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Autore: SanSiro    12/07/2015    1 recensioni
[Jamie Campbell Bower] [Robert Sheehan]
Tutti mi dicevano di dimenticalo. Dimenticare chi? Lui? Lui che rendeva le mie giornate belle? Che con un sorriso mi faceva battere il cuore? Come potrei dimenticarlo? È un termine errato. Non si può pretendere di dimenticare una persona che è stata così importante.
***
Mi sono persa, ho perso la mia identità. Ho dimenticato chi sono.. Ho dimenticato tutto.. Sarò io a scoprire chi sono e vorrei che tu sia quel ragazzo che mi aiuterà a trovare la mia strada.
Questa storia è scritta a quattro mani..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Lily Collins, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love me.'
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“Ancora qualche secondo..” disse Kyle all’orecchio di Lesley, prima di sorridere soddisfatto.
“Eccoci” disse poi.
“Posso guardare ora?” chiese lei, ansiosa.
“Sì” rispose lui, sciogliendo il nodo della benda che le avevano precedente messo sugli occhi.
Emily, accanto a lei, sorrise emozionata.
“Dimmi che ti è familiare, ti prego” disse Kyle, mentre gli occhi di Lesley si riabituavano alla luce e mettevano a fuoco il posto in cui si trovava.
Alla fine, anche a Jamie aveva convinto l’idea dei ragazzi di farle fare una specie di tour con tutti i posti in cui la loro amicizia si era sviluppata ed in cui erano successe le cose più importanti della loro vita.
Purtroppo il moro era rimasto bloccato nel traffico e Kyle, Emily e Lesley si erano dovuti avviare senza di lui.
“Io non..” cominciò la festeggiata. Continuò a guardare il parco in cui si trovavano, ma il posto non le suggeriva nulla. Il sorriso di Emily si affievolì a poco a poco.
“Nulla?” chiese, leggermente delusa. Les fece in tempo a scuotere la testa dispiaciuta, prima che i suoi occhi si fermassero sull’incisione di un albero ed un flashback le attraversasse la mente, fulmineo.
 
“Allora, cosa ne pensi di Londra?” sorrise la ragazza, guardando quello che ormai era il suo migliore amico.
Jamie si guardò intorno, seduto sotto il grande albero.
“Ammetto che una città così caotica non era proprio quello che volevo, ma per ora non ho niente da obiettare. Mi piace” disse, ricambiando il sorriso dell’amica.
“Guarda” disse lei, spostando lo sguardo sul tronco dell’albero ed invitandolo a fare lo stesso.
“E’ da quando sono nata che vengo qui e queste scritte ci sono sempre state. Una volta mia madre mi spiegò che le persone vengono qui per farsi promesse e poi le sigillano su quest’albero. Di solito lo fanno i fidanzati, ma ho pensato che.. beh, ecco, magari potevamo farlo anche noi” disse, arrossendo lievemente alla fine.
“Che cosa stomachevole” commentò Jamie. Lei roteò gli occhi.
“Chissà perché, Bower, mi aspettavo un commento del genere” disse poi. Lui sbuffò.
Si mise una mano in tasca e ne cacciò un coltellino. Lesley sgranò gli occhi.
“Non voglio uccidere nessuno, tranquilla”
“Perché hai un coltellino?” Lui alzò le spalle.
“Per sicurezza. Non ci faccio nulla” Lei sospirò.
“Sicuro?”
“Sì, Les, se ti fa felice posso anche non portarlo più”
“Sì, grazie” Lui alzò gli occhi al cielo, prima di cercare un posto vuoto sul tronco dell’albero. Quando lo trovò, vi incise le loro iniziali.
“Ecco, va bene?” chiese poi alla ragazza. Lei sorrise.
“Certo che sei strano tu.. Però ti voglio bene”
“E tu sei decisamente smielata, ma ti voglio bene anche io” disse sincero, prima di stringerla in un abbraccio.
 
 
“Allora Lily? Vieni stasera?”
Domandò Isabelle quando la ragazza si avvicinò al tavolo dove c’erano lei e Cristian.
“Non credo di farcela..” disse lei sedendosi con loro.
“Perché?” si intromise Robert prendendo posto anche lui insieme a Matthew.
“Devo studiare e poi non mi sento molto bene.” mentì Lily.
Quelle ultime due settimane erano state terribili.
Jamie andava ogni giorno al bar insieme ai suoi amici e lei era sempre lì. Era sempre Matthew quello a servire il loro tavolo, ogni tanto scambiava anche qualche parola con i ragazzi sembrava aver legato in qualche modo con loro.
“Non puoi rimanere a casa a non fare niente. È venerdì sera.” Anche Cristian cercò di convincerla.
“Non so ragazzi, davvero. Non me la sento.” cercò di rimanere sul vago Lily.
Matthew era l’unico a comprendere il motivo, solo perché era l’unico a sapere tutto.
Rimasero a discutere per un po’ ma nessuno riuscì a far cambiare idea a Lily.
“Un the alla pesca.” ordinò un ragazzo seduto dietro il bancone. Lily annuì per poi voltarsi e preparare l’ordine.
Quel giorno non c’era molta gente al bar, solitamente lo riempivano i ragazzi che andavano all’università, ma essendo venerdì sera, molti erano rientrati nella propria città natale.
“Ecco a lei.” disse Lily porgendo l’ordine al ragazzo per poi tornare a sistemare alcune tazze.
Mentre le lavava si sentiva lo sguardo del ragazzo sopra.
"Lily mi passi lo zucchero?" La ragazza annuì per poi consegnare il contenitore di zucchero al biondo. Quando si voltò verso il ragazzo seduto al bancone lo vide con un'espressione mista tra felicità e sorpresa.
"Mio dio Lily.. Sei proprio tu?" Domandò come se avesse avuto un illuminazione.
"Sono Tom, il cugino di Jamie." Disse ancora il ragazzo quando Lily non rispose. A quelle parole Lily si sentì gelare il sangue nelle vene.
"Ciao Tom.." Sussurrò cercando di sembrare sorpresa e felice.
"Quanto sei cresciuta.. Ti sei fatta proprio bella, ormai sono.."
"Sei anni.."
"Ormai sono sei anni che non ci vediamo." Disse con un sorriso.
"Lo sai che mio cugino si è trasferito qui a Londra?"
Lily abbassò lo sguardo prima di rispondere.
"Si.. Viene ogni giorno qui con i suoi amici.."
"Davvero? Strano che non mi abbia detto niente.." Il tono del ragazzo era confuso.
Lui ricordava i due ragazzi di sei anni prima. Due ragazzi che erano inseparabili e innamorati persi l'uno dell'altro. Lui non sapeva quello che era successo negli ultimi mesi tra di loro.
"Come mai sei qui?" Domandò Lily cercando di cambiare discorso.
"Ho uno stage di lavoro, rientrerò a Southampton domenica sera.."
I due parlarono per un po'. Lily si trovava a disagio a parlare con lui. Tom le ricordava Jamie e le faceva male questo.
"Ora devo andare.. È stato bello rivederti." Disse il fratello di Jamie lasciando un bacio sulla guancia della ragazza prima di uscire dal bar.
"Vorrei fosse lo stesso per tuo cugino.." Sussurrò tra se e se prima di tornare a lavoro.
 
 
“Ommioddio!” esclamò Lesley, tornando a guardare Kyle.
“Sì, sì che mi ricordo!” disse poi. Lui sorrise entusiasta, seguito da Emily.
“Tutto?”
“No, non esagerare” scherzò Les.
“Mi ricordo di una volta che sono venuta qui con Jamie.. e abbiamo fatto questo” disse, indicando le scritte sull’albero.
“Solo quello?” chiese di nuovo Emily.
“Sì” rispose l’amica, accennando un sorriso dispiaciuto.
“Va bene, non importa, meglio di niente! Andiamo avanti, magari ricordi altro” disse poi, prima di prenderla sotto braccio e riportarla di nuovo in macchina.
“Un altro posto?” chiese Lesley.
“Certo, te lo avevamo detto che era un tour!” rise Kyle prima di rispondere al suo telefono che aveva squillato a causa di un messaggio da parte di Jamie che gli chiedeva dove fossero.
“Non dovete bendarmi di nuovo, vero?” chiese Les. Emily alzò le spalle.
“Era divertente” rispose semplicemente.
“Come no”
“Jamie ci raggiunge lì” si intromise Kyle. Lesley sorrise.
“Lì dove?” provò.
“Ora lo vedi” rispose lui. Lei sbuffò, lasciandosi andare sul sedile posteriore.
Cinque minuti dopo, Kyle parcheggiò fuori un palazzo.
“E questo?” chiese Lesley, scendendo dall’auto e guardando l’edificio. 
“Vieni” le sorrise lui, accompagnandola all’interno. Salirono al secondo piano ed entrarono in una delle porte. Kyle accese la luce d’ingresso, mentre Emily andava diretta a sedersi sul divano.
“Benvenuta a casa mia” disse lui, mentre Les osservava ogni angolo della stanza in cui si trovavano. Raggiunse l’amica sul divano e guardò Kyle.
“Ci passavamo tanto tempo qui?” chiese poi. Lui alzò le spalle.
“A volte sì, i fine settimana soprattutto” Lei tornò a guardarsi intorno.
“Non mi dice niente” ammise, abbassando lo sguardo.
“Oh.. aspetta qualche minuto, magari fatti un giro..” provò a consigliarle Kyle. Lei annuì, alzandosi.
Girò tutta la casa, provando disperatamente a cercare qualcosa che le facesse ricordare.
Quando tornò in salotto, venti minuti dopo, non aveva ricordato niente.
Jamie era arrivato poco prima e la raggiunse appena la vide, abbracciandola.
“Buon compleanno Les!”
“Di nuovo?” rise lei, ricambiando l’abbraccio del suo migliore amico.
“Te lo ripeterò fino alla mezzanotte” le assicurò lui.
“Allora?” si intromise Emily, speranzosa. Lesley scosse semplicemente la testa.
“Andiamo in un altro posto allora. La giornata è ancora lunga” disse Jamie, ottimista.
Lui sapeva che Lesley avrebbe ricordato prima o poi e non aveva intenzione di arrendersi così.
“Dove?” chiese lei. Kyle rise.
“Rassegnati” rispose poi, facendo uscire tutti e chiudendo la casa.
Quando tornarono in macchina le arrivò un messaggio di Robert che la fece sorridere.
“Guarda che sono geloso, moretta” la prese in giro Jamie, vedendola sorridente.
“Chi è?” chiese poi sporgendosi per guardare il display.
“Robert” ammise lei.
“Ti piace?”
“Eh? No! Cioè.. un po’.. non lo so” Jamie rise, seguito da Emily.
“Secondo me anche tu piaci a lui” Lesley arrossì.
“E’ solo che.. ho paura che il fatto che non ricordi niente possa trattenerlo.. lui dice che mi aiuterà, ma non mi è sembrato tanto rilassato quando lo ha detto..”
“Non sarà di certo quello a fermarlo, non farne un problema”
“E’ solo che..- sospirò- non lo so, è come se vedessi tutto buio, ho il costante pensiero che nessuno accetti questo fatto.. d’altronde chi starebbe mai con una ragazza che a stento sa del suo compleanno?” si sfogò.
“Les.. Vorrei solo che ricordassi tra i drammi più brutti che il sole esiste per tutti, soprattutto per te” disse Jamie. Lei sorrise lievemente.
“Sul serio. Non è un problema il fatto che tu abbia pochi ricordi, pensa a costruirne di nuovi, piuttosto che a recuperare i vecchi. A quello ci pensiamo noi” disse sorridendo, mentre Kyle fermava l’auto a qualche centinaio di metri da casa sua.
Lesley sorrise e pensò che aveva senza dubbio i migliori amici di sempre.
  
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