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Autore: Ska    19/01/2009    2 recensioni
Un viaggio verso un’altra scuola. Un attacco improvviso e poi... si possono cancellare anni di scontri e dare un'altra possibilità a chi forse non la merita?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Buongiorno a tutti

Buongiorno a tutti!
Come sempre ringrazio Vekra e Caspita per i commenti ma soprattutto per avermi aspettato fino al 12 gennaio.

Grazie anche a chi legge solamente.

Buona lettura.

 

14° CAPITOLO

 

“Edward, cosa pensi?” chiese Kendra dopo aver raggiunto l’amico in biblioteca. “Anzi, cosa stai combinando?”

“Vendetta, tremenda vendetta” sibilò Edward sfogliando il libro che aveva sotto gli occhi.

“A che pensavi?” chiese curiosa Kendra sedendosi nella sedia di fronte al mago, sporgendosi per sbirciare il libro.

“Tu sai chi ha organizzato il mio ‘avvelenamento’ la prima volta?”
Smith con il suo gruppetto di amiche sfigate”
“Si, ma una più di tutte ha aiutato la Kneazle. Beatrix Coltrane

“Beh, quella racchia è succube di Smith

“Esatto! Non solo è succube, ma credo sia una delle ragazze più brutte di tutta la scuola” spiegò Edward, girando il libro verso l’amica, sorridendo diabolicamente.

“Cos’è?” chiese Kendra piegandosi sul libro, guardando le parole scritte in calligrafia sottile.

“Stavo pensando ad uno scambio di corpi” sussurrò il mago mentre sentiva l’adrenalina scorrergli copiosa nelle vene. “Ti immagini la disperazione della Smith quando quello che credere il suo corpo perfetto viene scambiato con quello di Beatrix e lei si ritrova in quello della racchia?”
“TU SEI UN GENIO!” sillabò la maga guardandolo esterrefatta. “E dimmi mio perfido amico, ti serve una mano per attuare il tuo malefico piano?” chiese la Chimera sempre più eccitata.

“Beh, è una Pozione complicata, non mi dispiacerebbe” rispose l’amica sorridendogli con fare complice.

 

La pozione richiese il tempo di preparazione di due settimane ma alla fine divenne trasparente ed inodore come riportava il libro.

“E’ pronta?” chiese Kendra dando un’ ultima rimestata alla Pozione.

“Si, ora dobbiamo solo fare in modo di farla pendere alle due stronze” rispose Edward andando a riempire due fialette con la Pozione. “Fortunatamente la Pozione è incolore, sa leggermente di vaniglia per cui è anche piacevole da bere. Bisogna solo trovare il modo di propinargliela senza farci beccare”

“Che ne dici dell’ora di Erbologia” chiese Kendra, chiudendo le fialette con dei tappi in sughero. “La professoressa Sprite durante le due ore ci lascia tenere la brocca d’acqua e un bicchiere a testa, giusto? Potremmo mischiarla con la loro acqua”

“Sarà difficile però... come facciamo a metterla nei bicchieri senza farci vedere da nessuno?” chiese poco convinto Edward.

“A quello ci penso io” rispose sicura di sé Kendra sorridendo divertita. “Mi offrirò per distribuire i bicchieri e l’acqua e aggiungerò la pozione all’ultimo momento. Fidati, sarà una passeggiata”

 

Quando due giorni dopo si apprestarono a seguire le due ore di Erbologia Kendra aveva le fialette con la pozione nascosta nella tasca della divisa.

Si sentiva eccitata all’idea di giocare un bel tiro a quella stupida oca di Stephanie.

Camminava tranquilla sul piccolo sentiero che portava alle serre di Erbologia pronta ad attuare il piano di Edward.

Già si immaginava la faccia di Stephanie quando si fosse risvegliata nel corpo di Beatrix. La faccia ricoperta da quel insopportabile acne misto a lentiggini.

Le sarebbe passata la voglia di giocare al piccolo Pozionista con Edward.

“Molto bene, Packiok per cortesia distribuisci i vasi e le piantine” disse la Professoressa Sprite, raggiungendo il capo della tavola mentre gli alunni prendevano posto nei tavolini accanto. “Qualcuno distribuisca l’acqua per favore”

Immediatamente Kendra scattò in avanti raggiungendo il carrello con i bicchieri e le brocca d’acqua.

Cominciò dalla parte opposta a quella dove si trovavano le due Kneazle, prendendo il suo compito con calma.

Quando arrivò al tavolo occupato da Stephanie e Beatrix diede prima il bicchiere a Judi Stevens e Evelyn Davis lasciando per ultime le due vittime.

La Professoressa Sprite aveva già cominciato a spiegare come invasare le piantine, per cui nessuno notò il movimento repentino con cui Kendra verso il contenuto delle due fialette nei bicchieri.

Ce l’hai fatta?” chiese sottovoce Edward, seguendo le istruzioni della Professoressa.

“Fatto” sorrise Kendra, infilandosi i guanti e iniziando a lavorare la terra.

La lezione procedette per un ora prima che Kendra trattenesse il fiato per un attimo. “Una è andata” sussurrò Kendra all’amico mentre Stephanie posava il bicchiere vuoto sul tavolino.

Si sentiva elettrizzata.

Non poteva credere in quello che sarebbe successo da lì a poco.

“Beatrix non ha ancora toccato il bicchiere?” chiese Edward rimanendo voltato di spalle, continuando il suo compito di Erbologia.

“No” rispose Kendra gettando una sguardo sul gruppetto. “Oh merda” gemette Kendra inorridendo.

“Che c’è?” chiese ansioso Edward voltandosi di scatto, sgranando gli occhi quando vide la mano di Evelyn serrarsi sul bicchiere di Beatrix prima di portarlo alla bocca. “Cazzo” sibilò Edward girandosi di scatto, guardando disperato l’amica.

“Edward, calma e sangue freddo, non...” ma le parole le morirono in gola quando un rumore di vasi infranti le raggiunse l’orecchio.

Le due maghe erano svenute nello stesso momento sotto gli occhi scioccati della professoressa e dei compagni.

“Merlino” gemette la professoressa Sprite correndo verso le maghe. “Qualcuno...”
“Ci pensiamo noi professoressa” la interruppe Edward, inginocchiandosi su Evelyn evocando un incantesimo di levitazione, imitato da Kendra che fece lo stesso con Stephanie.
“Fate attenzione mi raccomando” si raccomandò la donna lasciando che i due maghi portassero le maghe in infermeria.

Una volta adagiate le due maghe nei letti dell’infermeria Madama Chips fece uscire i due maghi per poter visitare meglio le due ragazze.

“Quanto ci vuole prima che la pozione faccia effetto?” chiese Kendra rimanendo con lo sguardo fisso sulla porta dell’infermeria di fronte a sé.

“30 minuti... più o meno” rispose Edward chiudendo gli occhi quando Madama Chips urlò all’interno dell’infermeria. “Anche meno” sussurrò il mago sospirando rumorosamente.

Ora si che Evelyn si sarebbe arrabbiata con lui... altro che un bacio rubato.

“Dov’è?” chiese una voce femminile scuotendolo dai suoi pensieri.

La Sprite aveva insistito per finire la lezione e non aveva lasciato uscire Judi per seguire l’amica in infermeria.

“Chi è che ha urlato?”
“Dalla voce sembrava Madama Chips” rispose Kendra, zittendosi immediatamente quando la porta dell’infermeria si aprì.

“Siete qui per...”
Si” si affrettò a dire Judi. “Come stanno?”

“Entrate” disse la donna facendosi da parte mentre i tre alunni entrarono nella stanza. “Prima di mostrarvi le vostre amiche voglio che mi raccontiate cosa è successo”
“Stavamo seguendo una lezione di Erbologia. Nessuna pianta velenosa o altro” rispose Judi, impaziente di vedere l’amica, mentre alle sue spalle Edward face un cenno impercettibile a Kendra di tacere. “E’ successo tutto all’improvviso. Sono svenute nello stesso momento” finì di dire la Fenice ricevendo l’assenso dei due Chimera.

“Io credo che siano state Incantate, o per essere più precisi credo che abbiano ingerito una Pozione per la trasmigrazione dell’Essere”

“Può essere più chiara? Evelyn come sta?” chiese impaziente Judi tremando per la preoccupazione.

“Stanno bene entrambe. Fisicamente sono illese ma il problema è che si sono scambiate i corpi” spiegò la donna conducendo i ragazzi dietro ad un separé.

In due letti dormivano le due maghe.

Niente poteva fare pensare che le due si fossero scambiate i corpi.

“Vuol dire che... che quella non è Evelyn?” chiese Judi, guardando sconvolta la donna.

“No, non è lei. Si sono scambiate i corpi e...”
“Ma lei lo può aggiustare, vero?” la interruppe Judi, aggrappandosi al braccio della donna.

“Certo che posso, ma ci vorrà del tempo. Dobbiamo preparare un antidoto e... ci vorranno minimo due settimane se non di più visto che non conosciamo la pozione che hanno ingerito” rispose la maga, osservando le due ragazze nei letti. “Forse è meglio se restate con loro finché non si svegliano... sono sicura che se spiegato da voi risulterà meno traumatizzante” spiegò la donna allontanandosi dal gruppo di maghi.

“Ma lei dove va?” chiese Judi, voltandosi disperata verso la maga.

“Vado a vedere se riesco a recuperare il bicchiere dal quale hanno bevuto per poter riconoscere la pozione” rispose la donna, uscendo dall’infermeria.

Per qualche minuto rimasero in silenzio a fissare le due maghe stese nei letti.
“E come glielo dico?” mormorò Judi, avvicinandosi istintivamente a Evelyn, scuotendo la testa quando la maga si stese supina a dormire. “Evy...” sussurrò la maga scuotendo leggermente la maga con i capelli biondi rannicchiata in posizione fatale. “E-Evelyn...” la chiamò di nuovo Judi, avvicinandosi al viso dell’amica.

“Judi, ciao” la salutò Evelyn, chiudendo per un attimo gli occhi, respirando profondamente. “Cosa è successo?” chiese la maga sollevandosi leggermente dal letto, sgranando gli occhi quando un ricciolo biondo le scese davanti agli occhi. “J-Judi...”
“Evy. Evy, stai calma...”
M-morgana” inorridì Evelyn, quando scorse il proprio corpo nel letto accanto a sé.
“Evelyn, stai calma, ti prego” la supplicò Judi, prendendo l’amica per le spalle, salendo in ginocchio sul letto. “Respira piano”

Ok... ok, sto bene...” mormorò Evelyn, con la voce ancora tremante. “Spiega”
Sei svenuta durante l’ora di Erbologia e... qualcuno ti ha dato una Pozione per cui ti sei scambiata il corpo con...”
“Con chi mi sono scambiata?” chiese Evelyn, allontanandosi dall’amica. “Judi? Con chi mi sono scambiata?” domandò di nuovo la maga, quando l’amica tentennò nel rispondere.

Davis...” la chiamò Kendra, cercando di trovare le parole giuste.

“Ho capito” sibilò Evelyn, saltando a terra, correndo alla finestra per vedere il proprio riflesso, indietreggiando scioccata di fronte a quello che vide. “No... no... scosse la testa atterrita, guardando disperata i tre ragazzi. “Non lei...”

“Evy”
“No!” sbottò la maga scostandosi violentemente dall’amica, svegliando con il suo urlò Stephanie ancora addormentata nel letto.

“Ma che diavolo succede?” chiese la ragazza sollevandosi dal letto voltandosi verso il gruppetto di maghi, rimanendo immobile, smarrita di fronte al suo corpo in piedi di fronte al suo letto. “C-cosa...”
“Evy, no” gemette Judi, quando l’amica corse rapidamente verso la porta precipitandosi fuori dall’infermeria.

“Qualcuno mi vuole spiegare?” sbottò Stephanie, attirando l’attenzione dei tre maghi.

“Vado io” sussurrò Edward a Judi, uscendo velocemente dall’infermeria, rincorrendo Evelyn. “Evelyn” la chiamò Edward inseguendo la maga per il corridoio. “Fermati” la bloccò Edward trattenendola per il braccio. “Madama Chips ti uccide se scopre che sei scappata dall’infermeria”
“Chi se ne fotte!” ringhiò la maga cercando di allontanarsi dal mago, il fiato mozzato per lo shock appena subito.

“EVY!” tuonò il mago scuotendola con forza. “Calmati”

“Tu non capisci! Io... lei ha il mio corpo!” gemette Evelyn mentre gli occhi le diventavano improvvisamente lucidi.

“Mi dispiace” sussurrò Edward lasciandole andare il polso. “E’... è colpa mia...”
“Cosa? Perché dovrebbe essere colpa tua?” chiese Evelyn, cercando di rimanere calma, asciugandosi le lacrime con il polsino della divisa.
“Quella pozione l’ho fatta io ma... non era per te” si affettò a dire il mago.
“Non posso crederci” sbottò infuriata Evelyn camminando nervosa per il corridoio. “Come hai potuto farmi questo?”
“Non era per te, non ti avrei mai fatto nulla del genere”

“E per chi diavolo era?” sbottò Evelyn incrociando minacciosa le braccia al petto.

“Per la Smith e  quella racchia di Beatrix” rispose Edward trattenendosi dallo scoppiare a ridere in faccia alla Fenice.

Quella era veramente una situazione assurda.

Nemmeno se si fosse impegnato per farlo apposta gli sarebbe riuscito.

“Io sono imprigionata nel corpo di quel oca e tu ridi?” ringhiò Evelyn portandosi le mani ai fianchi.

“Lo so, è scortese ma... credimi non era questo il risultato che avevo in mente, anche se devo ammettere che Smith non è mai stata così carina come ora” sorrise Edward mentre Evelyn gli scoccava un occhiata di rimprovero.

“Frena gli ormoni Walters. Non ti farai la Smith finché ci sarò io nel suo corpo!”

“Torniamo indietro?” chiese Edward facendo cenno con la testa verso l’infermeria. “Ti prometto che farò di tutto per farti tornare nel tuo corpo” aggiunse Edward, prendendola per le spalle e stringendo leggermente la presa. “Promesso”

“Va bene ma... non possiamo fare in modo che passi tutti questi giorni svenuta nel letto dell’Infermeria?” chiese Evelyn seguendo imbronciata il mago.

“Non credo che Madama Chips sarebbe d’accordo” rispose Edward sorridendole comprensivo. “E comunque ci sarà Judi a tenerla d’occhio”

“Già... secondo te non potrò rimanere nella Fenici? Dovrò andare con i Kneazle?”
“Non so ma forse sarebbe meglio... almeno Stevens farà da guardia del corpo al tuo splendido corpo”

“Si, prendi pure per il culo” rispose Evelyn, precedendolo nel corridoio.

*Ma io non ti sto prendendo per il culo* pensò Edward, seguendo la maga.

 

FINE QUATTORDICESIMO CAPITOLO

   
 
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