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Autore: Ehybastaldo_    09/07/2015    1 recensioni
“Non sono stupido, sono solo stufo delle vostre continue e insulse liti!”
“E ti sembra questo il modo giusto per farci smettere una volta per tutte di litigare?” alzai il mio braccio sinistro bruscamente, portandomi con me quello destro di Zayn, che mugugnò prontamente di dolore.
Mostrai al riccio il metallo lucente delle manette che tenevano il mio polso legato saldamente a quello di Zayn, grazie ad un’altra delle splendide idee uscite dalla sua testa.
SEQUEL DI If we could only turn back time (più che altro, è uno spin-off di qualche capitolo, prima del matrimonio). Vi consiglio prima di leggere quella, nel caso non capiate alcune cose.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 5.


L'unica cosa buona di quella sera, fu di sicuro la pizza.
"Il braccio mi serve." 
Scherzavo: pure mangiare una pizza era stato un momento drammatico.
"Non puoi tagliarla con la sinistra? Questa mano serve a me." mi lamentai verso Zayn, riportando la mano sinistra dalla mia parte. Maledette manette.
"No, piuttosto tu sei quella mancina che usa anche la destra e quindi tu puoi tagliare la pizza anche con l'altra." mi rimproverò, portando nuovamente le nostri mani dalla sua parte.
"A parte che si dice ambidestra e no, lo sai benissimo che per mangiare uso la sinistra. Per prendere le cose o per passarle uso la destra, per scrivere e fare le altre cose più importanti come mangiare, uso la sinistra." gli rinfrescai la memoria, portando nuovamente le mani dalla mia parte. Zayn sbuffò allargando leggermente le narici e socchiudendo gli occhi.
"Sei più complicata dei miei jeans neri." si intromise Niall, attirando l'attenzione sia mia che di Zayn. Lo stronzo aveva già finito la pizza e ci stava osservando dal divano, stravaccato da una decina di minuti ormai, mentre faceva zapping tra i canali alla ricerca di un qualcosa di interessante.
"Basta, mi arrendo." alla fine cedetti, gettando le posate nel cartone della pizza e appoggiando la schiena alle sedia. Non ne potevo più di quelle stupide manette e la serata era ancora lunga. Magari la notte non avrei avuto problemi, visto che spesso dormivo dal lato della porta, ma fino ad allora me la sarei vista con le peggiori torture dell'inferno.
"Oh grazie!" Zayn ci tirò entrambi verso di lui, mentre si abbuffava con la sua pizza. Di solito ne mangiavo almeno tre/quarti, ma a causa delle manette per la prima volta ne avevo lasciato ben metà della mia pizza, se non di più!
Ancora non avevo realizzato il fatto di essere legata al mio fidanzato per chissà ancora quante ore. Lo amavo, ovviamente, e di solito mi piaceva scherzare sul volergli stare vicina sempre. Era un modo di dire il mio, invece Harry, il coglione, mi aveva preso alla lettera. E non era normale, dato che non mi dava mai retta. 
Io e Zayn stavamo così bene insieme che ancora non potevo crederci, tra di noi più che 'ti amo' e bacini affettuosi, era tutto un 'vaffanculo' e risate. Ed era di certo più bello, più vero. 
"Che c'è?" Zayn si accorse che lo fissavo intensamente e mi guardò confuso, finendo la sua pizza. Aveva un po' della maionese al bordo della sua bocca e mi dovetti trattenere dal togliergliela con la mia lingua. C'era anche Niall, purtroppo, dovevo trattenermi. Almeno fin quando non ci saremmo chiusi in camera nostra, quella sera.
"Uhm, niente." dissi una bugia. Ma la verità era che volevo dirgli se era normale guardarlo solamente, innamorarmi ancora di lui e volerlo per sempre nella mia vita. Come potevo dirgli che l'avrei pure portato a guardare le stelle, ma io comunque non avrei staccato gli occhi da lui? 
"Mi fai davvero paura." mi riportò alla realtà ancora una volta Zayn e decisi di tornare in me, almeno per un momento.
"Stavo pensando ad un modo ingegnoso per scattarti una foto, così sporco come sei in questo momento, e usarla alla prima occasione per vendicarmi di qualcosa." dissi e mi girai a fissai Niall per un momento. Ma quando si era spogliato? Indossava solo i boxer e sentivo la pizza risalirmi in bocca.
"Grazie, sempre dolcissima." Zayn mi diede un buffetto sulla guancia e poi cominciò a sparecchiare, costringendomi a fare lo stesso vista la situazione.
"Ho bisogno di una doccia." constatò alla fine, chiudendo la pattumiera e guardandomi con un sopracciglio alzato.
Ah. Il bagno.
Mentre salivamo al piano superiore strattonai leggermente Zayn per farlo voltare verso me.
"Come facciamo per i vestiti? Voglio dire, abbiamo già provato oggi." gli ricordai e lui aprì la porta del bagno, facendomi entrare per prima.
Chiuse la porta a chiave alle sue spalle con uno strano ghigno stampato in volto.
"Ho pensato a tutto: per prima cosa, viste le condizioni forzate, ci strappiamo le maglie." Perché intravidi dal suo sguardo che la cosa non gli dispiaceva affatto? "E poi, dopo esserci fatti un bagno e perché no? Magari dopo aver anche sfruttato queste manette, indossi uno di quei top che usi d'estate senza maniche." 
Praticamente si era studiato tutto, per filo e per segno.
"Hai in mente solo una cosa." lo spinsi leggermente, piegandosi sulla vasca e aprendo il getto dell'acqua. Chiusi il tappo in modo che si riempisse la vasca e mi voltai di nuovo verso Zayn.
"Vuoi l'onore?" nemmeno riuscii a finire di chiederlo, che Zayn già mi stava strappando letteralmente la maglia di dosso. 
Guardai il tessuto ormai stracciato sul pavimento con gli occhi spalancati. Che furia! Sorrisi in modo sornione e mi gettai sulla sua T-shirt per fare lo stesso. Lasciai cadere l'indumento per terra e guardai il torace scolpito del mio ragazzo. Presi un lungo respiro senza un vero motivo.
"Ti piace quello che vedi, eh?" mi stuzzicò e alzai lo sguardo nel suo con le sopracciglia corrugate. Mi piaceva e anche tanto, ma non volevo farlo vantare più di quanto non stesse già facendo.
"Stai zitto e fammi togliere questi pantaloni. Ho bisogno di un bagno." mi sedetti sul bordo della vasca e obbligai Zayn a fare lo stesso. Calciai via le scarpe e quando stavo per sfilare il pantalone dalla gamba sinistra, notai qualcosa che mi fece spalancare gli occhi.
"Un ragno!" urlai e, senza rendermene conto, diedi una spinta a Zayn, facendolo scivolare nella vasca. Aveva ancora i pantaloni per metà infilati e adesso sputava dell'acqua come una fontanella, il ciuffo afflosciato attaccato alla fronte.
"Ma sei impazzita?" mi rimproverò, asciugandosi come meglio poteva il viso. Un po' dell'acqua era straboccata dalla vasca e il pavimento divenne in poco tempo scivoloso e umido.
"Conosci la mia fobia per i ragni... Caccialo!" urlai disperata. Dovetti trattenermi dal piangere come una bambina.
Da piccola avevo avuto un brutto episodio in fatto di ragni: stavo giocando sul tappeto della mia camera con le mie bambole, quando all'improvviso dall'alto scese un ragno proprio davanti al mio viso, poggiandosi sul mio braccio. Una brutta sensazione che non mi aveva lasciata più.
Zayn si alzò in piedi e uscì dalla vasca, gettando altra acqua per terra. Camminò fino al water e prese lo spazzolino dietro, portandomi con sé. Mi aggrappai saldamente al braccio fradicio del mio ragazzo, curiosa di capire cosa stava per fare.
"Adesso te la faccio vedere io." il tono di Zayn era come quello del cattivo di qualche film e quasi mi fece paura.
Alzò lo spazzolino al tetto con una mano sola, sfoggiò un sorriso maligno e poi puntò dritto verso il ragno.
"No!" urlai un attimo prima che lo spazzolino entrasse in collisione con il ragno. Zayn si fermò di colpo e mi guardò confuso.
"Cosa?" mi rimproverò, mentre il ragno, capendo, provò ad allontanarsi.
"E se ha una famiglia?" chiesi.
Odiavo i ragni, ma non per questo volevo ucciderlo. E se poi la sua famiglia si fosse vendicata? Non ero pronta a combattere una marea di ragni solo perché il mio ragazzo voleva schiacciarlo con un puzzolente spazzolino da wc.
"Sei seria?" la domanda di Zayn era alquanto confusa. Annuii energicamente. 
Amavo gli animali: potevano esser serpenti, api e perfino ragni, ma non si dovevano toccare per nessun motivo.
"Ariel..." E mentre Zayn cercava di capire come convincermi a lasciarlo finire il suo lavoro, sentimmo una gran botta provenire dalla porta.
"Ahia!" urlò Niall dal corridoio. Evidentemente il cretino aveva provato a sfondare la porta, ma gracidino com'era, sicuro si era appena rotto una spalla.
"Tutto bene là dentro? Ho sentito delle urla!" si accertò. Che tenerezza, aveva lasciato la sua TV per vedere se fosse successo qualcosa ai suoi amici.
"Nessuno ha toccato la mia tinta, giusto?" 
Cosa? 
Guardai Zayn allibita e alzai gli occhi al cielo. Non ci potevo credere! E io per un momento avevo pure pensato si fosse preoccupato per noi!
"La tua tinta sta bene. C'è..." aggrottai la fronte quando notai che il ragno non si trovava più nel posto dov'era fino a poco prima.
"Dove è il ragno?" urlai con tutte le mie forze, cominciando a guardare per tutta la stanza e portandomi dietro Zayn con forza.
"Quale ragno?" chiese Niall ancora dall'altra parte della porta.
"Ariel... Però stai tranquilla..." Zayn si bloccò davanti a me, fissandomi i capelli intensamente. No. No. NO!
Urlai a squarciagola, sbattendo i piedi per terra e sentendo le lacrime agli angoli degli occhi. 
"Toglilo!" mi buttai su Zayn e sentii le sue mani darmi leggeri schiaffetti sulla testa.
"Non così! Non sono un cane!" lo rimproverai e lo spinsi via, infastidita.
Ma qualcosa andò storto, perché tutta l'acqua che continuava ad uscire dalla vasca fece scivolare il moro e per la prima volta, in quella serata, fui io a cadergli addosso. Il tonfo che aveva fatto con la schiena, fu forte.
"Dio, che dolore." si lamentò Zayn e prima che potessi dirgliene due per rivendicare le volte in cui lui mi aveva schiacciata sotto il suo peso, lo vidi: "Adesso è sopra la tua testa." cercai di parlare con tono pacato, ma stavolta fu il moro quello a spingermi via dal suo corpo, facendomi inzuppare il reggiseno e i pantaloni che entrarono a contatto con l'acqua versata sul pavimento. Quella stanza era una piscina!
"Levamelo! Aiuto! Mi farà le uova in testa!" il moro cominciò ad infilare le dita tra i capelli in modo da allontanare il ragno e alla fine, quando vide che non avevamo altro modo per liberarci da quell'inferno, urlò: "Niall, la tua tinta!" così, senza un motivo valido e il ragno corse vicino la porta del bagno.
Ultimamente avevo visto i muscoli di Niall formarsi leggermente sotto le sue maglie, mangiava spesso spinaci e soprattutto teneva più alla sua tinta che alla sua vita stessa.
Ma quando vidi scaraventare giù la porta del bagno, il suo viso rosso e il respiro pesante, restai a bocca asciutta.
Ma che cavolo...
"L'ha ucciso!" cominciò ad urlare Zayn eccitato.
"La sua famiglia si vendicherà." mi disperai io.
"Che casino avete fatto in questo bagno?" Niall si guardò in giro perplesso, notando la confusione. Poi camminò fino il mobiletto e aprì un'anta, prendendo al sua amata tinta. "Non avere paura piccolina, adesso c'è papà qui con te." mormorò a bassa voce e accarezzando il barattolo della sua tinta preferita. 
E la gente diceva che ero io quella anormale...

 


 
EHIO

Sì, sono viva
Sì, sono sempre qui a rompervi le ovaie
E sì, finalmente ho aggiornato!
E' inutile scrivere nuove scuse perchè questa volta
non ce ne sono, ma fa caaaaaaaldo e il lavoro
mi sta trattenendo più del dovuto -_-"

E niente, spero vi piaccia anche questo capitolo e
vi adoroooo! 

Sofi
   
 
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