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Autore: Svazzi    10/07/2015    1 recensioni
[...]"Buongiorno signor Smith" dissi aprendo la porta e notando che effettivamente avevo davanti il vecchio signore, mi squadrò da capo a piedi prima di allungare lo sguardo dietro di me e guardare Harry che lo salutò con un gesto della mano sorridendo sornione "Signorina Austin, un po’ di contegno!" mi ammonì scandalizzato "Sono in casa mia, anzi le dispiace fare in fretta? Io e Harry stavamo per entrare nella doccia quindi avremmo un po’ di fretta" l’anziano mi fulminò con lo sguardo prima di scuotere la testa e bofonchiare qualcosa
"Oggi vengono a trovarmi dei parenti, gradirei che il volume della vostra musica e i ragazzi in casa vostra siano tenuti a bada" disse sprezzante, risi di gusto "Stia tranquillo, il rave party l’abbiamo organizzato per domani, ora se non le dispiace ho un bel ragazzo in casa mia che mi sta aspettando, buona giornata e mi saluti i parenti"[...]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mia


«Quando ritornano Emma ed Harry?» mi chiese Niall mentre si rimetteva i pantaloni, mi girai nel letto e presi a guardare la schiena bianca leggermente illuminata dai raggi del sole che filtrava dalle persiane «Teoricamente questa sera, praticamente ritarderanno per qualche “imprevisto dell’ultimo  minuto” » dissi  mimando le virgolette con le mani, lui si girò e mi sorrise; si avvicinò e si sedette di fianco a me «Intendi dire qualche imprevisto che riguarda loro nudi tra le lenzuola? » annuii ridacchiando mentre lui si abbassava sul pavimento per prendere la mia maglietta e passarmela «In tal caso, ne sarei felice, ti avrei tutta per me ancora per un po’» disse lasciandomi un casto bacio per poi alzarsi e avviarsi in cucina.
Mi presi un po’ di tempo per infilare la maglietta e per cercare la biancheria, la mia camera non era mai stata così disordinata come in questi giorni in cui Niall si era fermato a casa mia. Sorrisi nel vedere il cellulare, le chiavi e il portafoglio del biondo appoggiati sulla scrivania; era rassicurante vedere come lui si sentisse a suo agio a stare con me.
Quando arrivai in cucina il caffè era già pronto sul tavolo e lui stava addentando una ciambella mentre faceva zapping in tv, si girò ad osservarmi e mi sorrise «Non era la specialità di Emma quella di stare mezza nuda?» mi chiese alludendo alle mie gambe nude, alzai le spalle e mi sedetti di fianco a lui versandomi una tazza di caffè «Ho fatto fatica a trovare le mutande, non avevo intenzione di mettermi a cercare pure i pantaloni, vuoi farti una doccia prima di andare?» lui annuì bevendo gli ultimi sorsi del suo caffè prima di guardarmi maliziosamente «La fai con me?».

Dopo aver impiegato una vita per farci una semplice doccia, uscimmo per andare a lavoro.
Mi lasciò davanti alla redazione con un bacio e lo vidi allontanarsi.
Avevo passato tutto il weekend in casa con Niall e uscire era stato un vero trauma, come se fossi stata in una realtà parallela per giorni e ora dovessi improvvisamente tornare alla routine di sempre.
Controllai le e-mail e le scartoffie che avevo sulla scrivania, ancora non avevo nulla da correggere, così decisi di chiamare Emma, sperando di non disturbarla.
Dopo due squilli mi rispose «Buongiorno principessa» la sentii grugnire dall’altra parte del telefono «’giorno» rispose alquanto scocciata, corrucciai la fronte, forse l’avevo svegliata  «Hey, ti ho svegliata oppure Harry ne ha combinata una delle sue? O forse è una delle giornate “Emma nervosa” che capitano circa 363 giorni all’anno, 364 per gli anni bisestili» dissi ridacchiando divertita «Non c’è nulla da ridere, sono solo stanca, faccio fatica a dormire. È due mattine che mi sveglio con una nausea pazzesca, probabilmente quell’idiota mi ha cucinato qualcosa di tossico – si staccò un attimo dalla cornetta - sì Harry, l’idiota sei tu» vidi il mio capo avvicinarsi con dei fogli in mano «Mi spiace che tu non stia bene, mi raccomando mangia in bianco e non abbuffarti di schifezze. Devo andare, ci vediamo stasera» aspettai la sua risposta prima di chiudere «Sì mamma, tranquilla! A stasera».

Il capo mi aveva lasciato un bel po’ di cose da ricontrollare, mi girai verso la scrivania di Zayn e lo vidi intento davanti al computer a fare non so cosa «Hey, non sei mai stato così concentrato a lavoro» dissi facendolo sussultare «Santo Dio, Mia, mi hai spaventato! Non sto lavorando, sto cercando dei voli per Parigi» rispose felice come una pasqua, sicuramente stava preparando qualche sorpresa a Perrie «Parigi? Vuoi fare un regalo alla tua fanciulla?» lui annuì  «Sì, è il nostro anniversario tra poco e quale posto migliore di Parigi per festeggiarlo?» Dio, Zayn era così romantico! Per un momento sperai che anche Niall mi portasse a Parigi con lui, la mia città preferita con il mio ragazzo preferito.
«Caspita, è davvero un bel pensiero!» dissi dando voce a ciò che pensavo «E tu che mi dici? Come va con Niall? So che avete avuto qualche problema» per un attimo il respiro mi si mozzò in gola. Avevo smesso di pensare a quello che era successo con Amy, volevo totalmente rimuoverlo dalla mia mente, era un avvenimento che non avrei voluto mai ricordare «Ora è tutto ok, abbiamo chiarito» risposi cercando di fargli capire che non avevo assolutamente alcuna voglia di parlare di quello che era accaduto «Capisco, beh se ti può consolare, a me quella Amy non è mai piaciuta!» mi disse sorridendo, sorrisi di rimando  «Grazie, Zayn».
«Emma ed Harry, invece?» mi chiese dopo qualche minuto di silenzio, lo guardai confusa «Sai, l’ha portata dove vive il suo grande amore Alice, com’è andata?» si affrettò a spiegarmi; questa cosa mi confondeva ancora di più «Il suo grande amore Alice? Non so nulla di questa storia, non sono ancora tornati» dissi alzando le sopracciglia «Sì, beh immagino che se sono ancora lì vuol dire che tutto è andato per il verso giusto o…»
«O che Emma ha ammazzato Harry» continuai io per lui «Esatto, ma ancora nessuna notizia di omicidio proveniente da Cape May, possiamo stare tranquilli» annuii e mi rimisi a lavoro.

La giornata era passata velocemente, tra chiacchiere con Zayn e bozze da correggere. Non avevo intenzione di pensare ai drammi di Emma ed Harry, ero sicura che mi avrebbe detto tutto quando sarebbe tornata a casa.
Ora ero sul ciglio della strada ad aspettare che Niall venisse a prendermi, in ritardo come sempre, dovevamo uscire con Louis ed Eleanor, ma saremmo sicuramente arrivati tardi e Louis non ci avrebbe risparmiato le sue battutine a sfondo sessuale.
 «Hey, bellezza, vuoi fare un giro sul mio bolide?» disse Niall facendomi un occhiolino mentre accostava di fianco a me, alzai gli occhi al cielo e andai a sedermi al posto del passeggero «Razza di idiota, adesso arriveremo in ritardo all’appuntamento con Louis ed Eleanor e Louis non farà altro che fare battutine sul perché siamo arrivati in ritardo. Possibile che tu non possa mai essere in orario? Insomma, lo sai che Lou mi mette in imbarazzo, sei un cretino» dissi irritata mentre lui mi guardava divertita, senza accusare nessuno dei miei insulti «Da quando Emma si è impossessata di te? E comunque non andiamo a nessun appuntamento con quei due, ti porto fuori a cena» disse dando gas alla macchina «Perché?» chiesi confusa  «Perché è il nostro mesiversario, bellezza».

Il ristorante che Niall aveva scelto era piccolo ed intimo, nulla di troppo elegante ma nemmeno scialbo. Era semplicemente perfetto e  lui era perfetto, con i capelli biondi leggermente spettinati e gli occhi azzurri stanchi che guardavano il menù.
Mi concedetti qualche  minuto per fissarlo; quei capelli in cui avrei voluto infilarci le mani dentro, le dita callose a causa della chitarra che sfogliavano il menù, gli occhi azzurri e l’espressione concentrata mentre decideva cosa ordinare «Se non la smetti di fissarmi non ordineremo mai e, se non ordineremo mai, non avrai il dessert che avevo deciso di darti» mi disse alzando gli occhi dal menù e guardandomi maliziosamente «Emma si sarà impossessata di me, ma tu sei posseduto da Harry» dissi divertita mentre prendevo il menù e cominciavo a spogliarlo «Se diventiamo come loro, ti giuro che prima do fuoco a te e poi mi do fuoco da solo» risi e scossi la testa «Esagerato» mi fulminò con lo sguardo «Esagerato? Probabilmente non ci sarà più una superficie in cui non ci abbiano dato dentro a Cape May; se entrano in una chiesa, si bruciano» disse facendomi scoppiare in una fragorosa risata.

«Allora, com’è andata oggi?» mi chiese Niall dopo aver addentato un pezzo del suo filetto al sangue «Bene, è stato un trauma uscire di casa, ma bene» dissi alzando le spalle «Un trauma?» mi chiese divertito, io annuii «Sì sai, sono stata chiusa in casa da venerdì sera con te, non è stato piacevole uscire … oddio Niall, ci stiamo davvero trasformando in loro due!» il biondo scoppiò a ridere e mi prese la mano che era appoggiata sul tavolo «Beh, questo weekend ammetto che è stato molto piacevole, è stato un po’ un trauma anche per me, poi sì insomma, mi venivano in mente i tuoi gridolini “oh sì, Niall, ti prego continua! Non fermarti”» gli tirai un ceffone sulla mano che lo fece ridere di nuovo «Il dessert non lo avrai mai, biondo» dissi offesa «A parte gli scherzi, Mia, sono felice di stare con te, davvero» disse facendomi sciogliere «Anche io sono felice, molto felice».

Quando Niall mi riaccompagnò a casa, controllai bene in tutte le stanze che non ci fosse ancora Emma; dopo essermi assicurata che la via era libera, lo trascinai in camera mia e lo feci sdraiare sul letto.
«Pensavo che non volessi darmi il dessert» disse mentre mi accarezzava le gambe «Si beh, ho cambiato idea dopo quella fantastica dichiarazione» dissi abbassandomi su di lui e dandogli un bacio che di casto aveva ben poco.
Ero a cavalcioni su di lui mentre lui tentava con poco successo di svestirmi, lo aiutai prontamente e, non appena fui mezza nuda con solo la biancheria addosso, lui ribaltò la situazione «Hey, stavo bene di sopra»  protestai «Starai ancora meglio di sotto, te lo assicuro» mi baciò mordendomi il labbro inferiore prima di spostarsi verso il mio collo, mi riempì di baci umidi scendendo verso il seno ancora coperto, sentivo il cuore scoppiare mentre rabbrividivo senza ritegno sotto il suo tocco.
Effettivamente aveva ragione, non si stava male neanche sotto. Mi baciò ovunque potesse farlo prima di spogliarmi definitivamente e sistemarsi ed entrare dentro di me.

Non credo che qualcosa potesse rendermi davvero appagata come fare l’amore con lui, qualsiasi cellula del mio corpo si svegliava e il cervello si spegneva lasciando spazio solo ai miei istinti più perversi. Mi piaceva farmi coccolare da lui dopo e mi piaceva ancora di più svegliarmi al suo fianco e rifarlo ancora fino a che non eravamo costretti ad alzarci.
Amavo Niall e solo ora mi rendevo realmente conto di quanto mi faceva male quando non c’era, solo ora che sapevo che sarebbe andato a casa e che Emma sarebbe tornata mi rendevo conto di quanto fossi attaccata a lui.
Non che mi dispiacesse che la mia amica tornasse e non che lei si sarebbe fatta troppi problemi con Niall in giro, ma sarebbe ricominciata la quotidianità e tutto questo mi sarebbe mancato.

Sentì la porta di casa sbattere, sussultai nel letto mentre Niall sussurrava «Eccola…» la porta della mia stanza si aprì «Mia devo parlarti di … Oh santo cielo» disse coprendosi gli occhi  «Non ti hanno insegnato a bussare?» disse Niall cercando di coprirsi ancora di più con il lenzuolo «Io non … insomma … sapevate che sarei tornata e … vi lascio vestire» disse uscendo dalla stanza.
La mia faccia si era tinta di rosso mentre Niall infastidito si alzava dal letto «Un giorno di questi la uccido, te lo assicuro» mi alzai anche io per raccattare la mia roba «Probabilmente pensava che non ci fossi, non l’ha fatto apposta» mi fulminò con lo sguardo prima di aprire la porta e uscire.
«Scusatemi davvero, io non pensavo che ci fossi!» disse Emma seriamente dispiaciuta, Niall scoppiò a ridere lasciando andare la sua espressione arrabbiata «Tranquilla, ti lascio con la tua amica» disse lasciandole un bacio sulla guancia, si avvicinò a me per baciarmi «Buonanotte, tesoro» sorrisi «Buonanotte a te» lo accompagnai fino alla porta ma, prima che la chiudessi Emma urlò «Comunque complimenti Niall, ottime dimensioni!» costringendomi a sbattere la porta e a fulminarla con lo sguardo.
Mi sedetti sul divano di fianco a lei e lei prese a fissarmi preoccupata «Allora, di cosa volevi parlarmi?» le chiesi fissandola, non mi piaceva l’espressione che aveva e non mi piaceva il fatto che si stesse mangiando le unghie, non lo faceva mai, a meno che non fosse realmente molto nervosa e stressata «Io ecco … credo di essere incinta»

 

Ecco finalmente il nuovo capitolo, non sono pienamente soddisfatta, ma spero vi piaccia!
Mia e Niall li adoro, sono così carini!! Il prossimo capitolo, vi avverto, sarà abbastanza fluff …
C’è giusto un piccolo colpo di scena finale, ma (non) ribadisco che mancano pochi capitoli alla fine (si Rebecca, quel non è per te), quindi beh…fate le vostre ipotesi!
Spero davvero che vi sia piaciuto nonostante sia un po’ corto!

Come sempre le recensioni sono benvenute e, per qualsiasi cosa, vi lascio i miei contatti

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Un bacio e alla prossima
Sil

 

   
 
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