Buongiorno a tutti!
Come sempre ringrazio Vekra e Caspita per i commenti
ma soprattutto per avermi aspettato fino al 12 gennaio.
Grazie anche a chi legge solamente.
Buona lettura.
14° CAPITOLO
“Edward, cosa
pensi?” chiese Kendra dopo aver raggiunto l’amico in biblioteca. “Anzi, cosa
stai combinando?”
“Vendetta, tremenda
vendetta” sibilò Edward sfogliando il libro che aveva sotto gli occhi.
“A che pensavi?”
chiese curiosa Kendra sedendosi nella sedia di fronte al mago, sporgendosi per
sbirciare il libro.
“Tu sai chi ha
organizzato il mio ‘avvelenamento’ la prima volta?”
“Smith con il suo gruppetto di amiche sfigate”
“Si, ma una più di tutte ha aiutato
“Beh, quella racchia
è succube di Smith”
“Esatto! Non solo è succube, ma credo sia una delle ragazze più brutte di tutta
la scuola” spiegò Edward, girando il libro verso l’amica, sorridendo
diabolicamente.
“Cos’è?” chiese
Kendra piegandosi sul libro, guardando le parole scritte in calligrafia
sottile.
“Stavo pensando ad
uno scambio di corpi” sussurrò il mago mentre sentiva
l’adrenalina scorrergli copiosa nelle vene. “Ti immagini la disperazione della Smith quando
quello che credere il suo corpo perfetto viene scambiato con quello di Beatrix
e lei si ritrova in quello della racchia?”
“TU SEI UN GENIO!” sillabò la maga guardandolo esterrefatta. “E dimmi mio
perfido amico, ti serve una mano per attuare il tuo malefico piano?” chiese
“Beh, è una Pozione
complicata, non mi dispiacerebbe” rispose l’amica sorridendogli con fare complice.
La pozione richiese
il tempo di preparazione di due settimane ma alla fine
divenne trasparente ed inodore come riportava il libro.
“E’ pronta?” chiese
Kendra dando un’ ultima rimestata alla Pozione.
“Si, ora dobbiamo
solo fare in modo di farla pendere alle due stronze” rispose Edward andando a
riempire due fialette con
“Che ne dici
dell’ora di Erbologia” chiese Kendra, chiudendo le fialette con dei tappi in
sughero. “La professoressa Sprite durante le due ore
ci lascia tenere la brocca d’acqua e un bicchiere a testa, giusto? Potremmo
mischiarla con la loro acqua”
“Sarà difficile
però... come facciamo a metterla nei bicchieri senza farci vedere da nessuno?”
chiese poco convinto Edward.
“A quello ci penso io”
rispose sicura di sé Kendra sorridendo divertita. “Mi offrirò per distribuire i
bicchieri e l’acqua e aggiungerò la pozione all’ultimo momento. Fidati, sarà
una passeggiata”
Quando due giorni
dopo si apprestarono a seguire le due ore di Erbologia Kendra aveva le fialette
con la pozione nascosta nella tasca della divisa.
Si sentiva eccitata
all’idea di giocare un bel tiro a quella stupida oca di Stephanie.
Camminava tranquilla
sul piccolo sentiero che portava alle serre di Erbologia pronta ad attuare il
piano di Edward.
Già
si immaginava la faccia di Stephanie quando si fosse
risvegliata nel corpo di Beatrix. La faccia ricoperta da quel
insopportabile acne misto a lentiggini.
Le
sarebbe passata la voglia di giocare al piccolo Pozionista
con Edward.
“Molto
bene, Packiok per cortesia distribuisci i vasi e le
piantine” disse
Immediatamente
Kendra scattò in avanti raggiungendo il carrello con i bicchieri e le brocca d’acqua.
Cominciò
dalla parte opposta a quella dove si trovavano le due Kneazle,
prendendo il suo compito con calma.
Quando
arrivò al tavolo occupato da Stephanie e Beatrix diede prima il bicchiere a
Judi Stevens e Evelyn Davis
lasciando per ultime le due vittime.
“Ce l’hai fatta?” chiese sottovoce Edward, seguendo le
istruzioni della Professoressa.
“Fatto”
sorrise Kendra, infilandosi i guanti e iniziando a lavorare la terra.
La
lezione procedette per un ora prima che Kendra
trattenesse il fiato per un attimo. “Una è andata” sussurrò Kendra all’amico mentre Stephanie posava il bicchiere vuoto sul
tavolino.
Si
sentiva elettrizzata.
Non
poteva credere in quello che sarebbe successo da lì a poco.
“Beatrix
non ha ancora toccato il bicchiere?” chiese Edward rimanendo voltato di spalle,
continuando il suo compito di Erbologia.
“No”
rispose Kendra gettando una sguardo sul gruppetto. “Oh
merda” gemette Kendra inorridendo.
“Che
c’è?” chiese ansioso Edward voltandosi di scatto, sgranando gli occhi quando vide la mano di Evelyn serrarsi sul bicchiere
di Beatrix prima di portarlo alla bocca. “Cazzo” sibilò Edward girandosi di
scatto, guardando disperato l’amica.
“Edward,
calma e sangue freddo, non...” ma
le parole le morirono in gola quando un rumore di vasi infranti le raggiunse
l’orecchio.
Le
due maghe erano svenute nello stesso momento sotto gli occhi scioccati della
professoressa e dei compagni.
“Merlino”
gemette la professoressa Sprite correndo verso le
maghe. “Qualcuno...”
“Ci pensiamo noi professoressa” la interruppe Edward, inginocchiandosi su
Evelyn evocando un incantesimo di levitazione, imitato da Kendra che fece lo
stesso con Stephanie.
“Fate attenzione mi raccomando” si raccomandò la donna lasciando che i due
maghi portassero le maghe in infermeria.
Una
volta adagiate le due maghe nei letti dell’infermeria Madama Chips fece uscire
i due maghi per poter visitare meglio le due ragazze.
“Quanto
ci vuole prima che la pozione faccia effetto?” chiese Kendra rimanendo con lo
sguardo fisso sulla porta dell’infermeria di fronte a sé.
“30
minuti... più o meno” rispose Edward chiudendo gli occhi
quando Madama Chips urlò all’interno dell’infermeria. “Anche meno”
sussurrò il mago sospirando rumorosamente.
Ora
si che Evelyn si sarebbe arrabbiata con lui... altro
che un bacio rubato.
“Dov’è?”
chiese una voce femminile scuotendolo dai suoi pensieri.
“Chi
è che ha urlato?”
“Dalla voce sembrava Madama Chips” rispose Kendra, zittendosi immediatamente quando la porta dell’infermeria si aprì.
“Siete
qui per...”
“Si” si affrettò a dire Judi. “Come stanno?”
“Entrate”
disse la donna facendosi da parte mentre i tre alunni
entrarono nella stanza. “Prima di mostrarvi le vostre amiche voglio che mi
raccontiate cosa è successo”
“Stavamo seguendo una lezione di Erbologia. Nessuna pianta velenosa o altro”
rispose Judi, impaziente di vedere l’amica, mentre alle sue spalle Edward face
un cenno impercettibile a Kendra di tacere. “E’ successo tutto all’improvviso.
Sono svenute nello stesso momento” finì di dire
“Io
credo che siano state Incantate, o per essere più precisi
credo che abbiano ingerito una Pozione per la trasmigrazione dell’Essere”
“Può
essere più chiara? Evelyn come sta?” chiese impaziente Judi tremando per la
preoccupazione.
“Stanno
bene entrambe. Fisicamente sono illese ma il problema
è che si sono scambiate i corpi” spiegò la donna conducendo i ragazzi dietro ad
un separé.
In
due letti dormivano le due maghe.
Niente
poteva fare pensare che le due si fossero scambiate i corpi.
“Vuol
dire che... che quella non è Evelyn?” chiese Judi,
guardando sconvolta la donna.
“No,
non è lei. Si sono scambiate i corpi e...”
“Ma lei lo può aggiustare, vero?” la interruppe Judi, aggrappandosi al braccio
della donna.
“Certo
che posso, ma ci vorrà del tempo. Dobbiamo preparare
un antidoto e... ci vorranno minimo due settimane se non di più visto che non
conosciamo la pozione che hanno ingerito” rispose la maga, osservando le due
ragazze nei letti. “Forse è meglio se restate con loro finché non si
svegliano... sono sicura che se spiegato da voi risulterà meno traumatizzante”
spiegò la donna allontanandosi dal gruppo di maghi.
“Ma
lei dove va?” chiese Judi, voltandosi disperata verso la maga.
“Vado
a vedere se riesco a recuperare il bicchiere dal quale hanno bevuto per poter
riconoscere la pozione” rispose la donna, uscendo dall’infermeria.
Per
qualche minuto rimasero in silenzio a fissare le due maghe stese nei letti.
“E come glielo dico?” mormorò Judi, avvicinandosi istintivamente a Evelyn,
scuotendo la testa quando la maga si stese supina a
dormire. “Evy...” sussurrò la maga scuotendo
leggermente la maga con i capelli biondi rannicchiata in posizione fatale.
“E-Evelyn...” la chiamò di nuovo Judi, avvicinandosi
al viso dell’amica.
“Judi,
ciao” la salutò Evelyn, chiudendo per un attimo gli occhi, respirando profondamente.
“Cosa è successo?” chiese la maga sollevandosi leggermente dal letto, sgranando
gli occhi quando un ricciolo biondo le scese davanti
agli occhi. “J-Judi...”
“Evy. Evy, stai calma...”
“M-morgana” inorridì Evelyn, quando scorse il proprio
corpo nel letto accanto a sé.
“Evelyn, stai calma, ti prego” la supplicò Judi, prendendo l’amica per le
spalle, salendo in ginocchio sul letto. “Respira piano”
“Ok... ok, sto bene...” mormorò Evelyn, con la voce ancora tremante. “Spiega”
“Sei svenuta durante l’ora di Erbologia e... qualcuno
ti ha dato una Pozione per cui ti sei scambiata il corpo con...”
“Con chi mi sono scambiata?” chiese Evelyn, allontanandosi dall’amica. “Judi?
Con chi mi sono scambiata?” domandò di nuovo la maga,
quando l’amica tentennò nel rispondere.
“Davis...” la chiamò Kendra,
cercando di trovare le parole giuste.
“Ho
capito” sibilò Evelyn, saltando a terra, correndo alla finestra per vedere il
proprio riflesso, indietreggiando scioccata di fronte a quello che vide. “No...
no...” scosse la testa
atterrita, guardando disperata i tre ragazzi. “Non lei...”
“Evy”
“No!” sbottò la maga scostandosi violentemente dall’amica, svegliando con il
suo urlò Stephanie ancora addormentata nel letto.
“Ma
che diavolo succede?” chiese la ragazza sollevandosi dal letto voltandosi verso
il gruppetto di maghi, rimanendo immobile, smarrita di fronte al suo corpo in
piedi di fronte al suo letto. “C-cosa...”
“Evy, no” gemette Judi, quando l’amica corse rapidamente verso la porta
precipitandosi fuori dall’infermeria.
“Qualcuno
mi vuole spiegare?” sbottò Stephanie, attirando l’attenzione dei tre maghi.
“Vado io” sussurrò Edward
a Judi, uscendo velocemente dall’infermeria, rincorrendo Evelyn. “Evelyn” la
chiamò Edward inseguendo la maga per il corridoio. “Fermati” la bloccò Edward
trattenendola per il braccio. “Madama Chips ti uccide se scopre che sei scappata dall’infermeria”
“Chi se ne fotte!” ringhiò la maga cercando di
allontanarsi dal mago, il fiato mozzato per lo shock appena subito.
“EVY!” tuonò il mago
scuotendola con forza. “Calmati”
“Tu non capisci!
Io... lei ha il mio corpo!” gemette Evelyn mentre gli
occhi le diventavano improvvisamente lucidi.
“Mi dispiace”
sussurrò Edward lasciandole andare il polso. “E’... è colpa mia...”
“Cosa? Perché dovrebbe essere colpa tua?” chiese Evelyn, cercando di rimanere
calma, asciugandosi le lacrime con il polsino della divisa.
“Quella pozione l’ho fatta io ma... non era per te” si
affettò a dire il mago.
“Non posso crederci” sbottò infuriata Evelyn camminando nervosa per il
corridoio. “Come hai potuto farmi questo?”
“Non era per te, non ti avrei mai fatto nulla del genere”
“E per chi diavolo
era?” sbottò Evelyn incrociando minacciosa le braccia al petto.
“Per
Quella era veramente
una situazione assurda.
Nemmeno se si fosse
impegnato per farlo apposta gli sarebbe riuscito.
“Io sono
imprigionata nel corpo di quel oca e tu ridi?” ringhiò Evelyn portandosi le mani ai fianchi.
“Lo so, è scortese ma... credimi non era questo il risultato che avevo
in mente, anche se devo ammettere che Smith non è mai
stata così carina come ora” sorrise Edward mentre Evelyn gli scoccava un
occhiata di rimprovero.
“Frena gli ormoni Walters.
Non ti farai
“Torniamo indietro?”
chiese Edward facendo cenno con la testa verso l’infermeria. “Ti prometto che
farò di tutto per farti tornare nel tuo corpo” aggiunse Edward, prendendola per
le spalle e stringendo leggermente la presa. “Promesso”
“Va bene ma... non possiamo fare in modo che passi tutti questi
giorni svenuta nel letto dell’Infermeria?” chiese Evelyn seguendo imbronciata
il mago.
“Non credo che
Madama Chips sarebbe d’accordo” rispose Edward sorridendole comprensivo. “E
comunque ci sarà Judi a tenerla d’occhio”
“Già... secondo te non potrò rimanere nella Fenici? Dovrò andare con i Kneazle?”
“Non so ma forse sarebbe meglio... almeno Stevens farà da guardia del corpo al tuo splendido corpo”
“Si, prendi pure per
il culo” rispose Evelyn, precedendolo nel corridoio.
*Ma io non ti sto
prendendo per il culo* pensò Edward, seguendo la maga.
FINE QUATTORDICESIMO CAPITOLO