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Autore: LadyVaderFrancy    09/07/2015    13 recensioni
Questo è uno dei due seguiti della FF la Maledizione. Racconta la storia di come due maghi Severus Piton ed Harry Potter, vivono l'ascesa inevitabile del Signore Oscuro. Uno dei due pienamente consapevole del suo destino, mentre l'altro si troverà a combattere non solo con il mortale nemico, ma anche con ciò che è stato indotto a credere. Una storia piena di momenti introspettivi dei due protagonisti assoluti. (NB Tutto quello che avreste voluto sapere su Severus Piton, che non è stato raccontato)
Dal Capitolo 8
Alla fine quando Piton uscì dalla stanza era distrutto dalle orribili rivelazioni, e dalle infinite richieste del vecchio. Silente praticamente si era strappato il vessillo di condottiero che sfoggiava con tanto onore e gloria, lo aveva cacciato a forza sul suo petto e lo aveva ricoperto con una veste da Mangiamorte. In un prossimo futuro lui, Severus Piton avrebbe dovuto guidare nascosto nell’ombra, l’intero lato della luce.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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28 La perdita di una parte di te stesso - Parte 1-

Poteva sentire il forte calore alle sue spalle, non era quel tipo di tepore che riscalda e conforta, ma un incendio che divampava per distruggere e spazzare via qualunque cosa intralciasse il suo cammino. L’ardemonio avrebbe bruciato: per ore, giorni, ipoteticamente avrebbe potuto farlo in eterno senza estinguersi mai, proprio come il dolore che consumava il suo cuore; implacabile, distruttivo, alimentato da una rabbia quasi incontenibile. Tra le braccia stringeva ancora il corpo di Draco, i suoi occhi oscuri fissavano il vuoto dinnanzi a se ignorando del tutto gli sguardi di chiunque gli si parasse davanti, mentre si avvicinava lentamente all’ingresso del castello nessuno provò ad ostacolarlo né tantomeno osò rivolgergli la parola. Una volta all’interno andò direttamente nella sala grande che era stata adibita ad infermeria. Madama Chips era indaffaratissima ad impartire ordini ai ragazzi che prestavano i primi soccorsi sotto la sua attenta supervisione e contemporaneamente si affannava per aiutare i casi più gravi che necessitavano della sua lunga esperienza di guaritrice. Era china su un ragazzino del primo anno, che era stato ferito gravemente da una maledizione ustionante, quando vide con la coda dell’occhio un mantello nero svolazzare non lontano da lei. Alzò lo sguardo e vide il buio, un buio che non aveva mai visto prima negli occhi di Severus Piton. Osservò il modo possessivo in cui stringeva il giovane tra le sue braccia e capì subito che non c’era più nulla da fare se non accettare quello che era accaduto, così si avvicinò al pozionista per confortarlo e con estrema dolcezza sussurrò “Severus… mi dispiace tanto”

L’uomo non rispose la oltrepassò senza degnarla della minima attenzione, il suo volto era una maschera completamente vuota e inespressiva. Delicatamente poggiò il corpo di Draco su uno dei pochi letti ancora liberi, gli scostò una ciocca di capelli dalla fronte e poi gli strinse con forza il braccio sinistro proprio all’altezza in cui la manica della camicia ormai lacera e sudicia celava il marchio nero. ((Non doveva andare così Draco… è colpa mia, avevo giurato di proteggerti e ho fallito…))

La medi-strega si avvicinò restando alle spalle del mago più giovane per garantirgli la privacy che era sicura desiderasse e poi mormorò preoccupata “Mi occuperò io di lui. Dimmi sei ferito? Posso darti una pozione se ne ai bisogno Severus”

Di nuovo nessuna risposta ma vide chiaramente il pozionista aumentare la stretta sul braccio del suo figlioccio. Poppy allora accarezzò con gentilezza il braccio dell’uomo e sentì che stava tremando “Lascialo andare Severus, devi lascialo andare ora”, ma anche stavolta nessuna reazione visibile solo un ulteriore irrigidimento muscolare del mago.

Poi all’improvviso si sentirono della urla disperate riempire l’enorme stanzone “Professore!! Professor Piton! Harry ha bisogno di lei… per favore”
Madama Chips stava per rimproverare chiunque fosse il responsabile di tale trambusto, quando si accorse che erano Ron ed Hermione che correvano trafelati verso di loro. Quando si fermarono a pochi passi dal pozionista la riccia con le lacrime agli occhi balbettò “Vo-Voldemort…. ha preso Harry! Lo sta torturando… la prego! Lui ha detto di venire da lei … solo da lei”

Solo a quel punto Piton lasciò andare finalmente il braccio di Draco e si voltò lentamente, serrò i pugni con una tale forza che le nocche si erano ulteriormente sbiancate, la sua mascella era talmente tanto serrata da dargli un’espressione a dir poco terrificante, ma la cosa che veramente spaventò i due Grifondoro fu il ringhio sommesso e cupo che emise, sembrava un animale ferito pronto ad attaccare in qualsiasi momento ((NO! Non lo permetterò! Non prenderà anche Potter, dovesse essere l’ultima cosa che faccio in vita mia! Devo riprendere il controllo di me stesso… non c’è tempo adesso per tutto questo. La mia mente deve essere lucida… non è ancora finita)). Così ricacciò nel profondo del suo cuore quel turbinio emozioni un misto di: dolore, rabbia, sofferenza e un lacerante senso di colpa. Dopo aver fatto dei profondi respiri per l’ennesima volta usò le sue doti di occlumante per reprimere ciò che provava e infine sibilò “Dove si trovano?”  

“Nella parte opposta a dove sta bruciando quel grande fuoco” rispose Ron indietreggiando di un passo o due.

((Il Signore Oscuro vorrà dimostrare la sua superiorità divertendosi un pò con lui prima di ucciderlo, devo fare presto… Devo assicurarmi che tutto sia fatto con criterio, un solo errore e tutto sarà perduto…)) Poi fissò meditabondo i due ragazzi di fronte a lui doveva istruirli su cosa fare, perché se lui fosse morto nel tentativo di salvare il Golden Boy...  Era riluttante ad affidare loro un compito così importante, ma era l’unica possibilità che aveva date le circostanze e il poco tempo rimasto a sua disposizione e poi sapeva che i due Grifondoro avrebbero dato la loro vita per il loro amico, così dopo un attimo di esitazione iniziò ad impartire ordini “Radunate tutti i membri dell’ordine che riuscite a trovare! Li voglio intorno a Potter nel minor tempo possibile!” poi prese dalla veste una fiale con un liquido rosso scuro e la allungò bruscamente verso la riccia “Granger questa è una pozione altamente volatile , quando ti darò il segnale lanciala il più vicino possibile al Signore Oscuro, ma devi assicurarti che Potter sia accanto a lui. E’ fondamentale che la sostanza colpisca entrambi.”

La Grifondoro prese la fiala dalle mani dell’uomo “Professore questa è la pozione che ha preparato in gran segreto per tutti questi mesi? Contiene il sangue di Harry vero?”

Piton annuì e poi aggiunse freddamente “E’ un compito estremamente importante Granger, e non preoccuparti se ci sono altri maghi accanto a loro è del tutto innocua per chiunque altro” poi di voltò verso il rosso “Weasley, una volta che Potter avrà inalato il fumo rossastro si sentirà male… potrebbe svenire o essere talmente debole da non riuscire a muoversi, devi recuperarlo e fare in modo che si riprenda e che sia lui ad attaccare per primo. Per quanto riguarda il Signore Oscuro avrà un cedimento più significativo di quello di Potter, gli ci vorrà più tempo per riprendersi ma dovete tenere conto che lui è più potente e più esperto, avrete un vantaggio minimo, ho stimato al massimo una decina di minuti. Qualsiasi cosa succeda la priorità è attaccare, non fermatevi per nessun motivo, mi avete sentito?”

“Si signore” disse risoluto il ragazzo

Dopo aver dato le ultime istruzioni ai due ragazzi Piton infine ringhiò “Bene allora muoviamoci” ((E’ arrivato anche per te il momento di pagare per i tuoi crimini mio Signore... La morte di Lily, di Albus, di Draco e di tutti gli innocenti che hai sterminato in questi lunghi anni... non resterà impunita)).
Severus marchiò fuori dalla scuola con passo sicuro e spedito pronto a tutto, c’erano ancora diversi gruppi di maghi che combattevano sparsi qua e là intorno al perimetro del castello ma lo scontro in generale si stava placando. Erano passate circa 5 ore da quando l’Oscuro aveva dato inizio alla battaglia, da quello che poteva vedere le perdite erano numerose da entrambi i lati. In lontananza vide il ragazzo d’oro steso a terra e l’Oscuro con un ghigno estremamente malvagio in volto che torreggiava su di lui, così iniziò a correre in direzione del suo protetto.

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Harry era accasciato a terra ansante ogni parte del suo corpo era in fiamme. Le numerose Cruciatus a cui Voldemort lo aveva sottoposto lo avevano indebolito, ma lui non si sarebbe arreso MAI, avrebbe lottato finchè aveva fiato in corpo. La profezia era chiara era un suo dovere e il suo destino affrontare Tom Riddle, non avrebbe lasciato le persone che amava ne tutti quegli innocenti in balia di quell’assassino. ((Devo alzarmi e affrontarlo… so che posso farlo l’ho già fatto in passato ... anche se stavolta non ho idea di come… spero che i miei amici siano tutti al sicuro…)), Poi pensò a Ginny, agli Weasley, a Ron ed Hermione, a Neville e Luna, a tutti i suoi compagni Grifondroro, alla Mc Grannit, e poi si ritrovò a pensare a tutte le persone che lo avevano amato e che non c’erano più: Silente, Sirius, Remus, suo padre, sua madre e senza volerlo i suoi pensieri indugiarono su … Piton, un uomo complesso, contraddittorio che lo aveva sempre protetto. ((Avrei dovuto dirgli che mi sono affezionato a lui dopo tutto… Draco aveva ragione)).

Poi sentì il frusciare di una veste e la voce cantilenante di Voldemort “Allora sei pronto a rivelarmi il contenuto della profezia? Oh suvvia Harry, sarebbe estremamente scortese non condividere questo segreto con me dato che ci coinvolge entrambi, non trovi?”

Harry si alzò lentamente cercando di non lasciar intravedere la sua debolezza al suo avversario, lo fissò con aria di sfida dritto i quegli occhi cremisi e sibilò a sua volta “Mai TOM.”

Voldemort ghignò crudelmente “Stupido Grifondoro, pensi davvero di potermi nascondere un informazione simile?” poi alzò la bacchetta di sambuco e urlò “Leggiliments”

In un frazione di secondo il ragazzo sopravvissuto si ritrovò di nuovo a terra urlando, la sua testa pulsava come se fosse stato colpito da delle pietre aguzze ai lati delle tempie. Sentiva chiaramente la presenza invasiva di Voldemort che strisciava tra i suoi pensieri e rovistava tra i suoi ricordi. ((No … NOOO devo buttarlo fuori… Lui non deve trovarla… non deve sapere, no non deve sapere…)). Poi una voce serpentina lo fece sussultare “Cossssa ragazzo non devo ssssapere? Non puoi resissstermi, sssei cosssì debole. Ora ssssono qui tra i tuoi ricordi e niente e nesssssuno potrà impedirmi di imposssssesssssarmi di tutte le preziose informazioni che hai in quessssta tua tessssstolina vuota

Harry ricordò le lezioni fatte negli ultimi mesi con Piton così fece un profondo respiro e con tutta l’energia che aveva innalzò uno scudo per proteggere le preziose informazioni di cui era a conoscenza. Improvvisamente non percepì più la presenza di Voldemort aveva costruito un una solida barriera per ostacolare l’intruso. L’ostacolo aveva l’aspetto di un resistente muro di mattoni bianchi quando lo vide tirò un sospiro di sollievo, ci era riuscito per la prima volta in vita sua i suoi scudi occlumantici avevano funzionato. ((Grazie a Merlino! Piton sarebbe fiero di me … almeno per una volta… o forse no… beh anche se lo fosse non me lo avrebbe detto comunque)) sorrise a se stesso immaginando l’uomo in piedi di fronte a lui con un sopracciglio alzato che avrebbe detto qualcosa del tipo “Era ora Potter, ti ci sono voluti solo tre anni per ottenere un risultato appena accettabile”. Inaspettatamente vide il muro esplodere e frantumarsi come se fosse fatto di fragile vetro, e subito dopo fu sommerso da una marea di immagini che gli sfrecciavano davanti una dietro l’atra, senza poterlo evitare in alcun modo.

 
...Silente che gli parlava di Riddle e del suo passato… Le lezioni speciali con Piton…
((No nooo devo fermarlo… )). Ma il ragazzo d’oro era sopraffatto dalle emozioni che gli suscitavano quei ricordi e dalla paura di quello che Voldemort poteva scoprire e che trovasse ciò che stava cercando.

...Silente che gli diceva degli Horcrux e gli affidava il compito di distruggerli… La morte del suo mentore… Il dolore…
Le scene si susseguivano ad una tale velocità che gli causavano una forte nausea, poteva sentire la rabbia di Voldemort aumentare in maniera esponenziale. Poi tutto si fermò così come era iniziato, e poi fu costretto a visionare una scena in cui era seduto nell’ufficio del preside ma invece di esserci Silente di fronte a lui c’era Piton…
…..
…..“Ma cosa dice? Ecco perché la profezia dice che sono l’unico che può sconfiggerlo!! Allora io…..devo….” e poi sussurrò “...nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive”…
“E presto ce ne libereremo, non soffermarti su questo aspetto lascia fare a me. E in proposito alle idiozie che stai pensando posso assicurarti che non sei affatto come il Signore Oscuro e credimi so quello che dico” sentenziò solennemente Piton, poi si alzò e si portò al fianco di Harry “Ascoltami bene esiste una seconda profezia….che è stata fatta poco prima che tu arrivassi ad Hogwarts e questo cambia parte della prima…..dice esattamente così: Quando L’oscuro Signore sarà all’apice del suo potere il condottiero della luce cadrà……Solo in tal caso una nuova speranza sorgerà dalle ceneri della fenice.……… Una nuova forza nata da un potente legame tra colui che porta l’ombra nel suo cuore e del prescelto........ L’oscurità dominerà su tutto, fino a quando i tempi non saranno maturi........ Unicamente dopo il manifestarsi di tutti e 5 segni: la scomparsa di due anime innocenti, la sconfitta di un amico, la sconfitta di un nemico, la perdita di una parte di se stesso, e il più importante di tutti il sacrificio di un traditore, la lunga battaglia tra luce e ombra avrà una fine”
“Cosa…un- un'altra profezia? Ma…..ma che significa? La seconda profezia dice solo che la guerra avrà fine……non che io…..”

Piton lo guardò seriamente “Potter…Silente era convinto che questo cambiava sicuramente l’esito della prima profezia a tuo favore”

“Ma dice…..che devono manifestarsi 5 segni?...”

Allora Harry in preda al panico urlò “NOO adesso basta bastardo!! Esci dalla mia testaaa!!!” e con uno sforzo sovrumano riuscì a espellere la presenza intossicante di Voldemort da se stesso.

Sentì la magia crepitare intorno a lui allora scrutò il suo nemico: stringeva la bacchetta di sambuco in una morsa d’acciaio, i suoi occhi erano come l’ardemonio che aveva visto bruciare in lontananza, lanciò un paio di maledizioni per primo sperando che almeno una andasse a segno ma l’Oscurò le blocco tutte senza sforzo ((Sono morto)).

In quel preciso istante intravide Piton che stava correndo nella sua direzione, doveva avvisarlo che Voldemort sapeva tutto sulla profezie e sua fatto che lui era la spia, stava per urlare qualcosa ma si ritrovò intrappolato da setose funi nere e del tutto incapace di proferire una sola semplice parola a causa di un incantesimo che lo aveva ridotto al silenzio. ((No! No va via Piton… va via…)).

((E’ vivo! Grazie a Merlino è ancora vivo…sembra anche abbastanza illeso nonostante tutto… spero solo che quelle due teste di legno si sbrighino ad arrivare…)). Piton rallentò la sua corsa fino a farlo divenire un passo spedito, quando fu abbastanza vicino ai due maghi sibilò con il fiatone “Mio Signore, mi rallegro per il vostro successo vedo che finalmente avete catturato l’odioso marmocchio”

“Sevrussss sei qui finalmente” e gli si avvicinò di un paio di passi “Il mio servo più fedele, quello che negli anni si è dimostrato il più utile, sempre pronto a rischiare la sua vita per esaudire anche il mio più piccolo desiderio…”

“Certamente mio Signore” disse chinando leggermente la testa in segno di rispetto ((Bastardo… pagherai anche per tutti gli anni in cui ho dovuto strisciare ai tuoi sudici piedi…)).

L’Oscuro si avvicinò ulteriormente al pozionista roteando la bacchetta tra le dita come se fosse una matita “Di al nostro Sig. Potter cosa succede a chi osa sfidarmi Severussss”

“Mio Signore non capisco? Il ragazzo sa che lo ucciderete per questo… Sono sicuro che anche una testa di legno come lui ne è consapevole” rispose ghignando, poi guardò gli occhi smeraldini di Harry erano pieni di paura e di ansia.

“Davvero Severus? Sai sono entrato nella testa del nostro Harry e ho scoperto molte cose interessanti… Lo sapevi che esisteva una seconda profezia?”
Senti il sangue gelarsi nelle vene ((Lo sa… Merlino quanto avrà visto nella testa di Potter? Forse non sa che sono la spia… altrimenti mi avrebbe ucciso immediatamente …)) “Una seconda profezia mio Signore?” rispose senza esitare il pozionista fingendosi sorpreso.

“Severussss…” sibilò mortalmente il suo padrone “Trovo del tutto inappropriata la tua reazione, dato che sei stato tu stesso a rivelarlo al ragazzo.” I suoi occhi cremisi brillarono di furia e poi spigionò tutta la sua magia.
Piton cadde a terrà il braccio bruciava come l’inferno e tutto il suo corpo era percorso da ondate di un dolore insopportabile, poi vide il ragazzo a pochi passi da lui dalla sua bocca non usciva un solo suono ma era chiaro che stava condividendo la sua stessa sorte.
Dopo un paio di minuti che gli sembrarono un eternità il dolore cessò. “Come hai potuto tradirmi in questo modo! Dopo tutto quello che ho fatto per te? Sono stato estremamente generoso nei tuoi confronti, ti ho concesso: il potere, la fama, la gloria, invece di essermi grato… hai osato metterti contro di me. Dimmi la verità è per via di quella cagna di sua madre vero? So che non ti importa veramente del ragazzo… ma di lei invece… L’hai sempre amata quella sudicia babbana indegna… Quella notte ha implorato per la vita di suo figlio davanti a me, ho letto la sua mente poco prima di ucciderla e sai cosa ho visto? Oh voglio condividerlo con te, prima di ucciderti voglio che questo sia il tuo ultimo pensiero… Negli ultimi istanti delle sua insulsa vita ha pensato a quell’idiota di suo marito. Proprio così, tu non eri nemmeno lontanamente nei suoi pensieri Severus, non contavi nulla per lei… e ora ti spedirò dritto all’inferno così potrai rivederla” e poi rise malignamente.

Severus era furibondo nessuno poteva permettersi di insultare Lily Evans davanti a lui, con fatica riuscì ad alzarsi sapeva di non poter competere con il potere di Voldemort, ma aveva ancora un asso nella manica uno che gli avrebbe garantito la vittoria, così si guardò intorno e vide proprio quello che sperava: Granger e Weasley che si avvicinavano seguiti da un consistente gruppo di maghi e streghe dell’ordine, era dunque giunto il momento. Potter era solo a due passi di distanza da entrambi quindi era abbastanza vicino all’Oscuro per inalare la pozione, così afferrò dalla sua veste una fiala uguale a quella che aveva dato alla so-tutto-io, i suoi occhi neri scintillarono pericolosamente e poi con un ghigno altrettanto malvagio sibilò “Forse finirò all’inferno ma io vi porterò con me… Mio Signore” rispose sputando le due ultime parole con profondo disgusto, e poi lanciò l’ampolla ai piedi del suo padrone e una densa nube rossastra si sprigionò avvolgendo lui, Voldemort ed Harry.

L’Oscuro fu il primo ad essere circondato dal fumo vermiglio, cadde subito in ginocchio urlando, sentiva il suo sangue ribollire, poi in successione toccò a Piton ed infine ad Harry. Quest’ultimo si ritrovò libero dagli incantesimi posti su lui in precedenza dal suo rivale. Nel giro di pochi istanti tutti e tre i maghi si ritrovarono a terra urlando in preda al dolore.

“Oddio Ron… vedi  ..vedi Harry? Dobbiamo tirarlo fuori da li subito!”

“Mione calmati ora lo cerchiamo. Piton ha detto che sarebbe stato doloroso, ma che non correva nessun pericolo… dobbiamo aspettare”. Poi dall’interno della cortina fumogena udirono una voce “Granger… la seconda pozione adesso!”

Hermione fece due passi avanti dopo aver intravisto casualmente la mano cerea di Vondermort e la zazzera indisciplinata del suo migliore amico ((Eccoli li vedo sono praticamente uno a fianco all’altro)) così lanciò la seconda fiala che li colpì in pieno. Poi videro la figura di Piton strisciare leggermente in avanti “Weasley… prendi Potter!”.

“Si subito”. Il rosso corse nella nube afferrò il suo migliore amico per le braccia e lo trascinò lontano da Tu-sai-chi prestandogli i primi soccorsi con alcuni dei membri più anziani dell’ordine. Nel mentre era accorsa anche Minerva che una volta vista la situazione levitò il pozionista vicino a lei. Quando si chinò per soccorrerlo trasalì, il suo viso era totalmente esangue, gli sfiorò il braccio era gelido come se fosse rimasto fuori all’agghiaccio per giorni interi in pieno inverno “Godric santissimo Severus! Che diavolo succede? Dimmi cosa posso fare per te… non ti azzardare a lasciarmi da sola come ha fatto Albus…”

Il pozionista la fissò e poi le afferrò per il braccio “Potter… deve attaccarlo per primo… adesso Minerva… Deve farlo adesso o perderemo il vantaggio”. La vice preside si voltò, Harry era seduto sull’erba attorniato dal resto del trio, era un po’ pallido e sembrava stordito ma fondamentalmente illeso. Così lo chiamò “Potter… il professor Piton dice di attaccare adesso”

((Per Godric… Piton!)) Dopo averlo visto Harry corse al fianco dell’uomo che aveva un aspetto orribile ”Piton… non anche tu…”

Severus guardò in quelle pozze di smeraldo erano piene di dolore e di paura, sentimenti che aveva visto poche volte sui volti delle persone che amava rivolte nei suoi confronti, eppure dopo tutto quello che aveva fatto a quel ragazzo negli anni, eccolo li proprio come aveva detto Albus inginocchiato accanto a lui che probabilmente sperava nella sua sopravvivenza. ((Mi dispiace Potter… dovevo capirlo prima che non eri affatto come tuo padre… sei così simile a lei, alla mia Lily…)). Alzò la testa con fatica e vide che la foschia purpurea stava iniziando a dissiparsi “Potter prendi la bacchetta, ti basterà una sola maledizione e sarà tutto finito, una volta per tutte. Coraggio fallo adesso!”.

Harry che era ancora inginocchiato si voltò e intravide la sagoma di Vondemort. Il mago si stava rimettendo in piedi, aveva la bacchetta stretta saldamente nella mano destra puntata verso di lui pronto a colpire, il giovane Grifondoro allora indirizzò a sua volta la sua stecca verso l’Oscuro e poi quasi contemporaneamente i due maghi lanciarono un incanto. Due potentissimi flussi uno verde e uno vermiglio si spigionarono dalle loro bacchette, la magia era talmente poderosa che tutto intorno a loro vibrava e crepitava.

La battaglia generale ormai era giunta al termine, tutti i maghi e le streghe superstiti dell’ordine e gli Auror erano accorsi per assistere allo scontro finale e per dare una mano se necessario, a differenza dei seguaci dell’Oscuro che invece erano fuggiti a gambe levate in preda al panico quando avevano visto il loro padrone crollare a terra conviti che era stato sconfitto da Harry Potter.

Voldemort urlò imbestialito aveva visto i suoi seguaci fuggire con la coda tra le gambe credendolo sconfitto ((Pagheranno per la loro codardia proprio come Piton… li ucciderò tutti … ma prima devo sbarazzarmi di te ragazzo sopravvissuto)) e il suo flusso magico si intensificò alimentato dall’odio, vide la maledizione che uccide avvicinarsi pericolosamente al suo avversario, mancava così poco ne era certo, il ragazzo era esausto presto avrebbe ceduto.

Harry poteva sentire le grida di incitamento delle persone che lo circondavano, sentiva chiaramente la presenza dei suoi amici a pochi passi da lui ma era stanco, vedeva la maledizione lanciata da Voldemort avvicinarsi sempre di più. ((Manca poco… Forza puoi farcela ascolta tutti contano su di te…Su avanti… nessuno dei due può vivere se l’atro sopravvive…e se sarà lui a farcela... non posso permetterlo!)).

“Minerva aiutami ad alzarmi” sibilò il pozionista con un filo di voce

“Non puoi Severus non sei in grado di …”

“Dannazione aiutami!” ribadì con fermezza

La donna sapeva che il pozionista non era un uomo che chiedeva favori o l’assistenza di qualcuno, così supportata da Kinsley fece come richiesto. Una volta in piedi l’uomo sussurrò “Al fianco di Potter” con estrema fatica Piton sorretto dai due maghi si affiancò al ragazzo “Avanti Potter… un ultimo sforzo”
Harry si voltò alla sua sinistra un Piton emaciato ed esangue lo stava incitando “ Ci sto provando… ma…”

Severus ricordò le parole di Silente “il potere che l’Oscuro non conosce Severus… è l’amore” allora barcollando con l’ultimo briciolo di energia che aveva mise una mano sulla spalla del suo protetto e sibilò “Forza Potter… Non vuoi un futuro libero dalla presenza nauseante del Signore Oscuro? Un bel futuro tranquillo per te e… per tutte le persone a cui tieni?”

Quel semplice contatto e quelle poche parole riuscirono ad infondergli una nuova energia, sentì un dolce calore avvolgerlo, aveva provato una sensazione molto simile entrambe le volte che aveva stretto e rinnovato il patto si sangue con l’uomo. Inaspettatamente vide il suo flusso scarlatto aumentare e dirigersi con vigore verso il suo avversario, senza esitare si concentrò con tutto se stesso e dopo qualche istante Voldemort fu travolto dal suo incanto. La bacchetta di sambuco scivolò dalle mani del mago oscuro mentre fissava il ragazzo sopravvissuto allibito e con gli occhi sbarrati, un attimo dopo sotto gli sguardi increduli della gente il corpo di tu-sai-chi si sgretolò lentamente trasformandosi in un ammasso di polvere grigiastra.

Regnò un silenzio assoluto quasi surreale per alcuni minuti finchè la folla intorno all’eroe Grifondoro esplose. Tutti lo acclamavano gridando con entusiasmo il suo nome, in quel preciso istante si rese conto che finalmente era tutto finito, Voldemort era morto per sempre stavolta. Sentì due paia di braccia circondarlo sapeva perfettamente a chi appartenevano, così incrociò gli sguardi dei suoi amici mentre lo abbracciavano con affetto, avevano occhi umidi “E’ finita Harry!! Sono così felice che stai bene ” Singhiozzò la riccia.

“Si ragazzi è finita…” Mentre era ancora avvinghiato dai due ragazzi con la coda dell’occhio vide la Mc Grannit inginocchiata e terra che stringeva una sagoma vestita di nero, la vecchia strega aveva le lacrime agli occhi ma non erano lacrime di gioia.

Il ragazzo che aveva sconfitto colui-che-non-deve-essere-nominato lasciò andare subito la presa e corse immediatamente al fianco della sua capo casa. “Che succede professoressa?” disse allarmato

“Mi dispiace Potter, Severus … Severus se ne sta andando…“ ripose mentre si asciugava le lacrime con un fazzoletto bianco.

Il ragazzo d’oro allora spostò bruscamente la donna e poi si gettò sul torace dell’uomo anche lui con le lacrime agli occhi “Nooo Piton… non puoi farmi questo! Avevi detto che non sarebbe successo! Me lo hai promesso!” per la prima volta in vita sua desiderò con tutto se stesso sentire uno dei commenti sarcastici dell’uomo, ma nessun suono uscì dalle sue labbra, così si aggrappò al mantello del suo ex odiato professore e sussurrò “ La mia risposta è si voglio un futuro libero per tutti… anche per te”

Era una scena assurda intorno a lui la gente continuava ad abbracciarsi e a festeggiare felice, nessuno aveva notato il dramma che il ragazzo sopravvissuto stava vivendo a pochi passi da loro. Il suo nuovo mentore stava morendo dopo tutto quello che aveva fatto e nessuno a parte lui e la Mc Grannit se ne erano accorti. Harry sentì in dolore straziante nel petto, non riusciva quasi a respirare dall’angoscia, non voleva che Piton morisse, nonostante i loro trascorsi gli era molto affezionato anzi se doveva essere del tutto sincero con se stesso voleva molto bene a quell’uomo burbero, testardo, intransigente, e intollerante che ora lo stava abbandonando proprio come tutte le persone che aveva amato: Sirius, Silente, Remus e i suoi genitori.

Severus sentì una forte stretta avvolgerlo all’altezza del torace così aprì gli occhi per un solo lungo momento l’ossidiana si perse nel color smeraldo come quella volta nello specchio dell’anima quando era ancora legato al ragazzo dalla maledizione combinatum ((Lily… gli occhi di Lily… o forse quelli di Potter…)), sentì un profondo senso di pace e poi il buio lo avvolse e tutti i rumori intorno a lui si affievolirono fino a sparire del tutto.
 
Angolo dello scribacchino

Ciao a tutti,
scusate di nuovo la mia prolungata assenza ma la vita reale reclamava la mia attenzione. Inoltre la mia fantastica Beta Charlotte è in vacanza e quindi… ho fatto del mio meglio per la punteggiatura, mi scuso se ci sono errori.
E così la battaglia è finita… Voldemort è stato sconfitto in finale. Come avrete notato questa è solo la prima parte di questo capitolo, l’atro è quasi finito lo posterò entro e non oltre lunedì in modo da non farvi aspettare troppo. So che non vi aspettavate a questo punto la morte del nostro adorato e amatissimo Severus... Ma credo che sia stata una grande fine… non era solo, non era odiato da tutti, è stato il vero e unico eroe di tutta la storia e sarà acclamato dal mondo magico come un eroe nei secoli dei secoli.
Voglio solo ricordarvi che la storia non è finita… forse alcuni lettori ci saranno rimasti male per questa mia scelta del tutto inaspettata… ma ne capirete il perché nel prossimo capitolo… quindi vi chiedo di avere la forza di leggere anche il prossimo capitolo e di recensire questo.
Inoltre vi anticipo che ci saranno due capitoli Bonus… uno inerente alla storia vera e propria e uno extra molto speciale… entrambi molto divertenti.
Buona notte a tutti.
Lady V
   
 
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