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Autore: 50shadesofLOTS_Always    09/07/2015    1 recensioni
La vita può cambiare in un attimo. In una sola notte. Per sempre. Come ritrovare allora la gioia di vivere e quella sensazione di amare e sentirsi amati? Alle volte,basta una tavolozza di colori,una paio di punte da ballo ed un ragazzo dagli occhi nocciola...
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Un amore piú forte del Destino'
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Il vento scuote le fronde degli alberi,sospingendoli quasi con delicatezza mentre le foglie vibrano armoniosamente. Intanto la luna rischiara il paesaggio attorno a noi,giocando con l'acqua dell'Arno che scorre placida. Marco cammina silenzioso accanto a me,con le mani infilate nelle tasche dei pantaloni mentre la ghiaia scricchiola sotto le suole delle nostre scarpe. Il vento freddo della sera mi sposta i capelli << Hai freddo? >> chiede premuroso << No. Mi piace il freddo... >> dico accennandogli un sorriso << Perché hai detto quelle cose a Matteo? >> domanda interrompendo il silenzio,accompagnato dal gracidare delle rane << Credi che il tuo orientamento sessuale possa in qualche modo influenzare le tue azioni e quindi,giustificare un atto violento come lo stupro?  >> << No,non mi danno fastidio gli omosessuali. Ma... >> lo interrompo << A me danno fastidio quelli che ragionano come Matteo. Fanno della sessualità un pretesto di emarginazione sociale,quando invece dovrebbe essere una cosa normalissima parlarne. - dico cercando di spiegarmi - Ciò che dovremmo affrontare adesso,sono la politica,la società,il lavoro... Fare dei dialoghi logici e costruttivi,invece fanno a gara a chi si masturba di piú. Mi danno fastidio tutti coloro che parlano senza filtro bocca-cervello. Ecco perché gli ho detto quelle cose... >> concludo alleggerendo la voce. Non voglio che pensi che sia arrabbiata con lui. Mi guarda forse sorpreso o colpito << Andiamo... >> mormoro esortandolo ad accompagnarmi. 

Il frinire dei grilli riempe il silenzio notturno,che avvolge la cittadina. Arrivati sotto casa,mi volto a guardarlo. Tiene lo sguardo basso << Vuoi salire? >> domando per attirare la sua attenzione. Lui porta gli occhi verso i mia << No,grazie. Devo tornare a casa >> dice con un lieve sorriso << Non sono arrabbiata con te >> mormoro per sciogliere qualsiasi suo dubbio << Lo so... - dice facendo un passo in avanti per stamparmi un casto bacio sulla fronte - Buonanotte >> << Buonanotte >> rispondo con un sorriso prima che mi dia le spalle per andarsene nel buio,interrotto regolarmente dalla luce dei lampioni.

****

Lo osservo provare il passo a due con Rossella. Il Lago dei Cigni. Un classico del balletto. Eppure né Andrea né Luciana sembrano soddisfatti della variazione. Continuo a guardarli e noto che Marco sembra svogliato. Impassibile << Stop. Stop,fermi! Marco non sei immedesimato nel personaggio. >>. Lui abbassa lo sguardo mettendosi le mani sui fianchi. Andrea mi guarda cercando una risposta,ma non so cosa dirgli. Faccio spallucce mentre Rossella incrocia le braccia sotto il seno,guardando Marco indispettita << Lo so che sono due ore che proviamo,ma non puoi lasciarti andare ora. Forza,riproviamo! E per favore Marco,concentrati >> lo incita Luciana. Riprendo a scaldarmi,tirando le gambe per prepararmi alle prove. Dopo un pò,Marco si siede di fronte a me << Non dovresti provare? >> chiedo circospetta << Ho già fatto,Rossella deve rivedere alcuni passi con Luciana >> dice passandosi le mani sulla stoffa dei pantaloni,sulle cosce. Mi sporgo in avanti,poggiando il busto sulle gambe tese i cui muscoli tirano gradualmente ed afferrandomi le caviglie. Ad un tratto,Marco prende un mio piede ed inizia a scaldarlo facendolo muovere lentamente. Punta,flessione,punta,flessione. Lo guardo con perplessità << C'é qualcosa che vuoi dirmi? >> domando con sospetto. Lui smette di scaldarmi il piede,fissando gli occhi nei mia << Mi chiedevo se... >> << Marco,Giada per favore venite al centro e provate il contemporaneo... >> Andrea non gli fa' terminare la frase e siamo costretti ad alzarci.

Stavolta i passi sembravano diversi. Non seguivo solo la musica. Il mio corpo si muoveva di conseguenza a quello di Marco. I miei passi ero conseguenti ai suoi. Come se fossimo un tutt'uno. Penso a questo nello spogliatoio mentre mi lego le scarpe fra le chiacchiere delle altre ragazze. Irene sembra silenziosa << Tutto bene? >> << Sí... >> mormora con un fil di voce << É per quello che ho detto ieri sera al faló? >> << No,anche se mi ha un pò sconvolta... - dice con sincerità mentre mi carico il borsone a tracolla - Mi dispiace per quello... >> << Dicono che il dolore passi... - le schiocco un veloce bacio sulla guancia - Ci vediamo domani a scuola >>. Esco salutandola e chiudo la porta alle mie spalle. Mi guardo un attimo sullo specchio,sistemandomi un ricciolo ribelle dietro l'orecchio e mi dirigo nel corridoio adiacente per uscire. Mentre lo attraverso,una mano che conosco bene mi afferra per un braccio trascinandomi con forza nello spogliatoio maschile. Mi spinge sulle porta chiusa e mi guarda negli occhi << Dobbiamo parlare... >> dice con decisione << Dovevi per forza chiudermi qui dentro con te? >> domando mentre poso le mani sul suo petto per allontanarlo. Solo ora noto che é a dorso nudo << Ti spiacerebbe metterti una maglietta? >> << Perché? >> domanda con aria di sfida. Da chi ha imparato ad essere cosí sbruffone? Alzo gli occhi al cielo,sospirando pesantemente << Coss devi dirmi? >> chiedo,decisa a voler chiudere la questione il piú velocemente possibile << Quel bacio,ieri sera... Che vuol dire? >> << Sarei io a doverti porre questa domanda,visto che sei stato tu a baciarmi >> rispondo sollevando l'indice per obiettare << Ma il secondo bacio me lo hai dato tu >> dice mentre sul volto gli si dipinge un sorriso. Quel sorriso. Quello impertinente. Bastardo! Sa' che ha ragione,ma ora che gli rispondo?! Faccio per parlare,ma lui mi interrompe << Non cercare di rigirare la situazione >> mi ammonisce << É una minaccia Signor Rossi? >> domando mentre riprendo la mia compostezza,che vacilla notando che é ancora senza maglietta. Maledetto Rossi! << No,é un avvertimento. Sono pur sempre un gentiluomo >> risponde con malcelata arroganza. Mi sta' imitando. Lo guardo negli occhi << Per te cosa é significato? >> chiedo a bruciapelo e subito le sue guabce si colorano. Ah-ah,beccato! Ebbene anche Marco Rossi ha un suo lato timido << Che ti fidi di me >> ammette tutto d'un fiato << Cosa te lo fa' credere? >> << Sei ancora qui >> risponde inarcando un sopracciglio,come per sottolineare l'ovvio. Mi avvicino a lui,incapace di resistergli e lo bacio. Di nuovo. Ma che cavolo mi succede? Mi stacco dalle sue labbra,ancora troppo vicine mentre lui mi guarda da sotto le ciglia,con la fronte contro la mia << Questo cos'era? >> domanda con un sussurro. Lo guardo negli occhi << Sta' zitto... >>. Le mie dita si infilano fra i suoi capelli ambrati mentre mi rendo conto solo adesso che sono imprigionata sotto di lui. Devo uscire da qui o non riuscirò a concludere questo dialogo << Devo andare >> annuncio,ma lui non accenna al minimo spostamento << Qual é il problema? >> mormora col viso vicino al mio. Il suo profumo é forte e mi inebria,quasi come una droga. É diverso dal profumo di Tiberio,eppure é altrettanto familiare e  rassicurante << Sei troppo vicino e non riesco a ragionare lucidamente >> ammetto innervosita. Toglie i palmi della mani dalla porta,liberandomi dal sua invisibile prigione. É davanti a me,meravigliosamente bello. Troppo bello per me << Mi spaventi. Mi spaventi tu e tutto quello che é collegato a te. Sono molto confusa al momento,perciò non farti strane idee... - mi guarda stranito,come se parlassi aramaico e gli lascio un bacio sulla guancia - Ci vediamo domani a scuola >> concludo prima di uscire dallo spogliatoio,quasi correndo. Fortuna che non mi ha vista nessuno,altrimenti non avrei avuto una spiegazione per ciò. Che diavolo gli ho detto? 'Come può non farsi strane idee!',mi ricorda odiosamente la mia coscienza 'L'ho solo baciato!',le rispondo io con stizza. 'Due volte,piú una',sibila di nuovo. La caccio via sperando che la smetta di confondermi.

   
 
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