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Autore: R3ira92    19/01/2009    0 recensioni
Era passato più di un anno da quel giorno, da quel momento eppure per Sara sembrava essere passata una vita intera… Ricordava ancora il giorno in cui aveva scoperto di essere la sorella di Harry Potter, lo ricordava come fosse accaduto pochi minuti prima e questo la terrorizzava più che mai…
Genere: Romantico, Malinconico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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2- L’EROE CADUTO

Non c’era tempo da perdere doveva pensare a qualcosa e doveva pensarci subito, «Harry, dammi la profezia» disse, le era venuta un’idea «Cosa? Cha vuoi fare?»

«Devi fidarti dammela» Harry le tese la profezia la prese senza tanti complimenti e mormorò «Geminio!»adesso aveva due sfere in mano, una era calda come se avesse la vita dentro, l’altra era ghiaccio come una normale sfera di vetro. «Tieni» porse ad Harry la sfera vera «tu sei al sicuro non ti possono uccidere, Voldemort vuole finirti di persona, nascondi la sfera non devono vederla» tenne quella falsa, era fredda. Adesso doveva spiegare il  piano a suo fratello era l’ unico modo per salvare lui e gli altri «Harry mettiti al sicuro, scappa, raggiungi gli altri e scappa» Harry la guardava con un’ aria stupita «E tu? Che farai?» non poteva dirgli la verità, non poteva dirgli che si sarebbe fatta uccidere pur di farli mettere in salvo «io verrò dietro di te, stai tranquillo, e ora vai, Harry vai!!»

«non mi muovo senza di te!» come faceva a non capire? Doveva salvarsi, doveva salvarsi a tutti i costi, adesso che aveva trovato una famiglia, adesso che aveva trovato un fratello non gli avrebbe permesso di morire per fare l’eroe! «Vai!»,lo convinse, ma non appena fece qualche metro fu circondato dai mangiamorte «La sfera Potter» il tono di Malfoy non ammetteva repliche «Non ce l’ho»

«Non prendermi in giro Potter! Consegnami la profezia»

«Non ce l’ha lui, ce l’ho io» aveva prese tutto il coraggio che aveva in corpo per pronunciare quella frase, i mangiamorte si voltarono, Sara alzò la sfera finta mostrandola a tutti i presenti e sperando che ci sarebbero cascati, «Molto bene dammi la sfera mocciosa»

«si certo… Vuoi anche un drink?» li stava facendo infuriare, tutti ora erano concentrati su di lei, “Harry forza scappa, scappa” , ma non si muoveva sembrava pietrificato, non voleva lasciarla li, “Devi farlo, devi scappare per me, per Sirius, va via!” ,ma non se ne andò, cominciò a sparare incantesimi ai mangiamorte più vicini a Sara per metterla al sicuro, ma durante la lotto Sara si accorse che la tasca della felpa dove aveva messo la sfera stava cedendo e con un movimento brusco Harry fece volare la sfera lontano su uno dei gradini dove s’ infranse, perduta per sempre… Non vide ciò che usci dalla sfera perché era stata attaccata da dei mangiamorte, ma le era sembrato di scorgere una figura perlacea…

«Harry!» Harry era in difficoltà, ma non riusciva a raggiungerlo, ci stava provando con tutte la sue forze, ma ogni volta che tentava di avvicinarsi un mangiamorte le si parava davanti, fino a quando… Due porte si spalancarono e ne uscirono Sirius, Lupin, Tonks, Kingsley e Moody, erano salvi! L’ordine della Fenice era arrivato, e Sirius era vivo più in forma che mai,  «Harry, Sara prendete gli altri e andate via!!» mentre gli altri lottavano Sirius si avvicinò «State bene? Siete feriti?» Sara lo guardò, stava bene… nelle ultime ore aveva vissuto nel terrore di perderlo, ma stava bene ed era venuto a salvarli «No, stiamo bene,» non riuscì a dire altro.

«Black!» era Bellatrix si avvicinava per combattere contro Sirius, Sirius colse l’occasione e cominciò una furiosa battaglia contro Bellatrix, ma l’attenzione di Sara fu rapita da un’ altra porta che si apriva,ne uscì Silente furioso, terribile…

Silente radunò tutti i mangiamorte che sembravano come legati da una corda trasparente solo due persone continuavano a combattere: Sirius e Bellatrix. Si avvicinavano sempre di più alla pedana con l’arco deridendosi, fino a quando un incantesimo di Bellatrix non fece inciampare Sirius che cadde oltre il velo, “adesso ti lancia un incantesimo che ti stende brutta strega”, ma Sirius non ricomparve, Sara si voltò per guardare Harry: era tenuto stretto da Lupin e urlava, urlava di dolore, urlava di rabbia, urlava di disperazione… Ma perché? Sirius si sarebbe rialzato Sirius si sarebbe…«Ho ucciso Sirius Black!!» era la voce di Bellatrix, ma come faceva a dire di aver ucciso Sirius? Lui era solo caduto dietro il velo, il velo… quel velo tanto affascinante, tanto misterioso… Sirius non sarebbe più tornato Sirius era morto e lo aveva ucciso Bellatrix. Lo aveva ucciso Bellatrix, queste parole le rimbombarono nella testa e il dolore si trasformò in rabbia. Vide Harry correre dietro Bellatrix carico di odio, l’ avrebbe uccisa, e lei lo avrebbe aiutato: Bellatrix Lestrange avrebbe pagato per i suoi crimini… «Sara no! Non farlo!» senti a stento la voce di Lupin, lei e Harry avrebbero vendicato Sirius e l’avrebbero fatto uccidendo Bellatrix. “Non te la caverai mostro! Hai ucciso Sirius e pagherai!”

Non riusciva più a vedere Harry e Bellatrix, ma non si arrese li avrebbe trovati a tutti i costi, era di nuovo nella stanza circolare non sapeva che porta aprire e non riusciva a vedere bene, le lacrime le offuscavano la vista, ma non riusciva a fermarle: Sirius era morto, Lui le era stato vicino più di chiunque altro, Lui l’aveva capita le era stato accanto più di Harry e lei non era riuscita a salvarlo, non era riuscita ad impedire che cadesse oltre quel velo… aprì la prima porta che aveva di fronte, si ritrovò in una stanza simile a quella dove c’erano le profezie, ma invece delle sfere sugli scaffali c’era pozioni, un’infinità di pozioni, “pozioni, è incredibile…” Sara adorava le pozioni, le erano sempre piaciute e durante la settimana  non faceva che aspettare il momento delle lezione di pozione, anche se con Piton… Ma che faceva? Non doveva perdere tempo, tornò indietro e spinse un’ altra porta, ma non si aprì “Perché, perché non si apre?” dalla fessura della porta usciva una luce dorata era calda, era confortante… Aprì un’altra porta, era quella giusta! Era quella dalla quale erano entrati! Si mise a correre prese l’ascensore e cominciò a salire, appena si aprirono i cancelli vide Harry nascosto dietro la grande fontana dorata ,semi distrutta dalle maledizioni, urlare contro Bellatrix, ma il suo volto era sofferente: la cicatrice doveva fargli un male incredibile, Voldemort era vicino.

 «La profezia Potter! Dammi la profezia!» Bellatrix urla come una folle «Non ce l’ho! Ce l’ha Sara l’ha presa lei!»

«Vuoi la profezia Bellatrix?» Bellatrix si voltò, non appena vide la profezia in mano a Sara il suo volto fece una smorfia di soddisfazione «Dammela mocciosa!»

«Certo tieni!» Sara prese la finta sfera e la sbatte con tutta la sua forza sul pavimento, la piccola sfera si infranse, ma non ne uscì nessuna figura, «NOOOOO!! Maledetta! Avada Kedavra!!» Sara riuscì a scansare la maledizione per un soffio, «Crucio!» Harry aveva colpito Bellatrix in pieno petto, ma la sua maledizione non era abbastanza potente «Devi impegnarti di più Potty!», ma dietro Bellatrix c’era qualcuno… Una figura serpentina… Era Voldemort!! Harry non l’aveva visto «Harry scappa! È arrivato! È arrivato Voldemort scappa!» Harry era disteso a terra tenendosi la cicatrice, doveva fargli un male atroce, era nel panico, non sapeva cosa fare «Avada Kedavra!» non ci credeva l’aveva fatto aveva lanciato una maledizione senza perdono, aveva lanciato l’anatema che uccide. Le lacrime cominciarono a sgorgare dai sui occhi, non aveva colpito Voldemort, ma il fatto di averci provato l’aveva fatta sentire sporca, aveva provato ad uccidere un essere umano… Voldemort la fisso per qualche secondo, non disse nulla, ma dalla sua bacchetta uscì un getto di luce verde, era finita sarebbe morta senza difendersi, sarebbe morta per mano del Signore Oscuro in persona… La statua del mago si animò e le si parò davanti, la maledizione colpì la sua testa che volò via, Sara si voltò, cosa era successo? Dietro di lei c’era Silente guardava Voldemort tranquillamente, come se avesse rivisto un amico dopo tanto tempo… Silente fece animare la statua del centauro che corse verso Harry, proteggendolo, anche il mago fece lo stesso, ma Sara non aveva alcuna intenzione di essere messa da parte, «Stupeficium!» urlò mandando la statua in pezzi. «A quanto pare, Silente questa ragazza non ha alcuna intenzione di guardare senza fare nulla» Silente era rimasto tranquillo, non sembrava minimamente spiazzato dalla reazione di Sara «Si, è una ragazza molto tenace, ma tu non saresti dovuto venire qui Tom» Sara si spostò vicino ad Harry, non voleva interferire, ma se ci sarebbe stato bisogno sarebbe intervenuta. La lotta cominciò, ma Sara  non la guardò, la sua attenzione era rivolta completamente verso Harry, fino a quando il suono di una fenice non la fece girare, «Funny…» la fenice si posò sul braccio di Sara e la ragazza sentì un grande calore, quel uccello la aveva sempre dato un gran conforto, ma ancora prima di poterle dare una carezza Funny spicco il volo e si mise tra Voldemort e Silente inghiottendo un serpente infuocato e diventando cenere, la battaglia continuò per qualche minuto, fino a quando Voldemort scomparve e Harry emise un urlo lacerante pieno di dolore, Silente sembrava spaventato… «Uccidici Silente, se come dici tu la morte non è la cosa peggiore uccidici tutti e due!» era Harry a parlare, ma non era la sua voce, c’era qualcosa di strano, non era possibile! Voldemort si era impossessato del corpo di Harry, Sara si avvicinò al suo gemello «Harry, non lasciare che ti faccia questo, non farlo vincere, lotta per noi, lotta per Sirius» e gli strinse la mano, forte, cercandogli di trasmettergli il tutto il bene che gli voleva… Harry alzò lo sguardo, la guardò e una lacrime gli scese da quegli occhi di smeraldo, quegli occhi tanto simili ai suoi… Emise un altro urlo e Voldemort uscì dal suo corpo, ma non ebbe il tempo di fare nulla perché dai camini addossati alle pareti uscirono gli auror e il Ministro della Magia in persona… Voldemort afferrò Bellatrix per un braccio e si smaterializzò.

Silente fece allontanare la statua del centauro e si avvicinò a Sara e Harry, Harry era sudato e tremava, ma stava bene «Harry è finita, è finita» Sara piangeva, piangeva perché adesso nulla le avrebbe impedito di pensare, sapeva che prima o poi si sarebbe dovuta confrontare con la sua coscienza… Silente prese la testa del goblin che si era rotta durante lo scontro tra Bellatrix e Harry e disse: «Portus! Prendete è una passaporta vi porterà nel mio ufficio»

«Professore»

«Dopo Sara, aspettatemi li» afferrarono la passaporta e pochi secondi dopo atterrarono nell’ ufficio di Silente.

  
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