Un padre assente
Non sempre
le relazioni giungono a buon termine anche se per Edward e Bella sembrava che
fossero ad un passo dal matrimonio, ma non sempre ciò che appare è la realtà.
Il loro rapporto
iniziò in un modo tanto passionale e focoso quanto è stato la fine piuttosto
bollente.
Verso la
conclusione della relazione tra i due ragazzi era sempre più burrascoso e le
loro riappacificazioni finivano spesso tra le lenzuola.
Alla gran
lunga questo tipo di riappacificazione portò alla soddisfazione degli appetiti
sessuali della coppia, ma alla esasperazione di Isabella. La giovane voleva
avere un rapporto più comunicativo, dove si poteva discutere dei problemi e non
negarli con una sana seduta di esercizio fisico sotto le coperte.
Isabella non
poteva negare che il suo compagno era qualcosa di più simile ad un dio greco e
al mago del sesso a cui un essere umano poteva avvicinarsi e abile più di un
certo Rocco Siffredi, solo che non bastavano tutte queste abilità se mancava il
dialogo.
Per Isabella
non c’erano solo problemi di cuore, ma anche le condizioni di salute del suo
buon vecchio genitore.
Il buon
vecchio Charlie era un poliziotto molto attivo anche dopo la pensione. Il padre
della giovane era anche un bravo muratore e molte abitazioni avevano la sua
firma. Charlie si divertiva ad organizzare eventi benefici, ritrovi e a raduni.
Fu proprio ad uno di quelli incontri che ebbe un malessere.
Fu proprio
in quei giorni in cui il padre era ricoverato per i vari accertamenti che anche
la ragazza andò dal medico.
Lei era
molto stressata per le condizioni di salute del padre, per la sua relazione
ormai giunta al capolinea, per la tensione di dover vendere i suoi diritti
d’autore del suo primo bestellers ad una casa di produzione cinematografica che
iniziò ad avere le nausee quotidianamente ma questi dolori li aveva associati
alla tensione e non ad una possibile gravidanza.
Quando il
medico le annunciò della gravidanza la giovane donna fu molto felice e aveva
rinnovato la speranza di riallacciare i rapporti con Edward.
Quella sera
quando Isabella ritornò a casa dall’ospedale aveva progettato di annunciare in
modo romantico al futuro padre la lieta notizia, ma i progetti andarono in fumo
perché Edward si era dato alla fuga.
Il giovane
non aveva lasciato nemmeno un biglietto d’addio e se non fosse stato per
l’incredibile ordine degli armadi vuoti Bella aveva pensato di chiamare la
polizia.
Isabella non
aveva impiegato molto per intuire che il suo compagno se ne era andato perché
mancavano tutti i suoi oggetti. La giovane sapeva quanto preciso e pignolo
fosse il suo compagno, ma ciò che la stupiva era la velocità in cui aveva fatto
le valigie e a far sparire tutti gli oggetti personali che intuì che
probabilmente il fuggitivo era stato aiutato.
Dopo
quell’intuizione presa dal panico la ragazza controllò se i suoi oggetti
preziosi fossero stati rubati, purtroppo quello che aveva intuito si
concretizzò e lui se ne era fuggito con i suoi oggetti preziosi. Nella sfortuna
però ci fu qualcosa di positivo ed era l’abitudine della giovane donna di non
amare tanto i gioielli, ma per lei fu un colpo al cuore non trovare la catenina
che suo padre le aveva regalato per la sua laurea, per lei fu altrettanto
doloroso non trovare il braccialetto che lui le aveva regalato al primo
mesiversario al chiaro di luna, per lei fu una coltellata non trovare
l’orologio a pendolo che fu della sua amata nonna e un’oggetto che veniva
tramandato per generazioni nella sua famiglia.
Quella sera
Isabella si sentì una fallita per non aver capito che tipo di uomo che si era
innamorata, si sentiva ferita, illusa.
Trascorse un
paio di ore a piangere per quel codardo, ladro che l’aveva abbandonata e aveva
provato a contattarlo più volte per una spiegazione senza riuscirci finché
sentì suonare il campanello di casa che le rinnovò le speranze, ma ahimè era
solo Jake.
Jacob era il
suo migliore amico che era lì per accompagnarla in ospedale dall’ex poliziotto
e anche per brindare con i futuri genitori dell’arrivo di un piccolo Coppola,
ma quando Isabella aprì la porta non aveva proprio la voglia di festeggiare.
“Sara mi ha raccontato della
bellissima notizia…” disse
Jacob prima di entrare in casa, ma rimase ammutolito dall’espressione non di
giubilo di Sofia.
Sara era la
sorella di Jacob nonché la migliore amica di Isabella.
L’amicizia
tra Jacob e Isabella era nata tra i banchi delle superiori e proseguì anche
durante l’università, ma per un periodo s’interruppero i rapporti per poi
rincontrarsi durante un corso di aggiornamento.
Bella sapeva
quello che combinava il suo amico perché la sorella di Paolo era la sua
migliore amica e quasi una sorella.
A Jacob bastò
uno sguardo e poche parole per capire quello che era successo e mosse mari e
monti per trovare il fuggitivo, anche per prenderlo a schiaffi e per ottenere
giustizia per la sua migliore amica.
Un paio di
giorni dopo a Charlie gli fu diagnosticato una malattia degenerativa e dal
carattere ereditario, per Isabella fu una nuova batosta.
Il decorso della
malattia del padre non lasciava speranza e ciò che la rendeva triste era che
probabilmente avrebbe potuto aver ereditato quella malattia e quindi in un
futuro molto lontano il piccolo avrebbe potuto ereditare il male del nonno.
La giovane
era incerta se fare il test per scoprire se era portatrice sana di quella
malattia oppure evitare di fare quelle dannate analisi. Se la situazione fosse
stata la più pessima avrebbe preso in considerazione l’eventualità di un
aborto? Avrebbe permesso che il nascituro potesse ereditare quella malattia?
Durante quei
giorni parlò di quella situazione con i suoi amici e con i familiari. Si arrivò
alla conclusione di fare il possibile per Martino e di rendere il suo ultimo
periodo di vita come il più bello.
Fu grazie a Jake
che la sua migliore amica trovò il coraggio di sottoporsi a quel test , ma
purtroppo ancora una volta il destino le era avverso.
“Il test è positivo” riuscì a dire al suo
migliore amico
“Mi dispiace moltissimo Isabella, ma guarda
il lato positivo che quando manifesterai i primi sintomi saranno trascorsi anni
e la ricerca avrà fatto progressi!”
“Io non voglio finire i miei giorni
di vita non sapendo di vivere, non voglio che a lui o lei dovrà vivere quello
che ora mio padre sta patendo!”
“Ti capisco Isa, ma adesso è troppo
presto per preoccuparti per quello che ti succederà. Non è detto che il piccolo
abbia ereditato quella malattia!”
“Hai ragione Jake. Spero che il mio
piccolo brontolone avrà la possibilità di conoscere il nonno e di nascere sano”
Alla fine la
giovane donna decise che non avrebbe rinunciato all’unica cosa positiva della
vita e cioè il dono di diventare madre. Per il piccolo avrebbe lottato e
avrebbe fatto l’impossibile che avesse una vita felice, serena e sana.
Bella
sperava che lo stato di salute di suo padre fosse abbastanza buono per quando
avrebbe partorito e per vivere la gioia di diventare madre con l’uomo più
importante della sua vita, suo padre.
Per quanto
riguarda il padre del nascituro, la giovane aveva deciso di non porgere
denuncia per il furto ma allo stesso tempo si era ripromessa che non avrebbe
fatto conoscere un padre degenere al figlio. In quei momenti Edward era
l’ultimo dei suoi pensieri.
Durante le
varie analisi e visite ginecologiche si scoprì che il nascituro sarebbe stato
un maschietto.
“Volete sapere il sesso del
nascituro?” Domandò la ginecologa.
“Si” rispose
la futura mamma.
“Sarà un bel maschietto, complimenti mamma e
papà!” Disse la dottoressa
rivolgendosi sia alla madre che al suo accompagnatore presupponendo che quel
bel morettino che sembrava un nativo americano.
“Solo che non sono il padre” disse
imbarazzato Jacob.
“Lui è il mio migliore amico ed è come un
fratello per me! Sarà un buon zio per il piccolo!” disse alla ginecologa.
Il rapporto
tra Isabella e Jacob in quel periodo si era molto rafforzato tanto che per il
giovane si rinnovò la fiamma dell’amore che provava per la sua amica, ma in
quest’occasione aveva deciso di procedere con cautela.
Il periodo
che Jake e Isabella avevano interrotto i contatti era perché lei non corrispondeva
i suoi sentimenti e per giunta era arrivato quel pirla del padre del bimbo.
Paolo era
disposto a tutto per avere una nuova possibilità con la sventurata scrittrice
anche a far da padre ad un bimbo non suo. Il giovane aveva trascorso l’ultimo
periodo accanto alla giovane scrittrice ed era stato lui ad avvisare che Isa
Stewart, pseudonimo molto più british del comunissimo e italianissimo Isabella
Cigno non avrebbe partecipato alla prima del film che era basato il suo
best-seller che aveva raggiunto la vetta delle classifiche dopo poche settimane
dalla pubblicazione.
Il piccolo
nacque in una tiepida giornata di primavera e fu chiamato John Martin Black. Fu
deciso di dargli i nomi inglesi per via della passione sfrenata di Isabella per
qualsiasi cosa che fosse britannico della neomamma.
La mamma del
piccolo si era innamorata del suo migliore amico, dell’uomo che le era stata
sempre affianco nei momenti più bui, dell’uomo che con tenerezza e forza la
salvava nei momenti di disperazione.
Isabella si
era accorta d’essere innamorata di Jacob quando insieme stavano facendo degli
esercizi per la memoria per il buon vecchio Charlie. Quel giorno stava
chiedendo al padre le date dei familiari tra cui Jacob, il figlio del migliore
amico dell’ex poliziotto, quando si accorse di sentire le farfalle allo stomaco
e sentiva la mancanza dell’amico nonostante si fossero visti poche ore prima.
Dall’accorgersi
al dichiarare il proprio amore per Jacob fu una delle sette fatiche di Ercole.
Sofia si vergognava per aver perso del tempo prezioso, per non aver corrisposto
subito l’amore per il suo migliore amico e inoltre la ferita che le aveva
inferto Edward sanguinava ancora.
Per quanto
innamorata che fosse di Jacob continuava a chiedersi se lui lo fosse ancora, se
lui fosse disposto a crescere il figlio di un altro come il suo, se si fosse
dichiarata e per la migliore delle ipotesi Jacob avesse ricambiato i suoi
sentimenti e se quella relazione fosse andata male cosa sarebbe successo?
La giovane
trascorse un paio di giorni con questo dilemma: mi dichiaro o non mi dichiaro?
Bella pensava
anche al bimbo che stava per nascere, all’assenza del padre e alle eventualità
di iniziare una relazione con Isabella. Il piccolo aveva bisogno di una figura
maschile, ma non si sarebbe dichiarata al suo amico solo per dare un padre al
piccolo.
Nell’elenco
dei pro e dei contro c’erano molti punti e per quanto orgogliosa che fosse la
madre ritenne che il piccolo aveva bisogno di una famiglia in cui regnava l’amore
e lei poteva donare al piccolo John Martin tutto ciò che lui aveva bisogno.
Alla fine si
convinse di dichiararsi con Jacob durante una cena a lume di candela. Isabella
era al nono mese di gravidanza e per quanto si fosse preparata un discorso
romantico quando giunse il momento non riusciva a spiccare una parola.
“Isa, cosa succede?” disse Jacob preoccupato per
l’imbarazzante silenzio dell’amica anche se aveva intuito già da un pezzo che
finalmente i sentimenti della sua migliore amica erano cambiati, ma voleva
sentirsi dire il ti amo.
“Niente, ti è piaciuto quello che ho
preparato?”
“Si, era tutto buonissimo ma non
avrai preparato tutto questo solo per chiedermi se approvo le tue doti
culinari, vero?” Disse con una punta di malizia Paolo.
“Mi leggi nel pensiero?” Rispose Isabella.
“No, io ti conosco da molto tempo e c’è
qualcosa che vorresti dirmi, ma sappi che io non scaperò mai. Non sono
l’altro!” Con il termine “altro”
Jacob si riferiva all’ex della ragazza che da sempre aveva amato.
“Jake, lo sai che è da un po’ di
tempo che ho capito che non sei come lui. Tu sei la persona più affidabile, più
romantica, più sincera che esista ed è questo che amo di te!”
“Anch’io ti amo! Vedi che non era così
difficile dichiararsi? Ti rimarrò sempre accanto”
Fu così che i due giovani si dichiararono e si
baciarono, ma non fu abbastanza lungo perché qualcuno aveva fretta di nascere…
Il figlio di
Bella ed Edward nacque nello stesso ospedale nella quale era ricoverato il
nonno.
Per Isabella
fu un’immensa gioia ricevere la visita dei genitori e vedere che il padre aveva
la forza di cullare il nipotino. Fu in quell’occasione che la neomamma scattò
una foto che divenne molto importante per lei.
Quando
Charlie conobbe il nipotino riuscì a strappare una promessa alla figlia.
“Promettimi che il piccolo conoscerà il padre
anche se lo crescerai con Jacob!”
QUALCHE ANNO
DOPO…
Charlie
partì per il suo ultimo lungo viaggio qualche anno dopo la nascita del suo
amato nipotino. L’ex poliziotto ebbe la fortuna di conoscere e di giocare con
il piccolo John Martin, ma purtroppo il bimbo era troppo piccolo per ricordarsi
del nonno.
Nella sua sfortuna
il buon vecchio Charlie fu fortunato di vedere la sua adorata figlia trovare la
felicità con Jacob che aveva accettato con amore e gioia di crescere il figlio
di un altro.
Charlie,
nonostante la malattia, riuscì a portare all’altare la sua Isabella mentre il
piccolo John Martin faceva da paggetto alla mamma poco dopo aver imparato a
camminare.
Poco prima
di chiudere gli occhi per l’ultima volta Charlie chiese alla figlia di far
conoscere al figlio quel scavezza collo del padre.
Alla
dipartita di Charlie la scrittrice rischiò di entrare in un forte stato di
shock nonostante era preparata a quell’eventualità. Fu grazie al marito e al
figlio che riuscì a superare quel brutto momento.
Il bimbo era
molto portato per la musica, un lato ereditato da quel mascalzone del suo padre
biologico, e già alla soglia dei quattro anni sapeva suonare il pianoforte come
un vero professionista anche se la madre era più propensa a far godere al
figlio una sana infanzia.
John Martin
Bianchi assomigliava moltissimo all’innominato.
Il piccolo
aveva lo stesso sorriso sghembo di Edward, gli stessi occhi verdi del padre ma
con la determinazione della madre, anche i capelli erano identici del padre ma
il bimbo sebbene fosse la fotocopia del padre biologico aveva l’animo gentile e
determinato di Isabella.
Per quanto
riguarda il genitore di John Martin non era scomparso dalla faccia dalla terra,
ma si era trasferito ad Ibiza.
Qui il ladruncolo
con i proventi del piccolo furtarello aveva aperto un locale dove se la
spassava con molte donne e tra queste c’era una nota cantante e attrice che
aveva partecipato ad una nota serie televisiva sui bagnini, ma come cantante
era nota come Blondie Tania ed aveva riportato in auge la musica anni 80.
Jacob era un
giovane agente letterario con la passione per la danza. Il provetto ballerino riuscì a trasmettere
l’amore per la danza anche alla moglie.
I due
giovani sposini avevano deciso di partecipare ad una nota competizione di danza
famosa in tutta l’Italia. La gara durò qualche settimana e i due innamorati
arrivarono in finale eccellendo in tutti i tipi di danza: salsa, merengue, cia
cià e altre danze
Per la
finale di quella competizione era stata invitata una nota cantante che era
stata accompagnata dal compagno, ormai sicuro che quel piccolo reato fosse
caduto in prescrizione.
Blondie
Tania doveva cantare due canzoni per le due coppie in gara, ma anche altre. La cantante
non sapeva che quel giorno avrebbe scoperto un’amara verità sul suo compagno.
Quel giorno
tutto filo liscio fino a quando Sofia non scoprì chi era l’accompagnatore al
piano della cantante ovvero al momento dell’esibizione.
Jake e
Isabella avevano provato fino all’ultimo le mosse della coreografia che li
avrebbe fatti vincere ed erano rimasti in quella stanza anche per rimanere con
il piccolo che aveva voluto seguire i genitori a tutti i costi invece di
rimanere a casa con la nonna René.
Per fortuna
c’era Sara ad accudire il bimbo mentre i genitori partecipavano alla gara
Isabella
quando si accorse chi era al piano le scattò l’ira funesta di Achille nei
confronti del suo ex, ma fu il marito a placare l’animo della moglie.
“Amore, non farti rovinare la serata
da quel codardo!” disse
Jacob
“Mi ha derubata ed ero incinta di suo
figlio. Lui si merita di essere punito!” Le rispose la
moglie furibonda.
“Concordo con te, ma propongo di partecipare
alla gara come se non lo avessimo visto. Possiamo avvisare Sara di contattare
la polizia prima d’iniziare la gara!” propose Bella prima di entrare in
pista.
Bella e Jake
danzarono dannatamente bene tanto che vinsero. Alla premiazione dei vincitori
arrivò un bimbo dai capelli biondissimi e dal sorriso malandrino per portare un
mazzo di fiori alla mamma, scappando dalle cure amorevoli della zia. Oltre al
piccolo Edward in miniatura arrivò anche la polizia ad arrestare il pianista
ladro.
Quel giorno Edward rimase sconvolto non solo per l’arresto, ma anche per la scoperta della paternità
Angolo tutto mio: Questa è una shot
dedicata alla figura paterna...Oggi lo ho postata anche in versione
originale quindi non so se mi sono sfuggiti qualche nome.... Se avete
qualcosa da dirmi sono lieta di rispondervi