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Autore: Andreatorinista    18/01/2009    1 recensioni
La storia che sto per raccontarvi è successa esattamente due anni fa. Era il 1864, e esattamente il 22 dicembre, in una fredda giornata d’inverno, nella stradina principale di Zurigo, in Svizzera, si cominciò a notare una bambina dal cappuccio rosso, e dal vestitino pieno di toppe e strappi. Andava in giro vendendo dei fiammiferi in scatola, per guadagnare i soldi necessari a curare la madre, gravemente malata. E fu proprio per questo suo modo di guadagnare i soldi, che i paesani la chiamarono con il soprannome di Piccola Fiammiferaia…
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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9° Capitolo-Upside Down

“I wanna turn the whole thing upside down
I'll find the things they say just can't be found
I'll share this love I find with everyone
We'll sing and dance to Mother Nature's song
I don't want this feeling to go away”

(Jack Johnson-Upside Down)

Camminava con passo lento verso quella stanza.
Il suo camice bianco e la penna nel taschino risaltavano molto in quel corridoio vuoto e privo di gente.
Di fronte alla porta fece un leggero colpo di tosse e la aprì, salutando la paziente con un sorriso smagliante.
“Buongiorno signorina Hinata. Tutto bene?”
la ragazza sobbalzò, ritornando con i piedi per terra.
Era ormai da un po’ che osservava fuori da quella finestra ornata da tendine bianche trasparenti.
Neanche sapeva quanto tempo era passato.
Si girò, spalancando i suoi occhi bianchi, e salutando il dottore.
“Ah buongiorno dottore.”
“Vedo con piacere che si è ripresa.” Disse facendo riferimento alle dita dei piedi che scodinzolavano allegre, segno che il dolore alle gambe era debellato del tutto.
“Si infatti riesco a muovermi con più libertà ora.”
Il signore dal camice bianco si mise seduto sulla sedia, soffermandosi a fissare la finestra.
“Oggi è una bella giornata. Le bufere di neve sembrano un lontano ricordo, non crede?”
E infatti era così.
Hinata era contenta soprattutto perché ormai da due giorni non nevicava più.
La temperatura si era alzata e il bel tempo era ritornato a regnare sovrano sulla città di Zurigo, che aveva tanto bisogno di un po’ di sole.
Quel cielo rappresentava la sua anima.
Libera da qualsiasi pensiero triste.
Libera da quel terribile passato.
Libera finalmente da quel peso opprimente che la soffocava.
Ma anche se la parte più difficile era stata portata a termine, mancava ancora qualcosa.
Neji Hyuga.
Mancava lui per poter dire di aver finalmente cambiato la sua vita da così a così.
Desiderava più di qualsiasi altra cosa ritornare a vivere con Neji.
Fare la pace con lui.
Insomma sistemare il loro rapporto.
Un rapporto che dalla parte del ragazzo era fondato sull’odio e sul rancore.
Un odio che Hinata non capiva.
Ancora non lo capiva.
Eccola quindi ritornare con la testa fra le nuvole, immersa nei suoi pensieri.
Si immaginava libera nel cielo come gli uccelli.
Libera di volare il più in alto possibile.
Ma si sa, più si vola alto, più l’impatto col suolo è duro.
Ma non stava cadendo da nessuna parte.
“BU”
“WHAAAA.”
Semplicemente Naruto, venuto a farle visita, la spaventò facendola saltare dal letto.
“AH AH AH AH.”
“N-Naruto.”
“Ih ih, stai sempre con la testa tra le nuvole Hinata. Non ti sei neanche accorta che ero davanti a te. Avevi una faccia buffissima.” Ricominciò a ridere il biondo, facendola arrossire.
“Ah ah ah, mi fa piacere vedervi di buon umore ragazzi.” Rise il dottore, poi ricordandosi di una cosa importante.
“Ah dimenticavo, non ero venuto qui solo per fissare la finestra. Hinata.”
“Mh?”
“Ti sei ristabilita completamente, quindi non c’è più bisogno che ti tenga in ospedale.”
Gli occhi della Hyuga si illuminarono.
“Q-Questo significa che…”
“Esatto, sei dimessa. Da oggi potrai tornartene a casa.”
“EVVAI. GRAZIE DOTTORE LEI E’ UN MITO.” Esultò per lei Naruto, abbracciando, anzi quasi soffocando il dottore.
“Eh eh per così poco. In effetti le tue condizioni non erano delle peggiori per fortuna, altrimenti non so quanto tempo saresti rimasta qui.”
“L’importante è che tu sia guarita Hinata. Non vedo l’ora di farti assaggiare la cucina di Iruka. È da tanto che aspetta l’occasione di farti mangiare uno dei suoi manicaretti ma non c’è mai riuscito, e se non ci sbrighiamo si demoralizzerà troppo e andrà a finire che si butterà anche lui dal ponte.”
“Mh mh allora sbrighiamoci, non è che sia abbastanza in forze per salvare qualcun altro.”
“Su questo non ci piove. Beh, cara la mia nuotatrice, le valige ci stanno aspettando fuori. Vestiti in fretta che si parte.”

Il silenzio regnava sovrano in quella grande sala, dove si erano riunite molte persone intenzionate a leggere in santa pace.
Tra queste, Sasuke sfogliava con calma uno dei tanti libri che aveva riposto sul tavolo.
Erano tutti di cronaca, risalenti a qualche anno fa.
Continuava a sfogliare quel libro, conservando sempre la pazienza che l’aveva accompagnato all’interno di quella biblioteca.
Anche se andava di fretta.
Anche se aveva bisogno di quelle informazioni il più presto possibile, Sasuke non si faceva prendere dal panico.
Era calmo.
Rilassato.
Aveva il pieno controllo di se insomma.
Le cose fatte di fretta sono sempre quelle che riescono male.
Era questo uno dei tanti proverbi che l’Uchiha prendeva alla lettera.
Il punto principale da cui nasceva la sua inesauribile pazienza.
“(Stando alle informazioni del giornale che ho letto a casa del signor Sarutobi, il fatto è avvenuto più o meno 5 anni fa, quindi qui dentro dovrebbe esserci scritto qualcosa a riguardo.)”
Dopo qualche minuto sgranò gli occhi, avvicinandosi di più alle pagine del libro.
“(Ti ho trovato. È proprio come era descritto nei dati della caserma. Neji Hyuga era venuto in possesso, dopo la morte dello zio, di tutta l’eredità della famiglia, ma secondo la legge almeno una percentuale dell’eredità deve essere lasciata alla famiglia di chi la possedeva, in questo caso Hinata e sua madre. Allora perché? perché Hinata non ha ricevuto un soldo?)”
Chiuse il tomo e lo poggiò accanto, per poi cominciare a sfogliarne un altro.
“(Vediamo se sulla costituzione trovo qualcosa…oh ecco qui. Articolo 56 comma 3: Nel caso di richiesta documentata, una persona può decidere di donare tutti i suoi beni, denaro e quant’altro, ad una persona estranea alla famiglia, come un nipote oppure un amico. Adesso mi è tutto chiaro.)”
Dopo aver rimesso i libri al proprio posto negli scaffali della biblioteca, l’Uchiha si diresse a passo veloce verso la casa di Naruto.
“(Solo così le cose quadrerebbero. Nonostante abbia il cognome nobile degli Hyuga, Hinata non ha il becco di un quattrino, e questo perché suo padre ha lasciato l’intera eredità a suo nipote, ovvero Neji Hyuga. Ma non penso che sia stato così immaturo da lasciare la sua famiglia in mezzo alla strada. E poi i dati sulla stipulazione del contratto non quadrano. Nella banca dati della caserma, la data del contratto risale a dopo la morte del finanziere Hiashi, mentre invece nei dati della biblioteca la data risale a prima della sua morte. A questo punto ci possono essere solo due soluzioni. O la biblioteca ha riportato dei dati sbagliati, e ciò è impossibile, perché la biblioteca prende informazioni direttamente dallo stato, oppure Neji Hyuga ha falsificato le carte, in modo così da avere tutti i soldi per se. Si, non ci deve essere alcun dubbio.)” Pensò Sasuke stringendo i denti in una smorfia di rabbia.
“(Dannato bastardo. Se solo avessi più prove, ti porterei in tribunale all’istante.) Devo avvertire immediatamente gli altri. Non c’è un minuto da perdere.”

“Bentornata a casa, signorina Hinata.”
“La ringrazio.” Disse accettando la stampella che il maggiordomo le aveva offerto.
“Anche se sei stata dimessa dall’ospedale, ti ci vorrà un po’ per ritornare a camminare come prima.” Le spiegò Naruto mentre la guardava indaffarata a capire come doveva essere afferrata la stampella.
“Uffa, si fa così. Questa barra orizzontale va sotto l’ascella, e a quest’altra ti ci appoggi con la mano.” La aiutò Sakura infastidita dalla sua presenza.
Anche se non la odiava più a causa della sua povertà, Sakura non poteva abbassare la guardia per nessun motivo.
Adesso lei era una rivale in amore.
Entrambe volevano Naruto.
E solo una di loro l’avrebbe spuntata.
L’unica differenza tra le due ragazze, era che Hinata non aveva preso tanto sul serio quella sfida d’amore, anzi nemmeno ci pensava.
A lei bastava soltanto stare vicino a quel biondo dal sorriso sincero che diffondeva energia e fiducia e che le faceva battere il cuore.
Le bastava questo per essere felice.
Solo questo.
“Accidenti, è difficile.”
“Vedrai che ci prenderai la mano molto presto. Iruka, hai già preparato la sua camera?”
“Certo signorino, ho anche alzato le coperte.”
“C-Cosa? No ti prego non voglio rimettermi a letto.” Disse la ragazzina dai capelli corvini.
“Mi dispiace, ma non mi fido a mandarti in giro da sola in queste condizioni quindi, fino a che non ti sarai completamente ristabilita, rimarrai qui in casa. Ci penserà Iruka a farti avere la colazione, il pranzo e la cena.” Spiegò il biondino.
“Ma…”
“Niente ma, questa è la punizione per avermi fatto spaventare così tanto.”
“P-Però…”
“E non torno indietro.” Concluse severo incrociando le braccia.
“Uffaaaa.”
“Il signorino Naruto ha ragione, lei ha bisogno di un ulteriore riposo. E poi è più tranquillo se sa che non ti succederà nulla.” Disse il maggiordomo per poi avvicinarsi all’orecchio di Hinata.
“Non vuole che si venga a sapere, ma quel giorno si era talmente spaventato che non era riuscito a dormire. Lo so perché si sentivano i suoi passi per tutta la casa. Non è per farle un dispetto, lo fa solo perché ti vuole bene e vuole proteggerti. Credimi.”
A quelle parole, scattò qualcosa dentro di lei.
Si sentiva in qualche modo ricambiata, e più lo pensava, più quella giornata la vedeva sempre più bella.
“Mh, d’accordo Naruto, come vuoi tu.”
“Brava piccola, la tua parte l’hai fatta. adesso lascia fare a noi il resto.” Spiegò Naruto facendole ok con il pollice, e indicando a Iruka le scale.
Infatti Hinata non riusciva a salirle, e così il maggiordomo la aiutò, sostenendola per il braccio, ad arrivare nella sua camera.
Nel salone rimasero solo Naruto e Sakura.
Entrambi erano seduti di fronte al tavolo.
“Senti ma Sasuke?”
“Aveva detto di avere un lavoro urgente da sbrigare, e così si era diretto in biblioteca.” Spiegò la rosa.
“Astuto però il poliziotto, è andato a cercare informazioni.”
“Secondo te riuscirà a trovare una soluzione per tirare Hinata fuori dai guai?”
“Beh dubito che le mille firme bastino per far si che venga considerata innocente, e poi penso che ci sia dell’altro sotto.” Disse Naruto, riflettendo.
“Il suo cognome per esempio non mi convince…mh?”
Girandosi sulla sua destra, notò un bicchiere pieno lasciato sul tavolo.
“Tsk, Iruka si è dimenticato un bicchiere a tavola, è sempre distratto quello lì.”
“Ah ma non ti preoccupare, avevo giusto sete.” Disse la ragazza, bevendo tutto d’un fiato quella che sembrava acqua.
Ma che non lo era…
Improvvisamente per la rosa il paesaggio circostante cominciò ad ondeggiare.
“Aaah, che bella sensazione…” Disse barcollante.
“Ehi Sakura che hai?” chiese preoccupato.
“Il mondo GIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIRAAAAAAAAA.”
“WOOHAA, SAKURA?”
Per fortuna Naruto ebbe i riflessi pronti e riuscì ad afferrare la ragazza prima che cadesse dalla sedia.
“Fiuu, c’è mancato poco.”
“Aah allora lo sapevooo.”
“Eh?”
“Di la verità, mi vuoi possedere eeeh?” Gli chiese.
“Ma che stai dicendo, e poi il tuo alito sai di grappa.”
Fu lì che il biondo fece due più due.
“(Ecco cos’era il liquido nel bicchiere, e io che pensavo fosse acqua.) O-Ok Sakura, riprenditi eh? Adesso ce ne andiamo a fare una bella dormita.”
“Mi vuoi portare a letto? Aaah quanto mi piacciono gli uomini che fanno tutto così in fretta.” Biascicò Sakura, afferrando Naruto per il colletto della camicia e trascinandoselo sul tavolo.
“Il letto è troppo lontano…hic…facciamolo sul tavolo.”
“CHEEEEEEE?”
“Non voglio che quella contadina ti porti via. Tu devi essere mio. Solo mio.”
“S-Sakura, adesso basta per favore.”
“NON PERMETTERO’ CHE TI PORTI VIA DA ME, IO TI AMO.” Disse cominciando a piangere.
“(eh? come mai ha cambiato umore di botto?)”
“Tu sei importante per me…sigh…perché non capisci quello che provo?”
“Forse perché sei ubriaca?”
“QUESTI SONO DETTAGLI.”
Con una forza mai tirata fuori prima, scaraventò il biondo contro il muro.
”(Oh cavolo, adesso è arrabbiata)”
“Se non potrò averti per me, allora non ti avrà nessuno.” Disse allungando le mani con l’intento di strozzarlo.
“S-S-S-S-Sakura per favore ragiona…uurgh…s-soffoco, Sakura…”
“Naruto sei in casa? Ho trovato delle…che diavolo state facendo? È un nuovo gioco?” Chiese Sasuke stupito di vedere Naruto e Sakura quasi svestiti.
“S-Sasuke s-salvami, è u-ubriaca, m-mi sta strozzando.”
“D’accordo, te l’allontano io.”
Delicatamente afferrò la rosa per il colletto della maglia, e la allontanò dal biondo, che così ritornò a respirare.
“Anf, anf, anf, sta attento Sasuke per sbaglio ha bevuto della grappa, se ti distrai ti ammazza di sicuro.”
“Non c’è pericolo. Sta dormendo.” Disse indicandola.
Infatti l’Uchiha l’aveva adagiata sul pavimento, e ora la rosa dormiva come un sasso.
“Oh cavolo, e chi lo sapeva che non reggeva l’alcool.”
“Sei stato tu a darglielo?”
“Macchè, l’ha scambiato per acqua. Ad ogni modo novità?”
“Si. Ho scoperto un bel po’ di cose, soprattutto il motivo per cui Hinata è povera nonostante il suo nobile cognome.”
“E cioè?”
“Aspettiamo che si svegli Sakura e una volta che ci saremo preparati ti spiegherò tutto e partiremo per villa Hyuga.”
“Uffa, ti odio quando sei così misterioso.” Disse massaggiandosi il collo e rialzandosi in piedi.
“Non ti preoccupare, presto avrai l’occasione di chiedergli tutto...”

La fiamma di una candela si spense di colpo.
Neji Hyuga, dalla sua poltrona se ne accorse.
“Che succede?” Chiese Ten Ten, che era in piedi accanto a lui.
“Sento che presto avremo delle visite.”

e anche la Piccola Fiammiferaia ha visto la luce del 2009.
finalmente ce l'ho fatta ad aggiornare XD
comunque adesso comincia la parte più interessante.
Sasuke, Naruto e Sakura si infiltreranno a Villa Hyuga.
obbiettivo...
beh lo saprete quando legegrete il nuovo capitolo XD
e ora passiamo alle recensioni:

SPADACCINODELLANEBBIA: si pure io me la sono letta devo ammettere che è bella ma soprattutto tanto triste. per fortuna la mia fic è molto diversa dalla favola.
grazie per il commento, fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo ;^) see ya

KUROI NAMIDA: grazie ma ci msono persone che sanno scrivere meglio di me, diciamo che mi riesce un pò difficile scrivere in maniera dettagliata ma piano piano ci sto facendo l'abitudine XD
fammi sapere come ti sembra ;^) see ya

REI22688: come hai appena letto, Hinata è stata dimessa dall'ospedale, anche se è costretta a casa con le stampelle e quindi non può uscire. tocca quindi agli altri tre finire il lavoro. come? infiltrandosi a villa Hyuga.
tutto questo nel prossimo capitolo.
sono contento che la mia storia ti abbia rapito il cuore, fammi sapere come ti sembra questo capitolo un pò più leggero degli altri ;^) see ya

MAGIC_GIRL95: a me piace l'episodio dove Sosuke allena i giocatori di rugby, oddio XDDDDDDDDDDDDD quanti bip hanno messo, certo che non si era regolato poi, lo so perchè nonostante il bip, capivo quello che diceva XDDDD
ad ogni modo grazie per il commento alla fiction, fammi sapere se questo capitolo ti piace ;^) see ya

LALLY30: si risolverà prestissimo perchè la squadra di Naruto nel prossimo capitolo si infiltrerà a villa Hyuga per raccogliere informazioni.
come andrà? beh un giorno lo saprai.
fammi sapere come ti sembra ;^) see ya

bene prossimo appuntamento con la fiammiferaia forse a febbraio, ma dubito che vi lascerò aspettare più di un mese, non sono così cattivo u.u ;^) see ya
  
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