- Ronan,Ronan svegliati, murmuro lei si avvicinando sempre di piu ancora senza accorgenese di chi veramente fosse colui che dormiva.
- Quindi sei rimasto qua a farmi da guardia intanto che mi sincronizzavo vero? Continuo lei mentre camminava verso la bolla spogliandosi dal pigiamma .
Ed ecco ,il suo fiatto torno a mancare intanto che lui cercava di distogliere lo sguardo e lei entrava nel liquido fluttuante.’’Andare via e non parlare di quello che gli era successo oppure restare e scusarsi per l’intromissione’’ era la questione che tutti i suoi neuroni urlavano in coro.
In quel momento per fortuna della sorte senti che qualcuno l’aveva invocato e dovendo obbedire all’incantesimo scompari lasciando la tazza sopra alla scrivania di vetro, per riapparire nel studio di Jonathan che stava cercando di vederlo senza successo.
- Ebbene, mormoro Strange mentre si siedeva insoddisfatto dei suoi progressi.
- Eccoci qui , disse il gentiluomo fissando il mago intanto che dalla porta entrava il maggiordomo dei Pole, anch’esso senza essere visto da esso, spero che non mi biasimerai per averti portato qui, Stephen. Non preoccuparti per lui, non puo vederci ne sentirci, lui ha cercato di invocarmi ma io non mi sono mostrato a lui, continuo mentre passava la mano atraverso il fuoco di una candella. Guarda è solo uno sciocco, proprio come l’altro.
- L’altro? Chiese il maggiordomo.
- E quasi altrettanto brutto in paragone a quello che ho appena visto.
- Cosa? Chiese Strange guardando in direzione a lui pero non lo vedeva e quindi si alzo verso la parete pensando che il rumore fosse dall’altra parte di essa. Bell?Bell!
- Si, caro? Rispose sua moglie aprendo la porta.
- Senti le voci dietro la porta? Chiese Jonathan intanto che lei si avvicinava.Potrei giurare di aver sentito qualcuno chiamare l’altro sciocco e brutto.
- Davvero?Penso ci vivano due vecchie signore.
- Bene dovremmo affrettarci ,difficilmente Norrell è in ritardo, disse Strange mentre si risiedeva.
- Jonathan ,ricordi il primo incantesimo che hai lanciato?Chiese lei quando in una frazione di secondo i suoi occhi riflettevano la luce come dei specchi ben lucidati. ‘’Un incantesimo per scoprire cosa sta facendo il mio nemico?’’
- Lei , disse lui ricordandosi degli occhi della sua bella lady, e avvicinandosi alla donna.
- Era solo il nome dell’incantesimo su un pezzo di carta, rispose Jonathan.
- Signore, richiamo Stephen.
- Ricordi chi era comparso? Domase ancora la signora Strange.Chi era il tuo nemico’
- Come potrebbe il signor Norrell essere mio nemico?Forze il signor Jones ma non penso....rispose Strange.Su cara,dobbiamo essere pronti per andare a Portsmounth.
- Sei te mia cara lady? Chiese lui avvicinandosi ancora di piu e inizando ad sentire una debole energia da lei.
- Signore, disse ancora il maggiordomo cercando di farlo allontanarsi.
- ‘’ Un’attimo’’ si senti dire da lontano una voce femminile che solo i due potevano sentire quando Arabelle lo fisso e nei suoi occhi vi fu il baiore argenteo nuovamente e lei spense la candella rompendo l’incantesimo di invocazione incosciamente.
- Scusami averti scambiato con il mio collega , disse Nacna gia con i vestiti dell’epoca , ma perche eri nella mia stanza stamattina?
- Le mie scuse per l’intrommissione ma nella scorsa notte non capivo quello che succedeva e quindi ho cercato di aiutarvi, disse lui andando verso di lei, sono rimasto a vegliarvi e mi sono addormentato.
- Capisco, disse lei ridendo sotto i baffi.
- Come ha fatto ad incanalare cosi tanta ‘’magia’’ e ad essere nei panni della signora Strange se mi permette chiederglielo?
- Ho degli attributi speciali non quelli che penso che abbia visto piu presto, concluse lei cercando di non ridere.
- Ah, disse lui arrossendo ricondandosi di quello che aveva visto, dopo cosi tante volte che ci incontriamo posso avere il privilegio di sapere il vostro nome?
- Nacna Makatoxy e il voi chi siete? disse continuando a camminare.
- Sono soltanto un Gentiluomo e il re del reame di Senzasperanza...rispose cercando di richiamare l’attenzione , come mai vi interessa quel mago arrogante?
- Perche quei sia lui sia l’altro hanno a che fare con questioni importanti, rispose lei freddamente, se mi permettete ora devo andare.
- Stiamo per arrivare ,informo lui senza togliere lo sguardo all’ambiente sabbioso.
- Bene .
- Lo sapevi vero?
- Di cosa?
- Che non ero io, disse lui mentre si fermava la carozza
- L’intuivo ,rispose lei dopo una breve pausa mentre uscivano della carrozza.
- Non entrano ed escono dozzine di navi ogni giorno qui?Come è potuto accadere? Chiese Jonathan.
- Probabilmente, il segnale invisibile, rispose Ronan.
- Quindi ,la barca è rollata su un lato, devo solo tirarla su?
- Buon Dio, no , disse il messaggiero,rompereste la chiglia e annegherebbero tutti.
- Un vento piu freddo la sposterebbe in acque piu alte, disse il primo ministro.
- Posso creare il vento, l’abbiamo gia fatto, disse Strange
- No ,Buon Dio , cosa dite? Interrupe il messaggiero.Il vento arriva da sud-ovest , la parete spiaggiare e Annegheranno tutti.
- Come chiamate quella sabbia?
- La sabbia?
- Quella cosa dove la nave si è incagliata ,la .... qualcosa con ‘’cavallo’’.
- E una secca, e si chiama secca del Cavallo, vogliate scusarmi, disse lui prima di andarsene.
- 500 sterline che lui fa dei cavalli, mormoro Ronan seduto nella discesa di sabbia.
- 1000 sterline che lui fa dei cavalli di sabbia, mormoro Nacna intanto che Jonathan camminava infuriato verso la riva.
- Fatto, rispose.
- Merda! Disse Ronan, lo sapevi vero?
- No , ma era l’ovvio alla fin dei conti entrambi avete l’afinita per elementi naturali, rispose lei ridendo.
- Almeno ora non andro da solo al continente.
- Eh si, i giovani vanno in guerra e i vecchi rimangono a leggere, sempre fu cosi.
- Ottimo, mormoro Strange.
- Cosa diavolo sono quelli? Chiese il messaggiero.
- Si chiamano cavalli, rispose Strange mentre camminava velocemente verso la sua carrozza, li hofatti con la sabbia della secca del Cavallo.Qualcuno vuole cornetti e marmellata?Buongiorno,
- Dovremmo mandare il signor Strange alla penisola, insieme al signor Ryde, commento il signor Pole.
- Norrell non ne sara felice, disse il primo ministro.
- Non lo è mai, rispose ridendo.
- Scusate?Scusate? Salve siamo i maghi, disse lui ad un soldato a cavallo dopo di lasciare per terra il grande baule con i suoi libri. Mi domando in che zona di Lisvona possa trovare Wellington.
- Lord Wellington non è a Lisbona, rispose il soldato.
- Dove possiamo trovarlo? Chiese Ronan.
- Lord Wellington non sta mai in un posto fisso, signori.Lui va doe c’è bisogno di lui e Lord Wellington è necessario ovunque.
- Sua signoria è nelle Linee, sigonori, rispose Ronan intanto che parlava con un’altro soldato.
- Ah nelle Linee, ripete lui senza aver la minima idea di dove fossero, eccellente,eccelente ,Mr.Hyde!
- Si signor Strange?Rispose Ronan riaparendo dal nulla.
- Ah, urlo spaventato per poi calmarsi, non possiamo trovare uno dei nostri amici e scoprire cosa siano queste ‘’Linee’’?
- E un’altro nome per i fronti di battaglia.
- E come ci arriviamo?
- Avverti di nausea spesso signor Strange? Chiese lui al appoggiare le mani sulle spalle dei due
- No quasi mai solo quel....diceva Jonathan prima che si teletrasportarono in mezzo ad una strada di terra arida dove passavano dei soldati ed altri viandanti verso una fortificazione poco lontana
- Ma che cosa hai fatto? Urlo Jonathan intanto che cercava di alzarsi in piedi.
- E il modo piu veloce di muoversi e non siamo nelle Linee è ancora pericoloso per noi, rispose Ronan senza distogliere lo sguardo.
- Hai usato un belasis?
- No
- Cos’è questo che leggi? Domase Strange incuriosito al vedere gli ologrammi.Sono dei riflessi?
- In un certo senso si, rispose lui dopo che lo spense e prese con una mano il contenitore dei libri e si mise a camminare verso la fortezza.
- Vi offendete se ve lo chiedo di insegnarmi questa magia?Chiese il mago seguendolo.
- Dopo, quando ci saranno acque piu calme, rispose Ronan entrando dal cancello principale.
Trascorsi i primi momenti a cercare il Lord, che ancora si era nelle linee i tre rimasero la giornata ad aspettare il suo ritorno finche gia giunta la sera alcuni soldati del fronte regressarono, tra cui l’arrogante Wellington che ora era tra i suoi subordinati cercando di risolvere la facenda dei cannoni rubati.
- E voi chi diavolo credete di essere? Chiese il Lord a Strange.
- Siamo i maghi, milord, rispose lui.
- Norris e Jones?
- Norrel , milord , ma si trova a Londra ,rispose ancora.Io sono Strange e questo è Hyde.
- Senza dubbio, disse Wellington, se non mi sbaglio voi Mr.Hyde avete lotato nella guerra dei Sette Anni.
- Quello era mio padre milord, rispose Ronan cercando di non farsi riconoscere.
- Si, vi assomigliate troppo, disse il Lord, Grant parlate con il capitano Saornil e con i guerrilleros, offritegli abbastanza oro da riempirsi le tasche, mi servono quelle armi per l’avanzata, continu riferendosi agli altri.
- Milord, rispose uno di loro.
- Milord, richiamo Jonathan.
- La cosa di cui piu ho bisogno sono armi e uomini, potete farli apparire?
- E una domanda interessante ,mil...rispondeva
- Uomini sicuramente no milord pero arme si! Urlo da lontano Ronan mentre gli ricorrevano
- Allora perché avere arme senza uomini?
- Posso far apparire arme che lottano da sole, disse lui.
- Dimostramelo!
- Si milord.
- Allora? Urlo il Lord.
- Allora questo, mormoro lui intanto che le palottole sottoterra iniziavano a muoversi e cosi come la terra facendo emergere quattro grossi cubi di roccia che si divisero in altri infinitamente piu piccoli ed si ‘’sparavano’’ da soli verso l’orizzonte e ad ogni frammento che cadeva a terra altri cubi si formavano cosi creando una serie infinita di spari rumorosi.
- Ottimo ma ora fermali ,fanno troppo rumore e i francesi possono sentirci , disse il Lord.
- Si milord, rispose lui mentre con una gesta fermo le rocce e i frammenti che tornarono a terra.
- Vi supplico insegnamelo , disse Jonathan entusiasta.
- Lo farei volentieri pero dovrei avere l’approvazione del mio maestro signor Strange, rispose Ronan fissando il tramonto, per ora credo che dovrà imparare dai suoi libri.