~~1 Novembre 1998

"Ormai la scuola è iniziata da più di due mesi, le lezioni procedono molto bene, giusto l'altro giorno a trasfigurazione sono riuscita a trasformare una mia compagna in un panda, avevo letto di questa creatura molto tempo fa, in realtà avrei dovuto trasformarla in uno scoiattolo, ma all'ultimo momento mi è tornata in mente l'immagine del panda. Non ha importanza il brutto voto che la McGranit ha ritenuto di dovermi dare, la vista del panda ha fatto sorridere diversi alunni e io a mia volta ho sorriso per la gioia di essere riuscita a far sorridere altri. Sono così belli i panda, tutti pelosi e morbidosi, ma, aspetta un attimo, l'altra volta ti ho detto che avrei dovuto parlarti di qualcosa di importante, non ricordo cosa... Aspetta un attimo!"

Luna era seduta ad uno dei tavoli della biblioteca, proprio sotto una finestra, così che il cupo tramonto di tardo autunno potesse illuminare le pagine del suo diario. Velocemente fece scorrere le pagine all'indietro, doveva assolutamente ritrovare quella frase, sapeva che era una cosa importante, ma dopotutto, come ormai aveva imparato da tempo, tutto era importante.
Eccola, la pagina giusta, dopo aver riletto il post scrittum fece riscorrere le pagine fino a tornare in data odierna, intinse nuovamente la piuma nel calamaio e riprese a scrivere...

"Mi sono innamorata!
Ecco cosa dovevo dirti, ad Agosto mio padre mi ha portato con se al Cavillo per intervistare un magizoologo, che in seguito ho scoperto essere il nipote di Newt Scamander.
Inizialmente non vi avevo neanche fatto caso, ero troppo presa ad ammimare un avvesrsaspecchio posto proprio dietro la scrivania del mio papà; mi stavo giusto chiedendo a cosa servisse un aggeggio così oscuro ora che la guerra è finita, che poi, non è l'oggetto in se ad essere malvagio, ma ciò che rispecchia. Voglio dire, vedere ogni giorno le facce di persone cattive girare, e rigirare accanto a me non è esattamente, insomma non è la cosa più allegra da tenere in un ufficio...
Comunque sia, stavo giusto pensando allo specchio, senza guardalo ovviamente, avevo paura di vedere quali volti minacciassero la mia piccola famiglia, anche se non capisco chi e per quale motivo qualcuno dovesse essere arrabbiato con me e mio papà, che io possa aver recato danno a qualcuno? Magari mi è stato prestato qualcosa e non lo restituito! E se ho offeso qualcuno senza volerlo! Merlino, solo ora mi vengono in mente queste cose, sarà meglio che mi metta subito a ripensare ciò che potrei aver fatto!"

...Nel chiudere il diario rilegato in carta di riso su cui scriveva, Luna lo sbate talmente violentemente che perfino la bibliotecaria, seduta diverse file di scaffali addietro, alzò lo sguardo per vedere cosa fosse successo.
Ed ecco quella dolce ragazza, dai lunghi capelli biondi un po arruffati di nuovo persa nei suoi pensieri, sempre presa ad aiutare gli altri.
Per nostra fortuna stavolta tornò con la mente nel presente più velocemente di quanto non avesse mai fatto...

"No aspetta, prima devo finire il racconto o potrei scordarmene di nuovo e allora chissà quanto altro tempo passerebbe prima che riesca a trovare il l'occasione per parlartene.
Quindi, stavo pensando all'avversaspecchio quando mi sono accorta che qualcuno mi picchiettava leggermente su una spalla per avere la mia attenzione, purtroppo mi sono distratta un secondo a pensare quanto era leggero e delicato il tocco di quella mano, non poteva essere mio padre, lui è leggermente maldestro e di conseguenza ha il tatto pesante. Poi mi sono voltata ma per qualche strano motivo avevo la testa china. Stavo fissando le mani dello sconosciuto, le seguivo attentamente, mi facevano gesto per invitarmi a sedere, quelle mani mi hanno addirittura scostato la sedia. E mentre il mio corpo si abbassava verso la sedia ho alzato lo sguardo e ho visto un ragazzo, alto, coi capelli neri e gli occhi azzurri, mi ha sorriso e si è presentato. Poi mio padre ha iniziato ad intervistarlo, io ascoltavo ciò che diceva con molta attenzione. Le parole che ha pronunciato quel giorno, e tutti i discorsi sugli studi che stava compiendo mi hanno lasciata stupefatta. Credo di averlo guardato parlare per una buona ora, fino a intervista conclusa. Poi ha stretto la mano a mio padre, si è voltato verso di me e mi ha preso la mano prima di baciarla. Si è alzato e se ne è andato.
Pochi giorni dopo abbiamo ricevuto una sua lettera, senza che io lo sapessi lui e mio padre avevano iniziato una corrispondenza di lettere per organizzarsi. Nella lettera diceva che era tutto confermato per il viaggio.
È davvero stupendo non credi, la prossima estate dopo gli esami partirò con lui e mio papà e andremo in Irlanda alla ricerca di una nuova creatura magica, che è stata recentemente avvistata!"

...In quel momento la ragazza notò che stava scrivendo al buio. Alzò lo sguardo. Fuori dalla finestra erano calate le tenebre, doveva ormai essere ora di cena e lei non poteva certo perdersi il budino.
Intinse la piuma nel calamaio un ultima volta e scrisse...

"È tardissimo, devo andare a cena. Uffa, non vedo quello che scrivo, ma non voglio accedere una candela solo per due minuti, sprecherei tempo, e se poi la candela servisse a qualcun altro.
Spero ci sia il budino! E devo anche finire i compiti di incantesimi.
Vado, ciao!
Oh, comunque il ragazzo si chiama Rolf!
                                                                                            Luna Lovegood