5- ITACHI
UCHIHA
«Tu chi saresti?» mi chiede
una voce quasi annoiata, mi volto e l’unica cosa che riesco a pensare è che il
maestro Kakashi aveva ragione: il cappuccio alzato mi sarebbe servito.
Non so che fare, non so come
comportarmi e ho paura. Quegli occhi li ho visti solo una volta qualche anno fa,
ma non si possono dimenticare, non si possono cancellare. Sento i miei occhi
accendersi a spero che lui non li veda, altrimenti capirebbe tutto. «Ti ho fatto
una domanda» mi dice «e pretendo
una risposta»
«Non ti riguarda chi sono,
Itachi Uchiha»
«Tsk! Non mi provocare
ragazzina!»
«Non ti sto provocando»
comincio a tremare, lui è davanti l’entrata e non credo che mi lascerà andare,
maledizione! Io e le mie idee! «Dimmi chi sei, se non mi rispondi non uscirai
viva di qui» un sorriso gli incornicia il viso e capisco che non mente «Sono un
ninja del villaggio della foglia»
«Non è una risposta
soddisfacente. Questo lo avevo capito già!» e indica la cintura.
Sorrido: ha ragione. «Giusto!»
esclamo, non mi serve fargli perdere tempo, Itachi è forte, ma contro di me
perde gran parte delle sue tecniche, tutte quello con lo scharingan, non possono
farmi niente, il suo unico vantaggio è il fatto di potere anticipare ogni mia
mossa. «Aspetto una risposta» forse l’unica cosa da fare è farmi vedere in
volto, forse combattendo potrei farcela, forse posso vincere… Non penso più a
niente e abbasso il cappuccio con le mani e aspetto la sua reazione. Mi guarda e
non dice nulla, nessun cambio di espressione, nessuno sorriso, niente, «Tu…»
sussurra «Non può essere…» ma che dice? Ha paura? Impossibile… Si avvicina ed
estraggo le spade «Stai lontano» gli ringhio, sorride «Tranquilla non voglio
farti niente…» questa volta tocco a me sorride «Non ho paura di te Itachi! Non
credo di esserti molto inferiore!» il sorriso scompare dal suo volto «Questo è
vero…, ma non ho intenzione di combattere» si avvicina ancora e mi ritrovo a
pochi centimetri da lui. Si slaccia il mantello e lo fa cadere a terra, sotto è
vestito molto simile al maestro Kakashi, ma non ha il gilet. «Se non vuoi
combattere che vuoi?!»
«Voglio parlarti, è un po’ che
ti cerco Kazumi»
«Co-Come fai a sapere chi
sono?»
«A dire il vero non sapevo che
tu fossi l’ottavo demone, ma…»
«Io non sono l’ottavo demone!! Lo
custodisco, niente di più!» sorride «Certo, hai ragione»
«Allora? Come fai a sapere chi
sono?»
«Ti conosco, perché conosco
mio fratello» E? Riavvolgi non ho capito niente! «Che c’entra tuo fratello con
me?» domanda stupida, infatti lui sorride «Lo hai già dimenticato? Saperlo lo
ferirebbe molto!»
«Non osare parlare di lui! Tu
non sai niente! Tutto quello che è successo è colpa tua! Bastardo!» urlo, lo
odio, è colpa sua, è tutta colpa sua! «Tu non capisci…»
«Non capisco?! NON CAPISCO?!
Che c’è da capire? Hai rovinato la vita a tutte le persone con cui sei venuto a
contatto cosa c’è da capire?!?» abbassa gli occhi sembra… ferito. «Se mi
lasciassi parlare forse capiresti» sussurra, ma che sta succedendo? «I-Io non
capisco cosa vuoi da me, se non il demone cosa?» poso le spade nelle fodere e
lui mi fissa «Non è il posto per parlare» dice «Non verrò con te, non mi fido»
«Se vuoi sapere quello che è
successo d’avvero devi venire»
«Sai che me ne importa!»
«Questo vuol dire che non
rivuoi Sasuke, questo vuol dire che non ti importa salvarlo» mi ha punta sul
vivo «Non dire stupidaggini! Certo che lo rivoglio! Ma voglio anche che tu e
tutti i tuoi amichetti facciate una fine molto dolorosa! Non si può avere tutto
dalla vita… E se salvare Sasuke significa tradire i miei amici e il mio
villaggio, allora divertiti, perché io non verrò!» Non si può avere tutto dalla
vita, ma io non ho avuta niente. Ho mentito, per salvarlo farei di tutto, ma
l’unico cosa che non posso fare è seguire Itachi. «Almeno lascia che ti racconti
la verità su quello che è successo»
«Solo se rimarremo qui e tu ti
togli dall’ entrata» sospira «Ok, hai vinto, rimarremo qui per ora…»
«Bene parla!»
«Vieni» mi porta vicino una
roccia dove poterci sedere «Da dove vuoi che cominci?»
«Dall’ inizio?» propongo
sarcastica, fa una risatina «Ok, hai ragione. Allora quando avevo circa sei anni
scoppiò una guerra tra villaggi, ci fu un massacro e io, che ero una bambino
molto dotato, ebbi la sfortuna di assistere ad alcune lotte. Non puoi
immaginarti quanto sangue fu versato e quanta gente morì. Restai traumatizzato
lo ammetto, ero solo un bambino e gia avevo visto un uomo morire sotto i miei
occhi nel modo più barbaro possibile. Passai settimane d’inferno e vidi morire
guerrieri del Villaggio Della Foglia come fuscelli, avevo terrore, come tutti
d’altronde. Poi la guerra finì, i superstiti erano pochi e tutti, vivi e morti,
avevano combattuto per Khonoa! Non facevano che ripeterlo prima di un assedio:
“Per Khonoa!”. E io non capivo perché tanto amore per un semplice villaggio, ma
non lottavano per il villaggio, lottavano per le loro famiglie e per la gente
che amavano. Con il passare del tempo incominciai a capirlo e mia affezionai
alla gente del villaggio, volevo bene a tutti e tutti ne volevano a me.
Passarono gli anni, nacque Sasuke e io diventai membro della polizia, fino a
quando l’Hokage e i membri anziani del villaggio non mi convocarono» sospirò «Mi
dissero che il clan Uchiha aveva intenzione di prendere il potere sul villaggio
della foglia, uccidere l’Hokage e scatenare un’altra guerra, ero ingenuo e mi
lasciai convincere che erano un pericolo e che andavano eliminati» spalancai gli
occhi, l’Hokage aveva ordinato lo sterminio di un clan? «Mi ordinarono di
ucciderli tutti e così feci, attaccai quando Sasuke era ancora in accademia, gli
volevo bene, volevo bene a tutta la mia famiglia, ma ad uccidere Sasuke non ce
l’avrei fatta. Quando tornò vide lo sterminio che avevo compiuto, gli dissi di
crescere e vendicarsi, volevo dargli una ragione per continuare a vivere, per
non lasciarsi andare. E scappai, ero un traditore non potevo restare. Poi mi
unii all’organizzazione Alba, non perché i loro scopi mi attirassero, ma ero
solo e non potevo continuare a vivere così» alza lo sguardo «Ho cercato di
uccidere meno persone possibili» è come se si stesse scusando «puoi chiamarmi
vigliacco se vuoi, capirei, ma quello che ho fatto l’ho fatto per il bene di
Khonoa»
«Tu hai, tu hai ucciso…»
sussurro, Itachi ha ancora lo scharingan attivo, so che i mie occhi sono come
argento fuso, sento gli occhi gonfiarsi di lacrime, ma le reprimo: io non
piango! «Lo so…» adesso sussurra anche lui «Se potessi tornare in dietro non lo
farei, vivrò con questo peso per tutta la vita»
«Non riesco ancora a capire
cosa c’entriamo io e Sasuke» sorride «Te l’ho già detto, voglio bene a mio
fratello, darei la mia vita per la sua e voglio salvarlo da tutto quello che gli
sta succedendo»
«Chi sei?» chiedo sconvolta
«Sono Itachi Uchiha» risponde «Come faccio a crederti? Come faccio a sapere che
non menti?»
«Non posso darti nessuna
certezza, devi credermi da sola»
«Che devo fare?» domando più a
me stesse che a lui «Fidati, per favore aiutami a salvarlo» alzo lo sguardo e
incrocio i suoi occhi: sono sinceri, soffrono e hanno bisogno del mio aiuto.
Itachi Uchiha è sincero. «D’accordo, ti aiuterò, voglio crederti» sorride, ma la
sua felicità non arriva agli occhi, forse non ci arriverà mai. «Grazie,
andiamo?»
«Si, ma prima devo fare una
cosa» prendo un biglietto e ci scrivo sopra che non devono preoccuparsi e che
tornerò presto a Khonoa, poi aggiungo delle scuse per Sakura, Naruto e il
maestro Kakashi ed evoco una lumaca
a cui lego il biglietto attorno «Portalo da Sakura. Ok?» la lumaca mi
guarda e accenna un assenso, poi sparisce «Cosa hai scritto nel biglietto?» mi
chiede Itachi fingendo indifferenza «Tranquillo, niente di grave, solo che
tornerò quando posso e che mi dispiace farli preoccupare» si rilassa «Ok
andiamo» sospiro «Si andiamo»
Cominciamo a correre senza una
mete, per poterci riposare e potere parlare ancora un po’. «Non possiamo
fermarci in un villaggio, non posso farmi vedere in giro»
«Lo so, cosa facciamo?»
«Fermiamoci qui» e indica un
piccolo boschetto di fronte a noi «Ok» ci fermiamo e ci accovacciamo tra gli
alberi «Allora, Itachi, come troviamo Sasuke?»
«So dov’è il nascondiglio di
Orochimaru, ci dobbiamo sbrigare altrimenti se ne andranno, non stanno molto in
un posto, è troppo rischioso»
«Capisco, però prima mi devi
preparare»
«A cosa?»
«A vederlo, non credo di
essere pronta… cosa mi devo aspettare?»
«Non lo so, non lo vedo da
tanto tempo neanche io»
«Speriamo vada tutto bene» lo
guarda e non risponde, chiude gli occhi e dice: «Dormiamo» sospiro «Dormiamo»
ripeto.
Vorrei
ringraziare tutti quelli che hanno letto la mia ff prima che cambiassi utente… Spero che la
continueranno a leggere!!! Grazie millissime e questa volta lasciatelo un
commentino… kiss!!!
R3ira