenevano che Melody fosse una sgualdrinella disperata e che le mancasse Kyle e avesse bisogno di qualcuno.

Molte di queste voci ebbero il loro inizio in Marissa e nel suo gruppo. Lei era stata incredibilmente irritata con chiunque da quando Sirius aveva chiesto di uscire a Melody nella Sala Grande. Per la prima settimana, Melody dormì nella Stanza delle Necessità nel caso che  a Marissa venisse una brillante idea a notte inoltrata e provasse a farle qualcosa. Naturalmente, l'assenza di Melody diede solo la possibilità a Marissa di dire che Melody stava insieme a Sirius tutte le notti., benchè Sirius e i Malandrini  rifuggirono quelle voci. Questo sconvolse ancora di più Marissa,che iniziò a riservare a Melody il trattamento del silenzio, nonostante questo sollevasse Melody.

Sapeva che era solo questione di tempo prima che Marissa l'affrontasse, proprio come aveva fatto Kyle. In realtà questo aveva affrontato Sirius prima. Melody era lì, comunque, e vide tutto. Kyle tirò qualche insulto, Sirius agì freddamente e discusse con tranquillità. L'attimo successivo Kyle si allontanò con un occhio nero e un labbro rotto, mentre Sirius si lamentava che i suoi capelli si erano spettinati. Poi Kyle più tardi si confrontò con Marissa. Fu una conversazione imbarazzante perchè, per un minuto, Melody pensò che Kyle fosse davvero dispiaciuto per quello che aveva fatto e che rivolesse Melody. Questò finchè non provò a lanciare una maledizione a Sirius e proibì a Melody di verdersi con lui. L'attimo successivo si allontò con un'impronta rossa di una mano sulla guancia.

Melody adesso lanciò un'occhiataccia a Marissa. Ammetteva che era più o meno spaventata da Marissa, come ogni altra ragazza nella scuola, ma Melody non voleva che questa facesse la prepotente con lei.

"E' una minaccia?" chiese.

"Credo di sì," disse Marissa, esattamente nello stesso modo in cui Melody insultava le persone. Melody la guardò male. Marissa era diventata il suo clone praticamente. Solo un clone più meschino. Marissa sorrise in un modo di un dolce nauseante, "Ora, sono curiosa, cos'hai fatto per fare in modo che Sirius ti chiedesse di uscire? Non sei il suo tipo."

"E cosa ti fa pensare che lo sia tu?" Melody disse seccamente e si spinse oltre Marissa un'altra volta, individuando il libro che voleva.  Lo tirò giù dallo scaffale, facendo precipitare altri due libri a terra accompagnati da colpi rumorosi. Poi Melody cercò di allontanarsi dalla sua ex migliore amica.

"Beh, intendi a parte il fatto che ora possiedo la tua vecchia posizione?" chiese Marissa con un'espressione compiaciuta. Melody sollevò un sopracciglio, abbracciandosi al petto il libro pesante.

"Solo perchè fai tutto quello che facevo io," la aggredì Melody.

"Oh, già, ma non l'ha notato nessuno. E se anche qualcuno l'avesse fatto, non avrebbe più amici con cui parlarne. Me ne assicurerei," disse Marissa facendo una smorfia. Melody adesso sollevò un sopracciglio provando a rimanere calma, come aveva fatto Sirius con Kyle.

"Sai che prima o poi qualcuno ti passerà sopra in qualche modo," disse Melody.

"Ne dubito," disse Marissa, scrollando le spalle e controllando la sua manicure, che era piuttosto brutta, notò Melody. Doveva essersela fatta da sola visto che  non era mai stata brava con le unghie. Melody gliele aveva sempre fatte al suo posto.

"Questò è il motivo per cui qualcuno ti annullerà," disse Melody semplicemente e fece per allontanarsi, ma Marissa la tirò indietro.

"Non ho finito di parlare con te," sibilò.

"Peccato," disse Melody indossando la sua voce più tagliente, "Io ho finito."

"Non mi importa davvero se limoni con Sirius nei corridoi o qualsiasi cosa tu stia facendo con lui. Tutto ciò che voglio è che tu sappia che solo perchè probabilmente sarai la prossima ragazza di Sirius Black non significa che diventerai meglio di me," poi Marissa fece una smorfia, indietreggiando nella corsia verso la sua comitiva, "Guardati le spalle, Atwood, la scuola sa già che sei una puttana. Io so tutti i tuoi segreti. Sgarra e nemmeno i Malandrini  saranno capaci di guardarti senza sentirsi nauseati."

L'attimo dopo era scomparsa. Melody rimase lì in piedi per un momento, il cuore le batteva gravemente nel petto. Prese un respiro profondo e tremante. I Malandrini le sarebbero rimasti vicini, lo sapeva. Erano troppo leali. Soprattutto Sirius e James. Entrambi avevano tanto potere sul corpo studentesco quanto ne aveva Marissa. Avrebbero potuto proteggerla.

------

Melody si fece una doccia quando si svegliò la domenica mattina. La doccia, sperava, l'avrebbe calmata. Le farfalle avevano costruito una colonia nel suo stomaco dal momento in cui aprì gli occhi. Ma la doccia non servì a niente, a parte che a sprecare un'ora del mattino.

Lily, che  aveva concordato a unirsi a Remus e James a Hogsmeade con Lisa, era nervosa quanto lei e portò su per tutte loro alcuni toast per provare a calmarsi. Nelle ultime due settimane, Lily e Melody avevano messo da parte le loro differenze e avevano iniziato ad andare davvero d'accordo in qualche modo. Non erano amiche, Melody in un certo senso dubitava che avrebbero mai potuto essere tanto vicine, ma erano abbastanza amichevoli. Tutto questo andava contro le speranze di Marissa, che le guardava diventare amiche, un luccichio maligno negli occhi.

"Non è come un appuntamento," stava dicendo Lily. Lisa si sistemava i capelli davanti allo specchio, nervosa proprio come le altre.

"Già, ma sarebbe più facile se ci fosse anche Peter. Così non sarebbe assomigliato così tanto a un appuntamento," disse, spostandosi i ciuffi da una parte, "Ma no, Peter doveva chiedere di uscire a una Corvonero."

"Almeno voi ragazze sarete insieme," mormorò Melody. Lei era nervosa solo perchè non era sicura di quanto sarebbero stati convincenti lei e Sirius come coppia. Avevano solo flirtato un po' nelle due settimane passate.

"Vero," disse Lily, "Ma andrà tutto bene con Sirius. Cioè, tu sei Melody Atwood. La ragazza più splendida della scuola."

"L'essere splendida non mi rende migliore nè mi calma," mormorò Melody prima di rimettere il toast sul piatto e cercare qualcosa da indossare. Ma non ci riusciva, così aiutò Lily e Lisa.

Presto, Lily fu vestita con una gonna di jeans, una maglietta verde lime con una giacca di Jeans sopra. Aveva ballerine rosa e un trucco sul rosato. I capelli erano tirati su per metà, con anelli d'argento alle orecchie. Lisa, che era piuttosto alta, indossava jeans a vita bassa e una maglia che le lasciava una spalla nuda. I suoi capelli erano sciolti, le arrivavano alle spalle ed erano leggermente arricciati. Entrambe le ragazze adesso avrebbero voluto aiutare Melody, ma questa gli disse di andare a dire a Sirius che stava arrivando.

Poi Melody aprì il suo baule e setacciò tutti i suoi vestiti. Incapace di accontentarsi di altro, Melody si infilò in un vestito nero, che era troppo corto, le arrivava solo fino alla parte alta delle cosce. Indossò un paio di Jeans a sigaretta attillati e mise un paio di ballerine nere, comode per camminare. Costruì il suo trucco con colori neutri e si raccolse i capelli in una coda, lasciando che i ciuffi corti le corniciassero la faccia. Si legò un nastro nero ai capelli e prese un respiro profondo. Per essersi vestita il più velocemente possibile, sembrava okay.

Prendendo la borsetta, Melody si affrettò giu per le scale. Sirius era seduto sulla poltrona di fronte al fuoco mentre la aspettava con un'espressione annoiata. Melody si sentì veramente male visto che questo non era un appuntamento reale. Si avvicinò e Sirius alzò lo sguardo, guardandola dal basso verso l'alto impressionato. Si alzò e le prese la mano, baciandola leggermente. Melody approfittò della possibiltà per guardarlo bene.

Aveva una camicia blu marinaio e jeans neri che sembravano stargli perfettamene. I capelli erano pettinati, ma più o meno come il solito e gli occhi scintillavano. Nonostante questo Melody pensò di aver visto un accenno di nervosismo in essi. Questo la fece rilassare. Era nervoso anche lui.

"Per te," disse porgendole una rosa color rosa chiaro, "Sei meravigliosa."

"Grazie," sorrise, prendendo la rosa e annusandola. Sorrise a Sirius, sentendo svanire la sua parte nervosa .

"Ho detto a James e Remus che li avremmo incontrati ai Tre Manici di Scopa a pranzo, verso l'una. Non ti dispiace vero?" chiese Sirius.

"Niente affatto. Scusa se ci ho messo così tanto," si scusò mentre lui le apriva il ritratto. L'aiutò ad attraversarlo, evidenziando il gesto per le poche persone che erano rimaste nella sala comune.

"Tanto? Ho aspettato solo cinque minuti, non ti preoccupare," sorrise Sirius. Melody sollevò un sopracciglio.

"Cinque minuti?" cheise.

"Beh, dovevo farmi bello per il nostro primo appuntamento," disse Sirius, facendole l'occhiolino. Melody rise e  presero un passaggio segreto che scendeva verso l'atrio d'ingresso.

Solo alcune persone erano nei paraggi quando si diressero al villaggio. Era uno splendido giorno d'autunno. Non troppo freddo e non troppo caldo. Il sole brillava su di loro, facendo splendere i capelli di Melody e abbagliandogli i visi. Un'aria fresca si curvava attorno a loro, mandando brividi piacevoli e benvenuti giù per le loro schiene. Melody si era aspettata che Sirius le prendesse la mano, ma non lo fece e lei non obiettò, sapendo che Sirius ci andava piano. Condussero una conversazione semplice e leggera mentre camminavano, ridendo insieme. Poi entrarono nel villaggio e si fermarono.

"Dove vuoi andare?" cheise Sirius.

"Direi il negozio di abbigliamento in fondo alla strada ma so che non ti piacerebbe," disse Melody sorridendo, "Quindi a te la scelta."

"Negozio di abbigliamento?" Sirius sollevò un sopracciglio, "C'è un negozio di vestiti qui attorno?"

"Gìà," Melody gli spiegò estattamente dove si trovava. Sirius fece un gran sorriso, facendo scivolare la mano su quella di Melody e tirando la ragazza. Melody disse in fretta, "Non dobbiamo andarci, Sirius, potrebbe essere questione di ore."

"Bene, abbiamo ore a disposizione," ghignò Sirius. Anche Melody sorrise.

Entrarono nel negozio e Sirius si guardò attorno con curiosità. Era simile a un negozio babbano, ma non proprio uguale.
Melody li condusse verso la sua taglia e lei e Sirius si divertirono guardando tutti i vestiti. Sirius poi aspettò pazientemente mentre Melody si provava i vestiti. Usciva con un passo dal camerino, sfilava e Sirius commentava, facendola ridere la maggiorparte delle volte. Quando ebbe finito, si rivestì, appendendo i vestiti che non voleva e guardando quelli scelti.

"Compro questi," disse e si diresse verso la cassa.

"Li prendo io," disse Sirius. Gli occhi di Melody si spalancarono.

"Assolutamente no, Sirius, pago io. Sono solo vestiti," disse, arrossendo mentre la strega al bancone batteva lo scontrino.
Guardò a quanto ammontava il prezzo e fece scivolare due galeoni e sette falci sulla cassa prima che Melody potesse discutere.

"Sirius," si lamentò.

"E' il nostro appuntamento," spiegò Sirius mentre prendeva il sacchetto dalla donna con un cenno della testa e facendosi strada fuori dal negozio. Mentre teneva aperta la porta per lei aggiunse, "In qualità di ragazzo, pago tutto io oggi."

"Per favore no," Melody disse, poi abbassò la voce, "Non è un vero appuntamento."

"Ah, ma per tutti gli altri lo è. Inoltre, hai detto che volevi essere viziata. Questo fa parte del gioco," sorrise Sirius e fece scivolare ancora le sue mani in quelle di lei, "Dove andiamo adesso? Decidi tu."

Sapendo che Sirius avrebbe voluto far scorta di merce per fare scherzi, sorrise, "Zonko dovrebbe essere divertente." Anche Sirius fece un gran sorriso, baciandola sulla guancia.

"Sei così fantastica," disse e poi si diressero verso il negozio di scherzi.

Melody era stata in quel negozio solo una volta. Ed era stato al suo terzo anno. Allora non era interessata a niente nel negozio. Sinceramente, non aveva nessun interesse nemmeno adesso, ma Sirius si comportava come un bambino cresciuto e Melody dovette ridere. Si divertì di più in Zonko che nel negozio di abbigliamento. E quando Sirius spese un mucchio di soldi nei suoi prodotti e uscì dal negozio con Melody e rigonfio di borse, sembrava completo.

"Okay, adesso però non scegliere più negozi per me," disse Sirius sorridendo. "Ho quello che voglio. Puoi andare ovunque e non discuterò."

"Sirius," disse Melody.

"Non dirmi Sirius," sorrise, "Non mi importa davvero, Cioè, al meno hai suggerito Zonko. Le altre ragazze con cui sono uscito non avrebbero mai osato menzionare quel negozio."

"Non erano molto giuste allora," disse Melody, iniziando a camminare verso Honeydukes.

"Già, beh, guarda come mi hanno lasciato," disse Sirius amaramente. Melody gli strinse la mano e Sirius tornò a sorridere.

Quando entrarono dentro Honeydukes, il profumo del cioccolato li travolse. Senza il consenso di Melody, il ragazzo le comprò una montagna di cioccolato. E poi ne comprò un po' per sè. Melody si chiedeva quanto oro avesse con sè, ma decise di non dormandarglielo per paura di sembrare scortese. Prima che Sirius le potesse comprare altro, comunque, Melody lo spinse fuori dal negozio, ad almeno due metri dalla porta.

"Quanto tempo abbiamo prima di doverci vederecon  James e gli altri?" chiese, sperando di distrarlo dalla cioccolata. Sirius controllò l'orologio.

"Cinque minuti, in realtà, dovremmo andare," disse.

"Okay," disse Melody.

"Aspetta," disse Sirius, tirandola indietro così velocemtne che lei si girò, cadendo leggermente in avanti così una mano finì sulla spalla di Sirius e l'altra nella sua mano. Persino Sirius sembrava stupito da quanto vicino l'aveva tirata. Si fissarono per un momento, prima che Sirius fece un piccolo passo indietro, Melody arrossì. Sirius non si lasciò prendere da questo mentre le allungava una rosa di cioccolato, "Hai bisogno di una di queste."

Melody sorrise mentre pendeva il cioccolato e disse, "Gra-"

"Non ti azzardare a ringraziarmi," la interruppe Sirius, "Non devi."

"Perchè?" chiese Melody curiosamente.

"So che sei grata. Ringraziarmi silenziosamente è motlo più romantico che ringraziarmi ad alta voce." spiegò Sirius, ghignando ancora. "Dovrò spiegarti molto sul romanticismo, eh? Sembra che ti manchino molte conoscenze al riguardo."

"Beh, non sono mai stata una romanticona, Sirius, e nemmeno Kyle," disse Melody.

"Mi ero accorto che Kyle non lo fosse," mormorò Sirius.

Entrarono ai Tre Manici di Scopa e immediatamente videro James, Remus, Lisa e Lily seduti in un séparé vicino alla finestra.  Anche Peter una Corvonero carina del sesto anno, Veronica Parks,  erano là e sembravano molto teneri. James fece cenno a Sirius e a Melody e Sirius, senza lasciare la mano della ragazza, si precipitò verso di loro. Il sorriso eccitato di Melody svanì quando passarono Marissa e Kyle che bevevano Burrobirre seduti molto vicini. Marissa incrociò gli occhi con Melody e poi le rivolse di nuovo al ragazzo del suo appuntamento.

Prima di pensare al perchè Marissa e Kyle fossero di nuovo insieme, visto che non si erano scambiati una parola da quando Melody aveva rotto con Kyle, Melody distolse lo sguardo. Sirius li guardò sospettoso prima di salutare i suoi amici.

Melody e Sirius si strinsero insieme nel séparé. Erano più o meno schiacciati e seduti molto vicino, ma Sirius mise un braccio attorno alle spalle di Melody e la tirò ancora più vicina a sè così che lei non fosse seduta sopra Lily e loro fossero capaci muoversi più comodamente. Sirius sorrise a James, che gli fece l'occhiolino mentre l'altro alzò solo gli occhi al cielo.

"Ehi, ragazzi," disse Melody alla fine.

"Vi siete goduti il vostro shopping?" chiese Lily, guardando i sacchetti ammucchiati ai loro piedi.

"Sirius non smetteva di spendere," rise Melody.

"E non ha ancora smesso," ridacchiò Remus.

Una cameriera si avvicinò e prese gli ordini. Sirius si rifiutò di lasciare che Melody ordinasse un'insalata e la fece ordinare un hamburger invece. Quando la cammeriera si allontanò, Melody lo guardò male.

"Che?" chiese Sirius, "Sei pelle e ossa, hai bisogno di un po' di carne," spiegò.

"D'accordo allora," disse Melody scuotendo la testa.

"E' difficile uscire con Sirius eh?" chiese James.

"Sì davvero," rise Melody.

"L'avevo detto io!" disse James guardando Sirius, che si limitò a sorridere anche lui.

Quando il loro cibo arrivò, iniziarono a mangiare e parlare. La conversazione era leggera e le risate riempivano incessantemente il loro tavolo. Per due volte, Sirius diede un colpetto col gomito al fianco di Melody, facendola saltare prima di accennare di nascosto con la testa a Marissa che  lanciava occhiate gelose al tavolo ogni volta che Kyle si alzava o lche oro si sepravano abbastanza a lungo. Kyle sembrava non essersi accorto di Melody e Sirius. Melody sorrise solo, un po' tristemente, verso Sirius, felice che il loro piano stesse funzionando almeno su uno dei due.

"Allora, Veronica," cominciò Remus, guardando la ragazza che accompagnava Peter, "Come ti sta trattando Peter?"

"Molto bene," arrossì questa, era perfetta per Peter, "E' così dolce,"

"Gli ho svelato trucchetti tutta la notte e anche parte della mattina," sussurrò Sirius all'orecchio di Melody. Erano ancora seduti molto vicini  e Sirius continuava a spiluccare dal piatto di Melody. Lei aveva solo mangiato metà del suo hamburger e più della metà delle sue patatine prima di doversi fermare e dare al suo stomaco pieno un po' di tempo per digerire.

"Che carino," disse Melody.

"Aiutavo solo un amico," scrollò le spalle Sirius.

"Che cosa vi state sussurrando voi due?" chiese Lily, lanciando a Melody un'occhiata ironica. Melody si sentì arrossire ancora e realizzò quanto diventasse rossa quando era con Sirius. Raramente arrossiva.

"Niente che ti rigaurdi," dsse Sirius, rubando un'altra patata a Melody.

Una volta che finì di mangiare, il gruppo si alzò e se ne andò, dopo aver pagato. Melody non provò nemmeno a discutere con Sirius questa volta quando lui pagò immediatamente la sua parte e quella di Melody. Lily e Lisa pagarono per sè, proprio come un James depresso e un Remus a cui stava benissimo. Peter pagò per sè e per Veronica. Poi si fermarono davanti alla porta, non sicuri sul continuare come gruppo o meno.

"Melody e io volevamo fare una passegguata verso la Stamberga Strillante," disse Sirius ad alta voce, proprio Mentre Kyle e Marissa uscivano dai Tre Manici di Scopa. Fissarono Melody e Sirius e si sedettero su una panchina vicina. Melody aveva buoni motivi per credere che li stessero spiando. Non le importava, sorprendentemente.

"Da quando?" sussurrò.

"Vedrai," sorrise Sirius.

"Okay," disse James, "Immagino che noi continueremo solo a fare una passeggiata qui attorno allora?" guardò Lily e poi Lisa.
Annuirono, sembrando un po' imbarazzate, ma contente. Peter e Veronica salutarono e se ne andarono verso Honeydukes.

"Ci vediamo più tardi," disse Sirius e poi, prendendo la mano di Melody, restrinse i loro sacchetti così che pottessero stare al sicuro nella sua tasca e le fece strada verso la Stamberga Strillante.

"Cosa c'è là?" chiese Melody, "E' solo una casa mal ridotta che tutti credono essere infestata dai fantasmi."

"Quindi? E' il posto perfetto per "pomiciare" presumibilmente," disse Sirius, "E se non l'hai notato, Marissa sta costringendo Kyle a seguirci per spiarci."

"Come lo sai?"

"Li ho sentiti parlare ai Tre Manici di Scopa." scrollò le spalle.

"Ma c'era troppo casino," aggrottò le sopracciglia Melody.

"Ho un buon udito," spiegò Sirius, uscendo dalla strada principale per prendere un sentiero che li avrebbe condotti alla casa disabitata.

"Davvero buono," boccheggiò Melody.

Una volta che raggiunsero la Stamberga Strillante, Sirius e Melody rimasero a guardarla. In realtà non era così spaventosa. Come aveva detto Melody, non era nient'altro che una casa mal ridotta e presumibilmente infestata dai fantasmi. Melody sentì una sensazione allo stomaco che le fece venire i brividi, quando-

"AH!" gridò quando qualcosa l'afferrò attorno alla vita. Poi le risate di Sirius le riempirono l'orecchio e lei si rilassò, tirando su una mano e toccando un lato della faccia si Sirius. Questo stava ghignando e si appoggiò sulla sua mano mentre lei si appoggiava a lui a sua volta, costringendo il suo cuore a rallentare raggiungendo un ritmo normale.

"Mi hai spaventata, stupido!" disse Melody, benchè non fosse per niente arrabbiata. Adesso rideva.

"Lo so, ma ti sono stato accanto tutto il tempo!" rise Sirius, benchè sembrasse un po' intontito. Melody si girò per guardarlo in faccia e Sirius le mise le braccia attorno alla vita mentre lei gli metteva le sue attorno al collo.

"Allora, dimmi ancora cosa ci facciamo qui su?" chiese.

"Pomiciamo," rise Sirius, spingendola così da farla sedere sui gradini sgangherati della Stamberga Strillante. Poi si allungò leggermente così che il suo respiro dolce accarezzasse le guance di Melody, "O per lo meno sembriamo pomiciare a Marissa e Kyle."

"Sono anche quissù? Marissa non è il tipo da arrampicarsi qui," disse Melody tenendo la voce bassa. Sirius sorrise.

"In realtà è Kyle quello che è tornato indietro," disse, "Non hai visto Marissa seguirci circa una quindicina di metri dietro di noi?"

"No, in realtà no," disse Melody, sentendosi più a suo agio per quanto lei e Sirius si erano avvicinati. Lei fece scorrere lentamente le dita tra i suoi capelli e lui rabbrividì.

"Mi stai spettinando i capelli," disse.

"Stiamo limonando ricordi?" disse Melody, "Devo spettinarti i capelli."

"Oh già," disse Sirius. Poi premette la fronte contro quella di Melody  e lei sorrise verso di lui. Sembrava così strano, eppure lei si sentiva a suo agio.

Dopo circa mezzora di pomiciata alla Stamberga Strillante, Sirius e Melody, si diressero di nuovo verso il villaggio. Melody non era certa che Marissa li stesse ancora seguendo e, a quanto pareva, non lo era nemmeno Sirius. Si era dimenticato di lei, a dire il vero, essendo troppo preso a provare a far sembrare la loro pomiciata relle, quando le loro labbra in realtà non si toccarono mai nemmeno una volta durante il processo.

Dopo aver fatto un altro po' di shopping e sentendosi molto più vicini l'uno all'altro, Melody e Sirius decisero che era ora di tornare al castello. Camminarono mano nella mano, Melody si sentiva improvvisamente esausta e pronta a stendersi.  Erano a metà strada quando Sirius si sentì chiamare. Sia lui che Melody si girarono per vedere James, Lily, Lisa e Remus che si affrettavano tutti dietro di loro.

"Tornate a casa?" chiese Remus.

"No, torniamo solo al castello," disse seriamente Sirius. Remus sorrise alla risposta di Sirius e poi salutò Melody con un cenno della testa.

"Sì, allora com'è stata la seconda metà del vostro appuntamento?" chiese James.

"Meravigliosa," fece una smorfia Melody. Sirius rise e le strinse ulteriormente la mano.

La sala comune stava iniziando a riempirsi degli studenti che tornavano da Hogsmeade e degli studenti più giovani sollevati dal fatto che quelli più vecchi stessero tornando. Lily e Lisa salutarono James, Remus, Sirius e Melody prima di dirigersi verso scale. Sirius porse a Melody i suoi sacchetti, facendoli tornare alla loro normale taglia.

James e remus salirono verso i loro dormitori, lasciando Melody e Sirius soli. Non si era aspettata che la separazione fosse imbarazzante, ma sembrava esserlo. Sirius si morse il labbro e distolse lo sguardo, prima di sorriderle sfacciatamente.

"Mi sono divertito," disse, poi abbasso la voce, "Per essere stato un appuntamento finto e tutto."

"Anche io," sorrise Melody, "Grazie per aver comprato, quanto, cinquanta galeoni di merce?"

"Non c'è problema, amore," disse Sirius, ridendo. "Sai, non volevo che ti sentissi a disagio con me che compravo tutto. Cioè,anche se non era un appuntamento reale, anche se, in un certo senso, lo era, sai?"

"Certo," disse Melody annuendo, "Non è stato imbarazzante. Solo strano. Cioè, nei miei appuntamente con Kyle, lui si dimenticava i soldi la metà delle volte."

"Che perdente," disse Sirius.

"Davvero," annuì Melody.

"Quindi possiamo annunciare alla scuola che siamo una coppia?" chiese Sirius, sorridendo ancora ampiamente. Melody rise.

"Quando vuoi," disse Melody, "Sorprendimi. Ho amato il tuo invito."

"D'accordo, allora," disse Sirius, sembrando contento. Si allungò avanti, la baciò sulla fronte e poi lei si girò e salì verso il dormitorio dove Lisa e Lily aspettavano di ascoltare ogni dettaglio dell'appuntamento di Melody.
Melody, comunque, era più preoccupata di come erano andate le cose a loro.


Fine del capitolo, mi sono divertita molto a lavorare su questo capitolo e la storia comincia a prendermi.
Spero che sia lo stesso anche per voi, fatemi sapere cosa ne pensate!

Il prossimo capitolo si chiamerà Vuoi tu, Lily? ed ecco una piccolissima anteprima:

"Stai bene, amico?" chiese James, "Hai passato tutto il giorno a guardare Melody."

A presto!



  
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